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Raccolta di poesie di Gianfranco Aurilio
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Rimarrai nel mio cuore

Rimarrai un’alba
che mi sveglia al mattino,
un mattino
che riempie di luce il mio giorno.
Rimarrai con me ogni giorno
per coricarti con me ogni notte
e ogni notte ti sognerò
aspettando ancora l’alba
per svegliarmi ancora con te.

 

20.3.'15

*

Nudo è il mio animo

Nudo è il mio animo
di fronte al mare che soffia vento
quando i miei occhi
cercano la quiete
del dolce sonno di un bambino.
Nudo è il mio animo
di fronte al ruggito di un leone
quando i miei orecchi
rincorrono il silenzio
dei verdi prati a primavera.
Nudo è il mio animo
di fronte al duro tronco di una quercia
quando il mio cervello
ha bisogno dell’ondeggiare della creta
e mi vestirò di stracci
perché vestiti non ne trovo,
mi coprirò di sogni
perché di speranze
sono cieco,
mi riempirò di illusioni
perché di amore
sono pieno.

 

8.1.'16

*

Il tramonto della vita

Cosa faranno i miei occhi
quando le ultime ombre della giovinezza
lasceranno sconfitto
il mio corpo di guerriero,
abbandonato
ai feroci assalti della vecchiaia?
Piangeranno
o troveranno la forza
di aprirsi alla speranza
di un mai celato desiderio
di vivere oltre?
E se oltre esiste,
duro prezzo
sarà pur sempre il tramonto
e infelice il nostro spegnerci dentro.

 

10.12.'15

*

Notte d’amore

Notte insonne
questa notte con te
perché anche un attimo
strappato al sonno
è un attimo
cosparso d’amore.
Sarà nebbia
dissolta al vento
la nostra notte
domani,
vani rimpianti
gli abbracci,
echi lontani
i gemiti,
dolci ricordi
le carezze
e notte insonne sia
ma sia per sempre
notte d’amore.

 

17.4.'15

*

Oltre la tolleranza

Un gabbiano
non chiede al mare
se può volare.
Vola libero.
Si tollera un errore
non la libertà.

 

16.6.'15

 

 

*

Quando a mare piove

Non si ferma
il sospiro del vento
tra i rami di pino
bagnati dal cielo
eppure cantano gli uccelli
perché l’inverno è lontano
e sanno che il sole
farà presto ritorno.
Aspetto seduto
sulla sabbia indurita
che lentamente si alzi
il profumo del mare
mentre intorno le barche
dai riflessi di luce
raccontano danzando
sinfonie di primavera.

 

24.5.'15

*

Il mio sogno d’amore

Inconsapevole protagonista
del mio sogno d’amore,
porterò con me il segreto
di una storia mai vissuta,
nascosta tra i versi
che per te scrivo adesso.
Inchiostro fidato
che il mio cuore conosci
a te narro in silenzio
il mio sogno d’amore.

 

10.5.'15

*

Indecisione

Non so
dove mi porterà la passione,
se a rincorrere i desideri
tra scoscesi crepacci
e paludosi sentieri
dove rocce aguzze
si cibano di carne
o a seppellire i sospiri
in infuocati deserti,
dove l'animo aspetta
di marcire bruciato.

 

Non so se è meglio
sfidare gli oceani
su una zattera bucata
rattoppando le vele
con i fili della speranza
o lasciare che il vento
mi strappi la pelle
soffocando le urla
con tempeste di abulia.

 

So solo che l'albero
non si innaffia piangendo.


23.12.'15

*

Un walzer in versi

Questa poesia dovrebbe essere recitata usando, con la voce, un tempo di walzer (un due tre, un due tre, un due tre, un pausa pausa)

 

Che non da
rei per por
tarti con
me.

 

Dormi a
desso ri
tornerò
qui.

 

Tutte le
notti in
sogno ver
rò.

 

Tienimi
sempre nel
cuore con
te.

 

Solo co
sì non ti
lascerò
mai.

 

13.6.'15

*

E se ...

Mi ameresti
se fossi un sasso
che puoi lanciare
da una rupe,
senza sangue né cuore
né voce per gridare?
Mi ameresti
se fossi polvere
che puoi disperdere
al vento
senza speranza di rivederla,
perduta per sempre?
E se fossi ombra in silenzio,
luce spenta nel buio
o bastone di piume?
Vivo

 

non dimenticarlo mai.

 

10.3.'15

*

Il circolo della vita

Non chiuderò mai
i miei sogni nel baule
né ai desideri
sarà sordo il mio orecchio.
Soffieranno impetuosi
i venti del domani
e sempre più al largo
spingeranno le correnti.
Ma per quanta strada io faccia
il mio cuore
non si è mai mosso da casa.

 

30.5.'15

*

La mia droga

Tu sei la mia droga.
Tempesta di desiderio
il mio corpo distrugge
finché la tua mano
non si poserà su di me,
finché il tuo corpo
non mi darà sollievo,
finché la tua voce
non mi sussurrerà il tuo amore.
Afrodisiaca, eccitante,
inebriante, rilassante,
allucinogena, sconvolgente.
Sei tu la mia droga.
Polvere di passione
inalata nel cuore.
Lentamente
ineluttabilmente
avvelenami di te.

 

13.10.'15

*

La pioggia

“Sono giorni
e sono notti
che piangi
e ancora piangi.
Che cos’è, cielo,
che triste ti rende
e il tuo animo turba?”
“Ho visto un uomo
giocare con il dolore
di un altro uomo.
Gli ho offerto il sole
per lasciarlo vivere.
Mi ha detto di no
perché non aveva
lacrime di compassione.
Per questo piango.
Sono le lacrime
che l’uomo non vuole versare
di fronte al dolore.
E mai finirà la pioggia.”


9.2.'15

*

Assordante notte

Sento il mare in lontananza
contorcersi e urlare
in una sera di pioggia
resa giorno dal lampo,
incessante furore,
e spaventevole dal tuono
che mai smette il lamento
mentre il vento ruggisce
sparpagliando le foglie.
Assordante notte stanotte,
sono scappate le stelle
e anche il buio
non vuole più tornare.

 

3.2.'15

*

L’altro lato della sensibilità

Quell’attimo di dolcezza
nello sguardo,
quel tono gentile
nella voce,
quella testa che si piega
e il sorriso accennato.
Non è di tutti.
Di tutti è il sentire,
di pochi
attraversare il confine
che porta all’altro lato
della sensibilità.

 

7.9.'15

*

In un tardo pomeriggio di primavera

Sono solo in riva al mare
quando il sole
ormai si appresta a dormire,
poi, però, mi accorgo
che qualcuno mi sta chiamando.
E’ il vento
che nel mio orecchio bisbiglia,
è il cielo
che il mio animo rasserena,
è il mare
il cui ondeggiare mi colpisce,
è il gabbiano
che l’onda sfiora
e verso me incede,
è la sabbia
che delicata mi accarezza.
Non sono più solo
in questo tardo
pomeriggio di primavera.

 

26.4.'15

*

Siccità

Ho mangiato l’acqua
dal sapore di pietra
squagliata dal gelo
dell’animo umano.
C’era un bimbo
accanto a me
in quel pozzo di fango
e non aveva mai bevuto
acqua pulita.
Mi ha detto:
“Quest’acqua è magica
perché bianca scende dal cielo
e marrone rinasce dalla terra.
Così mi ha raccontato mio nonno.”
Gli ho sorriso
ma nell’acqua che bevevo
mi è caduta una lacrima.

 

9.11.'15

*

Ancora una volta

Se l’amore mi chiedesse
una prova della mia tenacia,
lo porterei in autunno
sotto l’albero della mia memoria
per farlo ricoprire
delle foglie e dei suoi rami
e tornerei in primavera
per mostrargli che tutto
è ancora una volta verde.

 

29.9.'15

*

L’amore non è catene

“Ti amo così tanto
che sarai per sempre mia.”
promise la terra alla lava.
“Nessuno dovrà guardarti
e nessuno dovrai guardare.
Ti terrò con me,
solo per me,
non avrai bisogno di niente
se non di me,
non dovrai avere altro
se non me.”
La rinchiuse anni e anni
tra le sue viscere,
prigioniera felice
di un grande amore.
Ma il tempo è tentatore
e la passione
ha la vita breve.
Il vulcano ascoltò
i gemiti della lava
e aprì la bocca
per lasciarla uscire
finché la terra
non l’imprigionò di nuovo.
E’ così da sempre
e seppur breve è la sua fuga
sotto la terra
la lava cova
perché senza libertà
non c’è amore.

 

4.1.'16

*

L’alba delle mimose

Sotto l’albero della mimosa
aspetto il sorgere dei soli
quando l’inverno vuol finire.
Dura anche il giorno la sua notte
che per luna ha il gelo,
fiocchi di neve le sue stelle
e il respirar del vento
spinge il buio dentro di noi
finché i mille e mille soli
dei mille e mille fiori
riscaldano il cuore
annunciando primavera.

 

17.2.'15

*

Homo naturae

Sono fatto di terra
imbiondita dal sole
che dal cuore irradia
nelle vene i suoi raggi.
Campi sono i pori
della pelle lussureggiante
ricca d’alberi
d’ogni frutto adorni.
Oceani solcano le gambe
tra le braccia colorati laghi
cristalline acque sospingono
e cascate a malapena affiorano.
Fiumi di stelle sono le dita
mani e piedi di cieli riempiono
sparute comete evanescenti appaiono
di galassie son pieni gli occhi.
Ho per capelli la spuma del mare
e come labbra conchiglie di perle vestite
e d’argento dorato le ciglia intrecciate.
Dal naso di nuvole agli orecchi di luna
il viso è un arazzo di fiori e profumi
su di me si distende la luce del giorno
intorno
l’alba e il tramonto
baciano la notte.

 

10.11.'15

*

Come un fiume


Desiderio di te,
sorgente di fiume
sulle alte cime
attinge l’acqua,
attesa di vederti,
scende a valle
impetuoso il torrente
nel suo alveo ribolle,
io trepido al pensiero,
cresce in pianura
l’ormai largo fiume
e pian piano si acquieta,
finalmente l’incontro,
s’allarga la foce
nell’atteso mare si getta
e come un fiume
ti abbraccio.

