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Raccolta di aforismi di Emanuele Marcuccio
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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L’orologio

Solo al momento della morte, questo nostro orologio sconnesso della vita darà l'ora esatta.1

 

 

 

 


1 Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, p. 8.


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La musica che ci fa intuire l’universo

Penso che la musica sia la forma di espressione umana più alta e superiore a tutte le arti, anche alla poesia. Grazie alla musica, nella sua grandezza e profondità, possiamo arrivare persino a intuire l’universo.1


 
 
 
1 Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, p. 13.

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Il poeta sogna...

Il poeta sogna, si emoziona, si meraviglia; in caso contrario, tutto sarebbe puro artificio, sterile e fredda creazione, come voler scrivere sulla sabbia che il mare cancellerà. 

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La voce della poesia

La voce della poesia non è mai passiva. Questa voce cerca sempre di emozionare, portare allo scoperto l’anima, l’obliato proprio sé fanciullo1, emozionando poeti e lettori capaci di ascoltarla e, sottolineo ascoltarla, nell’accezione più profonda del termine.2

 

 

 

 

 

 

2 Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, p. 12. Per esplicitare il mio pensiero, ricorro a un’autocitazione, un verso della poesia “Sé e gli altri”, da Per una strada, SBC, 2009, p. 68. [N.d.A.] 

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Rimane il passato

Tutto quello di cui scriviamo, tutto quello che facciamo, è già passato. Non possiamo fermare il presente, perché è già passato. Ci illudiamo del futuro, ma si confonde con il presente e si dissolve nel passato.1


 
 
1 Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, p. 7.

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Cultore di sogni

Spesso il poeta raccoglie sogni che altri hanno disperso e, cerca di far rivivere quei sogni emozionando.1


 
 
1 Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, p. 12.

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La poesia

La poesia non è puro artificio, non è sterile costruzione ma piacere per gli occhi e per il cuore, qualcosa che ci meraviglia e ci colma d’interesse, che ci spinge a ricercar nuovi lidi, dove far approdare questo nostro inquieto nocchiero che è il nostro cuore.1


 
 
1 Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, pp. 14-15.