I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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lAria di quel tempo
Ricomincio da questa poesia:L'aria di quel tempo, di cui vi lascio il link del video che ho realizzato. Sono stata assente per un bel po' di tempo per vari motivi personali, voglio ricominciare dal punto più bello, dove mi sono fermata... per ricominciare, lo spero, a riscrivere e vi propongo una poesia che trovate già nel sito nel bellissimo libro online dedicato in ricorrenza del decimo anniversario di:LA RECHERCHE a Marcel Proust dal titolo: PROUST N.7 IL PROFUMO DEL TEMPO. ____________________________________________________________
Se non funziona, copia e incolla per ascoltare e vedere- grazie!
https://www.youtube.com/watch?v=FJkzTWDCOn4
Conosco bene quei luoghi, così lontani e vaghi, seppur sottratti agli occhi, vivono nel mio cuore.
L'anima dei ricordi risveglia in me l'amore, per le montagne verdi e le ginestre in fiore.
E quelle rose turche?
Già! Pendevano dai muri, i grappoli di petali, stordivano l’olfatto, in su la via della scuola, che già volava il pensiero al dolce preludio estivo.
Sì, quei profumi antichi, inebriano i ricordi, dei luoghi dell'infanzia, dove ho lasciato l'anima pensando di ritornarvi.
Conosco sì, quei luoghi, distanti dai i miei occhi ed il respiro invano ne cerca la sua aria. Ritrovo quei momenti nell’essenza di rose turche, di viole e di ginestre, di pagine vissute, scritte nei profumi. Ricordo, sì, ricordo quel tappeto magico!
Infioravamo le strade ed il profumo intenso ne imbalsamava l’aria, la processione passava e il canto di noi bimbi la seguiva…
Socchiudo gli occhi e respiro, ed assaporo il momento, sì, sento ancora il profumo dei fiori che rimembro e, come per magia, nell’aria di quel tempo, rivivo la mia infanzia, fragranza di nostalgia.
Id: 60717 Data: 26/10/2020 11:08:02
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Libertà ridata
( Perché la Memoria non vada mai persa)
Passerotto, che sul gelido filo spinato guardavi gli uomini infierire sugli altri loro simili. Tu, che vedesti sfilare in quei campi, nude e scheletriche vite, di cui, ancora oggi, si nega l’esistenza Racconta tu, com'erano trattate quelle vite… assoggettate e crudelmente sottomesse all'odio razziale, raccontami, come sopravvivesti a tanto atroce male?
Tu vedesti l’eterno livore, alimentare quegli esseri senza cuore, vedesti il loro rancore trasformarsi in fumo sacrificale, che usciva dai comignoli di quei forni dell’orrore, dove ogni parola è vana per raccontarne il dolore.
Dimmi dov'era allora, la misericordia che tanto cantiamo ed innalziamo nelle nostre preghiere all'eterno Amore, che in quei luoghi rimase freddamente assente… Tu, unico spettatore libero di pensare e agire, volasti attraverso quel fumo prendendo sulle tue fragili ali le anime loro, che portasti in alto, sempre più in alto, lontano dall'odio, per renderle finalmente libere.
versione audio-video:
https://youtu.be/7OMwHDdT46Q
Id: 56222 Data: 19/01/2020 23:45:31
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Auguri Per...
Oggi come di consueto, si festeggia San Valentino, patrono degli innamorati e della città di Terni. Città, dove le spoglie del santo ebbero sepoltura, ad opera dei discepoli: Proculo, Efebo e Apollonio, con il successivo martirio di questi e la loro sepoltura. La decapitazione, avvenne il 14 febbraio 273 per mano di un soldato romano, dal nome contraddittorio di : Furius Placidus, durante l'impero di Aureliano. Valentino, vescovo di Roma, fu arrestato e graziato, precedentemente, dall'imperatore Claudio, ma perseguitato dal suo successore, Aureliano e dal quale fu giustiziato, perché accusato di aver sposato la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che era pagano. La cerimonia avvenne in fretta perché la sposa era gravemente malata. I due sposi morirono insieme, mentre Valentino li benediceva. A chiudere il tutto ci fu il martirio e la decapitazione del celebrante.
Martirio non vano perché in nome suo, si ricorda il martirio e si festeggia l'Amore della sua fede, l'amore verso la persona amata, verso se stessi, verso gli altri, verso la natura e le cose che nel quotidiano andare ci accompagnano, ci confortano e che vale la pena di amare e ricordare nel continuo andare.
BUON SAN VALENTINO a tutti coloro che vivono tutti i giorni nell'amore, con l'amore, PER... l'amore
Per…
Per evocar la luce, racconterei il sole dei tuoi occhi .
Per evocar la melodia, farei ascoltare la tua voce.
Per evocar la vita, farei sentire i battiti del tuo cuore.
Per evocar l’amore, parlerei di te.
------------------------------------- Versione francese
Pour…
Pour évoquer la lumière, je raconterai le soleil de tes yeux.
Pour évoquer la mélodie, ferai-je écouter le son de ta voix.
Pour évoquer la vie ferai-je entendre les battements de ton cœur
Pour évoquer l’amour… je parlerai de toi.
Id: 47209 Data: 14/02/2018 14:09:42
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Se il male fosse un luogo
Se il male fosse un luogo, non penserei all'inferno, sarebbe un eufemismo, di un luogo... non vissuto! Se il male fosse un luogo, sarebbe un posto in cui, il diavolo neppure, riuscirebbe a far peggio di quella realtà, rimasta prigioniera in fra le mura intrise di lamenti; le voci d'innocenti tacciono ed allo stesso tempo, parlano per noi viventi. Sì, se il male fosse un luogo sarebbe di sicuro Auschwitz!
La mente di una persona: normale, innocua, buona, pacifica, può rivelarsi il contrario, se subisce il fascino di chi, del male, ne fa una dottrina, un'ideologia, una ragione di sopravvivenza e di superiorità sulle altre razze. Per cui, ricordare il male subìto ad Auschwitz, può aiutare a non commetterne mai più.
Id: 46792 Data: 25/01/2018 17:08:40
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Dilemma
Come dipingere il mare se le sue onde non si fermano mai, se ogni alba in esso rispecchia la sua anima cangiante ed il tramonto lo riempie dei suoi gialli e rossi intensi, colorandone i sospiri?
Come immortalare il movimento del suo ansimare sulla riva?
Come dipingere quest'essere informe, pendolare, che va, senza sosta alcuna, da un continente all'altro, cantando la sua ira o la sua voglia di cullare? Come potrei dipingere su di una sola tela il suo continuo mutare, senza fermarne il respiro?
Non v'è tela più immensa che non il suo giaciglio, dove giacciono le sue acque con i suoi umori... È sul pianeta Terra, la sua tela, il suo museo naturale, dove la sua bellezza, in ogni istante, possiamo ammirare.
È dall'immenso spazio, che il suo colore si distingue e ci distingue dagli altri.
Il mare, la nostra fortuna, la nostra origine e sopravvivenza, al quale, ognuno, dovrebbe tutto il rispetto per preservarlo da ogni inquinamento!
30/09/2017
Id: 46740 Data: 23/01/2018 00:28:50
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Pensieri velati ( Dedica)
Dedicata a questo sito, giardino in cui l’anima passeggia tra fiori di poesia
Viali percorsi in solitudine, respiro sentimenti, profumi dell’anima.
Tu poesia antica e moderna amica, mi abbracci col silenzio delle tue emozioni.
Carezzo i tuoi sentieri, apro la porta del cuore, perché tu poesia, possa entrare senza bussare, in queste stanze senza tempo, senza tetto e né pareti in cui mi avvolgi ed accarezzi la mia anima e… si dissipano le nebbie!
Veli di malinconia.
Id: 46625 Data: 18/01/2018 23:54:31
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Gocce…
Gocce di poesia, lacrime d’anima, stille di momenti versati nei versi. Il cuore annega in perle diverse, tra nostalgia e tristezza velate d’immenso e l’allegria, ambrosia di un verso inebriante.
14/01/2018
Id: 46624 Data: 18/01/2018 23:11:20
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Haiku ( lucciole)
La notte culla lucciole smarrite lacrime di sole
Id: 46562 Data: 15/01/2018 23:12:58
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Acrostico Aung san suu kyi
Acrostico Aung San Suu Kyi, chiamata anche l’usignolo dell’amore. Scrissi questo acrostico nel 2009 per ricordare lei che subiva le carceri da anni per essere stata accusata ingiustamente dal regime Birmano…
A anche se la tua libertà u n giorno ti sarà data n on sarai mai dimenticata g rande S ostenitrice di pace a mante della libertà per tutti n uova stella che brilla S otto un cumulo di colpe non commesse u mile schiava di un regime u surpatore e demone K e ferisce ed y mpedisce di gridare le i ngiustizie più combattute.
U signolo che canti S enza voce I ngiustamente reso muto. G arrisce la rondine al tuo posto N el mondo dove la libertà regna ancora. O do parlar di te in tutte le lingue ed i L amenti sorgono dalle macerie O rribili spettacoli D a te cantati E numerano le vittime del regime. L e vite umane non hanno alcun valore L’ aria che si respira non è A more M ietono come spighe chi si ribella O rrori di un paese prigioniero. R itorna a cantare Usignolo E librati ancora in volo!
Id: 46257 Data: 06/01/2018 00:01:28
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Ballerina
Balla vita ballerina sulla musica divina giravolta nella mente nello sguardo della gente nell’incanto delle note nella gelida mattina nel tramonto arroventato balla sempre e non fermarti.
I rintocchi delle ore sono il ritmo del tuo cuore della tua energia espressa nel calore dei tuoi gesti non fermarti ballerina non fermarti e balla ancora!
Sulle note di poesia fiore fragile tu danzi con le ali di farfalla accarezzi la speranza.
Balla ancora vita mia! Balla e segui la tua via non parlarmi di tristezze voglio vivere la gioia poiché so che nulla resta.
Balla dunque ballerina! Balla e dimmi che sei viva!
