Fate piano per favore

accarezzateli con cura,

cosicchè i ricordi

possano riposare.

Sono bambini da cullare,

a volte nel pianto

altre nell'insonnia,

con dolcezza e dedizione

si placheranno.

I ricordi vanno amati,

compresi

perdonati,

lasciati andare

lontano,

dove i sogni si avverano

e le speranze fioriscono,

dove le tempeste svaniscono

in lievi mareggiate

riportando a casa

marinai affranti

e sfiniti a volte,

ma fieri di aver osato.

Apparso...così

all'improvviso,

nascosto in una notte

livida, fredda e velata,

una notte d'altri tempi

e luoghi infiniti

ove i ricordi non esistono,

ove esiste solo l'attesa

come un ventre materno.

Una notte coperta da nebbia e memoria,

innumerevoli anime

dissolte come polvere

private di origine e radici.

Nebbia e follia

mascherano vesti eleganti

forgiate da lava indolore,

mai spenta.

Apparso così,

all'improviso

faro nella nebbia

tu, uomo scarno 

dalle sembianze senza tempo,

ma ancora integro.

Ancora vivo.

L'amore addosso

sulla pelle

sugli occhi belli

sulle labbra profumate

sul palmo delle mani

sotto le narici

sulle gambe

sui fianchi,

l'amore addosso

senza pietà di se'

sull'abbraccio unico

nella dolcezza

nella urla del cuore

nel dolore

nel vuoto

nell'assenza.

L'amore adesso

che ti cerco

in ogni sguardo

in ogni carezza

nella speranza di averti

nella crudeltà 

di non esserci

nella consapevolezza

della solitudine

dell'apatia

dell'alienazione,

l'amore adesso

davanti allo specchio

dell'anima mia 

ferita,

strappata,

dissolta,

inutilmente tua.

Questo cielo azzurro,

così azzurro

lentamente si adagia

avvolge le spalle

rinfresca le tempie

posando un alito di vento

sul mio collo.

Questo cielo azzurro,

troppo azzurro

privo di ombra alcuna

attraversa l'orizzonte

adagiandosi sul mare

accogliente come il ventre

di una madre.

Questo cielo azzurro,

così  celeste

prepotente mi cattura

circondando il mio corpo

raccogliendo i ricordi

dimenticati in gola

da singhiozzi discesi in petto.

Sono il cielo ora,

così  Celeste

come il mio nome

sussurato da labbra amate

incollate alle mie

corrose dal vento,

gelido di ottobre.

Nella poesia

tutto può accadere,

che un amore

diventi infinito,

che un uomo

diventi un poeta

e che la  donna

sia la sua Musa.

Nella poesia

si avverano i sogni,

si asciugano le lacrime

si ama senza pregiudizi

si abbraccia l'immensità,

non ci sono frontiere

non esiste la paura

e neppure l'inganno.

Le parole scorrono libere

abbracciandosi l'un l'altra

sfiorandosi appena,

rendendo possibile ogni speranza.

A.Celeste B.