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io magma [Poesia]

Testo iniziato da Loredana Savelli il 04/02/2012 08:11:00

Sono intervenuti a continuare il testo, nell'ordine, a partire dall'ultimo intervento: Maria Teresa Morini :: Paulie Flamant :: Cristiana Fischer :: Giovanni Castorp :: Valentina Rosafio :: Andrea Piccinelli :: Maurizio Sciascia :: L’Arbaléte :: Carla de Falco :: L’Arbaléte ::

in un nordico mare
io magma che si ingorga
navigo mio malgrado

ferrei pensieri salpano
dalle città di ferro
per i gelidi azzurri

scivolo sotto crosta
ansante come un’onda
di verità indigesta

ehi mi senti?
sono in fiamme
sono in fiamme

fiamme scorgo da lontano
forgiare ombre e fantasmi
che non mi appartengono

Vesti imbevute di rugiada –
Falci di vivere remoto –
Stridule coltri abbandonate dal giorno.

neppure mi raffreddo
seppellito da coltri di neve
ancora sono fiamma.

All'interno della mia fucina
un lavorio sommesso:
addenso parole di poesia

E pulsano, nel vano macchine
spalano carbone, i colli scoppiano
intorno acqua, acqua dappertutto

A pochi chilometri sul fondo
microrganismi in rocce serpentine
eruttate con magma vulcanico
rompono i confini delle forme
con cui abitiamo la terra.

Mai ci fu liberazione più dolorosa,
massacro e ardo, mi autodistruggo,
nuovamente ardo e stremato taccio.

e mentre io taccio
e tace la coscienza arsa
ancora informe un canto
dalle profondità saline

Io fiamma che pur m'inchino al bivio
e lingue distanti sfuggenti ramate
innalzo scolorando struggendo e lambendo
ogni cenere incandescor e fuggo
nel cuore immortale della terra
del vulcano
del suo sonno
del suo mare.
Fiamma e magma sono.