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Biografia di Marinella Galletti [ sito web ]

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Condurre all’ unità l’ esperienza dell’ arte. Ma non c’ è un finale. Non vi è un’ esperienza sola e perfetta.

 

 

 

 

 

 

                             

 

 

Corolle Giganti, installazione

Gemme, installazione

Memory

 

Biografia, sintesi 

 

Marinella Galletti

Laureata all’ Accademia di Belle Arti di Bologna, specializzata in Comunicazione Educativa e

Didattica, Università di Padova, è insegnante di Disegno e Storia dell’ arte presso il Liceo

Scientifico di Bondeno (fe).

Dal 1980, partecipa ad eventi dell’ arte e della poesia conseguendo premi e riconoscimenti,

realizzando mostre internazionali d’ arte visiva, con esposizioni, installazioni, performances

di poesia e progetti di didattica dell’ arte e arteterapia.

 

Tra i progetti didattici confluiti in eventi espositivi, ha ottenuto nel 2007 il patrocinio dell’ Ufficio Scolastico di Ferrara: Action Painting come Arte Terapia c/o Rocca di Cento (FE);

Selezione “Magnifici” 6. Carnevale Int.le dei ragazzi della Biennale di Venezia, 2015, Arsenale: Laboratorio delle idee post Biennale Architettura 2014 Venezia;

 

Sue opere si trovano presso istituzioni museali nazionali e internazionali.

 

E’ Promotrice, Fondatrice e Presidente di “ARTEM DOCERE” Associazione Nazionale Docenti Disegno e Storia dell’Arte, per la convergenza delle competenze culturali, tecniche, pedagogico e didattiche degli insegnamenti dell’ Arte. Ha fondato “ARSRETE”, Museo Virtuale della Didattica dell’ arte, strumento di Artem Docere per la confluenza della Didattica dell’ arte e per l’ autoaggiornamento

 

E’ artista, poeta, narratrice e saggista.

 

Tra le Mostre Personali e Rassegne, vi sono: Missili & Icone, Rocca dei Bentivoglio (Bologna); Scambi Lirici, Villa Serena (Bologna); Corolle Giganti, Rocca di Stellata (Ferrara); Gemme e Corolle, Teatro del Navile (Bologna); Eva e Adamo, Museo Magi900 Pieve di Cento (Bologna); Personal Belongings,  CVB Space, New York; Il lavoro dell’arte: 10 artisti per il 1° maggio, curata da V. Coen, Museo MAGI900, Pieve di Cento (Bologna); Eva e Adamo percezione dell’esperienza d’amore,  Museo MAGI900;

 

Tra i premi letterari, è finalista per la narrativa al Premio “Scritti al BO”, Università di Padova, 2005; è VINCITRICE DEL PREMIO POESIA “LORENZO MONTANO” 2006, “raccolta”con pubblicazione dell’ opera Dentro alle fonti

Dentro alle fonti copertina

 

Anterem Edizioni (VR): il libro, edito, risulta finalista nel   2008 al Premio Letterario Città di Castrovillari; nel 2007 è finalista al Premio Fara Editore,  nel 2010 è ancora tra i vincitori  al Premio Lorenzo Montano, finalista per la poesia singola; Per la narrativa, è VINCITRICE DEL PREMIO “CITTÀ DI SANT’ AGATA MILITELLO” 2006, sez. racconto; nel 2008 è finalista al Premio Letterario Città di Forlì per il romanzo; nel 2009 è finalista, per il romanzo, al premio “l’ Autore” Firenze; finalista al Premio Loria 2010, per il racconto; ottiene il 2° Premio “L’  inedito” Sulle tracce del De Sanctis 2012;

Ha, inoltre,  pubblicato:

 

Eva e Adamo.

