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Raccolta di poesie di Angela Venditti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

San Giovanni Battista

Si odono scoppi nel ciel infinito

Si vedono i primi fumi volare

Chi s’incammina senza dormito

Chi si sveglia dal lor richiamare

 

Ed il parroco attende a pronto dente

La lenta folla sopraggiungere

Sulla sponda occidentale s’arresta la gente

Ed umanamente si tace nel personale pungere

 

Ascoltano silenti

La cerimonia annuale

Il battesimo dei viventi

Dal nome augurale

 

Alla benedizion poi del rio secco

Tutti apprestarsi nel suo lavaggio

Chi si sciacqua anche il viso lecco

Chi solo i piedi a faggio

 

Chi raccoglie la fresca acqua corretta

Per gl’infermi che non possono assistere

Chi se ne purifica l’anima non retta

Chi continua con l’allontanarsi per persistere

 

Nel mezzo del via vai

Qualcuno da lassù da inizio

All’asta che rende propizio

Quel giorno vivo come non mai

 

Uno, due, tre, e si batte cassa

Si da seguito alla raccolta

Per portar in sofferenza la volta

E allor ci si allontana dalla massa

 

I vicoli vestiti a fiori in porge

Da color che han fatto sacrificio di conte

Ora vengono a brillar dal sol che sorge

Dietro quel nostrano Bello Monte

 

Gli uomini e le donne sono in norma

Son pronti per la processione

Che lenta passeggia tra il nessun dorma

E intanto s’accingono alla devota visione

 

Tutti al loro posto

Chi reca in man la bandiera

Chi il cero di mosto

Chi le spalle ha da reggiera

 

La statua si affaccia sulla soglia

E la banda suona ricca e veemente

Gli alti suoni s’intrecciano all’umana voglia

Tutti urlano il nome ed applaudono vivamente

 

Inizia il cammino

L’Inno nel canto

Inizia il mattino

Il giorno del santo

 

Lungo le antiche rue

E poi per i più moderni corsi

La scia si ricca di dorsi

Che festosi sorridono al bue

 

In fronte del comune paese

Il vescovo d’oltre confine territoriale

Ricorda ai fedeli il fine della vita mondiale

E subito il frastuono arricchisce la maese

 

Occhi all’azzurro

Parole in caraffa

Mani di burro

Incudine a staffa

 

Ed il cammino prosegue avanti

E fa ritorno alla partenza

Per ringraziar i suoi fanti

Ed in salmo render reggenza

 

Molteplici e fantasiosi addobbi di colori

Si respirano e si vedono nel complesso

Unica è la fusione dei vecchi e nuovi sapori

Tipica per noi, ma non per lo straniero amplesso

 

La nostra scacchiera tradizionale

Viene ogni anno ad arricchirsi nella conoscenza

Viene apprezzata e vissuta nella sua vera essenza

E non usata solo come giorno di svago banale

 

Volti sconosciuti si scoprono meravigliati

E noi li ringraziamo per averci pigliati

Come nozione da usar in spunto d’abbigliati

Per un protagonista degli antichi accigliati

 

Metro: 19 quartine di versi liberi in rima alternata e incrociata

 

Giugno 2006

 

©AngelaVenditti77

 

Dedicata alla Festa di San Giovanni Battista, Santo Patrono del Comune di Civitella Roveto (AQ), e che si tiene tutti gli anni il 24 giugno.

*

È marzo

Splende ora il sole,

scende poi la pioggia,

spuntan le viole

al parco della reggia.

 

Il tempo è ballerino,

l’uccello è canterino,

se burrasca è di sera

tempo mite doman si spera.

 

Le fronde or si gonfiano,

i campi or si seminano:

è marzo, è il mese vario,

vien come viene ad ogni orario.

 

Metro: tre quartine di versi a rima alternata e baciata

 

Ottobre 2016

 

©AngelaVenditti77

*

Carnevale

Noi tutti a carnevale

giochiamo coi coriandoli,

poi ci imbellettiamo

a fare i fanatici,

poi ecco arrivare

il carro coi suoi mostri,

allegri e spiritosi,

colorati e supermagici.

 

Noi tutti a carnevale

facciamo tante maschere

per rider dei discorsi

onusti di livore,

poi ecco sopraggiunger

la madrina della festa,

si balla e si mangia

e tutti mostran faccia.

 

Metro: due stanze di versi liberi

 

Ottobre 2016

 

©AngelaVenditti77

*

Era un giorno come un altro

Era un giorno di fine settimana

una giornata qualunque,

una domenica di pioggia,

di uggia, un dì normale.

Quattro amici,

quattro appassionati

salirono in alto,

più in alto della città,

per mano, per passione,

in scalata andarono là.

Il tempo tradì le loro ore,

il buio sopraggiunse

e la montagna vomitò la

sovrastante neve circonda.

Non più una voce,

non più un sorriso,

non più uno schiamazzo:

e il silenzio riecheggiò.

Poi, un sesto senso rinsavì e si allarmò,

ma il tempo oscuro

e il freddo pungente

non permise di intervenire subito

L’indomani si scatenò la sommossa

di esperti, di volontari,

unità militari e civili e animali

al servizio dei quattro amici.

Il tempo scorretto delude,

depriva le forze,

e i giorni si alternano

e le azioni si annebbiano.

Gli amici son lì e aspettano,

aspettano una mano,

un sorriso, un saluto,

un ringraziamento dovuto.

Era un giorno come un altro,

quattro amici salirono in alto,

più in alto della città

e con un sorriso ringraziano qua.

 

Metro: versi liberi

 

29 gennaio 2021

 

©AngelaVenditti77

*

Il tuo nome

Sento la tua voce in lontananza,

è un dolce richiamo alla primavera.