06/07/2010
Id: 46218 Data: 04/01/2018 22:54:08
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Bianco Natale
Bianca è la stella che abbaglia bianca la notte insonne bianca la voce di un bimbo bianca la fede divina bianca la mano che stringe la nera bianca la chioma dei nonni bianco il cielo a Natale culla il pensiero di ricordi sbiaditi fiocchi di neve disciolti.
Id: 45862 Data: 21/12/2017 23:42:09
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Burrascose realtà
Il mare ondeggia con la schiuma alla bocca, accecato dall'Ira frusta furioso la già ferita riva.
Incurante di tutto, sbatte l'onda con forza, e chi guarda la forza ne rimane smarrito.
Urla il vento sull'onda che abbraccia la sponda, ripetendo il suo gesto incurante del resto.
Un continuo aggrapparsi, senza mai arenarsi, senza mai riuscire a potere rimanere attaccato alla sponda.
Poi la rabbia esaurita lo riporta alla calma, ora bacia la riva che gli ha già perdonato il suo eccesso di ira.
12/12/2017
Id: 45683 Data: 14/12/2017 01:29:17
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Felicità (acrostico)
F iore E clettico L asci di te I l profumo C ercato I n eterno da T utti e quando ti troviamo À bbagli i nostri occhi fino a nasconderti.
Id: 45637 Data: 12/12/2017 23:59:21
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Umori e colori
Non so perché gli smeraldi hanno il tuo colore quando sei tra la collera e il sorriso.
Perché sei zaffiro blu quando gli occhi del cielo in te si rimirano?
Non so perché, tutte le gemme somigliano ai tuoi stati d’animo.
Acqua marina, quiete di onde azzurre, velate d’argento.
Rubino, ferita inferta alla gola del giorno.
D’oro topazio degli estivi tramonti ti vesti.
Rosa di Francia sei alba dolce e … l’aurora s’infrange.
Di Giada, scintilli tra specchi di alghe.
Turchese allegro e trasparente come fonte.
Viola ametista, quando sei triste se sei imbronciato ti vesti di quarzo tra il grigio e il nero.
Brilli di tutte le gemme e sei diamante sotto i raggi lunari.
Ho desiderio di possedere un gioiello e per anello ho scelto il mare.
Id: 45636 Data: 12/12/2017 23:34:42
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Io sole... tu luna (Seconda parte)
Dolce e diafana luna che i cuori degli Innamorati, nel contemplarti, porti sublimemente ad amarsi .
Io astro ardo, e dei miei raggi illumino il creato, donandoti lo sprazzo di luce che mi chiedi.
È nullità quel che ti cedo, in confronto a quanto vorrei donarti.
Vorrei abbracciarti per dare a te tutto il mio splendore, ma la natura ci permette d’essere che dei dirimpettai ardenti di un amore che il cuore fa pulsare, e poi mia cara luna, come potrei di me darti di più?
Sarei un incosciente, poiché ti brucerei con i miei raggi ardenti .
Non voglio un tale errore, allora mi contento, come gli innamorati, di contemplarti, perché tu viva in eterno del mio amore e splendi del mio chiarore, io sole …tu luna.
Un astro e la sua aureola, che splendono nel cielo e irradiano il creato, col caldo loro amore.
Anna Giordano
Id: 45625 Data: 11/12/2017 23:59:50
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La Luna... al Sole (prima parte)
Un giorno la luna disse al sole: illuminami perché io possa rischiarare quegli amori che sulla terra, al volgere del giorno, diventano cercatori ciechi di cuori solitari. Voglio dar luce ai loro occhi per farli incontrare. Voglio essere loro testimone quando si troveranno, voglio far si che essi nel guardarmi, trovino in me l’idillio dei loro cuori. Oh! Sole, fa che io possa avere la tua luce anche se pur non sempre di essa splenderò, fa che del tuo riflesso io brilli e porti in me,di te, quel tuo sorriso che il cuore mio ha preso . Voglio essere l’esempio di un eterno amore che si rinnova e che non può morire; poiché tu sole, per me sei fonte di vita, ed io per te, la ragione del tuo brillare.
Id: 45603 Data: 11/12/2017 01:03:15
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Haiku (tramonto)
Col capo chino Sulla spalla del cielo sole svanisci
Id: 45567 Data: 08/12/2017 23:31:26
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Haiku ( Inverno)
L'haiku non ha titolo perché sono poesie non finite...ma in compenso si numerano, siccome lo posto da solo, ho aggiunto il tema fra parentesi.
Orme d'uccelli sul candido mantello preme l'inverno
Id: 45427 Data: 02/12/2017 00:11:16
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La finestra
Una cornice nel cemento inquadra il cielo, un campo di grano, il mare o la facciata di una casa.
Si apre sopra il mondo con le sue braccia all’interno.
Abbraccia l’aria fresca del mattino e accoglie sulla pelle trasparente, le lacrime del cielo e frena il vento della tempesta che fuori si schianta.
Dietro quest’occhio guardo e scruto il mondo, tutto restando attenta e chiusa in una dimensione che m’incanta.
20/06/2015
Id: 45426 Data: 01/12/2017 23:40:01
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Preghiera
Benedici Signore le lacrime che sgorgano dalle ferite. Saranno unguento per rimarginarle. Scaccia dal cuore l’odio, per chi è colpevole delle causate pene. Ridona alla vita un senso a chi pensa d’averlo smarrito. Dammi la tua mano ed indicami il cammino.
13/11/ 2011
Id: 45391 Data: 30/11/2017 01:56:11
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Visita al cimitero (2 novembre)
Cancello aperto, un mare di fiori, croci nella terra conficcate presenziano le tombe al camposanto.
Vado avanti in questo luogo a me nuovo pur se antico e ripetuto, anche se qui non ho cari da visitare, mi soffermo a pregare e fare compagnia a chi è stato dimenticato. La sua tomba così antica, tanto da non leggere che un nome sepolto dai licheni, scavato nella pietra che il tempo eroso ha.
Al posto dei fiori, un mucchio avaro di foglie secche, raccolte in un angolo, dall’unica carezza, che il vento ha lui portato in questa rimembranza, insieme a una preghiera e un fiore, da me deposto sul ciglio del suo riposo.
Più avanti, cappelle familiari, lapide di marmo levigate, colonne ornamentali a testimone di una ricchezza inutile.
Poco più in là, un'altra lapide, spiega alla gente che di li passa, ch'egli fu un grande magistrato innanzi tutto, come se all'altro mondo servisse a qualcosa! Che stupidità la boria umana, che non si arresta neppure all’evidenza della morte.
Più avanti ancora, un cumulo di pietre ed una croce in legno, per indicare un gruppo di caduti in guerra; lì non vi sono lapide di marmo levigate, con scritte in oro, vi sono solo umili nomi, che diedero per la libertà il contributo più prezioso, la vita loro in cambio della morte.
Vige il silenzio su questa piccola collina e in fra le mura antiche del cimitero è pace, ma dell’arroganza umana parlano i segni evidenti di tombe che sottolineano la differenza inutile, anche dopo la morte.
Id: 44895 Data: 02/11/2017 16:09:43
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Nelle braccia della sera
Mi attardo nelle braccia della sera, l'incanto del mistero suo mi rapisce.
Amo vegliar la luna e le sue stelle, come si può vegliare un bimbo in culla.
Là fuori v'è la notte che sorveglia e se una stella dorme ancora, accende al capezzale suo la luna perché col suo chiarore si risvegli.
Alacremente, la notte lavora per non permettere all'aurora di raggiungerla ancor prima d’avere ricamato tutto il cielo, per regalarmi la sua coperta blu, trapunta d'oro, in cui potermi avvolgere e sognare.
Id: 44830 Data: 28/10/2017 23:03:43
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La nascita di un giorno
Il cielo inizia pian piano il suo travaglio per partorire il giorno .
Gocce di colori scivolano nel mare, nuvole di cotone asciugano la sua fronte.
Gronda il sudore e il sole preme all’orizzonte.
Esplode il cielo in sfumature di rosa che vanno dal viola al porpora dorato e sul lampione si posa, anche esso estasiato, un piccione
per condividere con me la meraviglia di una natura che generosa si offre al nostro sguardo,
mentre, un silenzioso vagito di luce irrompe e annuncia la nascita del nuovo giorno.
10/11/2016
Id: 44124 Data: 08/09/2017 22:32:32
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la risacca
La bocca come risacca, assorbe il movimento, tirando su dal sacco ogni argomento. Rimbalzano sui frangenti i suoi discorsi che suonano incessanti tra i suoi flutti. Anche se il loro suono pare uguale è nelle insenature che varia il suo intercalare.
Piccole onde ne cambiano il destino, e il mare di parole, simile al vero, trova nelle tempeste la forza del parlare, e così quando è calmo, nella dolcezza del suono, placa l'animo umano, lasciando nel suo anfratto infrangersi i flutti, in una eterna danza di parole.
4 settembre 2017
Id: 44119 Data: 08/09/2017 18:37:56
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Vite in fumo
Ero Ina, poi...Mari Juana.
In seguito divenni la signora: Coca Ina,
ma non ero una eroina soddisfatta dalla vita,
ci voleva qualcos'altro per volare sino in cielo e fu là che lo raggiunsi,
quando Hascisc mi guardò, il mio cuore andò in Extasy, fece Crak... e si spezzò!
12/07/2017
Id: 43665 Data: 30/07/2017 07:40:37
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Primo maggio 1947.
E le ginestre olezzavano al vento, mentre le grida si levavano al cielo. Furono in tanti a patire il martirio Per contestare una vita da schiavo.
E le ginestre olezzavano al vento, mentre la storia scriveva il tormento. Furono in tanti a cadere nel rovo Dei diritti bruciati, negati col sangue.
Sfilano in tanti brandendo bandiere, per festeggiare ancora oggi il lavoro. No! Non fu vano il loro martirio … E le ginestre profumano ancora, per ricordare l’eccidio lontano in quel agguato, del primo giorno di maggio.
29/04/2017
Id: 42648 Data: 01/05/2017 00:09:34
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Haiku (Stelle)
Frantumi di stelle sul mare specchi d'infranti sogni
Id: 42080 Data: 25/03/2017 00:28:57
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Meraviglia
Lo sguardo si sveglia apre gli occhi e contempla il sole abbracciare la terra.
