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Raccolta di poesie di Gennaro Castaldo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Sangue, sangue innocente


Sangue, sangue innocente,
fiori recisi nello sbocciare,
steli vuoti senza futuro.
Giocattoli senza anime
nelle mani di folli automi,
schiavi di un potere occulto
che nel nome di un Dio
tessono e muovono i fili
di un gioco crudele.
È si un Dio
a cui s’inchinano
questi meschini credenti,
un Dio senza pietà
che non conosce l’Amore.
Grondante di Potere,
Potere di dare un prezzo
a tutto ciò che fa parte
di questo mondo meschino.

*

L’ora tardi della sera

L'ora tardi della sera

annuncia il vuoto della notte

colma di silenzio.

Poche luci annebbiate

resistono alle tenebre,

fari per anime perse.

Il manto nero s'infittisce

inghiottendo il reale,

si sciolgono le catene

della stravagante irrealtà.

Persa nel buio

l'anima intimorita

assediata dalla solitudine

scheggia vagante d'universo

barcolla come un ubriaco

nel deserto infinito

di questa immensità.

 

*

La primavera della vita

La primavera della vita

sgorgante in una radiosa alba

ti trovò seduta nell'ombra del bosco.

Forte al petto stringevi

un germoglio appena nato.

Fra tanti rumori che

scandivano il Tempo

il tuo udito perplesso

venne attirato dal mormorio

dolce del vento che, leggero

s'infiltrava tra la moltitudine di foglie.

Sembrava una piacevole litania,

era musica, era melodia che,

rimbalzando nella mente,

diventò messaggio,

Piacevolmente, senza accorgertene,

le labbra schiudesti

emanando all'istante

un insieme di suoni, suoni

che come per incanto divennero Parola.

La Parola si fece Vita,

si fece discorso

e divenne immortale.

Esplode la Vita  con la sola Parola,

mentre ti segna regalandoti un nome,

si chiude la Vita  perdendo la Voce:

La Parola, eterna, rimane,

si sussegue sulle labbra

regoolando i tuoi giorni.

La Voce si smorza e chiusa

nel corpo insieme al tuo nome

ritorna nel Nulla.

*

Perché chiamarti Amore

Perché chiamarti Amore?

Perché incantarti

con infiniti sistemi

di futili parole

che il vento

porterà lontano?

Non ho voglia di parlare,

voglio solo guardarti.

Con lo sguardo sono sicuro

di essere sincero.

Gli occhi non possono,

non riescono a mentire.

Impara, ti prego,

a sentire la voce

calda e intensa

del mio sguardo.

*

Quello che manca di te

Quello che manca di te,

non è il tuo corpo,

- perché lo posso immaginare -

non sono i tuoi occhi,

- perché sono riflessi nei miei -

non è il tuo profumo,

- perché la mente né è sazia -

non è il tuo calore,

- perché di te è caldo il cuore -.

Quello che mi manca

è la tua parola,

la parola che si fa linguaggio

e, nel linguaggio,

la mia anima,

riusciva a sentire,

la dolcezza e la bellezza,

della tua anima.