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Raccolta di poesie di Antonella Parisi C.
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Notte d’Agosto

   La via dell'Ovest tardi raggi sfiorano,

sussurro lontano di remote vele,

del canto il mare desta fugaci sirene.

 

   Su nere ali giunge silente la notte,

ialini astri nel serico manto,

di luce vibranti e antiche memorie.

 

   Placa il novilunio dei gabbiani le urla,

cela bigie le nubi di burrasca latrici,

seco innalza il vento l'inquieta risacca.

 

   Con aureo sorriso sorge sublime Aurora,

il sonno dissolve in eteree visioni,

fulgido si desta il nuovo mattino.

*

Il canto delle Nereidi

Tra perigliosi flutti nelle incerte acque

nel vento voci d'affanno, leste le dita

in su tiran le reti, sulle labbra muta preghiera.

Geme tenace il legno, si dibatte la chiglia,

cerca la Speme tra le creste barbagli e riflessi,

fedeli lampare o del mare effimere stelle.

Alta è la notte, lontana la riva,

eppur, tu libero sorridi, pescatore,

tuo complice è il mare, tua amica la luna.

Mille vigili occhi dalla costa ti veglian,

insonni finestre, distinti bagliori nel buio

pel borgo la rotta svelano breve e fidata.

L'alba d'invitta luce l'Oriente pervade,

di placido azzurro i foschi marosi,

tra le chiome le perle, saluta radiosa Anfitrite

*

Brillante riflesso di vita

In fragoroso silenzio

conduci per mano i fanciulli,

di primavera verdi germogli.

Bocciolo svelato all'aurora sublime,

tra le dita, sottile, fuggevole sabbia,

spuma canuta d'un'onda lontana.

      Prodigio d'istanti remoti

      indulgi benevolo all'estivo tepore,

      di vita ricolmo e d'ogni promessa.

      Bisbiglio d'ali al tramonto,

      in superba vanessa la silente crisalide,

      ricco mosto in dolce ambrosia.

Mano ardita della natura

lento scivoli nel serafico autunno,

giorni lievi come aeree foglie.

Dell'Astro dorato l'arco di fuoco,

in argenteo specchio un sorriso di Luna,

debole risacca in notturna marea.

      Fatal condottiero invitto

      all'inverno severo giungi innevato,

      prona la schiena, incerto il passo.

      Della storia un mito arcano,

      in arida ruggine le fulgide lame,

      gloriose spoglie in cinerea polvere.

Oh, tempo!

Eco di voci e sussurri.

In ricordo mutato il Passato.

Splendido l'effimero Presente.

Dalle brume avvolto il Futuro.