 

14.3.'15

*

Tornerò in primavera

Ritornerò
quando gli alberi saranno in fiore
per vederti sorridere con loro.
Tornerò a raccogliere la sabbia
per lasciarla scivolare tra le mani
sui tuoi lunghi capelli d’ebano.
Tornerò
a riprendermi il raggio di sole
che ho lasciato nel tuo cuore
per riscaldarci insieme
dopo il freddo del desiderio.
Tornerò in primavera
quando gli alberi
saranno in fiore.

 

10.3.'15

*

Sensazioni positive

Ho aperto gli occhi al mattino
un raggio di sole
un giorno d’estate
un soffio di vento
il canto delle cicale
il cinguettio degli uccelli
una carezza d’amore
il sorriso di un bambino
il calore di un amico
i colori dei fiori
il profumo di una rosa
la freschezza di un respiro
la serenità di un tramonto
una sera con la luna
una pioggia di stelle
ho chiuso gli occhi per dormire
e ho sognato la gioia.

 

1°.6.'15

*

Come le onde

Come cavalli imbizzarriti
corrono le onde
sul mare in tempesta
finché a riva giungono
e sugli scogli s’infrangono.
Così i nostri sogni
se sogni rimangono.
E noi …
noi
sbattuti come le onde
schiaffeggiati come scogli
irrequieti come il vento
sprofondiamo
come acqua nella sabbia
ma come il mare
siamo pronti a ricominciare
perché non c’è mare
senza tempesta
perché non c’è uomo
senza sogni.

 

12.8.'15

*

L’unicorno alato

C’è un posto
dove gli alberi
hanno le fronde
a forma di trecce
e il vento
suona nei rami
le melodie del bosco.
I fiori cantano al mattino
e per tutto il giorno
le note galleggiano
nei prati dove l’erba
forma cascate
di rugiada profumata.
E’ lì che vivono
gli unicorni alati.
Sono cavalli
con gli zoccoli di seta
e lunghe criniere
dipinte di luce.
Hanno ali di farfalle
che si accendono nel buio
e quando è notte
vengono a prendere gli umani
che hanno il cuore di un bambino
per portarli con loro
dove nessuno piange mai.

 

6.7.'15

*

Solo con te

Voglio restare solo con te
stasera,
spegnerò la luna
chiedendole un solo raggio
per illuminare il tuo corpo,
pregherò le stelle
di andare lontano a giocare
e i miei occhi
di non lasciarti mai.
Voglio restare solo con te
stasera
per passeggiare su di te
con le mie mani
e sfiorarti appena
sussurrandoti con le labbra
arabeschi di passione
e quando domani
conserverò di te solo il ricordo,
chiederò alle stelle di tornare
per continuare a giocare
e alla luna
di lasciarmi nel cuore quel raggio.

 

15.12.'15

*

Cavalcando l’orizzonte

Ho chiesto all’orizzonte
cos’è la libertà
e mi ha risposto
che per capirlo
dovevo diventare orizzonte.
Sono salito su di lui
e mi ha portato
dove la libertà
non è un miraggio,
dove i sogni
non si nascondono
perché nessuno
può mai arrivare fino qui
e se qualcuno ti chiede
dov’è la libertà
rispondigli:
“Lì, dov’è l’orizzonte
perché nessun uomo
può mai raggiungerlo.”

 

4.11.'15

*

Eclissi

Non voglio vedere
il tuo volto rattristato
dall’oscurità della notte
– disse il sole alla luna –
e quando all’imbrunire
sarà per me tempo di andare,
invierò le mie stelle,
le mie piccole stelle,
a portarti la luce.
Sarà così per sempre
e se è destino
che non ti debba vedere,
saranno i mie raggi
a tenerti per mano
e il chiarore
a portarti il mio amore.
Pianse la luna
e fiumi di lacrime
scavarono crateri
che il suo corpo indebolirono
finché il cielo comprese
che d’amore
si può morire.
E allora
concesse alla luna
di incontrare il sole qualche volta
e di fermarsi davanti a lui
per baciarlo.

 

2.1.'16

*

Tuo per sempre

(a tutti gli amori nascosti)

 

Tuo per sempre
anche se tuo
non sarò mai
perché l’amore si diverte
a giocare con il cuore
chiudendolo a chiave
nel castello dei sogni
dove i sogni non escono
e pian piano si abbandonano.
Tuo per sempre
e mai ti avrò
mai ti prenderò per mano
mai ci addormenteremo insieme
mai ci sveglieremo accanto
mai
ci stringeremo forte
per non lasciarci mai
e mai sentirci lontani
e ancora mai ti bacerò
con le labbra
ricamate di passione.
Tuo per sempre,
il tuo amore nascosto.

 

1°.8.'15

*

Le luci della città

Oggi non voglio ubriacarmi
con le luci della città,
con i suoi rumori, le sue grida.
Oggi non voglio riempirmi
di musica fino a scoppiare,
non voglio suoni né voci intorno.
Salirò su una stella
e tenendola per mano
guarderemo il mondo da lassù
fin quando le luci della città
mi chiameranno ancora.

 

16.3.'15

*

Lungo il fiume

Dalle alte sponde
mi sporgevo a guardarlo
e il fiume
che da mezzomonte a valle
placido scendeva,
al mio apparire
contento salutava.
“Scappa, Signor fiume,
ché oggi ti prendo.”
E correvo, correvo
a rincorrere le onde
e gli animali divertiti
riempivano i suoi cigli.
Il mare aspettava
il vincitore del giorno.
“Scappa pure, Signor fiume,
ma per primo arriverò.”
Il sole guardava
chiamando le nuvole
per regalarmi un po’ d’ombra,
il vento soffiava
per donarmi frescura
e il fiume stesso,
che mi amava,
spruzzava acqua
sui suoi sassi
e su di me ricadeva.
Un ragazzo e un fiume
che gareggiavano giocando
per poi fermarsi vicino al mare
e riposarsi
sino alla sera.
Dalle alte sponde
ora mi sporgo a guardarlo.
“Siamo invecchiati,
Signor fiume.
Sono sporche le tue acque
e intorno a te
tutto è cambiato.
Non sono più quel ragazzo
e dentro di me
sono tante le ferite.”
Lungo il fiume
adesso cammino
e contento mi saluta,
poi mi fermo
e lui mi guarda

 

sino alla sera.

 

28.2.'15

*

Gli occhi pieni di te

Ho riempito gli occhi
mentre giocavi in riva al mare
e se qualche volta
ho girato la testa
per vedere un gabbiano
sparire lontano,
il mio cuore
non ha mai lasciato te,
il mio corpo
non ha mai smesso di amarti,
la fantasia
continuava a portarci
oltre l’orizzonte.
I miei occhi pieni di te
ti cercheranno per sempre
tra i ricordi
che non muoiono mai.

 

10.5.'15

*

Bambini di guerra

Non so cosa fare per voi,

bambini.
Vi ho sentiti raccontare le vostre storie,
con il terrore negli occhi
e la voce rotta dall’emozione,
vi ho visti piangere
per i vostri cari perduti,
ho ascoltato i vostri sogni
di un giardino dove giocare
senza più bombe e proiettili,
di una casa dove dormire
senza buchi alle pareti,
di una scuola dove studiare
senza paura di dover fuggire,
di un posto dove crescere
senza odio e rancore.
Non so cosa fare per voi,
bambini.
Posso solo scrivere
perché le mie parole
raggiungano il cuore
di chi dice di amarvi
e non vi ama,
di chi dice di proteggervi
e non vi protegge,
di chi non vuole farvi uccidere
e vi uccide,
di chi non vuole farvi soffrire
e vi fa soffrire,
di chi può fermare tutto questo
e non vuole farlo.

 

27.12.'15

*

Splende la sera

Splende la sera
in un cielo di pioggia
baciato dal sole
che il buio tradisce
e i miei occhi abbaglia.
Si rimestano i ricordi
su questo schermo di nebbia
e proiettano immagini
di un tempo a venire
rovistando in cunicoli
dimenticati e lontani.
Desideri mai visti
affollano gli attimi
incessanti lamenti
prigionieri del cuore
riappaiono ancora.
Liberando sospiri
tra silenziosi tuoni
dolcemente mi sveglio

 

e splende la sera

 

in un giorno d’estate.

 

21.6.'15

*

Il ragazzo con la rosa

Così gentile
con una rosa in testa
e di signorile aspetto
il ragazzo appare.
Eleganti movenze
ne fanno il corpo nobile
e dolci parole
l’animo mite.
Io, principe, l’ho scelto
come mio scudiero
e in terre lontane
e mondi perduti
abbiamo diviso
il fuoco, l’acqua, il cibo,
il giaciglio,
intrecciato di ricordi,
la vita,
intessuta di colori,
il destino,
ricamato d’amore.
Alla fonte della giovinezza eterna
abbiamo bevuto
e da sempre,
a volte nascosti,
viviamo le nostre avventure
nella mente degli uomini.

 

8.6.’15

*

Nei giorni di luna

Quando l’ultimo petalo
della rosa che mi hai dato
sarà appassito,
quando il profumo
della tua pelle
sarà svanito,
nei giorni di luna
guarderò la mano
su cui dormivi
e ancora una volta
sotto i raggi d’argento
bacerò le tue labbra
per non dimenticarti mai.

 

11.3.'15

*

Conto alla rovescia


10 alberi nella foresta.
La casa della mia tribù
da migliaia di anni.
9 alberi nella foresta.
La sete di ricchezza
può prosciugare un oceano.
8 alberi nella foresta.
Ci hanno assicurato
che non taglieranno più alberi,
in nome del rispetto.
7 alberi nella foresta.
Ci hanno detto
che devono tagliare ancora
qualche albero,
in nome del progresso.
6 alberi nella foresta.
Il mondo è un pavone
che si vanta dei suoi ideali,
in nome dei diritti
ma la coda si richiude subito.
5 alberi nella foresta.
Non troviamo più cibo
e i nostri bambini piangono,
in nome della fame.
4 alberi nella foresta.
Qualcuno scrive su di noi,
in nome dell’informazione.
3 alberi nella foresta.
Qualcuno finge di aiutarci,
in nome della falsità.
2 alberi nella foresta.
Stiamo morendo
e tutti se ne accorgono.
Un albero nella foresta.
Siamo morti
e nessuno se ne accorge.
Non ci sono più alberi nella foresta.
Scriveranno libri
sulla tribù estinta
e passeranno alla prossima foresta.