Ricordo benissimo quando

ti vidi la prima volta,

il cuore batteva forte,

l'amore inondava l'aria di passione,

e tu, insolito uomo solare,

mi lasciasti attonita e stupita!

Il tempo ricamò le nostre giornate

di gioia, d'amore, di mille speranze.

E ancora son qui,

con il cuore gonfio del tuo nome,

ad amarti infinitamente

oggi e per sempre!

 

Metro: versi liberi

 

Aprile 2019

 

©AngelaVenditti77

 

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA per la Sez. A Singola Poesia a tema libero - 8° Premio Internazionale "I Colori dell'Anima" - Associazione Culturale MONDO FLUTTUANTE - Sanremo - anno 2020

*

Lungo le Antiche Rue

Si liberano e s’abbracciano

I passanti appiedati

Che respirano e gustano

Le cantine dei nostri vati

 

La castagna arde in ferro

Al principio della scalata

Emana profumi a verro

‘Roscetta’ di terra non malata

 

L’autunno s’apre alle porte

Di rosso, giallo e marrone

Cammina verso la sorte

Della nostrana tradizione

 

Bruschette, salcicce, pan forno

Vin Rosso, grappa, fragolino

Funghi, tartufi, miele del giorno

Ciambelle, torte, crêpes di lino

 

Dipinti, disegni, lavori a mano

L’uncinetto ricamato dalla donna

Libri, depliant, schede di sano

Musiche, canti, balli della nonna

 

Lungo le antiche rughe

Tra le vecchie riscoperte

Le filastrocche delle fughe

Ridestano le pietre aperte

 

Metro: 6 quartine di versi liberi in rima alternata

 

Ottobre 2006

 

©AngelaVenditti77

 

Dedicata al Percorso Gastronomico 'Lungo le Antiche Rue' del Comune di Civitella Roveto (AQ) che si tiene tutti gli anni il penultimo fine settimana di ottobre.

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Lungo le viarelle d’ottobre

Quajategli, cotiche e fascioi fanno ola

Al minestrone coi ceci in carriola

I ranati poi in zuppa di legumi

Fanno a gara coi gnocchi di salumi

 

Le fettuccine nel mezzo danzano

Tra ragù, funghi e tartufo

Sguisciano nelle bocche che cantano

Convincendo anche il peggior gufo

 

La polenta aspetta intanto

Il sugo di cinghiale infranto

Con lacrime d’olio novello

E pecorino valligiano a granello

 

La ricotta allor s’agita in lato

Perché attende quel miele ritardatario

Che svariatamente aromatizzato

S’accinge a colar sullo stradario

 

Campane de salcicce fresche

Porchetta, salami e ventresche

Ridono dei prusutti e piccaregli

E s’accapigliano poi cu j’encaregli

 

Ed ecco la torta di dimension lievitata

Inzuppata e cremante ben bene in tocco

Ciambelle fritte e crostate di marmellata

Cercano di scavalcare ju paesano pallocco

 

Giungiam così nell’alto palazzitto

Dove l’arrosto richiama ju varzitto

Se cammina sgomitando gl’italici

Se magnano golosamente anche i manici

 

E la Castagna nostrana?

Nun manca aju più stritto vicolo

De ‘Roscetta’ rovetana

In sacco o arrostita è sotto moccolo

 

Ed ora, sazi e soddisfatti, per digerire

Ecco la grappa che non fa durmire

Se manna a balle cummo a l’acqua

Te fa cantà cummo a Pasqua

 

O vino de cantica nostra

Se bene commu na medicina

E’ na regola prescritta in mostra

E nisciuno s’astiene dalla matina

 

Nun mancano però gl’artisti

E chi cerca di fare i teppisti

Ma la cultura gioca in avanti

E via col tango agli strani amanti

 

Chi sbandiera in alto stemmi e colori

Chi dipinge fantastici paesaggi ed azioni

Chi suona la cornamusa ritrovata d’allori

Chi s’esibisce in zingaresche esibizioni

 

L’iniziativa ringraziam in cuor

La folla in allegra preferenza d’amor

Tutti color che d’essa s’allietaranno

Tutti color che nell’animo gioiranno.

 

Metro: 13 quartine di versi liberi in rima baciata e alternata

 

Settembre 2006

 

©AngelaVenditti77

 

Dedicata al Percorso Gastronomico 'Lungo le Antiche Rue' del Comune di Civitella Roveto (AQ) che si tiene tutti gli anni il penultimo fine settimana di ottobre.

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Il duemilaventi: speriamo bene!

Il funesto corso duemilaventi,

letale anno bisesto, virulento,

disarmante, inquietante, minaccioso,

untore nel cuore e nella ragione,

emerge con la giovane e improvvisa

morte di figli comuni, di prole

ignara del futuro e del presente,

libera di caracollar. Nel mondo

avanza poi una pandemia che ferma,

vanifica le fatiche passate,

erode le frugalità rimaste,

narcotizza le città, le famiglie,

tormenta e distrugge la società

inquieta di conoscenza e di vita.

 

Si spera, in principio, ci si coalizza

profusamente a un sentire comune

e si canta, e si cucina, e si mangia

rinchiusi nelle mura domestiche,

inscatolati in case comuni. Ora

amabili spazi, ora voluttuari,

monotoni e saturi di parole

olografiche, digitali, spesso

banali. Qualcun ci prova a capire

e conoscer la ragion che difetta,

non una strategia né strada maestra,

e il crollo civile bussa alle porte.

 

Metro: acrostico di endecasillabi sciolti

 

Aprile 2020

 

©AngelaVenditti77

 

IN ANTOLOGIA - Poesia selezionata (140 opere da 14 nazioni) per una raccolta fondi per la Croce Rossa Italiana di San Fermo della Battaglia in provincia di Como - anno 2020

*

Covid-19

D'un tratto l'informazione cambia parole,

cambia nei giorni, cambia nei volti.

