Arrossarono i giorni

le bandiere.

Arrossarono gli uccelli

di passo

contro il cielo

arrossarono embrici

asfalti e camini

arrossarono popoli

d’ erbe

sulle prode

arrossarono costole

di monti e siepi

all’orizzonte …

Arrossarono

il sangue già rosso

e di rosso colmarono

abissi di sdegno.

E tutto – con la notte -

il rosso annerì.

E non trovò strada

per il ritorno.

Può accadere – accade –

che trasvoli in sogno una lei 

lo specchio d’acque chete

 a caccia di  schegge vaganti d’universo

 trovando  di sé  qualche momento  perso.

Può accadere - accade

che dal suo stare incerta -

tra creste di nubi e cielo terso -

la rimossa sua ombra inquieti

con la rete del verso.

Si scioglievano  i chiusi petali

nel boccio

dentro il brodo di cottura

quotidiano

E la sera  stentava

a ripescare

alcunché del cuore

fuso

tra capelli d’angelo

digiuni di sapore