 

21.8.'15

*

Il sorriso del cielo

“Ti sto sorridendo”
mi aveva detto il cielo
ma c’era solo un quarto di luna
e non capivo.
“Piega la testa”
mi ha detto allora.
“Bisogna saper guardare
da tutte le angolazioni
per vedere le cose belle
dove sembra che non ci siano.”
Ho piegato la testa
e il cielo mi sorrideva.

 

24. 8. ’15

*

Animo nudo

Sarà pur vero
che nell’animo mio
dolce è il sentire
e di perenne quiete
desideroso incedo
a cercar pace e amore
ma potrà mai fiorire
la mia rosa un giorno?
Potrà mai conservarsi
senza appassire,
per morire ferita
sotto un manto di neve?

 

2.1.'15

*

Le lacrime

Le lacrime
sono parole non pronunciate,
fiumi di gioia
o torrenti di dolore,
gocce di tenerezza
sussurrate agli occhi,
orrore e pietà
che non possono tacere.
La mente
parla con la bocca,
il cuore
parla con le lacrime.

 

9.10.'14

*

Se anche

Se la vita ci cambiasse
trasformando il lago
in un deserto,
se il nostro amore si stancasse
spogliando l’albero
delle sue foglie,
se anche il desiderio
volesse piangere,
le cose belle
non si dimenticano.

 

13.9.’14

*

Brexit

Detrattori e ammiratori
dell'Europa,
ho sempre sentito parlare
di vantaggi e di svantaggi economici
in questa campagna
ma non ho mai
mai
sentito parlare di ideali.
Credevo di essere Europeo.
Lo sono?
E se lo sono,
cosa vuol dire Europeo?

 

24.6.'16

*

I giardini delle delizie

Non finirei mai
di bagnare i miei occhi
nella tua pelle,
di portarla con me
e non riuscire
a vedere altro,
indelebile
a vita visione
che tra sospiri
bellezza sussurra
gemiti
di piacere suscita
in giardini di delizie
accoglie
e mai
potrò vederti ancora
perché senza di te
adesso muoio.

 

10.6.’14

*

La gallina, la volpe e la faina

Un giorno la volpe
chiese alla gallina
che cosa pensasse della faina,
promettendole
di mantenere il segreto.
La gallina
disse che la faina
era cattiva
perché voleva mangiarsela.
Il giorno dopo
la volpe e la faina
si mangiarono la gallina.

 

15.1.’15

*

Le canzoni del cielo

Quante stelle
nel cielo stasera.
Vorrei allungare la mano
per prenderne una,
tenerla nel palmo
e guardarla brillare.
L’ascolterei cantare
le canzoni del cielo,
raccontare le storie
degli astri lontani
e alla fine
le offrirei un sorriso
per ringraziarla di essere venuta
pregandola di portare lassù
una lacrima di gioia.

 

26.1.’15

*

Per un attimo ho sognato

E’ finito il nostro amore
e non ti cerco né mi cerchi.
E’ finito il tempo insieme
e non so se piangere o gioire.
Non so se è meglio dimenticarti
o dimenticare di ricordare.
Senza di te
sto male
come mai
sono stato con te
e al pensiero
di tornare da te
sto male
come mai
starei ancora con te.
Confusa
la mia mente si confonde
e ancor più s’intorpidisce
in un vortice
di confusione.
Non eri tu
al telefono adesso
ma per un attimo

 

ho sognato.

 

5.6.'14

*

Notte buia

Non ci sono stelle nel cielo stasera
né raggi di luna sui tetti a danzare.
Rapsodie di vento nei rami non odo
silenti le inquiete chiome riposano.
Gioca l’orizzonte a non farsi vedere
e i campi son monti distesi sul mare.
Non ci sono stelle nel cuore stasera
forse dormono tra i miei sogni d’amore.

 

26.11.’14

*

Amore senza amore

Non puoi amare
una farfalla
perché le sue ali
si poseranno
su tutti i fiori del campo.
Amala senza amore
perché anche le comete
sono stelle.

 

7.1.’15

*

Un’estate pallida

Che cos’hai, Estate,
che piangi e non ridi?
Non ci sono fuochi
nelle campagne
e il tuo sole non fa paura,
non è riarsa la mia bocca
dal caldo opprimente,
non è ancora gialla
l’erba nei prati
e l’acqua del mare
conserva il freddo di primavera.
Perché è così triste
quest’anno il tuo volto?
Quel vento gentile
sembra voglia nascondersi
e le piogge d’autunno
non sanno aspettare.
Vola spaurita
la rondine intorno,
neanche è arrivata
e già si appresta a tornare.
Sia pure un capriccio
o anche uno scherzo
ma ti prego non farlo
non farlo di nuovo
perché come una rondine
senza di te
vorrei solo scappare.

 

14.8.’14

*

Piaghe d’amore

Stai piangendo, donna.
Il tuo amore è sordo
e non può ascoltare
i gemiti dell’animo,
è cieco
e non vuol vedere
le lacrime del cuore.
Stai piangendo, donna,
e c’è sangue d’amore
sulle tue ferite,
che nessuno conosce,
coperte dal dolore
che urla in silenzio
mentre i tuoi occhi
nascondono,
in un dolce sorriso,
quelle piaghe d’amore.

 

7.1.’15

*

Da te verrà

Da te verrà la mia anima
quando il mio tempo

sarà trascorso.
Non dovrò più immaginarti
per restare con te,

non dovrò più sperare
per non lasciarti mai più.
Da te verrà la mia anima
vuota del corpo
nella cui stiva
il mio spirito ha navigato
e non più voce
né più abbracci
serviranno per amarti,
mai più distanza
né morte
potranno separarci.
Verrà da te la mia anima
e ti porterà un bacio
come ultimo ricordo
del nostro grande amore.

 

20.11.’14

*

Una persona speciale


Ci sono sorrisi
abbracci montagne vento
nei tuoi capelli,
ci sono risate ricordi
mandorli in fiore
nelle tue mani,
ci sono lacrime
nella tua voce,
c’è musica
nei tuoi occhi.
Non può che esserci amore
nel tuo cuore.

 

4.11.’14

*

Quando eri una stella

Ricordi
quando eri una stella?
Quando mi bastava guardarti
per accendere il buio?
Quando riempivi le notti
che non diventavano mai giorno?
Quando non c’erano pensieri
a oscurare i tuoi occhi?
Quando non c’erano gli anni
a rubare la bellezza?
Ho amato una stella
che mai più rivedrò.
L’ho persa nei sogni
degli amori lontani.

 

14. 9. ’14

*

All’ombra del pesco

Noi due insieme
a sbirciare il cielo
sotto il tetto
dai fiori rosa
tra le cui tegole il vento
mite s’insinua.
E’ dolce sentire
l’accarezzar la pelle
e i nostri volti sfiorare,
nudi come la terra
che come è nata si mostra
e di tal vergogna
non sa soffrire.
All’ombra del pesco
la passione s’accende
e vagiti di piacere
col frusciar dei rami
si confondono.

 

13. 7. ’14

*

Eternamente

Se sapesse il vento
leggere il mio cuore
gli chiederei di urlare
per lasciarmi rapire.
Se potesse il sole
bruciarmi l’anima
rincorrerei l’orizzonte
per non perderlo mai.
Se riuscisse il cielo
ad accarezzarmi il viso
riuscirei a volare
per scappare con lui.
Adesso
domani
sempre
eternamente
amore.

 

3. 9. ’14

*

La campagna in festa

Ride la campagna
di colori accesa
e del suo bell’aspetto
ognun s’avvede.
Ha la veste verde
il campo a primavera
con i bottoni bianchi
e rossi e rosa,
la camicia azzurra
di giallo sfarinata
e nei capelli ghirlande
di stelle e di luci.
Correrà il giorno
a raggiungere ogni casa
per dir che primavera è nata,
al suo braccio la campagna
con un paniere di profumi
e le trecce dipinte di sole
e poi sarà festa
ornata di fiori
e di notti cobalto
con il vento che irrora
di miti soffi il mare
e il viandante che giunge
riporterà a casa un sorriso
per continuare a sognare.

 

14.5.’14

*

Effimera ricchezza

Effimera ricchezza
il tuo bacio adesso
che promessa d’amore
al mio orecchio sussurra.
Sarà il tempo
a divorar giovinezza
che impietosa fugge
per mai più ritornare.
Baciami
e non mentire
perché se passione arde
non è amore.

 

3. 10. '14

*

Un sogno


Tra le perle del cielo
ho trovato conchiglie
dal suono di seta,
ho bagnato i miei piedi
senza farmi toccare,
le ho lasciate giocare
mentre la luna tesseva
un arazzo di luce
nei capelli di giada
orlati di sole.
Mi sono svegliato piangendo
mentre il mio cuore rideva.
Tra le perle del cielo
vagherò senza meta
implorando quel sogno
che mai più tornerà.

 

13. 11. ’14

*

Pangramma d’amore

Lo zefiro spira
quando mi baci
e il ghiaccio
subito se ne va.

 

Quanti pianti
che fanno male
bruciando voglie
senza te.

 

Per quanto bene ha
il mio cuore viziato
smette
di fuggire.

 

Zuppo d’amore
ti sfioro
e chino
voglio quel bacio.

 

Bellezza mia dolce
ti prego
fa’ che non soffra
e vieni qui.

 

Vieni da me
perché tenga
e non si spezzi
quel bel filo.

 

Quel bel filo d’amore
che mai
spegnerà
l’azzurro della vita.