Qualcosa di strano vola nell'aria:

è vana la vista, è acerba la mente.

Gli slogan sulla trincea casalinga

infonde in ogni dove.

Le serrande si abbassano,

le strade si svuotano,

i supermercati si assalgono,

la vita s'arresta.

Nulla è come dovrebbe essere,

tutto si depaupera poco per volta.

Si prega, si mangia, si cucina, si canta,

e si piange, e si espande, e si muore.

La fine è ignota

ed io mi sento nessuno!

 

Metro: versi liberi

 

Marzo 2020

 

©AngelaVenditti77

 

IN ANTOLOGIA - Opera tra le 190 selezionate per la Collana ebook di Penna D'Autore N°26  'La Poesia ai tempi del Coronavirus' - Torino - anno 2020

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L’amico è

Amico è colui che ascolta,

colui che silenzia,

colui che lo è ogni volta,

colui che non licenzia.

L’amico non opprime,

non deride,

non imprime,

non uccide.

Non isola,

non viola,

non miagola,

non ostacola.

Non abbandona,

non inganna,

non inemoziona,

non osanna.

L’amico è …

La parola che si fa uomo,

ed indica alle menti

d’impegnarsi,

affinché questo mondo

migliori

il suo spirito

ed il suo cuore,

ovvero gli affetti.

 

Metro: versi liberi variamenti rimati

 

Gennaio 2006

 

©AngelaVenditti77

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Non pianger soldato

Non pianger soldato

del tempo scaduto,

hai visto il malato,

hai udito il suo voluto.

 

Nessun sperava l’esito che dici

di una siffatta contesa,

la moglie e gli amici

nel cuor, è depositata illesa.

 

Il ricordo del loro calor,

stretto fra una doppia ventosa

che preme sotto il tuo onor,

si nutre della loro memoria gioiosa.

 

Corri, salva, proteggi,

i puri di cuore indifesi,

dal vicin cane di greggi,

sotto le macerie, contesi.

 

Metro: quattro quartine di versi liberi in rima alternata

 

Ottobre 2006

 

©AngelaVenditti77

 

BENEMERITO SPECIALE -  8° Premio Letterario Internazionale ‘Tra le Parole e l’Infinito’ – Caivano (NA) – anno 2007

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Mons. Gaetano Squilla

Parole di bontà e speranza

Persona di oculata cultura

Umile e di affabile natura

Imponente e savia presenza

 

Proferiva ogni anno solare

Prediche quasi affascinanti

Per amor delle parabole care

Che trasmetteva a tutti quanti

 

Pur con ventre dolore

Viveva e offriva amore

Sin col partire lontano

Verso un mondo non pagano

 

Ha lasciato molti ricordi

E il suo nome nei libri

Che ha scritto nell’esistenza

Del corpo e della mente

 

Metro: 4 quartine di versi liberi in rima incatenata, alternata, baciata.

 

Gennaio 2007

 

©AngelaVenditti77

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Ju verso degl’aseno

Poesia Dialettale

 

Ju verso degl’aseno

 

Nun me ‘mporta che st’affà,

e nun ti dico che si nu sturdito,

che nun te curi la ciocca,

che nun te nu beglio coro.

Nun te voglio di che la restoppia

Te llà po mette puro mocca,

che nun capisci na cosa bona

da una che sa d’arancico.

Nun ti dico che si nu cretino,

nun ti dico che si nu varzitto,

ma na cosa te llà voglio proprio di:

‘smittela de sta a raglià’.

 

Metro: versi liberi

 

Dicembre 2008

 

©AngelaVenditti77

Traduzione

 

Il verso dell’asino

 

Non mi interessa cosa fai,

e non ti dico che sei un intontito,

che non hai cura della tua testa,

che non hai un bel cuore.

Non ti voglio dire che la paglia

te la puoi mettere anche in bocca,

che non sai distinguere una cosa buona

da una che sa di marciume.

Non ti dico che sei un cretino,

non ti dico che sei un bambino,

ma una cosa te la voglio proprio dire:

‘smettila di ragliare’.

 

*

Stereotipi

Noi potremmo essere anche poco seri,

ma voi siete sicuramente molto

presuntuosi, arroganti e non veri.

Noi potremmo anche apparire in torto,

 

ma voi siete sicuramente alteri,

sfrontati e arroganti. Noi il mite colto

ve lo prestiamo, voi anzi troppo fieri

per ringraziarci e rendere man porto.

 

Lo stereotipo del retto pastore

è dove tutto risuona migliore,

là riposa il ladro, il falso, il reo.

 

È per tanti il calmante dell’umore

che, se ferito in fronte dell’onore,

inerme, cerca volto dove c’è neo.

 

Metro: Sonetto (schema: ABAB, ABAB, CCD, CCD)

 

Gennaio 2012

 

©AngelaVenditti77

*

Il male c’è

Il male che osservo ogni giorno scuote

i respiri, i progetti, le attese.

Il male che m’appare prolifera

come funghi, al di sotto e al di sopra

della società comune, civile

in apparenza, squallida nel dorso.

Il male che s’ascolta è più vicino

di quanto si ritiene possibile.

Il male che vorremmo sia lontano

vive nelle nostre case, nei nostri

vicini, nelle nostre idee, nei luoghi

che conosciamo, nelle religioni

che ci camminano a fianco, nei visi

pubblici, nelle parole private.

Il male è subdolo, è lusinghiero,

è adulatore, è traditore.

Il male c’è, a noi spetta fermarlo

divenendo migliori di ieri e di oggi,

migliori di come ci reputiamo.

 

Metro: endecasillabi sciolti

 

Giugno 2012

 

©AngelaVenditti77

*

Veris

Un volteggiare di bianca farfalla,

tra margherite e cespugli potati,

cattura il mio gentil sguardo curioso,

fin tanto che la si possa mirar.

