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Compleanno di Marcel Proust: 10 luglio 1871 - 10 luglio 2018 (147 anni)

È certo più ragionevole sacrificare la vita alle donne piuttosto che ai francobolli, alle vecchie tabacchiere, anche ai quadri e alle statue; pure, l'esempio delle altre collezioni dovrebbe persuaderci a cambiare, a non avere una donna soltanto ma molte.

da I Guermantes, tratto da Aforismi, a cura di F. Vasta e G. Raciti

#CherchezlaFemme

In occasione del compleanno di Marcel Proust (10 luglio) tutti sono invitati a scrivere un testo (poesia, narrativa, articoli, saggi...) ispirato alle sue opere attraverso lo sguardo e la vita delle donne che popolano "Alla ricerca del tempo perduto", le protagoniste dell'antologia proustiana del 2018 il cui titolo (tema) è: Cherchez la femme.
Per maggiori delucidazioni riguardo il tema, si invita a leggere la sezione "Invito" nelle prime pagine dell'antologia.
Facendo seguire al titolo l’hashtag #CherchezlaFemme (esempio, se il titolo scelto per il testo fosse La primavera, allora si dovrebbe scrivere: La primavera #CherchezlaFemme), tutti i testi, riportanti il suddetto hashtag, verranno raccolti, automaticamente e in tempo reale, in questa stessa pagina.
Sin da ora, vi giunga il nostro grazie.

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 Poesia [Δ]

Una storia da nulla
(17/09/2018 10:18:35) »

Annamaria Pambianchi

*

 

Una storia da nulla #CHERCHEZLAFEMME

 

Alta un soldo di cacio,

filiforme e dimessa,

senza grazia manifesta,

pareva una creatura non attesa

da tenere in un cantone di riserva.

 

Chi avrebbe scommesso sulla sua esistenza?

 

Saliva gli anni uno dopo l’altro

senza inciampi senza eventi fatali

con i banali inganni

da tutti temuti e attraversati.

Già si annunciava del vigore il calo..

 

Chi avrebbe scommesso sulla sua esistenza?

 

E venne l’ora che non aveva atteso.

Un ‘ora lunga  ( troppo? quanto? )

che sale senza timore sul dorso

degli anni come una lumaca tenace

sul peduncolo periclitante. 

 

Chi avrebbe scommesso sulla sua esistenza?

 

Un bambino al proprio grembo vicino

fioriva tra malerba e senza sguardo.

Lei disse: Accanto. Quello è il posto mio.

E fu sogno lucente del giardiniere

l’azzardo che schiara il giorno rimasto.

 

E puntò  la forza in petto ferma.

Dritto su sé stessa puntò  e sull’impresa

che non calcola l’incasso.

Di qui passò l’ardore del riscatto.

 

Chi avrebbe scommesso sulla sua  esistenza?

Ritorno ai lidi ameni#Ch
(01/08/2018 22:51:51) »

Franca Colozzo

*


 
 
Ritorno ai lidi ameni,
a quelle anse salmastre di pensieri,
ai sogni giovanili
che ritrovo tra i ricordi di ieri.
 
Luccica il tempo,
racchiuso in cavità marine
e cerco sui fondali
vecchie memorie.
 
Una favilla con la mano colgo,
goccia di prezioso sale.
Del silenzio m’imbevo
tra voli di gabbiani.
 
Mi vesto d’alghe
e m’immergo
nelle acque incerte
del domani.
 
Dinosauri di roccia irti sul mare
delle correnti ostacolano la rotta.
Da tempeste scolpiti,
s’aprono ai venti furiosi del maestrale,
sfidano marosi verso poppa.
 
Lo scoglio s’erge solitario,
dei sauri la forma mi rammenta,
or che ritorno a navigare
sola in mezzo a questo mare.

 

* English Version
 

BACK TO MY SWEET SHORES

  

Back to my sweet shores,

to those brackish loops of thought,

to youthful dreams

that I find among yesterday's memories.

 

It shines in time,

encased in marine cavities

and I search the seabed

old memories.

 

A spark with the hand I catch,

precious drop of salt.

I get soaked in silence

in the midst of seagull flights.

 

I dress in seaweed

and I'm diving

in uncertain waters

of tomorrow.

 

Rock dinosaurs bristling by the sea

currents are getting in the way.

From sculpted storms,

...open up to the mad winds of the mistral,

they're braving aft.

 

The rock stands alone,

dinosaurs’ shape reminds me,

now that I'm sailing again

alone off-shore in this sea.