 

30. 11. '14

*

Un tramonto sulla collina

Ho rincorso il sole
lungo il fiume,
dove i fiori si specchiano al mattino
bagnando i petali
nell’acqua
colorata di luce,
spiegando gli steli
al vento,
come vele sul mare.
L’ho rincorso tra fili d’erba
che toccano il cielo,
tra voci e profumi
di verdi prati
a primavera.
Sotto i rami dei tigli
sopra tane nascoste
accanto a rovi pungenti
dentro fossi celati
oltre il laghetto
dietro il ponte
vicino a volpi spaurite
lontano da falchi incuriositi
ho rincorso il sole
senza fermarmi
per vederlo sparire
pian piano
davanti a me
sulla collina.

 

16. 1. '15

*

E ancora oltre

Discendono le care palme

sulla bianca spiaggia
fino a lambire il mare
e ancora oltre
quando il sole
fa dell’acqua uno specchio
e sembrano stelle
ad adornar le fronde
e raggi
che la luna ha dimenticato
di portar con sé stanotte.
Non posso non fermarmi
e il tortuoso sentiero
al lido seguo
giù
nella tiepida sabbia
che i miei piedi avvolge.
Io solo nell’universo intero
il mio corpo immobile
la mia mente ferma
respiro
e sento l’aria entrare
poi più niente
se non il tutto

 

e ancora oltre

 

giù

dove la risacca chiama
e delicata invita
ad ascoltar la quiete
per immergersi nel cielo.

 

12. 6. ’14

 

*

A te

A te che cresci
tra gente ostile e insensibile
regalo un vaso
per raccogliere le lacrime.

 

A te che cammini
su sabbie bollenti
regalo la forza
per non ferirti i piedi.

 

A te che soffri
nascondendo desideri
regalo il silenzio
per conservare i sogni.

 

A te che parli
e nessuno capisce
regalo un bacio
per vederti sorridere.

 

A te che lotti
per non morire d’amore
regalo la vita
per non arrenderti mai.

 

9.12.’14

*

L’albero della fiducia

Da te avrò l’ombra
quando il corpo sarà riarso,
dall’inquietudine bruciato
e sì!
che speranza
possa divorar la febbre
che in vicoli ciechi
il cuor sospinge
e tu, albero,
mi porgerai un frutto
se avrò fame
e non vorrò cercare,
quando avrò freddo
sarà il tuo tronco
a dar sollievo
e quel vento,
quel vento
che di sconforto il sangue gela
e di abulia
le mie gambe ferisce,
quel vento
sarà brezza
e vano
il suo spirare addosso.
Avrò da te le foglie
che mi lasceranno dormire
quando il mio sonno
di tormentati sogni sarà pieno,
vacuo il riposare allora
e tu, albero,
sarai per me radice
sarai seme
sarai linfa

 

sarai il sole
di un nuovo giorno.

 

7.1.'15

*

Il galeone del mare d’argento

Un sogno nascosto
mi ha rapito
e sul galeone
che solca il mare d’argento
i piaceri non hanno segreti,
le notti
hanno il profumo
di federe ricamate con il vento,
le onde
il suono dei tramonti
delle aurore boreali,
le nuvole
passeggiano sul ponte
tessendo le vele
con fili di gioia.
Un sogno nascosto
mi ha rapito
e mai prigionia
è stata più bella.
Sul mare d’argento
ho lasciato i miei sogni
e navigheranno per sempre
tra i racconti del cuore.

 

28.11.’14

*

Caro anno vecchio

Caro anno vecchio,
ci stai lasciando.
Sembra che anche il tempo
qui debba morire
e io non sto contando i minuti
che mi separano dal nuovo anno
ma quelli che mi restano
da passare ancora con te.

 

31.12.’14

*

Un soldato in guerra

Sarà il sole
a farmi ricordare
il tuo calore,
le rose
il tuo profumo.
Saranno le notti senza te
a farmi desiderare
le tue carezze,
le stelle
i tuoi sorrisi.
Sarà il vento
a portarmi
la tua voce,
il dolore
le tue promesse.
Sarà la passione
a regalarmi i tuoi baci,
la solitudine
i tuoi abbracci.
Sarà la pace
a restituirmi te.

 

19.11.’14

*

I sogni della vita

Sono come farfalle
i sogni della vita,
volano intorno a te
e puoi rincorrerle
senza mai prenderle,
si fanno vedere
senza mai fuggire,
quasi toccare
senza mai sparire,
qualche volta
su di te si posano
e aggiungono una perla
alla collana della vita.

 

13.6.’14

*

Lasciati amare

Lasciati portare lontano,
colorerò il tuo corpo di luna
e un diadema di stelle
bagnerà le tue labbra,
sbocceranno le rose
tra i tuoi riccioli di seta,
danzeranno i giorni
tra carezze d’alabastro
e i guanciali fioriranno
nelle notti di sole.
Lasciati portare lontano
lontano tra le nebbie
che ti cullano cantando
lontano tra le fronde
che sussurrano sospiri
lontano tra i sogni
che ti prendono per mano.
Lasciati amare
e t’amerò d’amore.

 

5.11.'14

*

Le nuvole di novembre

A novembre
quando il temporale
sta passando
e l’azzurro
lentamente
riconquista il cielo,
le ultime nuvole
a scolpire si attardano.
Enormi statue
di cavalli imbizzarriti,
possenti corpi
di atleti che lottano,
leggiadri volti
di fanciulle che danzano
e mentre il tramonto le colora
e riveste il cielo di fantasia
i miei occhi sorridono
di bellezza scolpiti.

 

12.11.'14

*

Il pozzo dei sogni


Bevo assetato
al pozzo dei sogni
e alla tavolozza dei desideri
la mia penna attinge.
Di bellezza fucina
il peregrinare nel sonno
e d’informi forme
modellando scrivo.
Tormenti e passioni
rimpianti e amori
nostalgie di fanciullezza muse
che non più il cuore acquietano.
Bevo assetato
nel pozzo dei desideri
e di vecchiaia sarò vecchio
ma mai stanco di volere.

 

14.11.'14

*

Come quando è inverno

Al di là del mare
lancerò la mia rete
per pescare la scia
di luce e di fuoco
che il sole fuggendo
ha dimenticato sull’acqua
e per rischiarare i giorni
che durano minuti
lasciando il buio,
ferito, nel cuore

 

come quando è inverno.

 

25.9.'14

*

Nelle notti

Come coperta
il buio
i nostri corpi avvolge
e d’irrefrenabile sete
i sussurri parlano.
Nelle notti fremo
di piacere sconfitto
il mio sonno urla
l’animo assente
il dolore senza notti con te.
Tu … nelle notti
tra sogni … nelle mani
di velluto … i cuscini
sono fiori … i tuoi baci
stelle … nelle notti.
M’addormento stremato
d’amore
per te.

 

12.11.’14

 

Nella 2^ e nella 3^ strofa la seconda parola del verso può essere grammaticalmente e sintatticamente legata alla prima parola dello stesso verso o alla prima parola del verso successivo. La recitazione è, quindi, duplice. I puntini di sospensione della 3^ strofa indicano una pausa nella recitazione.

*

A picco sul cielo

Sulla scogliera,
dove vivono i sogni
e i colori sono desideri,
c’è una piccola roccia
su cui spesso mi siedo.
Sopra di me il mare,
fatto di musiche
che non si sentono
ma si vedono,
di fiumi
dove scorrono i tramonti
e le aurore
danzano con la luna.
Intorno a me
le mani del vento
raccontano storie
che posso toccare
mentre i raggi del sole
si rincorrono giocando
e sotto la scogliera
nebulose che cantano
vestono di luce
i capelli del cielo.

 

3.1.’15

*

I giardini dai fiori neri

I nostri giardini
hanno i fiori bianchi
ma non possiamo piantarli
in ogni parte del mondo
perché tanti giardini
hanno i fiori neri
e sono sempre fiori,
sempre belli.
Ci odieranno
se vogliamo convincerli
che i nostri
sono più belli.

 

28.12.'14

*

Il rosa del cielo

Si tuffa nel mare
il rosa del cielo
in una sera di pioggia
dipinta dal sole.
S’annuncia il monsone
ancor giovane ma forte
e un tappeto di nuvole
su di me si distende.
Orizzonte d’oriente
frastagliato di lampi
tra sprazzi di luce
in un tramonto di rosa.
Se non fossi uomo
vorrei essere vento
per viaggiare e vedere
le emozioni del cielo.


16.6.'14

*

Il cofanetto di perle

C’è un cofanetto di perle
nel mio cuore
e ogni tanto lo apro
per regalarmi gioie.
Le ho raccolte
in fondali di seta
dove le carezze
hanno petali
e i baci
sanno di miele.
Le ho trovate
lungo fiumi di sorrisi
dalle sponde
colorate di passione,
nelle vallate
dove di dolcezza
si seminano i campi,
sulle cime di montagne
fatte di premure
dove di affetti
si ricoprono i prati.
Sono gli amori della vita.
C’è un cofanetto di perle
nel mio cuore
e ogni tanto lo apro
per regalarmi gioie.

 

15.4.'14

*

Da sempre

Tu, che ora ascolti, voltati e guardati intorno.
Che cosa sono se non grida o gemiti
che ovunque laceranti rimbombano,
assordando orecchi, cuori e coscienze?
Che cosa sono se non le armi
che non smettono di parlare?
Sembra che il sangue sia cibo
che il dolore sia acqua
veleno il piacere
dolce il soffrire.
Scorre il tempo
da sempre
vano
è.

 

27.12.'14

*

Intolleranza

(a tutti gli amori proibiti)

 

Nell’universo
c’è spazio per tutte le stelle,
solo tra gli esseri umani
non c’è posto per tutti gli amori.
Aspetterò di diventare una stella
per poterti amare.

 

28.11.'14

*

Indimenticabile

Indimenticabile
sei
come ogni attimo
trascorso insieme,
attimi intensi
temporale d’estate,
dolci
occhi che parlano
mimando abbracci,
fuggevoli
fermati, Tempo,
e fa’ che Amore
duri una vita,
sensuali
stretti stretti
di piacere immersi
gemiti fremiti
il cuore sobbalza.
Indimenticabile
sei
né mai dimenticarti
potrei
e non sia giorno
non sia notte
senza di te
deserto altrimenti,
lontano da te
mani che s’aggrappano
al vuoto del niente,
solo per poco con te
lacrime d’ortica
che la pelle bruciano
negli impotenti ricordi,
mai più ancora con te
cantando l’Indimenticabile
tra versi che cercano
negli anfratti della memoria
inutili sollievi.