Meraviglia i campi verde bottiglia di un’erba gentile e tremante al respiro del giovane aprile.
Meraviglia tra i cuori di foglie le viole, gli uccelli intenti a cantare nidificano il canto in amore.
Meraviglia il bianco ciliegio, contrasta col rosa del pesco le primule d’oro i myosotis color cielo occhieggiano fra i teneri ciuffi di erba e foglie marcite. Rimesto d’odori e colori sorprendono i sensi ogni volta.
E la natura si sveglia e la scintilla s’accende illumina l’anima e il cuore… di meraviglia.
Id: 42013 Data: 20/03/2017 22:58:42
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Luce e sapienza
Tu sapienza, sole che illumini le tenebre dell’ignoranza e unifichi sotto i tuoi raggi tutte le creature. Dispensa il calore del tuo sapere agli esseri che vivono fuori dalla tua realtà, senza distinzione alcuna. Tu che premi la natura e le sue intelligenze, allarga la mia mente perché io possa comprendere l’unità del creato, dell’essere unificante del reale, dell’uno e del molteplice al di fuori di ogni parvenza.
Id: 41998 Data: 19/03/2017 23:58:10
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Haiku ( primavera)
Canto d'uccelli s'adagia nel cuore è primavera.
Id: 41978 Data: 17/03/2017 23:51:14
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Intarsi
Com’è bello l’intarsio di cielo tra il bianco e l’azzurro trama tessuta fra i rami di alberi spogli. Il volo di un’aquila fruga nell’aria di gelo tagliente.
Imbiancata è la valle ed i pini guardiani sorridono al raggio di sole immaturo che occhieggia tra cime di monti sovrani vestiti di bianco virgineo. Sensazioni pulite di quiete s’adagiano mute nel lago dell’anima.
Anna Giordano
Id: 41977 Data: 17/03/2017 22:59:15
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Esodo
( In ricordo di tutte le vittime nel mediterraneo)
Assisto all'esodo, impotente, trafitta dalle immagini... Il cuore non ha più lacrime da piangere per i fratelli d'Africa perduti.
Il mare è diventato un campo di battaglia, dove si lotta per la sopravvivenza, mentre famelica, la massa liquida, ingurgita i corpi e copre col lenzuolo azzurro il riposo eterno. E tutto sembra lavato, e tutto sembra pulito, e tutto sembra normale! La vita continua a scorrere… navigando sul sangue umano.
Anna Giordano 06/02/2016
Id: 39631 Data: 04/10/2016 08:18:01
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‘O gliuommero
‘O gliuommero
‘Nu gliuommero è ‘sta vita, ‘na palla ‘ngravugliata, ca si te car‘‘a mano ‘n’‘a raccapizze cchiù. Te porta addò vol ‘isso, pe’strade ‘ntersecate e pienze ca tu strigne ‘o filo ‘e chistu glioummero, ma tu, nun può’ fa nniente pecché cchiù s’alluntane e cchiù te sfuje ‘a mano… e allora tu t’accuorge c’o gliuommero è fernuto, lascianne ‘ncopp’‘a via, ‘nu filo e niente cchiù. ____________________
Traduzione:
Il gomitolo
Un gomitolo è questa vita, una palla aggrovigliata, se dalle mani ti sfugge non ti riprendi più. Ti porta dove lui vuole per strade intersecate e pensi che tu stringi il filo del gomitolo, ma tu, non puoi far nulla perché più s’allontana e più ti sfugge di mano. Fin quando tu t’accorgi che il gomitolo è finito, lasciando sulla via, un filo e niente più.
Id: 38333 Data: 20/06/2016 11:33:18
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Perpetuo amare
Rosa rossa, alba che si accende fra le braccia di un cuore, stringe te, fiore appena colto che appassirai nel tempo di un tenero ricordo.
Cuore malato d’amore cerca in ogni dove una radice da piantare, una carezza da rubare, catene da spezzare, vuoti da colmare.
Ingenuo, senza veli: l’amore da gridare.
L’amore da cullare, nel seno dei pensieri più sinceri, si affida ad un tramonto rosso fuoco, dove ogni speranza d’amare si spegne e si riaccende all'alba d’ogni rosa.
2 settembre 2015
Id: 38288 Data: 16/06/2016 18:40:36
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La pianta ed il tramonto
la ragione per la quale è nata questa poesia è dovuta ad un tramonto che ho fotografato, appunto perché irripetibile e perché rimanesse con me insieme alle emozioni che mi ha trasmesso.Purtroppo la foto qui non sono riuscita ad introdurla per accompagnare i versi di questa poesia che senza è come se fosse orfana. Lascio per cui, il link, dove chi ne ha voglia può vedere la foto del tramonto insieme ai versi.
http://anna-giordano.blogspot.it/2015/11/la-pianta-ed-il-tramonto.html _________________________________________________________________________
In uno squarcio di tempo le nuvole si accorpano e creano un quadro inedito di sinfonia cromatica.
Il grigio si dimena tra il bianco ed il sereno e il cielo senza luna si presta a far da sfondo con la sua tela azzurra, zuppa d’oro e amaranto, a nuvole baciate da raggi scintillanti che ornano le chiome con sfavillii di diamanti…
Ed io che sto a guardare con le radici in terra, ferma, senza volare, presto i miei rami al quadro per fargli da cornice, mentre bagliori intensi di sole vacillante, baciano i mie fiori viola, ormai senza più luce, lasciandomi sul viale di un autunno che avanza in un tramonto di pace e colmo di speranza.
2 novembre 2015
Id: 38251 Data: 14/06/2016 11:20:34
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La strada
La strada luogo in cui si affronta la vita. Faccia a faccia con la realtà, con le insidie che in essa si celano. Giungla d’asfalto dove s’ impara a camminare.
La strada, insegna a difendersi, a combattere, t’intrappola e si diventa: o figlio di puttana o fesso e basta.
La strada è una matrigna senza cuore, può far di te qualcuno oppure nessuno, la strada è di tutti, è là!
T’impara a dire no a chi non ti lascia vivere, ad affrontare le avversità, oppure… soccombi abbandonandoti alle sue insidie, senza una meta e senza un domani, nelle sue mani, fredde e senza amore.
La strada è dolore, per molti è anche piacere, sì, piacere di camminarvi piacere di trovare nuovi amici, di riscaldarsi le mani con le caldarroste, di passeggiare mano nella mano, sognando.
La strada accoglie anche chi ha perso la sua voce, sì, per chi il domani non ha più incroci e, cieca, scorre davanti agli occhi senza luce, dove ognuno passa e non ti vede perché fa freddo e ha fretta di rientrare a casa. E tu, nel tuo cartone, la tua casa, rimani lì, a guardare... come piove.
Id: 38250 Data: 14/06/2016 10:10:18
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La bomba
La bomba che scoppia bagliori di morte, che grida l'odio alla vita che morde, all'amore che nasce, ogni volta che muore, alle acque che bevi alla fonte dei cuori.
Bagliori di morte che inondano gli occhi, abbagliano e spargono terrore di morte.
Id: 38243 Data: 13/06/2016 18:40:09
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a femmena cchiù bella omaggio allItalia
Ità’ si’ ‘a femmena cchiù bella e chest’ tu ‘o ssaje. Te si’ vestuta pe’ ‘sta festa toja cu’ nu vestito fatte ‘e tre culure ‘o vverde c’arricorda ‘o grano a maggio ‘o janco d’a purezza d’e criature e ‘o russo d’a passione ‘e chistu core ca s’appiccia, quanne cocrune ‘e te me parla male.
Italia mia, nun sulo si’ ‘na stella si’ ‘na regina cu’sta curona ‘ncape tutta’ ‘e cristallo ‘e ghiaccio sunnulento.
‘O mare, ‘nu lunzulo ‘e seta azzurra addò t’adduorme cu’ ‘o suono de’ canzoni che ll’onne soje te cantano. Tu si’ l’ammore ‘e tutt’e nnammurate quanne s’affacceno ‘ncoppe e faragliune, quanne a Venezia scivula ‘na gondola e sott’o ponte l’arrobba ‘nu suspiro.
‘A luna,‘e stelle, song’e tutto’o munno ma quanne schiarano ‘stu cielo tuje pare che tutt’o riesto ell’universo resta ‘o scuro, pecché chi brille cchiù d’e stelle e ‘a luna so’ ll’uocchie d’e figliole toje, ‘mbellettano ‘sta terra ‘e paraviso e cu’ ‘a belleza loro‘ncantano.
Tu tiene ‘a vocca prufummata ‘e rosa ciardini chine ‘e sciure, arance e limuni, abbasta scutulià ‘nu poco ‘o mare e ‘sti prufumme saziano chi te prova.
Quanne a passeggio vaco pe’ città nun ce nn’è una ca nun tene tesore abbasta ca mme guardo attuorno e m’accorgo ca cammino ‘ncoppe all’oro, e tu, comme a ‘na femmena patrizia, te cuopre cu giuielli preziusi e unici e pure si te copiano o cercano e fa’o stesso nisciune pot’ arrivà ‘a bellezza toja. ________________________________ La donna più bella
Italia sei la donna più bella e questo tu lo sai. Ti sei vestita per questa festa tua con un vestito di tre colori il verde che ricorda il grano a maggio il bianco la purezza dei bambini e il rosso la passione del mio cuore che s’infiamma, quando di te qualcuno mi parla male.
Italia mia, non solo sei una stella sei una regina con la corona in testa tutta in cristallo di ghiaccio dormiente.
Il mare, un lenzuolo di seta azzurra, dove t’addormenti col suono delle canzoni che le onde sue ti cantano. Tu sei l’amore di tutti gli innamorati, quando s’affacciano sopra i faraglioni, quando a Venezia scivola una gondola e sotto il ponte ruba loro un sospiro.
La luna e le stelle sono del mondo intero ma, quando illuminano il tuo cielo sembra che tutto il resto dell’universo rimane al buio perché chi brilla più delle stelle e la luna, son gli occhi delle tue ragazze… abbelliscono questa terra di paradiso e con la beltà loro incantano.
Hai la bocca profumata di rosa giardini pieni di fiori, aranci e limoni… basta scuotere un poco il mare e questi profumi saziano chi ti assaggia.