Frattanto, un piccolo cuoricino,

dondola spensierato e divertito

sotto questo accenno di primavera,

e gioca, e ride, e batte i palmi.

Respiro così la prima ragione

della natura, che brilla di voglie,

di meraviglia, di sogni, pensieri,

e salto lento su dolci orizzonti,

dove morbide nuvole cullano,

con garbo e pazienza, le mie passioni.

 

Metro: endecasillabi sciolti

 

Maggio 2010

 

©AngelaVenditti77

 

DIPLOMA DI MERITO - 5^ Ed. Premio Nazionale di Poesia e Narrativa 'AlberoAndronico' - Roma - anno 2011

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Ticche e tacche

Ticche e tacche, ticche e tacche, danzano

le ore, anche in questo giorno pien di se.

Ticche e tacche, ticche e tacche, picchiano

ancora le lancette, laddietro me.

 

Ticche e tacche, ticche e tacche, schizzano

le pampane gocce sulla pozza the.

Ticche e tacche, ticche e tacche, macchiano

gl’intonaci colorati e le pie del re.

 

Ticche e tacche, ticche e tacche, racchiuso

nello spazio è l’eco di lenta veglia,

e la canuta ava rimuove il riuso.

 

Ticche e tacche, ticche e tacche, la teglia

batte sulle logore stanze in disuso.

Ticche e tacche, ticche e tacche, or sveglia!

 

Metro: Sonetto (Schema: ABAB, ABAB, CDC, DCD)

 

Novembre 2010

 

©AngelaVenditti77

 

in Antologia - 13^ Ed. Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa 'Mondo Artigiano'

Promosso nell’ambito della 45^ Mostra dell’Artigianato - Lariofiere, Erba (CO) - anno 2018

 

*

Non so

Non so se il cielo è immenso,

non so se le stelle sono infinite,

so che l'amore è l'unico senso

in un mondo di anime finite.

 

Solo chi coltiva in sé passioni

può sperare di fuggire dalle visioni

che l'uomo ha sempre contruito

e poi ne soffre come un fiore appassito.

 

Metro: due quartine di versi liberi in rima alternata e baciata.

 

Gennaio 2006

 

©AngelaVenditti77

 

DIPLOMA DI MERITO - 4^ Ed. Premio Nazionale di Poesia e Narrativa 'AlberoAndronico - roma - anno 2010

 

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Buona Pasqua

Vien la Pasqua a primavera

e i bambini fino a sera,

cercano il dolce coniglietto

che si nasconde sotto il letto.

 

I bambini son felici

di giocar con gli amici,

di stare insieme in armonia,

di essere sempre in compagnia.

 

E le campane suonano a festa,

battono forti e tutto s’arresta,

Gesù Cristo nostro Signore

è risorto dal suo tepore.

 

A voi tutti auguro tanta felicità,

tanta gioia, tanta serenità,

Buona Pasqua e felici momenti

ai brutti, ai buoni, ai presenti.

 

Metro: quattro quartine in rima baciata

 

Aprile 2017

 

©AngelaVenditti77

 

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Ricordi

Ricordi a volte lontani

mi trafiggono il cuor di lance

scagliate confusamente in aria, da luoghi immani,

per rider di color che d’esse si feriscono in mance.

 

Ricordi di amici della natura,

di amori mai vissuti,

ricordi di compagni d’avventura,

di giochi mai avuti.

 

Ricordi di carezze mancate,

di azioni incompiute,

ricordi di lacrime versate,

di gioie non pasciute.

 

Ricordi di gioventù bruciata,

di conoscenti scomparsi,

ricordi di un’età frastornata,

d’inesperienza all’adattarsi

 

Ricordi di fotografie,

e di nostalgie,

ricordi di quaderni,

e di umori interni.

 

Ricordi di anni di vita

che mai nessuno rivivrà come te,

perché unici delle personali dita

che sempre distinguerà ogni sé.

 

Metro: sei quartine di versi liberi in rima alternata

 

Ottobre 2005

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia – 5a Ed. Premio ‘Themis’ – Bronte (CT) - anno 2015

 

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Orme di valore

Un dì, come zeffiro d’estate va

sereno, a spirar sulle alte salsedini

palme, tendo la pasqua al petto che sa

vibrar fra steli, corolle e dolci pollini.

 

Il padre or sol, se di puro valore,

sa volgere verso ronzini alati

le boreali aurore dello stupore

assiepato nel ventre dei desiati.

 

Vagan per mari e monti i miei pensieri,

sull’orme di donzelle e fanti aitanti

che danzan il tempo dei cavalieri,

 

sì rudi, ma valorosi, proni ai gemiti

tormenti di avidi re, mesti amanti,

in gentil petto, d’eroismi esiti.

 

Metro: Sonetto (schema: ABAB, CDCD, EFE, GFG)

 

Luglio 2009

 

©AngelaVenditti77

 

FINALISTA - 29^ Ed. Concorso Nazionale 'Giuseppe Gioacchino Belli' - Roma - anno 2017

 

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La befana

La befana quatta quatta,

vola in alto e fa la matta,

scende e sale su nel ciel,

par giocare con le stel.

 

Ai piccini  porta doni,

ai più grandi anche i  carboni,

caramelle e biscottini ,

pupazzi e cioccolatini.

 

Vola in alto su nel ciel,

scende e sale tra le stel,

malconcia e un po’ avvizzita

non manca mai alla sua gita.

 

Ogni bambino è contento,

tutti gli anni, contro vento,

per le strenne natalizie,

per le golose delizie.

 

La befana or se ne và,

verso su, un po’ più in là,

il suo non è un abbandono ,

tornerà con il suo dono.