 

31.3'14

*

La marea

Tanto tempo fa
le sirene amavano gli uomini
e gli uomini amavano le sirene
ma non potevano incontrarsi
perché il mare non voleva.
Le sirene abitano nelle grotte
vicino alla costa
ma il mare le riempiva di acqua
cosicché gli uomini
non potevano mai avvicinarsi.
Per questo i pesci non ridono.
Erano sempre tristi
perché le loro sirene piangevano.
Il mare si commosse
e creò la marea
così
quando l’acqua si ritira
gli uomini
possono scendere nelle grotte
e incontrare le sirene
e quando c’è la marea
i pesci ridono.

 

29.1.'15

*

Il poeta


Il poeta è un giocoliere
che al posto dei birilli
usa le parole,
è un illusionista
che nel cilindro
nasconde i sogni,
è un sarto
che sceglie i tramonti
per vestire l’amore.

 

29.9.'14

*

Alla fantasia

Alla fantasia
ho donato il mio cuore
perché mi porti
dove la mente
non può vedere,
oltre le paludi dell’uomo
e i confini del tempo.
A lei
ho affidato i miei passi
tra i cespugli di spine
e le strade di lava
che i miei piedi feriscono.
Triste, Fantasia,
aver bisogno di te
solo per sognare.
Di fantasia
il bambino vive
di fantasia
l’uomo muore.

 

23.3.'14

*

In un attimo

Ci siamo conosciuti
abbiamo capito subito
che quello era il nostro giorno,
abbiamo provato desiderio
senza chiederci il perché,
ci siamo amati,
senza chiederci per quanto,
ci siamo tenuti per mano
e abbiamo diviso tutto
senza lasciare che niente
potesse dividerci.
Tutto questo in un attimo,
prima che la macchina
che ti portava
superasse la mia
e nei nostri sguardi
c’era l’amore di una vita.

 

10.2.'14

*

Malinconia

Dove i sogni diventano realtà
e la realtà non ha bisogno di sogni,
dove il sole non tramonta mai
e ogni notte ha le stelle,
dove le rose sono senza spine
e i deserti pieni d’acqua,
dove gli oceani si possono bere
e sulle nuvole si può dormire,
dove gli uomini possono rimanere bambini
e i bambini non hanno paura di diventare grandi,
dove le favole non esistono
e le cose belle durano per sempre.
Solo così mi piace
tutto il resto è malinconia.

 

9.12.'13

*

Ghiacciai alla deriva

Incontro ogni giorno
ghiacciai alla deriva,
con quelle bocche piene
di pensieri vuoti,
lo sguardo
consumato dalla tristezza,
il fegato
inacidito dall’acredine,
il cuore usurato
da una vita senza calore,
troppo arida
per non andare alla deriva
nell’oceano della solitudine.

 

28.11.'13

*

Voglio amarti

Voglio amarti
e non avrò paura del tempo
che corrode la passione,
non avrò paura della monotonia
che affossa il desiderio.
Voglio amarti senza chiedere nulla
se non un letto di rose,
senza cercare altro
se non il tuo sorriso.
Voglio amarti per offrirti la luna
e visitare insieme le stelle,
per tuffarci nel mare
e riemergere nel cielo.
Voglio amarti
e colorare la nostra casa
di gioie
affrescandone le pareti
di memorie.
Voglio amarti
fin quando l’ultimo sole
sarà tramontato
e se l’universo è eterno,
lo sarà anche il nostro amore.

 

22.3.'14

*

Gli aquiloni di cartapesta

Volano alti i sogni
nel cielo dei desideri
sospinti dai venti
del nostro volere
che instancabili soffiano
e per ogni dove sospingono
legati al filo della speranza
che tenace non cede
ma sono aquiloni di cartapesta
e bastano le lacrime
di chi si arrende
a farli cadere
finché il sole del nuovo giorno,
se mai vederlo vorremo,
saprà asciugare quelle lacrime
restituendoli al cielo.

 

27.6.’13

*

Per vincere il mio cuore

Cercavi sempre il mio abbraccio
anche quando dormivo,
il mio odore tra le lenzuola
quando mi alzavo dal letto,
la mia immancabile passione
quando mi svegliavi di nascosto.
Mi donavi i sorrisi
perché di più non volevo,
la tua giovinezza
perché nient’altro esisteva,
il tuo tempo
perché solo insieme scorreva.
Per vincere un cuore
sono inutili le parole
non bastano le promesse
non ci vogliono regali
serve solo un altro cuore.

 

25.11.'13

*

Qui niente dura per sempre

Qui niente dura per sempre.
Il fiore sfiorisce
la neve si scioglie
la pietra si sgretola
i ricordi sbiadiscono
i nostri cari ci lasciano
gli amori finiscono
i sorrisi si spengono
la notte lascia il posto al giorno
la pace alla guerra
la guerra alla pace.
Qui niente dura per sempre
e da voi?

 

14.5.’13

*

Il primo mazzo di fiori


A quattordici anni
di solo amore si può vivere
e oggi è il compleanno
che per mesi ha aspettato
per dire “ti amo”
alla sua bella
col sorriso sulla bocca
e il cuore tremante
d’emozione.
Corre il ragazzo
con i fiori nella mano
appena comprati
e già appassiti
perché di più non può pagare,
con i capelli spettinati
dalla pioggia e dal sudore,
con gli occhi spalancati
per la gioia e per l’orgoglio,
con le labbra che sussurrano
una promessa
per la vita.

 

1°.7.'13

*

Il cane da balcone

Tutto il giorno in balcone
ogni giorno in balcone
tutta la notte in balcone
ogni notte in balcone
due tre brevi passeggiate
giusto per fare
e poi ancora in balcone
e sempre in balcone.
Guardi il mondo
da una ringhiera
qualche volta abbai pure
per lo più sembra un latrato
disperato
disperato
aspetti cibo e una carezza
un profumo di sfuggita
una voce che credi amica.
Caldo o freddo
pioggia o neve
sei sempre un cane da balcone.
Non capisco perché sei lì
e se fossi in te
mi sarei già buttato.

 

27.11.’13

*

Le ultime fiamme della passione

C’è gente fuori
che ride, che balla, che parla.
C’è gente fuori
che cammina, che ama, che cerca.
Suona la musica
e arriva tra le finestre chiuse
sbarrate
per non fare entrare il nemico.
Il tempo sta consumando
le ultime fiamme della passione.
C’è gente fuori
e la sento
e non voglio sentirla
la musica entra
e non voglio fermarla.
Il tempo sta consumando
le ultime fiamme della passione.
Rabbuia il giorno
e tristezza fa paura.
Guardo le luci
delle lampare sul mare
e il mio sguardo
è cristalli di ghiaccio
sui riflessi del vetro.
Il tempo sta consumando
le ultime fiamme della passione
e io sono qui
ad arginare il mondo
perché non voglio che entri
ma la musica suona
e non voglio fermarla
finché le ultime fiamme della passione
bruceranno anche quella.

 

13.11.'13

*

Il campo incolto

E’ vero,
quel campo incolto
sa un po’ di disordine
non è curato,
sa un po’ di spreco
non è sfruttato,
sa un po’ di abbandono
non c’è controllo,
però mi piace

 

sa un po’ di libertà.

 

25.9.'13

*

Son tornate le stelle

Non aver paura
a passar per la Terra
– disse la luna alla cometa –
le piogge d’autunno
l’hanno oscurata,
hanno inviato
eserciti di nubi,
schiere di lampi e temporali,
legioni di venti e di tornadi
per far prigioniero
il sole.
Ma il giorno e la notte,
stanchi di nascondersi,
hanno chiesto aiuto al cielo
e oggi
son tornate le stelle.

 

10.10.’13

*

Bellissimo amore mio

Bellissimo amore mio
se t’avessi con me adesso
smetterei di vagare
per le stelle del cielo,
costruirei un castello
per riempirlo di fiori
e di luci di luna
ne adornerei le pareti,
chiederei alla notte
di colorarlo d’argento
e al tempo
di chiuderci a chiave
per restare millenni
abbracciato con te.

 

8.3.'14

*

Giochi di rondini

Giochi di rondini
nel cielo d’estate.
Sfrecciano
svolazzano
giocano
disegnano trame
dai neri e bianchi colori
e di ricami
par che l’azzurra volta
s’affreschi.
Seguono i miei occhi
ma nel rincorrerle
si stancano
finché esausti si chiudono
e in quel buio
ancor le rondini
volteggiano.

 

30.6.'13

*

Ninnananna

Dormi, fanciullo, è notte ancora
di agitati sonni il cuor privo
di ansie la mente scevra e vuota
e non sia per te tempo adesso
di navigar su burrascose onde
perché solo sorrisi e carezze
per il bimbo la sua mamma vuole.
Dormi, fanciullo, è notte ancora
qui non c’è odio e neppure guerra
non c’è fame, sopruso e violenza
avidità non fa gola all’uomo
con bontà sappiamo solo agire
amiamo amore sempre amore.
Dormi, fanciullo, è notte ancora
dolci fiabe la tua mamma canta.

 

4.3.'14

*

Sorseggio

Bevo poco e lentamente,
voglio il vento
se è gentile,
la pioggia
se non bagna,
il sole
se non brucia.
Bevo poco e lentamente.
Voglio il piacere
senza saziarmi,
il riposo
che non mi stanchi,
la vita
a piccoli sorsi
e quando l’acqua sarà finita
avrò bevuto tutto
senza affogare.

 

12.2.’14

*

I misteri del mare

Ho parlato con le onde
che capricciose
alla riva giungono.
Sembrano giocare tra di loro
a chi per prima arriva
a lambire la spiaggia
che curiosa
attende.
Mi hanno detto
che ognuna di loro
porta con sé
un mistero del mare
che poi diventa
un granello di sabbia
e adesso so
perché i granelli di sabbia
sono l’uno diverso dall’altro.
Sono i misteri del mare
portati dalle onde
per chi li vuole ascoltare.