 

 

Torcello
(22/07/2018 18:01:13) »

Franca Colozzo

*

TORCELLO
 
Poesia pubblicata sull'Antologia:
"CHERCHEZ LA FEMME" 
-  Sez. Lussuria -  

 

Ecco Torcello coi sogni ripiegati 
come quei fiori sui capitelli,
dove l’amore ho cercato;
ho succhiato il nettare
da quei fiori com’ape,
sospesa sulla distesa
verde lagunare.


Ho amato il vento
che piegava l’erba
ed il sospiro delle foglie 
nel portico dove
ebbri ci stringevamo.

Torcello, un sogno sospeso
al vecchio campanile
che risuona dei giorni
d’arsura appagati,
scivolosi come il fango,
come i nostri corpi
sudati e abbarbicati
com’edera attorno
alle colonne della vita,
in estatica gioia dei sensi.


Torcello rintocca
ore senza tempo
e giorni andati
tra sospiri di amanti
all’ombra del tempio,
all’ombra delle radici
d’un tempo andato
di esodi e ripopolamenti,
terre strappate al mare
da profughi viandanti.

Torcello strizza al sole
gli occhi abbacinati
dallo specchio di acque
salmastre di palude,
riflesso capovolto
di cielo ora che
l’onda di marea
avverte del rintocco
della solitudine
nei canali stretti,
che l’erba chiude
al silenzio dell’ora.

 

 
Poesia pubblicata sull'Antologia:
"CHERCHEZ LA FEMME" 
-  Sez. Lussuria - 
 
#Torcello (VENICE’s Island)
 
Here is Torcello with its dreams folded
like those flowers on the capitals,
where I looked for love;
I sucked the nectar
from those flowers like a bee,
suspended over the expanse
lagoon green.
I loved the wind
that bent the grass
and the sigh of the leaves
on the porch where
drunk we hugged each other.
Torcello, a suspended dream
to the old bell tower
that resonates for days
satisfied with the heat,
slippery like mud,
like our bodies
sweaty and clinging
like ivy around
to the pillars of life,
in ecstatic joy of the senses.
Torcello rings
timeless hours
and days have gone by
among lovers' sighs
in the shadow of the temple,
in the shade of the roots
of a time gone by
of exoduses and repopulations,
lands snatched from the sea
by wayfaring refugees.
Torcello squeezes in the sun
Its eyes dazzled
from the body of water
salt marsh,
inverted reflection
of heaven now that
the tidal wave
warns of the ringing
of loneliness
in narrow channels,
that the grass closes
to the silence of the hour.
By Franca Colozzo

 

 

Amore e Imene
(16/07/2018 12:27:43) »

Klara Rubino

*

 

Amore e Imene, incontrai delle iene

 

una conduceva l'automobile
in superstrada verso Polignano

l'altra, il passeggero, invece guaiva
pareva essere molto più cattiva:

 

accertarsi della verginità
tramite ispezione ginecologica
alla giovane innamorata femmina

pretendeva ora, quel maschio carnivoro


te lo dico io caro, non è più vergine
il tuo amore non è foresta vergine
e non vale la tua smania un granchè

 

sembra quasi tu voglia obliterare
la bellezza di una donna la poesia,
anzichè affidarti a quel vasto afflato
che ricongiunge un imene anche fosse
lacerato, nell' anima ampia, tunica,


che d'aborigena emozione veste!

Oh, attento a quella donna, la investi!!

 

Preghiera alla quercia
(15/07/2018 18:31:49) »

Annamaria Pambianchi

*

Mi scrive una quercia centenaria

- ciarliera figura di famiglia -

che da secoli m’accompagna come

compositrice provetta di spartiti

per torcicolli rondoni fringuelli.

“Ti mando – dice – poche note

intonate dal coro

dei piccoli allievi – i ramoscelli –.

Maestro concertatore il vento

a battere timbro e tempo.

 

Noi  alberi, creature sospese

tra terra e firmamento, siamo il ponte

(valicabile a scelta) delle promesse

tra voi e il fervente viale celeste.

A volte vi prendiamo in braccio

cullandovi  come fanno gli antichi avi

apparsi nella brughiera del sogno.

Vi salviamo dai vostri buchi neri.

Ma voi ve ne accorgete?”

 

Accompagnaci, ti prego, sotto l’arco

benedetto nel vivaio del cielo.

Fa’ che le nostre labbra germoglino

il miele paziente, il fiore del sollievo.

 

Fa’ che l’occhio veda nel deserto

l’albero di manna sincero teso

a onorare la cattedrale del vero

contro ogni incendio di astio infetto.

 

Fa’ che riconosciamo l’inferno

di tutti i giorni e ne stiamo distanti

a eseguire un trepido allegretto.  

Alba ghermita
(14/07/2018 23:34:07) »

Franca Colozzo

*

 
 
Alba ghermita dalla mia finestra
scivola in lenta incandescenza
di lastricati giochi di luce,
s’accendono fiammelle
dovunque ci sia un appiglio,
nube, terra, acqua, cielo.
 
