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Raccolta di poesie di Antonio Perrone
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

La css è l’e-4mat

4 o 6 e 10 o 4 e 6 e 10 o multipli di 2

sommati fino a 10 (a volte anche
a 11 –più raramente 12–), 

librati sugli accenti delle let-

tere ordinate in sillabe: giù e
su, su e giù « la prima no, neanche

la terza. Solo le pari sono i codici

da decifrare, i numeri da met-

tere in sequenza come crome e se-

miminime». Ordinare la materia

è secondario rispetto alla norma

che separa dal "come" i "perché",

e la terzina non è esoteria

se la cascading style sheets è l'e-format

*

Flavia

Pronunciare il tuo nome

è baciare due volte

le mie stesse labbra

sigillare coi denti

un voto proibito

sussurrare nel vento

un amore impossibile.

 

Pronunciare il tuo nome

è parlare una lingua

più antica del tempo

disegnarti sul volto

i tuoi biondi capelli

immaginarti il colore

del ventre.

 

Pronunciare il tuo nome

è espirare col petto

in un unico fiato

una sola parola

un soufflant viable

in cui dentro è il tuo nome.

*

A Michele

Occhi neri, occhi rari come perle
imbrunite dal sale, dalla sabbia,
nane brune che il fuoco delle stelle 
che un tempo erano soli rossi e arancio
ha spento inesorabile. Occhi neri
che adesso sono i miei, dentro l'azzurro, 
dentro il violaceo delle occhiaie stanche 
dentro il bianco dei miei ricordi persi
nella neve che copre la memoria. 
Occhi candidi, occhi sporchi, occhi
persi, i tuoi, come i miei, nel passato
nel tempo ch'era nostro e adesso è mio
e tuo, e suo, e loro. Occhi di pece
di petrolio, oro nero, occhi di lutto
e di amore sottratto alla cinèrea
polvere. Occhi di carbone, d'ebano
occhi d'inchiostro, stasera, Michele.
Occhi i tuoi come il buio delle sere
che passo in silenzio, nel silenzio
delle cose gridate, che il cuore 
non sente e gli orecchi non vedono 
e gli occhi, i tuoi, Michele, i tuoi occhi 
accesi come perle e rari come 
stelle e innevati come il petrolio 
e fumanti come l'inchiostro, e spenti
come l'azzurro dei miei anni.