Pensando a te

che dalla fredda pioggia

asciugo i miei demoni;

gli spilli negli occhi

versano il mio tributo

sangue amaro

e la paura e la follia

che feroci gelano il mio cuore

nell'abisso mi annegano.

Pensando a te

bramando ancora te

che sotto una fotografia trovo riparo

sbiadita

e così accesa tra le mani.

-Nando-

Ho posto problemi più grandi

ho voltato lo sguardo ad orizzonti più lontani

ho alzato i piedi più in alto

ho ascoltato i più esperti

ho scelto i più bravi

e a cosa è servito?

Solo

son seduto sul precipizio del mondo

-Quanto siete piccoli-

qualcosa accade

dentro la mia mente

o sotto i miei piedi.

La frustrazione dell'ego,

un pizzico al vento di cicala

risuona dolce in questa valle

dannati corpi abbandonati

la mia droga ritorna;

nessuno viene

un tuffo dall'eremo.

-Nando-

Hai voluto il vento? Adesso soffialo più che puoi, senza curarti del bene e del male che causi, il vento deve essere soffiato...soffia...shhhhh...

Hai voluto il fuoco? Adesso brucia senza curarti delle urla, ardilo più che puoi, prima o poi si spegnerà, tutto deve ardere e tutto deve essere spento.

-Nando-