 

Vola in alto su nel ciel,

scende e sale tra le stel,

con la scopa e un po’ incerta

per lei la porta è aperta.

 

Metro: filastrocca (6 quartine di ottonari in rima baciata)

 

Marzo 2015

 

©AngelaVenditti77

 

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Malumore

Un brivido di malumore soffia

alle porte del mio destino. Apro

l’uscio rinsecchito da fatti impropri,

e un assioma di reclamo m’assale.

Mi comunica, con compiaciuta aria,

asserti di biasimi doverosi

per fatto contro norma disbrigato,

a loro dire, e di tal visione,

in lesto riparo a sollecitare.

Ma una negazione piuttosto irreale

udii in totale: “tacete e obbedite!”

In tal umana obiezione, diniego

civile e patos sociale avvilito

salgono la cima dell’irrisorio

volume dei perbene sentimenti,

sempre più confinati nell’oscuro

degli ermi e cari lochi solitari,

sì conforto dell’animo mio avvenga.

 

Metro: endecasillabi sciolti

 

Novembre 2010

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia - Vol. 6 Collana ‘500 Poeti Dispersi’ dedicato a Giacomo Leopardi – La Lettera Scarlatta Edizioni – Savona – anno 2014

 

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Luna

Oh luna, che fievolmente rischiari

questa valle scavata dal perenne

fiume di classica menzione, viari

 

di ristoro regale, di congiunto

passo, documento cartaceo indenne

in sul borgo di prescrizione assunto,

 

dona a questo corpo fiacco, sbiadito,

la matura cognizione del dopo,

sì che entusiasmo, non oltre ferito,

possa giungere a l’appagato scopo.

 

Metro: Madrigale (Schema: ABA, CBC, DEDE)

 

Novembre 2010

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia - 1° Conc. ‘Accademia dei Poeti’ - Castiglione Olona (VA) – anno 2014

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Sul davanzale della mia finestra

Sul davanzale della mia finestra

si posò un giorno un bell’uccellino.

Pigolava, camminava, osservava,

e non si arrestava, e cip cip ancora,

e andò via, e tornò dopo, e via di nuovo.

Era carino, piccolino, lesto,

sembrava un pulcino bagnato, desto,

cercava e cercava, non era calmo,

lo presi d’istinto, s’arrestò certo.

Lo accarezzai, lo asciugai, bue briciole

gli diedi da mangiare, e lui beccò.

Lo rimisi sul davanzale, nulla,

rimase fermo e silente, paziente.

Gli dissi di volare, ma lui fermo.

Chiusi la finestra, era giunta l’ora,

dovevo ire, non potevo restare.

Lui rimase immobile e ancora e ancora.

Io lo salutai e non più lo rividi.

Ricordo quel bel momento stupendo,

lo ricorderò, or ora, per sempre,

adesso che sto soffrendo: morendo.

Camminavo per strada, lungo il viale,

un’auto uscita di strada m’assale,

la corsa fu lesta, per tentar mossa,

ma contro il destino la vita arresta.

 

Metro: endecasillabi rimati qua e là

 

Giugno 2016

 

©AngelaVenditti77

 

MENZIONE D'ONORE – 8a ed. Premio 'Patrizio Graziani' - Gioia dei Marsi (AQ) - anno 2016

 

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Stremo corpo

Un dì, forse, quel corpuscolo ascoso

di rammarico, scia d’un lungo vitto

col manigoldo, zelante tifoso

di sostegni, su tranello tragitto,

 

arguto nel cogliere il varco arioso

delle minuzie dei vizietti, zitto

nel prendere,  palese nel pomposo

commiato, di comunità sì fitto,

 

lascerà questo corpo stremo, fiacco,

sbiadito, smunto di fede scontata,

allor che possa riposare il sacco

 

dell’anima mia nella via fatata

sei sentimenti puri, avulsi del pacco

d’abiura, sì dignità sia salvata.

 

Metro: Sonetto (schema: ABAB, ABAB, CDC, DCD)

 

Ottobre 2010

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia - Premio Letterario Ibiskos Edizioni - Empoli (FI) – anno 2012

 

*

Migrar

Vola spensierato, tra goccioline

di rugiada autunnale, un piccolo

e sorprendente uccel, tanto carino

quanto lesto a virar su cornicioni

e tetti e poi planar giù, per la strada

mattonata, bagnata di umidiccio

di settembre, sull’onda d’una atmosfera

che riempirà le future giornate

in modo anche più intenso e violento.

Vola e canticchia, sale in ciel e vira

in ter, respira l’ultimo alito d’una

estate assai gioiosa e solare, forse

per ringraziar di aver lui regalato

tanti bei momenti lieti e felici.

 

Metro: endecasillabi sciolti

 

Settembre 2009

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia – Premio Città di Monza – anno 2010

 

*

Una voce

Giunge una voce a farmi compagnia,

ma son solo in questa stanza a farmi allegria.

Chi sarà mai che parla, e parla, e non dice niente,

farfuglia suoni, e non perbeni,

di pesanti  ed avidi veleni,

 

detti per uccider le speranze,

elargiti in cuor ed in man alle danze.

Chi sarà mai che urla, e urla, e non ascolta l’ambiente,

di rosso gronda in capo alla gioia

che respira soffusa seguendo la noia.

 

Mi volto allor per veder l’immane,

ma nessuna figura vedo d’umane.

Chi sarà mai che spia, e spia, e non apprezza il sapiente,

ostacola la lotta alla stoltezza,

deprime i deboli di pura bellezza.

 

Metro: tre strofe di cinque versi liberi variamente rimati

 

Ottobre 2006

 

©AngelaVenditti77

 

MENZIONE D'ONORE - XIII° ‘Trofeo Penna d’Autore’ - Torino – anno 2006

 

*

Piove

Piovono lacrime sul viso,

calde di dolore salato,

scivolano tra guance e naso,

tra silenzio e passione.

