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Biografia di Katia Belloni

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Katia Belloni: vivere di poesia

 

Katia Belloni nasce a Rovigo il 12 agosto del 1971. La sua è un’infanzia molto felice, piena di calore e di amore. Gli eventi, con il passare del tempo, però prendono una piega inaspettata, generando in lei grandi dolori che si trasformeranno in altrettante grandi poesie. Si è diplomata come maestra d’asilo.

Incontro Katia su skype e, quello che mi colpisce di lei, è il suo essere sempre sorridente e gentile.

Come nasce la tua passione per la poesia?

«La mia passione per la poesia nasce all’età di diciotto anni, quando è morto mio papà; all’improvviso ho sentito una gran voglia di scrivere, di dire ciò che avevo dentro, ciò che pensavo sui sentimenti, sulle persone e sulla natura. Facevo leggere i miei scritti a mia nonna che mi diceva che ero molto brava e che, vista questa mia ispirazione, avrei dovuto continuare a comporre versi».

Che cosa vuol dire per te scrivere?

«Scrivere è una liberazione dell’anima, perciò sento la necessità di dar sfogo a quello che ho dentro per far conoscere alle persone i miei pensieri, come vedo le cose. Adesso, infatti, sto scrivendo un libro sulla mia vita, grazie alla mia amica Amalia che mi segue passo dopo passo, per farmi conoscere a tutti e per capire cosa gli altri pensano di me e della mia storia».

Qual è l’argomento a te più caro, quello che ispira le tue opere?

«Ciò che amo trattare sono l’amore e la natura: il primo perché ho un matrimonio felice, sono una persona romantica che guarda molti film, legge molti romanzi sentimentali e ascolta ciò che gli altri vivono; parlare d’amore mi viene dal cuore. Il valore della natura, invece, l’ho scoperto grazie a mio papà, a ciò che facevamo quand’ero piccina. Amo osservare tutto quello che mi circonda; i fiori, il cielo, le stelle riescono a ispirarmi per scrivere le mie poesie».

Hai partecipato a concorsi di poesia?

«Sì, ho partecipato a vari concorsi tra cui: “Il Federiciano”, “Luoghi di parole”, “Poesie per ricordare” organizzati dalla Casa Editrice Aletti Editore e grazie ai quali sono stata inserita all’interno dell’antologia della rivista “Orizzonti” che appartiene alla stessa realtà editoriale.

Ho partecipato al concorso “Mare, Mare” organizzato dalla Casa Editrice Montegrappa Edizioni, che mi ha inserito nella sua antologia consegnandomi una pergamena per essere arrivata in finale; sempre la stessa Casa Editrice ha poi organizzato il concorso “Mon amour”, con il quale sono sempre stata inserita in un’antologia, ricevendo una pergamena in quanto finalista.

Ho partecipato al concorso “Versi diversi”, organizzato dalla rivista “Il Saggio”; anche in questo caso sono stata inserita in un’antologia. Ho vinto un Diploma di merito per il concorso “L’Angelo” e, infine, ho partecipato al concorso di video poesia “Il Canto”, con la poesia intitolata “I canti della natura”».

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere a chi legge le tue poesie?

«Vorrei far capire quanto è importante la poesia; essa deve essere semplice, far comprendere l’anima e la personalità dell’autore, il calore nascosto in essa affinché rimanga nel cuore e nella mente del lettore».

 

 

Amalia Papasidero

www.scritturaedi

 

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1 :: vittorio banda - 30/09/2013 13:25:00
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FASCINATION

L’antra sera guardanno un firm alla televisione,
una storia d’amore che crea ner core n’emozione.
Lei era bella, bona gagliarda e tanto affascinante,
tanto che anch’io so’ diventato suo spasimante.

Ho chiuso l’occhi e co la musica e l’immaginazione,
me so’ proiettato in quer contesto e in quella azione.
Ho fatto davanti a lei un inchino e un ber baciamano,
poi le ho sussurrato : “Balla ?” e le ho preso la mano.

Abbiamo danzato leggeri come du piume ar vento,
lei con amore me guardava nell’occhi ogni momento.
Er ballo era un sogno bello che me portava lontano,
mentre