 

4.2.’14

*

La passione di una volta

Una volta
la passione
mi svegliava al mattino
accarezzandomi i capelli,
destava i sensi
che nel torpore si cullavano.
L’immaginazione
era la sua amica
e insieme,
tenendosi per mano,
sul mio corpo passeggiavano.
Una volta
la passione e l’immaginazione
mi baciavano al mattino
e riempivano il mio letto
di ricordi e di speranze
lasciando che il desiderio
mi facesse vedere
anche al buio.
Chiamavano la fantasia
che ancor giovinetta
amava sognare
e dei più bei ricami
il mio cuore adornava.
Una volta
la passione, l’immaginazione
e la fantasia
mi svegliavano al mattino.

 

Una volta.

 

5.2.’14

*

Il temporale sul lago

Brontola il cielo
e il lago s’increspa.
Le scure nubi,
di temporal presagio,
il giorno rabbuiano.
Tacciono gli uccelli
spariscono i gabbiani
e sul pontile
le barche
cigolando si muovono.
Agitate
le canne si piegano
e mulinelli d’alghe
nelle acque ribollono.
Cade la prima pioggia
e dal tuono annunciata
repentina
la sfuriata arriva.
Veloce viene
e veloce se ne va.
E’ un capriccio d’estate.
Niente di più.

 

21.7.’13

*

La natura umana

Il nostro specchio
è la storia,
la sua cornice
commoventi fiabe,
il suo vetro
orrende tragedie.
Il passato
è sempre presente
e lo sarà in futuro
ma cambiare l’uomo
si può,
basta togliere il sale
all’oceano.

 

2.10.’13

*

Quando è sera

E’ arrivato il profumo del mare
sulle ali del vento
e ho aspettato
che il sole si addormentasse
sul giaciglio dell’orizzonte
per lasciare che le luci della città
sciogliessero il mio sguardo
nei riflessi delle acque
mentre una lunga scia
di sfarzosi gioielli dorati
mi rubava l’anima
per restituirla al silenzio.

 

16.11.'13

*

Saranè

Saranè
è dolcezza da baciare
quando le prime luci del mattino
accendono i capelli
che le mie mani avvolgono
e i miei sensi sfiorano.
Saranè
è grido impetuoso di passione
che la voce del vento sussurra
quando anche un giorno
senza amore
trasforma il cuore
in un deserto.
Saranè
è bellezza che fa sospirare
quando le onde del mare
ci cospargono di riflessi,
è tenerezza da custodire
mentre il suo sorriso
ne illumina lo sguardo
e se sparissero le stelle
saprei dove cercarle.

 

31.12.’13

*

Verrà il freddo


Verrà il freddo
a colorare i monti
spennellando
di bianco le cime
e del sole d’inverno
le pendici.
Verrà il freddo
ad argentare le pianure
di brina e gelo
a ricoprirne i prati.
Verrà il freddo
a trasformare il mare
a sollevare le spumose onde
rabbuiandone l’azzurro.
Verrà il freddo
a ripulire il cielo
inondandolo di luce
e di trasparente bellezza.
Freddo verrà
a intirizzire le genti
che conteranno i giorni
per riveder primavera.

 

25.12.’13

*

Solo per te

Mi sveglierei la mattina
poserei lo sguardo su di te
e contento
il mio giorno
sarebbe già pieno.
Solo per te
riuscirei a vivere
senza desiderare altro,
riuscirei a non desiderare altro
per continuare a vivere.
Solo per te
sarebbe bello
scalare il cielo
per portarti una stella,
cavalcare una cometa
per fartela vedere,
spogliare il sole
per donarti i suoi raggi.
Svuoterei un oceano
per raccogliere le perle,
prenderei un tramonto
per offrirtene i colori
e solo per te
spargerei le lacrime al vento
per conservare solo i sorrisi.

 

26.9.’13

*

In quei giorni


In quei giorni
in cui il sole accende
i contorni delle nuvole
che a sprazzi
fanno intravedere il cielo,
quando il mio spirito non sa
se dar ragione alla tristezza
della penombra della sera
che lentamente s’annuncia
o all’allegria della luce
che velata filtra,
in quei giorni
rimango fermo a ricomporre
echi lontani
di piccoli
indimenticati
indimenticabili
frammenti d’amore.

 

26.12.’13

*

Mezza luna a maggio

Mezza luna a maggio
si è fermata sul mio balcone.
Mi ha raccontato
del caldo dell’estate
che la soffocava,
delle piogge d’autunno
che la bagnavano,
del freddo d’inverno
che l’intirizziva
e del sole di primavera
che le ha donato un fiore
e mi ha detto
che l’aridità
(dell’estate)
fa piangere lacrime
(all’autunno)
e rende di ghiaccio il cuore
(dell’inverno)
finché la speranza del sole
fa nascere una rosa
(in primavera).

 

14.8.’13

*

Le onde rosse del mare (agli emigranti per mare)

E’ arrivata un’onda
sulla mia spiaggia,
piena di sangue
e di dolore.
Si è spenta
silenziosa e triste
sulla sperata sabbia
e tra la sua schiuma
c’era il sorriso di un bimbo
che mai vedrà
la mia terra.

 

5.10.’13

*

Una cosa sola

Se tu piangi io piango
se tu ridi io rido
e continueremo ad amarci così
abbracciati
fin quando la luna
si stancherà
di donarci i suoi raggi,
fin quando il sole
si dimenticherà
di svegliarci al mattino.
Se tu piangi io piango
se tu ridi io rido
e continueremo così
a riempire i giorni di promesse
e le notti di speranze,
a trovare nei nostri sguardi
intese
e nelle mani che ci accarezzano
dolcezze.
Se tu piangi io piango
se tu ridi io rido
e non sarà più primavera
se non ci sarai anche tu,
non guarderei più le stelle
se dovessi perderti,
non aprirei più gli occhi
se sapessi di non trovarti.
Se tu piangi io piango
se tu ridi io rido
e se il vento avesse le ali
racconterebbe all’universo
la favola dell’amore.

 

18. 1. ’14

*

Insensibile

Quando di notte ti sfioro
mugugnando ti allontani,
a te mi struscio al mattino
e sbadigliando ti rigiri,
cerco un contatto
per dire buongiorno
e come un orso
senza capire mi ignori,
preparo la colazione
e ogni cosa sembra dovuta,
accenno un sorriso
ma anche uno sguardo
sembra fatica
poi ognuno al suo lavoro
e se ti chiamo
sembri sorpreso,
se mi manchi
non te ne accorgi,
se sono triste
non lo avverti,
stanca
non ti importa.
Quando ti fa comodo
ci sono,
quando ho bisogno di affetto
non esisto,
quando ho bisogno di una carezza
non sai che fare,
di una parola
non ti sprechi.
Sembri un fakiro
in un letto di spine
e se ho sbagliato
è perché in gioventù
la passione acceca
e vale più
di un tramonto sul mare.

 

26.11.’13

*

I colori del cielo

Ieri
dormendo
ho disegnato il cielo.
Ho usato il rosa
come i tramonti
che da bambino aspettavo
per coricarmi con loro,
il viola
come le nuvole
che da ragazzo rincorrevo,
il rosso
delle rose che ti piacevano,
ho usato il blu
delle notti
in cui da giovane ti stringevo,
il giallo
come il sole
che di luce
ha illuminato
per tutta la vita
il nostro amore
e da ultimo il grigio
come le lacrime
che da vecchio
devo versare
per non averti più con me.

 

6.10.'13

*

Di fronte al mare al calar della sera

Cedo
di fronte al mare
i miei occhi alla sera
e lei per me li posa
sulla scia di luna

finché l’ultimo bagliore
avrà ornato il cielo
di diamanti e rubini
smeraldi e topazi
e al mattino
quando il sole
rischiarando
si leva
riuscirò a richiuderli
per sognare bellezza.


15.7.’13

*

Le sfumature dell’amore

Passione arde
nel cuore inquieto
di dubbi velata
la mente chiede
non sarà un sorriso
a coprire un gesto
che il giorno offusca
e la notte agita
scende una lacrima
speranza fugge

 

dal dolore spezzata

 

tra rivoli di gioie
e frammenti di ricordi
che ancorati al petto
dalle mani svaniscono
per ritornare forti
e come nebbie incerti
i profumi spingono
a cancellare ansie
e sarà l’amore
a farmi amare ancora.

 

26. 8. ’13

*

Un amore lontano

Sarà il vento
a portarmi il tuo profumo,
attraverserà i mari
e terre lontane,
si abbasseranno le montagne
per lasciarlo passare,
spariranno le nuvole
per non fermarne la corsa
e io sarò lì
sulla riva ad aspettare,
giorni e notti
e notti e giorni,
finché il tuo corpo ancora
mi riempirà di te.

 

14.2.’14

*

Sora Ciabatta

E ticchete
e tacchete
e ticchete
e tacchete
Sora Ciabatta
s’è svegliata
ha inforcato le ciabatte
e s’è alzata.
Son zoccoli duri
di legno pesante
c’è chi li porta
e per niente li senti
ma Sora Ciabatta
è sempre un martello
li sbatte li risbatte
ci cammina ci corre
sembra un gregge di pecore
una mandria di bufali
e a volte cavalli
al passo o al galoppo.
E ticchete
e tacchete
e tacchete
e ticchete
se abiti sotto
non salvi
gli orecchi
la testa neanche
il sonno nemmeno.
E ticchete
e tacchete
s’è svegliata Sora Ciabatta
aiuto siam fritti
non so se scappare
urlare o gridare
vien voglia di uscire
e tornare di notte
sempre che dorma
e non soffra d’insonnia
perché allora davvero
fuggo vendo tutto
mi trasferisco in un monastero.

27. 12. ’13

*

Senza pace

Di guerre non si stanca
di massacri non si vergogna
di complotti non si priva
di potere non si sazia
di litigare non fa a meno.
Alla violenza non rinuncia
all’ingordigia non resiste
alla prevaricazione non reagisce
ai soprusi non si oppone.
Di fronte alla crudeltà
non si scompone
di fronte alla tortura
non vuol vedere
di fronte al dolore
non si commuove.
Con la sofferenza
vuol convivere
con la povertà
vuol prosperare.
Senza pace
c’è solo l’uomo.