 

Piovono nubi grigiastre,

in un dì d’estate salmastre,

bagnano indumenti e capelli,

piedi e manici d’ombrelli.

 

Scendono come chicchi di riso,

bollito nella tempesta del fato,

giungono a riempir il vaso,

d’emozioni intense della visione.

 

Scendono come scaglie dirompenti,

stagionate d’esperienze violenti,

giungono nel cuor d’ogni battito,

che soffre l’azion del pulpito.

 

Piove sui poeti nascosti,

sui loro mondi incantati.

Piove sui pescatori centenari,

sui pesci stanchi di nuotare.

 

Piove sui rami arsi al sole,

sui fiori appassiti dal calore.

Piove sui cuori dei puri,

sulle menti dei duri.

 

Metro: sei quartine libere in rima dove le dispari rimano a coppia tra loro, le pari sono singolarmente

            in rima baciata, mentre l’inizio di una quartina si ripete anche nella quartina successiva, e  

            così a seguire. (schema: ABCD, EEFF, ABCD, GGHH, ILMN, OOPP)

 

Settembre 2006

 

©AngelaVenditti77

 

DIPLOMA DI MERITO - 3a Ed. Premio 'AlberoAndronico' –  Roma - anno 2009

 

*

Natura morta

Due centenarie querce spoglie

brillano del cielo uggioso,

dormono l’uomo che non coglie

i frutti del mondo copioso.

 

Lo stagno frattanto riposa

la pioggia volare nell’alto,

della foresta vaporosa

che s’inebria del color malto.

 

Un angolo di mondo tace

la frenesia che oltre muove,

ascolta il silenzio della pace

e carica le menti nuove.

 

Un tiepido sole intanto guarda

là, dal fondo della tela,

resistere il freddo che azzarda

ad uccider la natura vera.

 

Metro: quattro quartine di versi liberi in rima alternata

 

Ottobre 2006

 

©AngelaVenditti77

 

BENEMERITO CULTURALE D'ONORE - 10a Ed. 'Tra le Parole e l’Infinito' - Caivano (NA) – anno 2009

 

*

Ascolta!

Ascolta!

E’ lo scorrere del fiume

Guarda!

E’ una trota che cerca cibo

Annusa!

Sono le alghe fresche

Tocca!

E’ una piccola pietra antica

Gusta!

La natura immensa intorno a te

 

Non dimenticarla mai

E’ ciò che sempre avrai

Se saprai apprezzarla

Quando l’uomo ti negherà di amarla

 

Riscoprila!

Se l’hai dimenticata

Rivivila!

Se non l’hai fatto più da tempo

Curala!

Se noti il suo abbandono

Mangiala!

Quando ti donerà i suoi frutti

 

Scoprirai ch’essa non t’ha mai lasciata

Che è sempre stata lì ad aspettarti

Che ha sofferto la tua lontananza

Ed ora gioisce della tua presenza

 

Vivila!

 

Metro: versi liberi

 

Aprile 2006

 

©AngelaVenditti77

 

IN ANTOLOGIA - 4ª Ed. del Premio Don Luigi Riva – Bregano (VA) - anno 2006

 

*

L’isola che non c’è

V’è un posto, non troppo lontano,

dove si cammina mano nella mano.

V’è una serenità, ovunque presente,

dove si dialoga e il male è assente.

 

Una città che muove gioiosa

le radici d’un vivere che piace,

canta, suona, lavora valorosa,

erba e foglie, e il bene giace.

 

V’è un luogo, ancora sconosciuto,

che abbraccia anche il rio nemico.

V’è un uomo, saggiamente pasciuto,

che perdona le stoltezze del reo fico.

 

Una comunità vive una campagna,

un’estesa e rigogliosa sana prateria,

vive spiritualmente il mare che bagna

l’isola delle fiabe e della fantasia.

 

Metro: 4 quartine di versi liberi in rima baciata e alternata (schema: AABB, CDCD, EFEF, GHGH.

 

Gennaio 2007

 

©AngelaVenditti77

 

DIPLOMA DI MERITO - 1a Ed. Premio ‘AlberoAndronico’- Roma – anno 2007

IN ANTOLOGIA - 5a Ed Premio ‘Don Luigi Riva’ – Bregano (VA) - anno 2007

 

*

Cerchi nel grano

Cala la sera sul dorato grano

assolato, in un bel dì nitido,

caldo. E’ di prossima mietitura

il terreno, e lente sono le mani

che s’apprestano alla raccolta ligi,

e sereno è il tempo trascorso

nelle tradizioni del fare antico,

e calmo è l’animo del riposo.

Ma sorto il sole cerchi spuntano

a rovinar le spighe, piegate,

annerite, chine al suolo paziente.

Smunto è il volto del vecchiarello

impietrito da aliene forme sparse,

corrette, perfette, geometriche,

di sconvolgente bellezza aerea.

Così s’arresta la fede, nel porto

ove ormeggia la nave della scienza.

 

Metro: endecasillabi sciolti

 

Luglio 2009

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia – IIa Ed. Premio Città di Martinsicuro – anno 2010

 

*

Giustizia

Una parola che racchiude tutto

il contrappeso da rendere al reato

or troppo spesso vile e senza frutto.

 

Tre sillabe che morale comune,

in una civiltà di Cristo Beato,

non vede realizzate sull’immune.

 

Ed allor ecco lo sdegno avanzare

sulle bocche dei giusti intutelati

da tuniche che sembran sì salvare

gli impuniti perché sono malati.