Quando a passeggio vado per le città non ce n’è una che non possegga tesori basta soltanto guardarmi attorno per accorgermi di camminare sull'oro, e tu come una donna patrizia ti copri con gioielli unici e preziosi e pure se ti copiano o tentano d’imitarti nessuno riuscirà mai ad eguagliare la bellezza tua.
25/04/2015.
Id: 38086 Data: 02/06/2016 22:58:07
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Lultimo bacio
L'ultimo bacio, rimane impigliato nell'anima per ricordare o farti dannare...
Inconsapevole dell'ultimo assaggio, rimane lì, sulle labbra del tempo che passa, dal sapore fugace, sulla porta rubato, dicendosi: a dopo...
L'ultimo bacio nascosto nel cuore, come una rosa di maggio prima che muore. Una vita passata a farsi coraggio, a dirsi che maggio riverrà ancora.
L'ultimo bacio, la tua compagnia, Quando il mare in tempesta sommerge la barca, Quando un treno deraglia O una frana t'investe.
Quando solo rimani E nessuno s'accorge del dolore che ti travolge, Se non l'ultimo bacio rimasto nel cuore: calda coperta, mano nel vuoto che unisce, voce che dolce sussurra, ancora, ti amo.
Id: 36338 Data: 13/02/2016 21:41:35
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Carnevale
È tutta ‘na sfilata ‘e carri alleri ‘e gente mascarate, se songo appropriate d’‘e vie tutte addubbate.
Abballano ‘e cchiù gruosse, alluccano ‘e criature è tutta ‘na baldoria. È festa! È carnevale!
È ‘a festa add’‘o ricco e ‘u povero viven’‘a stessa storia, surtanto pe’ pazzià!
Peccato ca ‘sti mmaschere po’ venene levate, e ‘o ricco torna ricco e ‘o povero è sempe povero. È ‘o suonno ‘e ‘nu mumento C’‘aspetta tutto n’‘anno…
Po’ quanno ‘a festa fernisce, s’appennene ‘int’‘armadio ‘e maschere afflusciate e ‘e lacrime d’‘a gioia scumparsa appena nata, e pienze ca ‘sta vita è sulo ‘na sfilata, addò, chi cchiù e chi meno se veste cu ‘na maschera annascunnenne ‘e pene ‘e chesta vita ‘nfame, speranne ca nu journe levannese ‘sti mmaschere, sarranno tutt’uguali. _____________________________________ Traduzione
È tutta una sfilata di carri allegri e gente mascherata, si sono impossessati delle vie tutte addobbate … ballano gli adulti, gridano i bambini è tutta una baldoria. È festa! È carnevale!
È la festa in cui il ricco e il povero Vivono la stessa storia, soltanto per scherzare… Peccato che le maschere dopo saranno tolte, il ricco ritorna ricco e il povero è sempre povero, è il sogno di un momento che aspetta tutto un anno…
Poi quando tutto finisce S’appendono nell'armadio le maschere afflosciate e le lacrime della gioia svanita appena nata, e pensi che la vita è solo una sfilata in cui chi più e chi meno si veste con una maschera nascondendo le pene e a volte anche le gioie di questa vita infame, e sperano in un giorno in cui togliendosi la maschera, saranno tutti uguali.
Id: 36126 Data: 31/01/2016 22:45:34
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Da Anna Frank ai profughi Siriani
Da quella finestra Anna, tu osservasti il mondo, lo stesso che ospitava i tuoi carnefici. Lo stesso per il quale ognuno si batteva e che, purtroppo, ancor oggi si batte per vivervi.
Ieri scrivevi la tua vita nel diario in cui racchiudesti la libertà perduta.
Oggi profughi in fuga per una guerra assurda, son ospiti non graditi privati dei pochi cimeli unici beni salvati da un esodo funesto. Così a te capitò e agli altri deportati che furono spogliati di ogni bene, ricordi strappati all’ identità di ognuno.
Hai scritto quel tuo diario, sperando di rileggerlo, quel diario che oggi per noi è testimone diretto, dei sogni tuoi spezzati, ma che purtroppo, ci insegna che ancora non sono bastate le tue parole, per giungere al cuore di chi oggi propone la legge di confiscare i beni a chi fugge la morte e non chiede una seconda volta di morire, nelle azioni meschine di chi li priva dei loro ultimi ricordi, ancorati, forse, a pochi spiccioli o ad una catenina.
Id: 36037 Data: 27/01/2016 19:05:36
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Force de gravité (Forza di gravità)
Entre les latitudes de nos cœurs demeure dans l'espace intemporel, cet amour inlassable qui nous lie.
Entre un méridien et l'autre de nos vies tempêtes et ouragans dévastent notre façon d'être, mais rien, ni personne pourra jamais briser la force de gravité qui, imperturbable, nous unit.
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Forza di gravità. Tra le latitudini dei nostri cuori dimora nello spazio senza tempo, questo instancabile amore che ci lega. Tra un meridiano e l’altro delle nostre vite, tempeste ed uragani sconquassano il nostro vivere, ma niente e mai nessuno arriverà a spezzare la forza di gravità che, imperterrita, ci unisce.
Id: 32502 Data: 17/05/2015 00:44:33
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Buongiorno mondo
Il contadino brucia le erbacce nel suo campo. Le formichine corrono, frenetiche, s'incrociano, son là sul davanzale, intente a trasportare il cibo già da ore.
Il sole si stiracchia tra le lenzuola d'ovatta, sospinte dalla brezza pasticciona scoprendo solo a tratti i caldi raggi che, senza tregua, tentano d'abbracciare il mondo.
Sbadigliano i boccioli, attendono d'aprirsi per sciorinare al sole i petali del cuore. Cinguettano sugli alberi, uccelli d'ogni sorta, il gatto sta a guardare in cerca di un errore, e sembra che si chieda: perché lui non vola? Il mare guarda il cielo e ne sposa i colori, Gli alberi con i rami cercano compagnia, afferrano un po' di cielo ma è solo fantasia.
Ognuno pensa a sé ma vive anche per gli altri. Eppure l'universo così meraviglioso, da noi sovente è ignorato e sembra che tutto ci sia dovuto, troppe le volte che diamo per scontato: un'alba oppure un tramonto, E mai ci domandiamo se tanto meritiamo.
Viviamo grazie a ciò che ci è concesso: l'aria che respiriamo L'acqua che beviamo, il sole che ci riscalda, la pioggia che ci bagna, Il vento che ci asciuga e ci abbraccia senza pretese, le piante che ci nutrono… senza mai domandarci: come faremmo a vivere se loro non ci fossero?
Cosciente esulto e ringrazio dicendo ogni mattina:
Che bello risvegliarsi insieme alla natura, che bello risvegliarsi nella città infernale, che bello risvegliarsi e dirsi: che fortuna, ancora un giorno mi bacia e vivo è il mio risveglio!
Id: 32469 Data: 14/05/2015 18:42:14
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Ciao...
Stamani mi sono svegliata con la voglia di parlarti, di dirti almeno ciao! Come se tu passassi ancora davanti casa e mi dicessi : “vado a fare la spesa”, io ti saluto, e dico: a dopo…
Mi seggo alla scrivania e mi ritrovo a scriverti, per lasciare , nello spazio di una pausa, volare il verbo sulla carta bianca.
Per dirti che il pensiero, malgrado tutto, riesce sempre a mettersi le ali per correre in quei cieli, oltre le mie dimensioni, e ti ritrovo nella storia della nostra vita, e ripercorro viottoli stretti e solitari, in cerca di te, rosa profumata e unica, che raccolgo e chiudo stretta,stretta, fra le pagine del mio cuore, affinché in nome del tuo ricordo, resti sempre con me a farmi compagnia ... Ciao Mamma, ho scritto.
Id: 32438 Data: 12/05/2015 20:21:49
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Farfalle e uragani
Farfalle e uragani
Neppure un pittore saprebbe scegliere gli acquerelli della mia Anima. Luminosi arcobaleni che rifiuto barattare con i preziosi colori di una tela d’autore.
Anche quand’essi si mescolano ingarbugliandosi col grigio scuro e il nero liberando frammenti di follia, si stemperano col bianco candore di un’anima razionale.
Se poi, il giallo e il blu, esplosione del corpo e della mente, fanno d’assistenti al verde nocchiere dell’anima e si contemplano nel loro tutto, da essi traggo lo stimolo e il motivo per farli dardeggiare nell’oro delle mie matite .
Rallegrati Anima! I tuoi pastelli sono bulini che intarsiano gioielli senza tempo, le cui tracce ,se pur smarrite vanno, si troveranno. I tuoi occhi, intermittenti bagliori senza fine accendono e spengono il buio, come il sorriso delle tue labbra, la mia schiavitù .
La libertà delle tue ali di farfalla, oh Anima! È come l’airone che osa il volo nel fragore della cascata, tra le urla dell’uragano dei miei pensieri e molto di più… Da sempre hai preso il cuore mio come rifugio alla tua eleganza, il mio corpo come eremo per la tua pace.
Con l’amore mi hai aiutata a sconfiggere il male per infuocare il bene. In te mi annego e mi perdo totalmente , come la primavera nei fiori, il mare nelle conchiglie, la valle negli echi delle mie preghiere, nell’incanto di due anime.
Anima, ti concedo d’ascoltare nei miei occhi l’armonia dei miei silenzi , ti cedo per le mie mani la fiducia di un riposo; terrò per me solo il sorriso con cui hai accolto le lacrime che ho versato. I versi delle tue muse, m’hanno ispirata nella riscoperta della fiducia dell’altro che in te crede.
…Anima… tu hai saputo rendere la sofferenza principio e fine di grandi piaceri, mi hai inebriata della dolcezza del non superfluo, del gusto dell’umiltà, del coraggio del nudo pensiero.
Accresci la tua virtù al cospetto dell’umana sofferenza, fa’che divenga come il pianista virtuoso, e dell’acrobata catturi la sua abilità, per rendere facile il difficile, per trasformare la fatica in bellezza e la difficoltà in opera d’arte.