Sornione il sole spunta
con barbaglii sulla punta
del carrubo, tra fresche fronde,
nate appena ieri, monde…
 
E poi il tonfo, a est, vedo
ingoiato dal mare nel vermiglio,
soggiace all’onda e la colora.
 
Tace il respiro del tempo
e l’ora s’adagia leggera
come vela che scivola via,
verso ponente.
 
Alba di rosee meraviglie
mi trascina verso lidi lontani.
Amaro sapore del giorno
mi riserva il dolce
rifluire dell’aurora.
 
 
L'immagine può contenere: cielo, oceano, spazio all'aperto, natura e acqua
 

TU#
(11/07/2018 10:25:31) »

Paolo Ottaviani

*

E vennero gli ulivi a visitarmi

e Tu stavi lontano, sull'immenso

abisso della luce.

Nel nome della Rosa
(10/07/2018 23:30:03) »

Franca Colozzo

*

L'immagine può contenere: fiore, pianta e natura
 
 
Osservo la rosa rinchiusa
nella sua bellezza
nella signatura del centro,
stupore dentro
la natura delle cose. 
 
Mi fermo a Paracelso,
ai giardini del tempo,
immobile presenza.  
 Osservo l’avvento
dell'Aurora,
prossima ad apparire. 
vorrei essere ora una rosa,
- non umana prigione -
ma pura contemplazione
di minuti, non di ore,
- per fermare il momento - 
Cogliere il profumo della rosa 
e non dei petali caduchi.
 
 

                                                           ***

 

                                   IN THE NAME OF THE ROSE

 

I observe the rose locked

 

in its beauty

 

in the signature of the center,

 

stupor within

 

the nature of things.

 

I stop at Paracelsus,

 

in the gardens of time,

 

an unmovable presence.
 

 

I observe the advent

 

of the Dawn,

 

the following appearance.

 

I would like to be a rose now,

 

- a non-human prison -

 

but pure contemplation

 

of minutes, not of hours,

 

- to stop the moment -

 

Seize the scent of the rose

 

and not of the fallen petals.
 
Translated by Franca Colozzo
 Editing by Marya Berry

 

 

 

Il Mondo del Tempo
(10/07/2018 15:11:31) »

Venti Normali

*

Il mondo del Tempo

 

Paziente quel corpo,

che aspetta immortale

un attimo diverso.

Se l'incontro

riuscisse a creare

una scusa

per vivere

l'intenzione

del vero Amore.

La magia della passione

vuole quella soluzione,

accarezza anni, mesi, giorni,

conquistando la solitudine

della grande Anima

che chiede

Se vivrà,

il mondo risponde:

per l'eternità.

 

Giuseppina Rezzini

 

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5 Minuti!
(29/07/2018 15:08:20) »

Giulia Tubili

*

5 Minuti! #cherchezlafemme »
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  Da una barca a vela
(12/07/2018 09:12:32)

Armando Saveriano

*

Da una barca a vela

la prima volta

l'avevo vista

stesa sulla spiaggia

tutta d'oro e cioccolata

Da un cartellone mi sorrideva

ammiccando a tutti e a nessuno

e poi tra un groviglio

di erbacce scatenate

e forse mentre spalavo carbone

in una vita precedente

Io sono quel che credo

di imparare da una piccola finestra

che dà sul campo di pallone

Voglio vivere sul fondo

delle umane possibilità

passando inosservato

ma lei no

lei era un fuoco pirotecnico

una soffiatrice di bolle di sapone

nella cristalleria al centro

una che non ha bisogno

di alzare la voce per farsi sentire

una inseguita per sempre

dalla soggettività più sconvolgente

e scardinata

Pensavo ai suoi elementi evocativi

a una campagna schiaffeggiata

da un piovasco occasionale

o a un letto d'acqua blu

dove un giovane pittore

ha scelto il suicidio

e nello stesso tempo

io agito la giacca gialla

e m'immergo in una sua lettura orizzontale

La rivedrò domani e domani ancora

mi guarderà senza intenzione

lasciando freddo il suo caffè

ma non ci incontreremo mai

ci sfioreremo forse

si toccheranno le stoffe

e sarà il massimo ideale

Le sarò suppongo

debitore di un torpore metropolitano

dopo tante albe febbricitanti

trascorse ad indovinarne

la consistenza dei seni

la ptialina dei baci

l'amarezza di un nome lunghissimo

Il mio tempo si restringe

ho ore limitate

l'illusione di amarla

resta perlomeno

un arco trionfale

E così ogni tanto

mi fermo a risplendere

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