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Raccolta di poesie di Antonio Carano
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

senza titolo

Mi parlavi del silenzio – una
remota stanza – e anche l’assenza
cullata dal tuo riso – infantile
prodigio – mutava viso. Beffata
era l’ansia della morte, di quello
sbattere di porte tra isole assorte
sporte su sgomenti di ombre corte.
E anche ora, che la tua voce
tace, è un quieto gioco nel sole
il labirinto di parole. Fole
che tu cancellavi a capriole.

*

senza titolo

Troppo tardi s’avverte il morso
dei dardi che offende
le carni, l’orrido
digrignare i denti
del dèmone lesto a gettar
reti tra il ruvido degrado
di storie irrisorie,
di miserie. Tra poco
sarà inferno
la quiete, ma poco importa;
tra poco sarà morte,
perché tu riapra
gli occhi dal
fondo di macerie assorte
e la tua colpa si muti, ancora,
in follia della sorte.

*

senza titolo

Tornano i miei giorni a inventarsi
nuovi inganni,
ad annegare in pallidi incanti,
per cancellare
questa malinconia da naviganti.
Di te mi restano specchi infranti,
un rotolare d’anni,
un leggero fruscio di panni,
i nostri affanni.
Di te mi resta
il sogghigno del sogno,
un freddo stagno,
un segno, amore,
come un ostinato
silenzio, un dolore.