 

Metro: Madrigale (schema: ABA, CBC, DEDE)

 

Settembre 2009

 

©AngelaVenditti77

 

FINALISTA - DIPLOMA DI MERITO - in Antologia - 2a Ed. Premio Themis – Bronte (CT) - anno 2012

 

*

Adesso so

Adesso so

che la solitudine

è una propria

condizione mentale

di vedere,

ch’essa fa morire dentro

a poco a poco,

che uccide i sogni

e l’entusiasmo,

che nasconde dentro

una profonda fragilità.

Aprire gli occhi,

non vuol dire

vedere la luce

del sole,

ma ampliare l’arco

delle braccia

al calore

dei sentimenti.

 

Metro: versi liberi

 

Settembre 2006

 

©AngelaVenditti77

 

IN ANTOLOGIA - Antologia Poetica D.N.VITALE - CULTURCALABRIA - anno 2013

 

https://docplayer.it/2911514-A-n-t-o-l-o-g-i-a-p-o-e-t-i-c-a-domenico-napoleone-vitale.html

*

Ho

Ho colto nei dì del tempo passato
il lento scorrere del fare mano,
ho annoïato il mio spirito smielato
nel tedio del dovere quotidiano.

 

Ho trascorso momenti da esiliato,
nel covo dell’obbedienza all’insano
gestore di mesto aspetto, squassato
nel ventre della libertà, invano.

 

Ho abiurato la forma, la sostanza,
l’aspetto ipocrita delle persone,
il fasto, la frenesia della danza.

 

Ho rinnegato il superfluo festone.
Ho abbandonato il gusto, la fragranza.
Ho trovato tutto, oltre la visione.

 

Metro: Sonetto (schema: ABAB, ABAB, CDC, DCD)

 

Agosto 2011

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia – 3a Ed. “Poesia sotto le Stelle″ – Torvaianica (RM) - anno 2013

 

*

Diniego

Ne ho vista d’acqua scorrere
anche impetuosa
lungo i tormenti dell’anima mia.
Ne ho uditi di flati sibilare vicini
dietro le mura appesantite del tempo.
Ne ho ingoiato gli sguardi maligni.
Ne ho sopportato le lusinghe vigliacche.
Ne ho subito le lingue sparlare.
E ho pianto di tanto livore,
di tanto squallore,
di tanta cattiveria.
E ho tormentato la mia ragione,
la mia visione,
la mia educazione.
E ho rinnegato l’insana armonia,
la bieca euforia,
la lenta moria dello spirito,
sempre più denaturato del suo nocciolo,
sfrattato dal suo gheriglio
canuto di anni vili e sporchi,
irriverenti e petulanti,
invadenti e insani.
E così ho scoperto che il mio cuore
si è invano donato a l’intorno vigliacco
che nulla apprezzava e gradiva
e debole considerava l’amore.

 

Metro: versi liberi

 

Giugno 2011

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia – 3a ED. “Poesia sotto le Stelle″ – Torvaianica (RM) - anno 2013

 

*

Nel tempo dei ricordi

E nel tempo dei ricordi uno scampolo
di dolore riaffiora. Una domenica
è nelle rughe di campagna, ed un embolo

 

di malessere scuote il rimasuglio
d’affetto che vaga nella vasca igienica
del mio cuore sconsolato di luglio.


Sale dal ventre la rabbia impulsiva,
sale avviluppata tra strade ‘nvolte,
in cerca dello sfogo, come ogiva,
nel castello delle donne no ‘ncolte.

 

Metro: Madrigale (ABA, CBC, DEDE)

 

Dicembre 2010

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA – 3° Premio ‘da Myricae a Va Pensiero’ – Sassuolo (MO) - anno 2013

 

https://www.redacon.it/2013/07/15/poetando-a-selvapiana/

 

*

Noi

Secondo incrocio a destra,
prima strada a sinistra,
più forte batte il cuore,
più vicino è l’amore.
E  intanto conto alla rovescia,
conto senza prescia,
qualcuno mi passa accanto,
mi volgo, e sei un incanto.
La luce che m’irradi
scalda il corpo e la mente,
lo so che sbaglio anch’io,
forse più di te io,
ma ti amo intensamente
non abbandonare noi
Io e te siamo tutto quello che vogliamo
noi, solo assieme, possiamo andare
lontano, lontano, felici e appagati.
Io e te siamo tutto quello che viviamo,
noi, solo noi, vogliamo bene ai nostri guai,
non per male, non per bene,
solo noi sappiamo capire le vene.
Secondo incrocio a destra,
prima strada a sinistra,
tu sei lì ad aspettarmi,
io sono qui a cercarti.
Io e te siamo tutto quello che vogliamo,
noi, solo assieme, possiamo andare
lontano, lontano, felici e appagati,
con le tasche vuote, con i pensieri in testa,
ma siamo noi, noi sì che ci viviamo.

 

Metro: versi liberi

 

Gennaio 2013

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA per Antologia – 2a Ed. Conc. Poesia 'Emozioni' – Edizioni SI – Roma - anno 2013

 

*

In quel grappolo

Un dì d’estate ormai troppo lontano
mi recai di là della vigna oscura
ad osservar l’ambiente più che sano
esplodere d’aroma e ardore cura.

 

Costa la via comunale, l’insano
pensiero sovviene al passante, dura
fu la mia posizione, rea la mano
dello scellerato d’anima impura.

 

E’ il frutto della botte, tarlata
da un passato re e una presente fata,
sognato più volte uscir da ave fonti,

 

desiato ora in piacevoli confronti.
Non tradire la terra che ora apprezzi
perché potresti svuotarne i suoi vezzi.