*

Indimenticabilmente

Non c’è attimo
che la tua mano non m’insegua
nei giardini del tempo,
i cui sfioriti fiori
non muoiono,
che la tua bocca non mi sfiori
nel castello dei ricordi,
in cui ogni stanza
custodisce un tesoro,
che la tua pelle non risvegli
i mai sopiti piaceri
con i cui torrenti in piena
ho costruito un mare.
Non c’è attimo
in cui valga la pena
di dimenticarti
per non soffrire di nostalgia,
di non pensarti
per coprire i desideri,
di non amarti
per non svegliarmi in un deserto
e indimenticabilmente
ogni giorno più indimenticabilmente
ti aspetterò.

*

Il mondo fuori

Fuori c’è tutto un mondo
che non si vede
rannicchiati sul letto
o seduti a sognare,
che si trasforma tra i fumi dell’alcool
o nell’ebbrezza di una pillola.
C’è un fiume di gente
che straripa
gli argini dell’apatia,
una cascata di colori
che ridipinge
i neri muri della casa,
un ritmo vitale
che spezza
il silenzio dell’angoscia,
un canto sereno
che copre
il suono assordante della monotonia.
Fuori
c’è tutto un mondo
lascia la gabbia
e vola.


7. 6. ’13

*

Vorrei essere un bimbo

Ho due anni
e tanti fili
per le braccia
anche in testa
me li mettono
e qualche volta
nelle gambe,
non capisco
cosa fanno
però piango
perché fa male.
M’han detto
che fuori
il mondo è bello
ma quando esco
da questa scatola?
Ho due anni
e tanti fili,
se fossi un bimbo
non lo farebbero
griderebbero
che orrore,
anche tu
lo penseresti.
Ma un topolino
non commuove
e quando
grido
di dolore
nessuno sente
nessuno ascolta
nessuno piange.
Vorrei essere
un bimbo
eppure
anch’io
ho mani, gambe,
occhi e orecchi,
ho naso, bocca,
nervi e cuore,
eppure
anch’io
tremo e soffro,
ho freddo,
ho paura
e ho dolore.
Vorrei essere
un bimbo
per vedere
il mondo
e dimenticare
una scatola
e tanti fili.

*

Il signor Santo Mio

Il signor Santo Mio
parla parla parla
non ascolta non ascolta non ascolta.
Dice che ama gli animali
ma il suo grosso cane
è sempre senza guinzaglio,
dice che è animalista
ma ha scarpe e cinte di cuoio,
che rispetta gli altri
ma lo fa solo
quando non costa.
Il signor Santo Mio
dice che non è violento
ma ama litigare,
che è tollerante
ma solo fino a quando
non scopre che a suo figlio
piacciono gli uomini,
che non è razzista
sempre che sua figlia
non ami un nero,
dice che è altruista
ma non pensa che a se stesso.
Mio mio mio
tutto il resto non conta.

*

Le otto del mattino

Corri
sbrigati
accelera
è tardi
dobbiamo andare
vai
non ti fermare
si ferma lui.
Attento!
Frena!
No, non frenare.
Le regole!
Servono solo
fin quando
non c’è bisogno
d’infrangerle.
Specchio
dell’uomo
la strada
a quell’ora.
Sol nel bisogno
l’umana natura
il suo vero volto
rivela
e fingiamo
d’esser bravi
finché
commedia dura.

*

Fasti del passato

Fasti del passato
a voi,
quasi a riassaporar sensazioni,
rivolgo il pensiero
quando il mio giorno
di gioie è parco
di delizie avaro
di speranze privo.
E seguirò la mia ombra
nei giardini del tempo,
tra labirinti di siepi
e cespugli spinati,
ormai vanamente rincorrendo
melodie del passato.

*

Alexander Platz

Ho lasciato gli occhi
nel bianco della tua pelle,
le mani
in un immaginario abbraccio,
la speranza
in un vago arrivederci,
il desiderio
in uno sguardo appassionato,
la passione
in un’inutile promessa,
il cuore
tra gli scrosci d’acqua
di Alexander Platz.

*

Sospiri d’amore

Sospiri d’amore
che il mio tempo
tormentandomi
allietate,
se non ci foste
non soffrirei
se non vi avessi
mi calmerei
e la mia vita
sarebbe un arcobaleno
senza colori.

*

Gli amori di un giorno

Gli amori di un giorno
sono quelli che non lasciano segno
se non tra i ricordi anneriti
della passione,
sono quelli che non feriscono
perché non possono sfiorarti,
che non ti sfiorano
perché non possono ferirti.
Sono quelli che si desiderano
senza paura di incontrarli,
che non ti stancano
senza paura di lasciarli.
Gli amori di un giorno
possono durare una vita
lasciando amaro in bocca
nostalgia nella mente
vuoto nelle mani
niente nel cuore.

*

Luce di luna

Bianca e lucida la pelle
al chiaror di luna
e sensuale
al suo abbraccio
che gli scuri riflessi
ancor più esaltano.
Sembran luci
in un mare di stelle,
tremolanti fari
in un cielo di perle.
Mi vesto d’argento
scintillante di luce
in una notte d’agosto
colorata di luna.

*

Il venditore di sogni

E’ diventato ricco
il venditore di sogni
perché tutti li vogliono.
E’ più facile
vivere di sogni
che vivere di realtà.

*

Corri piano, Tempo

Corri piano, Tempo,
ché fretta non ho
di arrivare.
Vorrei vedere
la neve sciogliersi
il germoglio schiudersi
la foglia posarsi.
Lasciami godere
una notte di luna
senza che faccia mai giorno,
un giorno di luce
senza che il sole tramonti,
un tramonto sul mare
che duri fino al mattino.

*

Ma tu non ci sei

Ti aspetto ogni giorno
e ogni giorno
è così lungo
che il Sole
rinuncia a tramontare,
ogni ora è così vuota
che sembra inutile
sperare.
Ti aspetto ogni giorno
immaginando voci
che non riesco a ricordare,
abbracci
che sembra vano
desiderare,
carezze
che si perdono
nelle ombre della luce,
lacrime
che più che di gioia
son di dolore.
Aspetto ogni giorno
e ogni ora è un giorno
e ogni giorno
non ha più ore.
Aspetto

 

ma tu non ci sei.

*

Il venditore di speranze

“Venite, gente,
che di speranza
non si muore
e per un soldo
la vostra vita
cambierò”.
A tutte le ore
si affolla la strada
e quasi tutte le età
son qui rappresentate.
C’è chi deve ancora nascere
perché ha paura di uscire,
il neonato
perché vuole rientrare.
C’è il bambino,
che vuole crescere,
e il giovane,
che non lo vuole più.
C’è l’uomo maturo,
che è stanco,
e l’anziano,
che vorrebbe stancarsi.
Manca solo il vecchio
perché l’unica speranza
ce l’ha già
e se vuoi sapere qual è
chiedi al vecchio
più vicino.

*

Volevo innamorarmi

Avrei posato lo sguardo
in una gabbia
gettandone le chiavi
per non guardare oltre
e ho logorato il cuore
nella speranza di un incontro.
Avrei cercato di conservare
gli attimi
come mai sono riuscito a fare,
di custodirli
tra i gioielli della vita
se mi avessi donato
il sorriso che volevo
le parole che desideravo
l’amore che aspettavo.
Volevo innamorarmi
ma non me l’hai permesso.

*

Mai più ti rivedrò

Ho creduto di morire
nel vederti
perché il mio cuore
si è fermato.
Ho creduto di non poter più vedere
perché i miei occhi
non cercavano altro,
di non dover più desiderare
perché tutto quello
che ho sempre voluto
era lì
davanti a me.
Per una sera
solo per una sera
il tuo sguardo
mi ha riempito la vita

e mai più ti rivedrò.

*

Stretto a te

Gelsomino
tra le mie braccia
che si stringe e s’avvinghia,
stretto stretto
per sentirmi vicino,
su di te
per mai lasciarmi,
con te
per mai staccarmi,
forte forte
per amarci di più,
dentro di te
per non dimenticarmi,
per sempre con te
per non alzarci più.

*

Dormire

Mi piace dormire
senza rispondere
al richiamo del sole
che è già alto nel cielo,
rimanere con lo sguardo
impiastricciato di sonno
sfidando il giorno
e la frenesia del tempo.
Mi piace rimanere sdraiato
e godermi l’anestesia del risveglio
senza costringere il mio corpo
a farsi ingannare dai doveri
e la mia mente
a non rimanere
schiava dei piaceri

e se ti avessi accanto
non mi accorgerei che fuori
il sole
è già tramontato.

*

E non potrò più

Ho giocato tante volte
a chiudere gli occhi
e a non volerli più riaprire,
per morire e ferire
per punire chi mi amava,
perché ero stanco dell’aurora
triste per lo stesso giorno
vuoto anche di notte.
E quando
ormai troppo vecchio
capirò che gli alberi
perdono le foglie
perché la primavera
sta arrivando
solo allora
non potrò più riaprirli.

*

Hai la giovinezza

Hai la giovinezza
che la vita invoglia
hai la giovinezza
che la vita schiude.
Odo petali di suoni
che meravigliosi
ti circondano
indimenticabili
ti colorano
e lasciano
gocce di luce
che il tempo non sbiadisce.
Mai più
vivrai quell’attimo ancora
senza paura
che sia l’ultimo
perché hai la giovinezza,
in un’alba striata di passione
prima di un tramonto
velato di stanchezza.

*

La stanza dei fenicotteri rosa

Sui suoi bianchi divani
le nostre mani hanno parlato,
tra le tende turchesi
ci siamo nascosti
mentre i gialli fiori sui bambù
divertiti
ci guardavano.
Sui pavimenti neri
i nostri piedi
si rincorrevano
spargendo sorrisi
nel verde delle lenzuola
e i fenicotteri rosa
sulla parete
narreranno sempre
la nostra fiaba.