A malincuore, sento il corpo mio e la mente staccarsi da questi fogli bianchi e dai colori pastelli delle mie matite consumate. So che torneranno come rondini a ritrovarti, là, dove t’avevano incontrata,avvolta dal silenzio… per far cader quel velo che dal tuo supremo amore, Anima…ti separava.
Id: 31971 Data: 16/04/2015 23:46:41
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Preghiera
Benedici Signore le lacrime che scorrono dalle ferite. Saranno unguento per rimarginarle. Scaccia dal cuore l’odio, per chi è colpevole delle causate pene. Ridona alla vita un senso a chi pensa d’averlo smarrito. Dammi la tua mano ed indicami il cammino.
Id: 31795 Data: 06/04/2015 23:31:06
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Instants denchantement ( Attimi dincanto)
Instants d'enchantement
T’évoquer, me donne une telle richesse que je dédaigne changer mon état avec celui d'un roi.
Penser a toi ne me suffit pas pour remplir mon désir de comprendre, de connaître les pourquoi, tu es ma pensée douce et sincère,
tu es mon âme rationnelle, mais aussi la folie, comme si mon corps et mon esprit, ne réussisse pas à comprendre de m'appartenir, de t'appartenir ...
Un souffle voilé qui anime mon profond être, me ravit et me berce selon mon désir et me conduit n'importe où et partout,
comme si je transcendasse dans le stigmate d’une fleur dans le doux sourire de mon fils, dans la candeur d'un héron blanc sur la neige.
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Traduzione: Attimi d'incanto
Evocarti mi da’ una tale ricchezza che disdegno cambiar lo stato mio con quello di un re.
Il pensarti non basta a colmar la voglia mia di capire, di sapere i perché, tu sei il mio pensiero dolce e sincero,
sei la mia anima razionale, ma anche la follia, come se il corpo mio e la mia mente, ancor non fossero riusciti a poter capire di appartenermi , di appartenerti…
Un soffio velato che anima il mio profondo io, mi rapisce e mi culla secondo il mio desio e mi conduce ovunque e dappertutto,
come trasumanassi nello stimma di un fiore, nel dolce sorriso di mio figlio, nel candore di un airone bianco sulla neve .
Id: 31591 Data: 25/03/2015 21:16:28
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Prima della sera
Prima della sera
“Il sole accenna a spegnersi all'orizzonte il treno corre e accanto a me persone parlano. Volti impassibili allo spettacolo che la natura offre. “Rifletto” e mi domando: “Quando potranno rivedere quest’unica meraviglia?” Quanta poca importanza si dà alle cose belle che la natura ci offre! L’ indifferenza a volte lascia pensare che ciò sia inutile, e in tanto, in silenzio il giorno muore…”
bagno lo sguardo nei suoi colori e mi emoziono. Ho visto la bellezza di quel tramonto nelle sue tinte magiche sparse all'orizzonte. Strali di fuoco dall'oro, all'arancione, al rosso illuminano paesaggi contesi dal crepuscolo.
Inghiotte il mio sguardo la galleria… che si riapre su strade illuminate a stento ospiti dei vicoli ombre in cerca di un’uscita.
Sulle colline case in lontananza. I monti innevati appena assumono l’aspetto di onde in pietra orlate di bianca spuma.
Fili che rincorrono il treno danzano intrecciandosi pur restando inerti; e l’illusione rincorre la fantasia mentre si stagliano nel cielo di cobalto guglie imperanti sull'abbazia che saluta il giorno in declino e l’ultimo respiro di un raggio bacia il suo campanile accarezzando le sue bianche mura.
Id: 30380 Data: 07/02/2015 22:33:44
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Trapezio di cielo
La vita a volte sembra priva di luce, mettiamo gli occhiali scuri per non vederla. È un po’ come un trapezio o rettangolo di cielo che si affaccia alla finestra nel soffitto e guarda all'interno di un’altra dimensione, in cerca di quel sole che brilla nel suo cielo già da tempo.
Id: 30327 Data: 05/02/2015 23:53:50
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Visione
Il tuo apparire fu si breve che al vento si comparò.
Fu come soffio di vita folata di vento in una sera d’autunno che come foglie secche si sbriciolò fra le mie dita .
Id: 30326 Data: 05/02/2015 23:36:56
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Il regalo che vorrei
Se vuoi regalarmi qualcosa che mi renda felice regalami una rosa o un fiore qualsiasi soltanto col pensiero senza strapparlo alla vita.
Regalami un sorriso che m’illumini più del sole così saprò che in te c’è gioia.
Regalami la noia le inventerò un gioco la inviterò a rincorrermi perché mi prenda tanto so già che non ci riuscirà.
Regalami la tristezza e ne farò una nicchia in cui nasconderò tutte le lacrime per non rattristare chi accanto a me gioisce.
Donami una carezza sarà la mia coperta in cui mi avvolgerò quando sarò sola.
Regalami un airone e un pezzo di cielo azzurro dove potrà volare senza che gli si spari.
Offrimi l’alba coi suoi colori sarà la sorpresa e la ragione d’essere per i miei occhi.
Donami un’ape che vola di fiore in fiore saggia m’insegnerà ad amare il lavoro.
Regalami una pietra sarà la mia cattedrale quando la terrò in mano per pregare.
Sarà la pietra che non sarà mai scagliata.
Regalami un cestino di frutti dolci e gustosi da fare assaggiare a chi ha il gusto amaro della vita in bocca.
Regalami un pugno di sabbia che terrò stretto, stretto ne lascerò sfuggire un granello per volta prezioso come gli anni da vivere ancora.
Donami la miseria perché possa a mia volta offrirla a chi non sa che esiste perché non resti indifferente a chi soffre.
Regalami una striscia di mare in cui bagnerò il mio sguardo per navigare oltre l’orizzonte restando a riva oppure un po’ di deserto per sentirmi quiete nella quiete.
Regalami quel che vorrai proverò a trarne sempre quello che cerco una ragione di vita per dare un senso alla mia.
Regalami il niente e penserò a chi dal nulla fece che oggi fossimo qui ancora a parlarne.
Id: 30256 Data: 04/02/2015 00:53:28
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I resti della solitudine
Anche la solitudine invecchia.
Profumo di caffè ammuffito in una tazza sul lavello ossidato.
Nulla più brilla se non i suoi occhi e il tutto si riflette nello specchio macchiato dagli anni, unico amico sincero che ascolta parlare il silenzio e muto… risponde.
Id: 30185 Data: 31/01/2015 19:49:07
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Pescatori e pesci
Immobili come gli scogli lanciano all'infinito l’amo in bilico sul filo dell’attesa in cerca di una preda.
La speranza abbocca al loro invito lasciando che la vita di chi cerca il cibo per un boccone venga inghiottita.
Id: 30129 Data: 29/01/2015 01:29:05
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Ricordo che...
Ricordo che:
Non sono né ebrea e né rom, eppure piango e soffro tanto per l’olocausto che hanno subito . Non sono tedesca eppure provo pietà per chi è rimasto ed ha ereditato, loro malgrado, la macchia. Non sono araba eppure rispetto la loro religione e biasimo coloro che ne hanno fatto un’arma letale. Non sono spagnola eppure ricordo di Franco, l’orrore. Non sono francese eppure, purtroppo, Vichy mi racconta la storia. Non sono croata e neppure bosniaca ma la loro guerra mi ha tanto segnata. Non sono armena ma la storia negata mi fa stare male. Non sono africana ma le guerre e stermini offendono la razza umana. Non sono americana né del nord e neppure del sud, ma ricordo gli indiani e gli schiavi africani, e ancor prima i maia, gl’incas, i toltechi e aztechi … Non sono rumena eppure ho pianto per gli orfanotrofi strapieni di bimbi. Non sono russa ma la storia mi ha lasciata di gelo.
Io sono italiana e sono europea, ma innanzitutto cittadina del mondo e non dimentico quel che mio padre mi ha raccontato e qui, ricordo i sopravvissuti e i genocidi che sono seguiti al conflitto mondiale.
Ricordare per non dimenticare, che l’uomo è capace di grande ferocia, ricordare, non solo per un giorno, ricordiamo ed agiamo purché non si ripetano,atrocità come l’Olocausto, le Foibe, le Fosse Ardeatine e tanti altri massacri di atroci realtà.
Id: 30098 Data: 27/01/2015 19:15:18
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Vivere e non morire
Non vorrei morire prima d’aver conosciuto la luce di Marte, la vita nel volo di una farfalla. La verità sull'esistenza. La dolcezza di una carezza sul viso da parte di un bambino in cerca d’amore.
Non vorrei morire prima di aver visto il deserto ed ascoltato il silenzio delle sue dune.
Non vorrei morire prima di non avere cavalcato le onde dell’oceano sul dorso di un delfino… e sfiorato con le dita un tramonto nella savana.
Vivere e ancora vivere per raggiungere mari lontani nascosti nelle conchiglie di sogni per il domani.
Vivere e non morire prima di aver visto il mondo intero sorridere.
No, non vorrei morire, almeno per il momento, per vivere la gioia di un giorno di pace e dove per un giorno, nessuno piange.
Non vorrei morire prima di poter scrivere il verso più bello d’amore e coglierne l’essenza dell’emozione in una lacrima di gioia.
Forse poi, chissà, in un tempo remoto… potrei lasciare questo mondo E dirmi che in fondo, in fondo, potrei anche morire, se non altro per scoprire cosa ci sia oltre la vita.
Id: 30018 Data: 23/01/2015 23:25:27
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Solidarietà
Quando si risponderà alla vita con l’amore, così come alla guerra con la pace. Quando il sorriso riuscirà ad illuminare la tristezza. Quando le sofferenze di tutti i bambini, saranno lenite. Quando un popolo o solo una persona: non dovrà più combattere per sfamarsi. Quando una mano stringendo un’altra mano, unirà tutti i popoli della terrà. Allora, solo allora, potremo dire che è valso a qualcosa battersi.
Id: 29892 Data: 18/01/2015 00:31:24
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Se tu
Se tu dovessi andare in mondi mai definiti se il libero pensare per me sarebbe ricordo vorrei seguirti in quei mondi per restarti vicino.
Saremmo senza mani fantasmi di una vita vissuta troppo poco per questo nostro amore.
No, non potrei chiamarti tu, non potresti sentirmi non ci potremmo vedere come tutti i giorni .