 

Metro: Sonetto (schema: ABAB, ABAB, CCD, DEE)

 

Agosto 2011

 

©AngelaVenditti77

 

IN ANTOLOGIA  8° Premio MondoArtigiano – Erba (CO)  anno 2013

 

*

Un tiepido sole

Un tiepido sole finalmente batte
sulla mia pelle un po’ lattescente.
Illumina la mia timida mano
che s’appresta al fare d’un altro giorno,
a smuover la comune terra schiva,
brulla, inadeguata, scarna di vita
brillante, e gioiosa, e serena, piena
di tabù, d’irritante arretratezza.
Un tiepido sole finalmente batte
sui miei irreali progetti fittizi,
sulla mia irrequieta immaginazione,
sulla mia entusiasta voglia di fare,
milite imperituro d’un migliore
mondo, sempre e comunque voluttuario,
soldato d’un requisito opulento
che però non nega la dignità,
ove gli uomini onesti meritano
mentre quelli scorretti periscono.
Un tiepido sole finalmente batte
sui miei pensieri, sulle mie parole.

 

Metro: endecasillabi sciolti

 

Luglio 2013

 

©AngelaVenditti77

 

SEMIFINALISTA – in Antologia – 6a Ed. Premio Wilde – Vercelli anno 2013

 

*

Buon Natale

Giunge alle porte di un paese,
l’annuncio della lieta novella,
il buon Santo Natale cortese,
che esalta la festa più bella.

 

Ed ecco accender luci colorate,
cucinare cibo consueto ed opulento,
di un mondo attivo e non lento,
che abbraccia i bimbi e le fate.

 

C’è chi s’agita nel lavorar oro,
chi aspetta il canto in coro,
chi spera un mondo propizio,
e chi s’arrende purtroppo al vizio.

 

Gli infanti chiedono strenne,
che gli adulti sbrigano a rendere,
gli anziani s’affannano le penne,
e non pochi vivono l’appendere.

 

Di quegli occhi colmi di dolore,
di quell’animo debole di reazione,
di quelle parole taglienti in finzione,
di quelle gesta assenti d’amore.

 

Giungono giorni di fare scandito,
nel recitare ciò che poi è proibito.
Giungono momenti di gesta aulenti,
nel mostrar le facce evanescenti.

 

Ecco il tanto atteso Natale,
che sia per tutti non banale,
che faccia riavvicinare al bene,
e comprendere il mal delle vene.

 

Metro: 7 quartine di versi liberi in rima alternata, incrociata, baciata, variamente distribuita

         (schema: ABAB, CDDC, EEFF, GHGH, ILLI, MMNN, OOPP)

 

Dicembre 2006

 

©AngelaVenditti77

 

SELEZIONATA con Medaglia – 9a Ed. ‘Il mio Presepe - Traduzione e fede '– Ortona (CH) - anno 2013

 

*

La vita è...

La vita è …

un pensiero inutile,

una gita avventurosa

nei cunicoli dell’ignoto,

una speranza che

s’alimenta di sogni:

un treno senza stazione,

un chiodo senza martello,

una scarpa senza suola,

un occhiale senza lenti,

un orologio senza lancette,

una porta senza maniglia,

uno specchio senza riflesso,

un dolce senza zucchero,

una befana senza scopa,

una salita senza discesa,

un oggi senza domani

un dì senza notte.

La vita è tutto

… o niente,

basta volerla vivere.

 

Metro: versi liberi

 

Dicembre 2004

 

©AngelaVenditti77

 

*

Zampilla la goccia

Zampilla la goccia

dall’alto cadente,

scorre tra la roccia,

cade sulla gente.

 

Sola non lo è mai,

il flusso è presente,

dal ventre che sai

provenir dalla mente.

 

Salta e si schianta

sull’acqua sua madre

che l’indica al padre

il mar della pianta.

 

Percorre caverne oscure,

scivola sulle foglie,

solca le sabbiose paure,

abbraccia l’immenso c’accoglie.

 

Goccia a goccia accresce

la terra che separa,

poco a poco riesce

a fermar l’onda rara.

 

Or è giunta al salto,

ma ancor non è finzione,

aspetta l’aere azione

per tornar a salir in alto

 

Metro: 6 quartine di versi liberi in rima alternata e incrociata (schema: ABAB, CDCD, EFFE, GHGH, ILIL, MNNM)

 

Giugno 2006

 

©AngelaVenditti77

 

BENEMERITO CULTURALE - 7a Ed.  'Tra le parole e l’infinito' - Caivano (NA) - anno 2006

 

*

Pensa al non Sapere

Chi pensa di sapere,

in realtà, non sa

che pensando al sapere

si pensa al pensiero che si sa,

perdendo così il sapere.

Sapendo di non sapere,

invece, si saprà più del sapere,

perché lo stesso non sapere

aprirà le porte a ciò che non si sa,

acquisendo così sapere.

 

Metro: versi liberi

 

Maggio 2011

 

©AngelaVenditti77

 

*

Peccato

Patriarchi di verità ipocrite,

Evanescenti di sentimenti,

Calunniano le altrui scelte

Con disprezzo, poiché, popolo esiguo,

Arido di rispetto e aspetto, è

Tormento perenne del buon

Osservatore che non ragiona di pancia.

 

Metro: Acrostico

 

Ottobre 2011

 

©AngelaVenditti77

*

Pur purr rid

Ridendo della risata da ridere,

si cade col ridere del riso

che piange a volte, ma ride

sempre e comunque pur di ridere.

Se si ride dell’irrisorio

si perde il sorriso della risata

che sguaiata o accennata

mostra un ridere morale.

Ridendo così del ridere

si finisce col ridere della risata

che vorrebbe ridere se di riso,

ma sempre vuol ferire se irriso.

 

Metro: versi liberi

 

Gennaio 2011

 

©AngelaVenditti77

 

*

Poesia

Parlo al mondo del mio dolore e

Osservo sbalordita gli asserti

Eterodossi di pecore velenose

Sussurrare nell’animo del buon pastore

Invidie, calunnie e maldicenze

Afone di amore.

 

Metro: Acrostico

 

Ottobre 2011

 

©AngelaVenditti77