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Raccolta di testi in prosa di Jessica Natanauan
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Odiati sospiri d’autunno

Languidi baci s'inumidivano in sere spente, senza luna né stelle: folte nubi fecero, spesso, da sfondo orrido. 

Sospirasti quando, con ingenuità, sfiorasti guance livide. Incommensurabili temporali giacevano nei petti, dai cuori in pena e da animi colpevoli.
Scordai cosa fosse l'illecito in quelle notti aperte al nuovo autunno, che ci invase le carni con le sue bufere dettate dal canto degli alberi, i quali facevano cadere le loro foglie, proprio come le vesti ignobili scivolavano su di noi.
Fronde spoglie per una nuova rinascita, noi, fummo sopraffatti dalla vita, tant'é che non resuscitammo come novelle foglie ma, morimmo su piani sabbiosi d'aride voglie mal interpretate, fatte, da mani distratte ed inesperte quali sono le tue.
E, non fu nulla: solo secondi persi e vuoti che diedero inizio, però, a devastanti conseguenze irreparabili.
Viscidi furono quegli occhi. Li detestai sino l'ultimo respiro.

*

Quei due vagabondi seppero vivere

Un minuto in più.

 

Sul play, sul piano: un progetto che prese il decollo senza chiedere alcun permesso di volo.

Gira e rigira il vinile sul giradischi e ripete quei punti di interpunzione che misero tempo fa, avendo avuto un coltello sul petto.

E si ripete senza che nessuno abbia ri-premuto quel tasto di rewind scassato e continua assiduamente a pesare come chili e chili di voragini.

Di nulla, che si adagia sulle spalle.

Violentemente.

 

Sudore e sangue sulle fronti, cuori ed anime allo stremo delle loro aspettative e possibilità si stavano deliberatamente distruggendo.

Tra seduzione e impossibilità di credere a ciò che furono l'un per l'altra. All'amore che non ebbero mai ottenuto. Ma, che ingenui per utopia ed ideali sfumati provarono a portare alla completa concretizzazione, di un'inutile falsa.

 

Bruciarono i letti ed amarono troppo per cercare di intuire la vera essenza dell'amore. Però, sviarono del tutto in un sentiero perduto.

Senza freni, si promisero vita e vendetta.

Come sigarette lasciate al respiro del vento, si lasciarono incerenizzare dallo spazio ed il tempo che li legava.

Nonostante le bruciature ed i polsi lividi. Nonostante il delirio ed i graffi sulla schiena.

Nonostante le fossette su guance troppo tenere ed i baci troppo repentini loro sapevano cosa facevano e, ora, dopo anni ancora sanno: che loro una volta avevano assaggiato la portata più pregiata che la vita aveva da offrirgli e ne approfittarono senza vergogne.

 

In qualche istante e momentaneo silenzio, immobili, hanno saputo vivere.

 

Veramente.

*

Allusione di Kyra

Ci fu un tempo quando Kyra girovagava sempre tra i cespugli e gli alberi di Lonely Town's Forest, sotto il cielo grigio di chi aveva pianto non poco prima, dopo il temporale di un continente lontano.

Kyra aveva l'abitudine di camminare percorrendo quei tratti che i suoi passi lasciavano di volta in volta, fino ad arrivare su una nuova strada, ma sapeva che Pain of Street era una via ormai abbandonata dagli abitanti del posto poiché era un vecchio sentiero asfaltato che portava a Laughing Town.
Era un sentiero tumultuoso, pieno di crepe, pieno di macerie.

Le strade erano in briciole piccole e acuminate, anche percorrendola a piedi nudi c'era pericolo di ferirsi.

Polvere che veniva da est. 
La sabbia della spiaggia vicina era impetuosa ed il vento non da meno. Il mare era scosso e i piedi del ragazzo anche se indossavano robuste scarpe da trekking stavano iniziando a graffiarsi.

Illusione.

Kyra iniziò ad accarezzarsi i capelli folti, biondi e notò che la sabbia era impigliata tra di essi.
Iniziò a sentirsi a disagio, iniziò a perdersi su di quella strada. Su Pain of Street.

La gente gli diceva sempre di non intraprenderla mai, di non avvicinarsi neanche a quel sentiero fatto di cemento e di crepe. 

La gente non sapeva.

Il ragazzo iniziò con il suo braccio sinistro a coprirsi gli occhi, in modo tale che la sabbia non gli poteva dar fastidio durante il suo lungo tragitto. Il suo maglione a righe gli fece da scudo, il suo sguardo protetto da guida, ma il suo motore principale, quali i piedi stavano sanguinando, stavano lasciando le tracce di Kyra su di quella strada.

La gente gli diceva sempre di non incamminarcisi, la gente diceva che solo in pochi sono arrivati a Laughing Town su di quel sentiero avido di tranquillità, di certezza.

Certezza della destinazione a cui tanto si aspirava, certezza della sua esistenza.
Si dice che a Laughing Town c'era la vera Felicità.
Felicità come Libertà, Libertà come Amore.

La strada sembrava infinita e suoi passi iniziarono a cedere.
«Chissà se esiste davvero» pensò «chissà se veramente esiste un posto come quello.»

Il vento e la sabbia iniziarono a spingerlo al lato sinistro della strada. 
Si, lì dove il bosco ancora continuava seguendo Pain of Street. Ad un tratto queste forze della natura spinsero Kyra su di un fosso, un enorme buco asfaltato. 

Qui il ragazzo svenne.
Qui il ragazzo si svegliò. 

Su di un prato circondato da alti pini autunnali, i quali facevano cadere le proprie foglie con disinvoltura ed il cielo si schiarì da quelle nubi portate da lontani tempeste continentali.
Il sole accarezzò il viso di Kyra, il quale non seppe cosa stava facendo in mezzo a Lonely Town's Forest.
Seppe solo di voler andar lì dove le crepe e le macerie potevano intrarciargli il cammino, laddove la sabbia ed il vento sbarravano la strada, su quel sentiero che portava a Laughing Town. 

Voleva proseguire quel suo viaggio percorrendo Pain of Street.