Saremo in altri mondi dopo … quelli mai definiti in cui chissà… se l’amore il nostro continuerà a brillare.
Id: 29822 Data: 13/01/2015 22:58:01
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Tramonto e tempo
Tempo che attraversi gli spazi, pianure delle mie espressioni, volgi al tramonto con gli occhi rossi di stanchezza, in una eterna rinascita. Vesti i giorni che ti abitano... fantasmi di luce senza tempo.
Id: 29763 Data: 10/01/2015 22:44:53
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Si a puesia mia
Chino'e culore, bello cchiù ‘e nu sciore, ‘o cielo vanituso ‘nge se mmir’a rinto. Mare, casciafort’e meraviglie, addò tieni ‘nchiuse quaquiglie, erbe ‘e mare ca comme ‘a sère nnammurate abballano’e danze marine. Dint’‘o funno vasce, barriere ‘e curallo ca cagnano culore d’o janc’o rosa, dall’arancione ‘o russo e miezzo a loro s’arreposeno stelle ‘e mare, cavallucci stanchi e pisci cu e culuri sfavillanti comme a’petre preziuse.
Po’ llà, addò manc’o sole po’ trasì, dint’e funne cupi, sì, llà, miezz’ ‘e scogli, pesci e meduse. Si’ comme 'o sole, si sulo te guardo me ‘ngaure ’o core.
Oì! Volan’e gabbiani, alluccano sereni ‘ncopp’all’onne toje c’all’intrasatta, comme a cavalli scioveti, cu ‘a criniera janca, correno jettannese ‘nfaccia 'a sponna sfidanno ‘a libertà loro.
Tutto chésto, sott’all’uocchio attiento d’ ‘o pino marino cu ‘e fronne ca se moveno comme ‘ a ricciuli ’o viento. Po’ quann’o juorno arriva, forse, te vesstarraje d’argiento e doppo p'a matina comme 'o mago Merlino, te vestarraje c’azzurro‘e nu cielo pulito e allero.
Mare, ca prie 'o cielo ‘e te fa rialà ‘e mmille sfumature soje. O, Mmare! Tu si’ ‘o pratu blu mio, addò jurisceno tutt’ ‘e fantasie, gruoss, azzurro, magico incanto argentato, tu, cu’o tramonto ‘nfucato, zitto zitto simmene l’incanto cu’ ll’acque toje dorate, dint’e suonne, ricuordi e disideri…
Tu, lietto ‘e pascià ca cunnulie ‘e varche, accarezzeme, arravuoglieme dinto’o lenzulo tuj’e seta.
Mare ca quanno ‘a tempèsta te scutelea canti pe’ mme, meravigliusamente me cunnizione ‘a libertà toja, fatta ‘e pace cu ‘a luce dint’all’immenzità, ‘ncontre a quale meravigliusa avventura me vuò purtà?
Tappeto affatato, specchio ‘ncantato ca riflietti ‘nu cielo ‘e stelle pe’ ne fa ‘o titto tuje. Te scuntre cu'a luce e ‘a scella ‘e nu gabbiano, cu eleganza, gira e vola.
È ‘mmusica! Scoppia ‘stu core ‘e gioia. Mare c’allero comme’a nu cappiello culurato, forte comme 'a nu castiello arruccato, desideri ‘e carezze d’o cielo. Verso punente, comme a ‘nu limone giallo ‘o sole luccechea, l’onne ca jocano comm’ a feroni scatenati, luceno comm’ a stelline ‘nfucate e vaseno ‘a spiaggia, nu pratu senza sciuri fatto ‘e acini d’arena friddi.
Mpreziusiteto cull’oro d'o sole tremiente senza dì nient’o cielo ca scoppia comme n’avvampata ‘e fuoco ‘e sciamme rosse, viola, verde e azzurre.
‘Ncoppa all’onne toje, llà, add’‘o sole se corca, purtata d’o viento…’na vela..! ‘O sole v’a durmì, cielo e mare se fonneno semp’e cchiù cu'o fuoco de culuri, e… chianu… chiano… lasciano ‘o posto, ‘o core d’a sera, e tu addivienti malincunia doce, ca senza fa rrumore scenne dint’a stu core e pagliaccio, cu'e coluri arrubati a ‘nu pittore nnammurato, e’attramente c’ogni cosa, doce doce se stuta, dinto’o scuro d'o cielo ncazzato, a luna, chella fanatica, se fonnne int’all’acqua toja e ‘nge se‘mmira.
Tutt’è cummuzione ‘e gioia,‘e culuri senza noja, distrattamente sciuliati d’‘a tavulozza ‘e‘nu pittore nnammurato pazzo, da fantasia toja! __________________________________________________
Sei la mia poesia
Pieno di colore, bello più di un fiore, Il cielo vanitoso vi si rimira. Mare, scrigno di meraviglie, in cui racchiudi conchiglie, alghe come serpenti innamorati eseguono danze marine.
Nei bassi fondali barriere di corallo, variano dal bianco al rosa, dall’arancione al rosso e fra di essi riposano stelle marine, cavallucci stanchi e pesci dai colori sfavillanti come gemme preziose.
Poi là, dove nemmeno il sole può entrare, nei tuoi fondali cupi, sì, là, tra i dirupi, pesci e meduse. Sei come il sole, al sol guardarti mi riscaldi il cuore.
Ecco! Planano i gabbiani, urlano sereni sulle tue onde che repentinamente, come cavalli bradi dalla criniera bianca , galoppano slanciandosi contro le sponde sfidando la loro libertà.
Il tutto, sotto lo sguardo attento di un pino marino, le cui fronde ondeggiano come riccioli al vento. Poi quando l’alba arriva forse ti vestirai d’argento e in seguito al mattino, come mago Merlino, indosserai l’azzurro di un cielo terso e ridente.
Mare che preghi il cielo di regalarti le sue mille sfumature! Oh mare! Tu sei il mio prato blu dove fioriscono le mie fantasie, mare grande, immenso azzurro, magico incanto argentato, tu che al tramonto infuocato, silenzioso semini l’incanto con le tue acque dorate, nei miei sogni , ricordi e desideri…
Tu letto di pascià che culli le barche, accarezzami, avvolgimi nel tuo lenzuolo di seta!
Mare quando la tempesta ti scuote, canti per me, mi condizioni meravigliosamente alla tua libertà, fatta di pace che brilla nell’immensità, verso quali meravigliose avventure mi conduci?
Magico tappeto, specchio fatato che rifletti un cielo di stelle per farne il tuo tetto. Contro la luce l’ala di un gabbiano, con eleganza, volteggia. È musica! Esplode il mio cuore di gioia! Mare che allegro come un cappello colorato, forte come un castello arroccato, desideri coccole celesti .
Verso ponente, come un limone giallo il sole brilla, le onde vivaci, delfini giocosi che luccicano come stelline ardenti e baciano la spiaggia, un prato senza fiori di granelli di sabbia freddi.
Impreziositoti con l’oro del sole, guardi passivo il cielo che scoppia in un incendio di fiamme rosse, viola , verdastre e poi azzurrine.
Sulle tue onde, là, dove il sole si corica, portata dal vento… una vela…! Il sole va’ a dormire, cielo e mare si fondono sempre più nel fuoco dei colori e.. adagio, adagio… cedono il posto al cuore della sera , trasformandoti in dolce malinconia, che silenziosa, scende nel mio cuore di clown, con i colori rubati ad un pittore innamorato, mentre ogni cosa, teneramente si spegne, nell’oscurità di un cielo adombrato. La luna, quella fanatica, si fonde nelle tue acque e si rispecchia.
Tutto è un’ emozione e gioia ,di colori senza noia, distrattamente scivolati dalla tavolozza di un pittore innamorato pazzo, della tua fantasia !
Id: 29745 Data: 09/01/2015 19:33:47
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Sotto lalbero
Stanotte ho guardato il cielo, ragnatele di stelle lucenti s’intrecciavano fra loro erano sfavillii di cuori, si tenevano per mano, parlavano d’amore …
Per ognuno ho colto un pensiero che da sempre coltivo nel cuore è arrivato il momento di offrirlo e lo metto qui, sotto l’albero …
A chi ha ferite e problemi, a chi confida nel domani a chi di una carezza vorrebbe farne il suo cuscino a chi aspetta il Natale ogni mattino a chi soffre nella carne e nello spirito a chi non crede in niente e neppure in Dio a chi vuol dare di sé il meglio e non ci riesce a chi non ha una famiglia a chi si sente solo e afflitto a chi pensa di sentirsi sconfitto a chi non pensa a nessuno a chi cerca un briciolo d’amore a chi si sente superiore a chi vorrebbe essere un altro a chi impone la sua supremazia a chi sopporta ogni razzia a chi fa guerre per seminare orrore a chi subisce le conseguenze dell’orrore a chi ha dimenticato che c’è ancora l’amore e a tutti quelli che hanno un cuore per tutti e a tutti quelli che non hanno più cuore,
offro quel poco che ho nel mio, un fiore, affinché questo Natale apporti a tutti, un po’ più di speranza, d’amore e comprensione.
Buon Natale amici.
Anna
Id: 29432 Data: 22/12/2014 00:49:50
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Ombre
Ombre proiettate sul muro, le nostre vite , riflesso sagomato senza volto, un’ illusione ottica, immagine sbiadita.
Profilo che delinea solo i contorni della vita.
Il resto è solo oscurità, in cui si celano le vere identità.
Id: 28896 Data: 23/11/2014 01:29:56
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I tempi del tempo
Vivo il presente che sarà il passato vivrò il futuro che sarà il presente.
Il tempo è solo presente, è l’attimo che vivo!
L’inganno è nella mente pensando che il passato preceda il presente, se pure, paradossalmente, indica il tempo già vissuto.
Solo il futuro è primo sul presente, nonché sul passato.
Presente: funambolo che scivola sul filo immaginario dei tempi del tempo, sospeso tra il futuro ed il passato.
Un labirinto strano, il tempo della vita, che ripercorro in mente con mille entrate nel passato ed una sola uscita nel presente.
