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Raccolta di testi in prosa di Gaudenzio Massi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Il fiume dei ricordi

Il fiume dei ricordi

 
Nel fiume Reno il mio vissuto
La stanza da letto guardava sul serpente
Col suo corso d'acqua il respiro pieno
si alimentavano i campi limitrofi
e le genti di cure lo amavano 
Gli argini alti contenevano il ruggito
quando d'inverno s'alzava improvviso
Le barche nel fiume unite che erano 
Al fianco del fiume si allineavano
Il barcaiolo allora studente e amico
Mi ospitava nella cabina di legno 
Il pittore che amava la Barleda e il suo corso
Arrivava ogni giorno con tela e colori
Sporco egli era di tinte assai varie
Il cavalletto dignitoso montava
E strisce di lapis argomentava
Le mani usava a miscelare i colori 
Che con getto sicuro s'impossessavano del quadro
Nella tela viva entravano colori d'insieme
E qualche ora più tardi a quadro finito
L'acqua scorreva al suo interno 
Nel confronto col paesaggio 
Risultava il tutt'uno dell'artista sublime
Quel che lui dipingeva lo dava in omaggio
a chi pranzo e cena gli offriva 
Andava per case e per ville contento
Pittore ora di fama  e tormento
Chi ha raccolto i suoi quadri e fatto una mostra
è colui che studente faceva da ponte
Con barconi di ferro e assi di legno
Portava le cose da Longara 
a Trebbo di Reno
 
 

*

Il bivio

 

La partenza prevedeva una valigia e un mezzo
La valigia era ingombrante scelsi un marsupio.
Lo svuotai di tutti i miei ricordi,delusioni,fallimenti
e cianfrusaglie,lo riempii di nuovi eventi e speranze varie.
Il mezzo me lo avevano dato fin dalla nascita e i consumi erano ridotti.
Salutai parenti ed amici e m'incamminai sulla strada che lasciava il paese.
La meta non l'avevo, ma era importante lasciarmi tutto alle spalle.
Avrei trovato certamente una realtà più vivibile e meno ostica
di quella passata con speranze e aspettative che vane crollavano 
come birilli al primo soffio di vento.
Avevo provato a pormi una meta ma il traguardo 
era come se si spostasse continuamente.
Con solo le mie forze l' intento era irraggiungibile.
Dopo giorni di cammino arrivai in una immensa pianura verde,
mi sembrava di essere arrivato in un paradiso terrestre.
Era stranamente inverosimile..in un posto di sublime bellezza
non vi era anima viva.Non riuscivo a capacitarmi ma la realtà,
purtroppo,dovevo accettarla.
M'incamminai di nuovo e arrivai ad un bivio senza indicazioni alcuna 
e dopo una prima esitazione scelsi...a destra.
Finalmente scelsi per la prima volta nella mia vita....senza ascoltare consigli degli altri,
come si fa in una vita chiamata normale.
Ero felice e energico mi sembrava di volare.Ecco,sì ...avevo bisogno di volare.
Dopo qualche chilometro volai sÌ ...per terra!
Inciampai in un sasso più grande degli altri
dovuto alla stanchezza che avanzava al galoppo
Non ebbi la forza di muovermi da terra e dopo qualche ora mi risvegliai.
Avevo già percorso centinaia di chilometri e
non avevo incontrato nessuno e questo mi sembrava strano.
Prosegui imperterrito ma libero di respirare aria vagabonda come compagna.
Vedevo in lontananza un gruppo di case come un ombra sfuocata 
che pian piano si fece sempre più nitida.
Con mio stupore stentavo a crederci ...ero arrivato al luogo di partenza....
e fu allora che stanco mi svegliai!