Percezione dell'esperienza d'amore (2008, narrativa poetica e arte visiva) Nuove Carte, Fe

 

 

 Gli stormi cop

 Gli stormi nel cielo

( 2011, romanzo) Firenze Libri

 

 

 

 

 

 

Hanno scritto delle sue opere (arte e narrativa):

 

Dede Auregli, Pier Franco Bertazzini, Gianluca Bocchinfuso Lola Bonora, Claudio Cerritelli, Mara Cini, Vittoria Coen,  Giorgio Celli, Carla De Bellis, Giacinto di Pietrantonio, Claudio di Scalzo, Monica Florio, Marco Furia, Giuliana Galli, Francesca Govoni, Fausto Gozzi, Roberto Guerra, Alfonso Lentini,  Alberto Melotti, Fabio Michieli, Luciano Nanni, Giorgio Nicoli, Franco Patruno, Roberto Roda, Marco Scalabrino, Gabriele Turola, Roberto Vitali, Vladimiro Zocca.

 

Giorgio Celli: “Descrizione di un personaggio quanto mai puntuale, che viene fuori perfettamente, e se lo scopo di ogni romanzo è quello d creare una persona che prima non esisteva e dopo esiste nell’immaginario collettivo, direi che lo scopo è stato raggiunto in modo felice da Marinella. Dopo aver letto il suo romanzo, sappiamo che questa persona ora esiste e lo riconosciamo … in molte persone che incontriamo per strada e nei molti luoghi probabili o improbabili.”...

“…Marinella Galletti lavora per una pittura  che si muove nell’immobilità esprime un universo in espansione che si allarga nel niente dell’infinito i suoi quadri stanno ai bivi della via lattea dove lo spazio rimbalza in se stesso sono delle palpebre che si aprono sulle pupille delle stelle”.

 

Carla De Bellis:[Dentro alle fonti, dalla postfazione] «Divisa in sette sezioni, ognuna di tre poesie, la raccolta di G. ricerca la simmetria… secondo il suo valore proprio e originario di qualità dello spazio. La stessa disposizione grafica di ogni testo, … lo struttura come un corpo nello spazio,... La dispersione temporale della parola viene, così, ingabbiata e costretta da un limite visivo, e la continuità effusiva e nei significati spesso radiante del “discorso” verbale,… tagliata con una sorta di violenza che spezza il senso per costruire una forma sensibile in ostensione.…»;

 

Marco Furia: «…Complici i toni di un linguaggio denotativo, dalle brevi, intense, locuzioni, emerge, via via, l’intimo nucleo di un’istanza poetica capace di comunicare, senza compromessi, l’effettivo fascino d’un “io integro”, partecipe, non schematico, … creando peculiari lingue tali da rendere testimonianza di mondi la cui consistenza, per nulla tenue, si rivela in condizione di dar vita a scritture dotate di singolare tenacia.…»;

 

Giuliana Galli: “...E sembra di avvertire sinestecamente fragranze, colori, suoni e sapori di freschi umori come nella “Sagra di Primavera” di Stravinski. L’ impaginazione armoniosa delle strutture modulari, il taglio sapientemente cadenzato della disposizione di queste forme plastiche, in cui si insinuano i fiori giganti, renderebbero queste opere adatte alla scenografia...”

 

Alfonso Lentini: “...Sono opere portatrici di una consapevole operazione estetica: l’ oggettualizzazione di un’idea, la trasposizione sul piano materiale di una definita concezione dell’arte. Un’idea antica, se vogliamo, ma che si rafforza e prende corpo nell’ambito delle avanguardie novecentesche (del Cubismo, in modo più evidente): l’idea dell’opera come oggetto polivalente e prismatico, edificata su un procedimento di scomposizione...”

 

Roberto Roda: “Autrice molto brava, ha la capacità di non rimanere confinata solo in un genere artistico, ma di esondare continuamente. I suoi lavori di arte visiva sono intelligenti e di grande valore,  poetici, e infine anche la narrativa... L’elemento visivo pittorico e scultoreo interagisce con l’elemento poetico...”

 

Marco Scalabrino: «Una pièce 'teatrale' [Percezione dell'esperienza d'amore] la cui sintesi, per squarci lirici formali mutuati da Apollinaire e dai Futuristi, sono la coscienza e la conoscenza di sé, in grado di leggere “ l’io profondo delle cose”, e la progressione verso l’Amore, «conosco la sua casa, sento la sua voce, io e lui nella stanza. Qualcosa si compie e si consuma.».

 

 


 

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