E qui, vedete? In questo preciso istante, nel leggere,leggete. Vivete il presente, che purtroppo è già passato, ed il futuro è già presente, si fondono in un tutt'uno nello stesso punto e nello stesso istante e prendono il nome di tre tempi distinti.
Son certa e ribadisco, che solo un tempo esiste il presente! Passato e futuro, non sono che i tempi del suo tempo.
Povera la mia mente! Che confusione, quando si spegnerà in quel preciso istante del presente… pensate che tutto si fermerà?
No! Poiché io farò parte del passato, sì, ma anche del futuro di chi ricorderà nel suo presente il mio passato.
Penso che dopo tutto il tempo impiegato, a raccontarvi i miei pensieri e dubbi, debba fermarmi qui e aggiungo solo che i tempi del tempo sono imperfetti e se continuassi a ragionarci il tempo dal futuro, presente, passato, ahimè! Diverrebbe infinito.
Id: 25270 Data: 12/04/2014 02:39:58
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Petali e ali
Petali e Ali
Che peccato ho fatto, disse l’ape al fiore, se amo di te il tutto ? Al risveglio del mattino,il primo mio pensiero, con me,verso di te vola .
Dolce amore fatto di nettare e profumi, che attiri il cuore mio verso la tua corolla, che peccato ho fatto mai per non doverti amare?
È vero, apparteniamo a due diversi mondi, io ape, tu fiore, ma cosa e chi ha detto che, due esseri come noi non possano amarsi?
Tu fiore, sei per me,tramonto e sera, sei giorno, notte, aurora e alba dei miei giorni.
Le nostre vite brevi s’orientano col sole, che conta gli attimi, nel tempo dei nostri incontri.
Tu che della fresca bellezza sei simbolo, io che di attenzioni assidue mi vesto, suggo dal cuore tuo, mio fiore, l’eterna giovinezza dell’amore.
Io pure, le risponde il fiore, aspetto che la notte passi in fretta, per acclamare il sorgere del sole, affinché mi vesta del suo calore, che la notte mi ruba, e possa aprire a te tutto il mio cuore, per dissetarti col profumato amore.
I giorni passano, i petali appassiscono ed i profumi miei svaniscono… a te mio dolce amore, le ali ed il vigore, il tempo porterà via.
Vorrei solo che,nel tuo ultimo volo, adagiassi il cuore tuo sul mio … il vento cullerebbe il tuo riposo e l’ali tue e i miei petali porterebbe via, lasciandoci così dormire insieme nell’eternità dell’amore.
Id: 25197 Data: 07/04/2014 01:07:26
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La fin dun jour
La fin d’un jour
Reluisent les feuilles du chêne et des éclats de rubis éblouissent le regard, à chaque souffle du vent.
Derrière le géant se cache le soleil, laisse couler son sang et doucement il meurt.
L’aire frémit de son dernier soupir la nuit voile de deuil le ciel rouge de honte pour n’avoir su empêcher, une fois de plus, sa mort.
La fine di un giorno
Brillano le foglie della quercia e schegge di rubini, ad ogni soffio di vento, abbagliano lo sguardo.
Dietro al gigante si nasconde il sole, lascia colare il suo sangue e dolcemente muore.
Freme l’aria del suo ultimo sospiro, la notte vela di lutto il cielo rosso di vergogna per non aver saputo impedire, ancora una volta, la sua morte.
11 Agosto 2012
Id: 25119 Data: 02/04/2014 00:18:09
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Omaggio a Cinema Paradiso
Ancore arrugginite sulla spiaggia ingiallita, corrose dai minuti nel tempo, ricordi abbandonati e ritrovati. Cinema Paradiso Fragili e forti sentimenti, aggrappati nel cuore della mente, mai sradicati, vissuti oltre gli eventi, oltre il dolore dell’addio mai saputo. L’assenza, mancanza smarrita nell'esistenza parallela di binari senza scambi… ma la speranza sopravvive ad ogni bivio, ad ogni sorte. Cinema Paradiso che crolla nello sguardo, no nel cuore; rivive nel ricordo, di baci sottratti e ritagliati, riposti in una scatola, nell'anima di due cuori che il tempo non separa, legati da un ricordo dolce amaro, carezza di un amore.
Id: 25072 Data: 30/03/2014 01:01:32
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Fleur de lis
Fleur de lis. Fleur blanche de lis ta peau es douce, chimère unique, espoir de l’âme, tu es le rêve que j’embrasse le soir... De ta peau je m’habille éternelle merveille… Lune blanche tremblante île douce de mes vers, où la voix du silence dans la paix s’éclipse. Giglio ( dedicata alla luna) Fiore bianco di giglio liscia è la tua pelle, unica chimera, speranza dell’anima, tu sei il mio sogno che abbraccio la sera… Di pelle tua mi vesto eterna meraviglia… Luna bianca tremante, dolce isola dei miei versi, dove la voce del silenzio nella pace si eclissa.
Id: 25028 Data: 27/03/2014 00:49:30
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Primmavera #poesiapoeti
‘Nu filo ‘e viento ricama dint’all’aria ‘n’addore ‘e primmavera.
‘Na chiantullella s’arrampica a ‘stu palo pe’ dà pur’essa ‘nu sciore a chesta vita.
‘Na viola appena sciuta, scuppata miezze 'e foglie, culora, si pure poco, ‘nu piezzo ‘e ‘stu criato.
‘E mmargherite janche se song ‘mbriacate, co’ core tinto ‘e vino rallegrano‘stu prato.
‘E rame do’ ceraso se so’ vestute a festa.
‘O pesco annammurato arapre ‘e sciure ‘o sole, quanno arriva abbrile è musica pe’‘o core!
‘O grano verde ‘e speranza se cunneleia ‘o viento aspettanne abbundanza.
‘A nucella, a ogni foglia tene ‘nu pendente me pare ‘na Maronna cull’offerte de’ credenti.
So’ tant’e sciure c’addobbano ‘sta terra pe’ festaggià l’arrivo ‘e ‘sta criatura.
Guardate quant’è bella!
Arriva ogni vota chiena 'e vita, rire e semmena ‘na gioia ca’ scoppia dint ‘o core a ogni primmavera.
Traduzione
Primavera
Un fil di vento ricama nell’aria l’odore di primavera.
Una pianticella s’arrampica al palo per regalare anch’essa un fiore a questa vita.
Una viola appena nata, sbocciata tra le foglie, colora, anche se poco, un pezzo del creato.
Le margherite bianche si sono ubriacate, e con il cuore tinto di vino rallegrano il prato.
I rami del ciliegio si son vestiti a festa.
Il pesco innamorato apre i suoi fiori al sole, quando arriva aprile è musica per il cuore!
Il grano, verde di speranza, si culla al vento e aspetta l’abbondanza.
Il nocciolo ad ogni foglia ha un pendente, mi sembra una Madonna, con le offerte dei credenti.
Son tanti i fiori che addobbano la terra per festeggiar l’arrivo di questa creatura.
Guardate quanto è bella!
Giunge ogni volta piena di vita, ride e semina la gioia che scoppia dentro il cuore, ad ogni primavera.
Id: 24909 Data: 20/03/2014 22:42:42
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Ti penso
Poesia:Ti penso -- cliccare sul link
www.youtube.com/watch?v=3V_hD8hBjPw
Non è un capolavoro di video registrazione, ma per me è stata una piccola vittoria esserci riuscita poiché non so come si fa ad ottenere un video come ne vedo tanti. Buon ascolto.
Id: 24208 Data: 02/02/2014 01:25:21
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I papaveri di Auschwitz
Fragili e innocenti, bambini senza colpe, papaveri recisi sullo stelo; col loro sangue tinsero l'orrore, di chi credeva d’essere il migliore.
Affinché la memoria echeggi del pianto dei piccoli fiori di Auschwitz, cuori recisi dalla malvagia furia umana e affinché il loro sacrificio non si dimentichi…
Olocausto
O rrido L’orgoglio e quel O dio C oltivato. A ncora U rla lo S trazio di T utti i martiri dal male O ltraggiati.
Id: 18853 Data: 26/01/2013 00:43:07
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Pecché sulo a Natale?
Pecché sulo a Natale?
Pecché sulo a Natale n’ce vulimmo 'cchiù bene facimme comme si tutto fosse pace e carità. Pecché sentimmo dinto ‘na luce ca ce schiara pe' vedè chistu munno cull’uocchie d'o perdono? Pecché sulo a Natale facimme chesti cose? Putesseme fa tante si sulo n’ce pensasseme ca’'o core è sempe ‘o stesso e si putesse essere ogni ghiuorno Natale facesseme’ ‘e ‘stu munno ‘nu paraviso… e basta!
Perché solo a Natale ?
Perché solo a Natale ci vogliamo più bene facciamo come se tutto fosse pace e carità. Perché sentiamo dentro una luce che ci rischiara per vedere questo mondo con l’occhio del perdono? Perché solo a Natale facciamo queste cose? Potremmo fare tanto se solo ci pensassimo che il cuore è sempre lo stesso e se potesse essere ogni giorno Natale faremmo di questo mondo un paradiso… e basta.
Id: 18259 Data: 22/12/2012 23:32:53
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Dialogo
A volte ti domandi, che cosa mi succede?
Cos’è questo tepore che mi riscalda il cuore? Cosa mi fa brillare come diamanti al sole?
Mah!
Forse sarà la pace che senti dentro di te? Forse sarà la gioia di vivere?
Sì, ma perché?
Aspetta, forse ci sono. Non dirmi che non lo sai? No, non dirmi che non lo sei?
È chiaro come il sole, è entrato nel tuo cuore, quel raggio di stupore che ti dà quella luce da farti altalenare, sospeso tra il cielo e il mare, e… sai come si chiama?
No, dimmi pure!
Semplicemente
Amore!
Id: 16429 Data: 11/09/2012 01:06:12
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Lontana terra mia
Lontana terra mia.
Terra che di te orni i miei pensieri vibra il mio cuore al tuo abbaglio m’infondi tu, i sentimenti veri Quelli di patria per cui battaglio.
Terra! Scorri in me come ruscello silente nel mio vivere di brame vorrei sfiorare ancor la tua bellezza svegliarmi e non aver di te più fame.
Tu sei per me, momenti di tristezza quando in me lacrima il magone e serra il cuore mio nella fortezza d’amore, eterna dolce mia prigione.
Id: 16308 Data: 02/09/2012 08:36:42
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Ciechi per non vedere
Sicuro , ci sono le guerre che oscurano la luce della vita rendendo ciechi gli uomini con l’odio. Popoli che non hanno più voglia di cantare poiché la loro musica è il dolore.
Ci sono poi le disfatte e più in là ancora più in là, là morte che osserva il corpo piegarsi sotto il peso degli anni e stupirsi che regga ancora.
La luce strappata agli occhi di chi muore ucciso come uccello da trofeo tarpandogli le ali baratta il velo bianco con il nero.
Metropoli le cui periferie s’illuminano d ’oscurità in cui bambini sessantenni vivono nella loro fine come tramonti senza albe e l’impotenza di non poterli aiutare ci rende ciechi per non vedere.
Il tempo corre, va’troppo in fretta trascura la realtà che ci evita.
Gli specchi, riflesso di noi stessi, sono rimasti intatti non il coraggio di rimettersi in gioco né l’eleganza dell’umiltà d ’essere nati ricchi né di mettersi nei panni d’altri per constatare se il sole brilla allo stesso modo.
Crediamo d ’essere superiori ed ignoriamo che
siamo solo l’infimo di noi stessi davanti a tanta oscurità.
Id: 15357 Data: 24/06/2012 17:45:29
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Senza frontiere
Si può scoprire il mondo anche ad occhi chiusi, gustarne il tempo nei minuti che ti son dati, fondersi col soffio del respiro dei suoi giorni, cogliere l’attimo attraverso le gioie che mordi, immergersi nell’anima del tempo che va’ oltre, scoprendo il mondo attraverso i suoi ricordi.
Fischiando l’aria di una dolce melodia correndo incontro alla amica nostalgia.
Percorrerlo in lungo e in largo, valicando frontiere senza tempo, esortando i misteri che lo avvolgono, a dissiparsi con la forza del volere sapere.
Intingere i pennelli nei suoi colori e colorare i propri pensieri .
Salpare dal porto della vita per navigare nel mare dei propri sogni,
gonfiando le vele con i sospiri, per spingerle sulle onde delle idee.
Disincagliare velieri, fantasmi dei ricordi, rimasti prigionieri del mare degli amori.
Guardare in lontananza l’isola dei dispiaceri, buttare l’ancora per quella
che è ancora da scoprire
e finché il vento della vita continuerà a soffiare, lasciarsi trasportare laddove vuole, gustandone il piacere nel suo intrepido vagare, alla scoperta del mondo che in noi vive.
Id: 13702 Data: 23/03/2012 00:41:35
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Penziero sulitario
Cammino‘ncoppe'a 'sta rena fredda merriosa'ell’onne ca vaseno'sta sponna. Cammino e sulo’e passi mie me fanno cumpagnia.
‘O mare vaje e vene sussura 'na poesia a chesta riva ca’ nun riesce a lassà.
Songo comme’‘na varca vache e vengo pure’io ‘mbalia d’e penzieri comme 'll’onne d’o mare e cerch’e vasà‘na riva ca’nun arrivo’a truvà.
Pensiero solitario
Cammino su questa sabbia fredda invidiosa delle onde che baciano la riva. Cammino e solo i miei passi mi fanno compagnia.
Il mare va e viene sussurra una poesia a questa riva che non riesce a lasciare.
Sono come una barca vado e vengo anch’io in balia dei pensieri come le onde del mare e cerco di baciare una riva che non riesco a trovare.
Id: 13218 Data: 02/03/2012 00:18:52
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Ricordare per non dimenticare
Ricordare per non dimenticare
Ricorda ragazzo la guerra passata anche se né tu e né io l’abbiamo vissuta. Ricorda ragazzo quel che gli altri hanno patito e che i nostri padri ci hanno raccontato.
Quello che gli uomini hanno inflitto ai propri simili senza pietà neppure per chi era appena nato vecchi, bambini, donne e uomini che li si accusava d’essere nati ebrei.
Essi venivano, ricorda ragazzo strappati dai letti mentre dormivano mentre mangiavano mentre pregavano semplicemente mentre vivevano.
La loro colpa? Esser custodi delle proprie radici come tu oggi lo sei delle tue.
Ricorda ragazzo di non odiare coloro che sono da te differenti.
Oggi le guerre le vedi in TV sei già abituato a vedere massacri che in pasto ai tuoi occhi son dati rendendo la guerra una cosa banale una routine di tutti i giorni.
Ricorda ragazzo la vita non è banale è il più gran valore che ognuno possiede è un dono prezioso difendilo, sì, ma con amore la guerra non serve se dopo si muore la morte non è di suo pari valore.
Ricorda ragazzo ricorda il valore a quelli che un giorno racconterai l’orrore per insegnare loro di amare e non odiare se vuoi che il mondo in meglio possa cambiare.
Ricorda ragazzo!
Anna Giordano
Id: 12365 Data: 28/01/2012 01:42:27
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Angeli...
Non hanno ali,
ma vola il loro cuore
per dare aiuto a chi ne ha bisogno.
L’acqua ed il fango hanno portato dolore
in quel di Zena (Genova)
zona senza scampo.
La morte a fior d’acqua non s’arresta
ma scava e porta sotto tutto quanto.
Ragazzi che combatton la tristezza
cercando di pulire tutto il fango.
Son gli angeli senza ali
che spalano le pene dei genovesi.
Id: 10967 Data: 09/11/2011 16:16:45
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A poesia La poesia
A poesia.
'A poesia è 'nu strumento che sona doce dint’a vita mia è 'na preghiera che recito'n’zurdina 'na serenata che mm’accumpagne.
'E note so' parole senza tiempo ca sonane 'int’a capa doce doce io vivo sul’e essa, senza nutrimento me sazie sule'e scrivere cu'a voce soia dint’a 'sti pagine d’ocore mio.
La poesia
La poesia è uno strumento che suona dolce nella mia vita è una preghiera che recito in sordina una serenata che mi accompagna.
Le note son parole senza tempo suonano nella testa dolci e suadenti vivo solo di lei, senza nutrimento mi sazio solo di scrivere con la sua voce nelle pagine del mio cuore.
Anna Giordano ________________________
Id: 10901 Data: 05/11/2011 19:11:11
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Pour...
Pour…
Pour évoquer la lumière, je raconterai le soleil de tes yeux.
Pour évoquer la mélodie, ferai-je écouter le son de ta voix.
Pour évoquer la vie ferai-je entandre les battements de ton cœur
Pour évoquer l’amour… je parlerai de toi.
_______________________________ Per…
Per evocar la luce, racconterei il sole dei tuoi occhi .
Per evocar la melodia, farei ascoltare la tua voce.
Per evocar la vita, farei sentire i battiti del tuo cuore.
Per evocar l’amore, parlerei di te.
Anna Giordano
Id: 10790 Data: 31/10/2011 12:33:35
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Notte oscura
Notte con le braccia tese sul mondo anime addolorate nel tuo grembo ferite dal fuoco dell’odio.
Madri senza lacrime dilania in loro il dolore dell’orgoglio strappato per una causa persa da sempre per una striscia di terra fertile di sangue innocente.
Notte arresta il degrado d’ombra delirio di anime senza luce dona le tue stelle per rischiarare le tenebre delle guerre.
D’inchiostro colori la pietà per vittime falciate dalla spietata morte il suo traghetto ormai è pieno!
Lascia che il mondo si denudi della sua pena intingi i tuoi occhi nell’alba che chiede di nascere e fai che il sole splenda anche per te notte oscura.
Id: 7928 Data: 04/04/2011 01:35:21
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I fiori di Fukushima
Fiocchi di neve bianca petali di ciliegi.
Frutti rossi e dolci sangue dei samurai.
Sul Fujiyama la coltre abbraccia la sua sorte.
Sui petali bianchi e rosa silenziosa s'adagia la morte.
Dedicata agli uomini che si sono offerti per spegnere il reattore nucleare a Fukushima in Giappone. A loro accosto il ciliegio simbolo dell'onore della nazione nipponica in quanto, rispecchia la loro filosofia di vita e la loro cultura.
Si racconta che, i fiori del ciliegio erano solo bianchi,fino a quando, un imperatore scelse come luogo di sepoltura, per i valorosi samurai che erano morti in battaglia, un ciliegeto in fiore. I fiori bianchi si tinsero di rosa per il sangue dei suoi eroi... Il fiore del ciliegio riflette la filosofia samurai, poiché quando raggiunge il massimo del suo splendore, il vento lo stacca dall'albero e lo porta via, così come accade nella vita. I samurai, guerrieri sempre pronti a sopportare, e a sacrificarsi accettando di dare via anche la propria vita.
Id: 7837 Data: 28/03/2011 18:51:12
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Silenzio in silenzio
Silenzio, essenza di pace, culla del vuoto, principio d’ogni tono, follia del suono grido che tace forte più d’ogni rumore, vuoto in cui tu solo sei re.
Id: 7686 Data: 18/03/2011 01:58:36
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Attimi.
Attimi…
Sfuggevoli meteore le ore del mio vivere.
Id: 7685 Data: 18/03/2011 01:25:52
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Fioriture
Le tue emozioni versi sospesi in un respiro
tra l’infinito e il senso di un amore senza fine
che evochi nei gesti del giorno
sui sentieri della speranza
nel moto delle onde senza tregua
nei rami secchi di un amore che non rifiorisce
anche se in te non è mai sfiorito.
Al caldo del tuo cuore continua a sbocciare ogni mattino.
Id: 7546 Data: 09/03/2011 00:18:53
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Le dune dellanima
Le dune dell’anima Le dune dell’anima, si trasformano con l’incessante soffio della vita. Il vento del destino le plasma, il freddo degli eventi le segna con cicatrici profonde come crepe di ghiacciai.
Gli eventi si susseguono così come le albe e il sole dell’amore riesce a penetrarle a riscaldarne il corpo a sgretolare le pene antiche pergamene dal tempo bruciate.
E quello stesso tempo riesce con l’amore a rinverdire le dune aride dell’anima.
Id: 7527 Data: 07/03/2011 19:02:14
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