*

La pesca sportiva

Il Colosseo un laghetto
un uomo un pesce
una belva feroce un tranquillo pescatore
denti aguzzi un amo acuminato
una folla inferocita i figli che guardano
urla di dolore il pesce non può urlare
sangue sangue
sofferenza sofferenza
agonia agonia
morte morte.
Non vedo la differenza.
Dimenticavo,
è solo un pesce.

*

Sotto un manto di stelle

Sotto un manto di stelle
mi sono disteso
ad ascoltare il silenzio
che dall’alto mi chiamava.
Ho vagato per il cielo
cercandone la fine
senza riuscire a immaginarla
e solo allora
ho rinunciato a capire.

*

Il vestito d’argento

Stanca d’indossare
il vestito d’oro
del Sole d’estate
e quello di luce
delle piogge d’autunno,
la vanitosa campagna,
alle più belle vesti
abituata,
ha chiesto all’inverno
un vestito nuovo.
Il giovane inverno
ha chiamato
la brina e il freddo
la rugiada e il mattino
la terra e l’aria
per donarle il prezioso ricamo:
un abito d’argento.
E oggi
ho visto la campagna
specchiarsi nei miei occhi.

*

Praga la bella

Mi hai colpito,
quando ormai ben poco
poteva farlo.
Mi hai baciato
lasciandomi il sapore
delle tue labbra
che mai più si staccheranno.
Mi hai riempito gli occhi
di fulgidi gioielli
e guglie colorate,
di indelebili visioni
tra fiaba e realtà
tra passione e stupore
ammirazione e desiderio.
Mai più sarò
come prima ancora
e porterò con me
i riflessi della Moldava
incastonati sulla mia pelle
cosparsa ora e per sempre
della terra di Bohemia.

*

Rosa d’inverno

Sola
su un flebile stelo
di foglie prive
dal freddo falciate
svetti
e nel giardino primeggi.
Petali rosa
allargano il cuore
perché rosa d’inverno
se vuol nascere
nasce
e i suoi colori
orgogliosa vanta
senza aspettar
che Primavera arrivi.
Sono cresciuto
rosa d’inverno
in un giardino
dai fiori di ghiaccio
e cespugli avvizziti
e distrattamente
guardandomi intorno
rosa d’inverno
continuerò a morire.

*

Il più bello

E’ più bella la Luna
o il Sole?
Una notte di stelle
o un giorno d’estate?
Una goccia di rugiada
o un riflesso sull’acqua?
E’ più bello
il mandorlo a primavera
o la mimosa
nel suo giallo più intenso?
Non chiedermi
cosa amo di più
perché un oceano
non basterebbe
a placare la mia sete
e l’universo
a riempirmi il cuore.

*

Odore di primavera

Quelle nuvole
che solo gennaio
sa disegnare
in quel cielo
che solo l’inverno
può affrescare
con quei colori
che solo il freddo
fa vedere
eppure oggi

ho sentito odore di primavera.

*

Che cos’è?

Che cos’è
che mi fa tremare le mani
e battere il cuore
se non passione?
Che mi toglie l’appetito
e mi brucia lo stomaco
se non desiderio?
Che cos’è
che non mi fa dormire
e mi costringe a sognare,
che mi toglie le forze
e mi scaraventa a terra,
che mi fa parlare senza riflettere
riflettere senza pensare?
Che cos’è
che ridona giovinezza
quando vecchiaia s’intravede,
che ridona il sorriso
quando tristezza ha il sopravvento?
Che strappa attimi
al dolore,
dolci momenti
all’angoscia.
Che fa sognare
se non c’è più niente,
lottare
se non si ha più voglia.
Non so se l’uomo
sia così cieco
perché non vuol più vedere
o non sa vedere
perché ha perso la vista.

*

Cos’altro di più?

Mi hai fatto penare
battere il cuore
consumare la mente
impreziosire le mani.
Mi hai fatto ridere di gioia
gemere di passione
piangere di nostalgia
tremare di eccitazione.
Mi hai fatto vivere di speranze
spegnere di dolore
accendere di piacere
stancare di delusioni.
Mi hai fatto soffrire
sollevare
crollare
rialzare.
Mi hai fatto desiderare
rinunciare
volere
perdere.
E se questo non è amore,
cos’altro lo è?

*

La conchiglia e lo scoglio

“Lasciami riposare
sulle tue rocce”,
disse la vecchia conchiglia
all’inaspettato scoglio,
“perché l’adirato mare
questa notte
non dà pace”.
“Riposati, conchiglia”,
rispose lo scoglio,
“ma come dono
la tua casa devi lasciare”,
“Allora lascio te, scoglio”,
replicò la conchiglia,
“perché di stanchezza
morirò
ma senza casa
morirei prima”.

*

Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
portami i doni
che ho sempre voluto.
Portami affetto
per i bambini,
un sorriso
per gli anziani,
portami pace
dove c'è guerra,
amore
dove c'è odio.
Portami il sole
quando fa freddo,
l'acqua
quando c'è sete.
Portami le stelle
per chi non ha speranza,
la fiducia
per chi non crede.
Portami i doni
che ho sempre voluto.
Regalami un padrone
per quel cane abbandonato,
un po' di pietà
per gli animali maltrattati.
Regala la serenità
se qualcuno l'ha persa
e la gioia
per quelli che non la conoscono.
Dona un cuore
perché tutti ne hanno bisogno,
il rispetto
dove i più forti
vincono sempre,
un amico
a chi ha solo nemici.
Portami i doni
che ho sempre voluto
e fa che in tutte le case
sia sempre Natale.

*

Sarai sempre nei miei pensieri

Potrà essere il tempo
a voler distruggere i ricordi
il desiderio
a volerli conservare,
potrà essere il rancore
a voler cancellare
il nostro amore
la nostalgia
a non permetterlo.
Potrà essere la paura
a non farci vedere
l’indecisione
a non farci parlare
ma che ciò duri
un attimo o una vita,
sarai sempre nei miei pensieri
perché la ragione
è una pietra,
l’amore
una piuma.

*

Solo per un attimo


Ho chiesto al vento
di prestarmi le ali
per fuggire lontano,
al gelo
di cospargermi di ghiaccio
per non potermi più alzare.
Ho chiesto al mare
di annegarmi,
al fuoco
di bruciarmi.
Ho chiesto lava al vulcano
per diventare pietra
e fango alla terra
per sprofondare.
Tutti
mi hanno regalato una notte
perché dopo la notte
sorge sempre il sole.

*

Amami

Amami
con la forza del leone
e la dolcezza del cerbiatto,
con la passione di un giovane
e la saggezza di un vecchio.
Amami
con l’impeto di un uragano
e la serenità di un ruscello,
col calore di una mamma
e il desiderio di un bambino.
Amami un minuto
una notte
una vita.
Amami sempre
solo adesso
ogni volta che vorrai.
Amami comunque
ma amami.

*

Stanca di essere stanca

Sono stanca
di essere donna
e di lottare
per continuare ad esserlo.
Sono stanca
di essere moglie
e di soffrire
per non continuare a perdere.
Sono stanca
di essere madre
e di piangere
per continuare ad amare.
Sono stanca
di essere persona
e di ferire
per continuare a non morire.
E stasera
sono stanca di essere stanca
ma forse sono solo ubriaca
e domani
sarò stanca di esserlo ancora.

*

Quel luccicar di stelle

Scintillante come il giorno
questo buio di notte
con la luna che allunga
i suoi raggi nel cielo
nel cui chiaror
bagno gli occhi
e quel luccicar di stelle
nell’ammirare assorta
rende l’anima silente.

*

Il sole di notte

Luna rossa
così grande
come mai ti ho vista,
così vicina
che i tuoi mari
sfiorar mi sembra.
Immobile
a guardar rimango
sgranando gli occhi
perché nel sogno
realtà svanisce
e mi lascio rapire
come solo bellezza
può fare.

*

Per non dimenticarti

Scrivo
perché la mia penna
possa conservarti
come la più preziosa
tra le gemme,
perché non voglio
che il tuo sguardo
mi lasci mai,
che i tuoi occhi
mi abbandonino
per sempre,
perché ciò che non è stato
sia dolcezza
da sognare,
perché per amarti
avrei smesso
di desiderare.
Per questo scrivo

per non dimenticarti.

*

Torno domani

Torno
domani
e rallegrerò il cuore
con il calore dell’affetto
che nessuna bellezza al mondo
vale.
Ho riempito gli occhi
dei più bei colori
e ritroverò
il bianco della mia casa
che tutti li racchiude,
dove il sole sorge
tra le pareti
e la luna tramonta
nel mio cielo di stelle,
dove mari e fiumi
hanno volti
e le conchiglie parlano.
Camminerò
tra fiori ridenti
e sarà come assaporare
la primavera
dopo un meraviglioso
inverno.

*

Un sogno è l’amore

Avidità e sete di potere
più o meno camuffate
in guerre, rivoluzioni
e repressioni.
Aiuti negati
per indifferenza
e sconvenienza
e vite lasciate a morire
tra rivoli di pietà
falsamente annunciata.
Animali torturati
sulle orrende griglie
dell’opulenza.
Il nostro mondo venduto
sugli impietosi altari
del progresso.
Amori proibiti
amori mancati
amori vietati
nascosti
soffocati
quando l’amore
non vuole divieti
non conosce catene
limiti
barriere.
Notte senza fine
e non sarà mai giorno
perché un sogno
è l’amore.

*

L’amore è un sogno

L’amore è un sogno.
Se viene non ti avverte
come arriva così sparisce
ogni volta lascia un segno
quando vuole ti trasforma
finché lo si vive non si muore
spesso ti ferisce
ogni tanto ti delude
qualche volta si dimentica
mai durerà per sempre.

*

Vorrei dirti

Seduto
ad aspettar che passi
ogni giorno aspetto.
Aspetto che il tuo sguardo
mi regali un sorriso,
che il mio sguardo
prima o poi ti manchi,
aspetto che quel momento
diventi il nostro momento
e che un istante
mi cambi la vita.
Fermati
ad offrirmi una speranza,
guardami
senza paura di conoscermi,
ascoltami
lasciando uno spiraglio
nel buio del giorno.
Vorrei dirti che tra le pietre
a volte nasce un fiore.

*

Giochi di nuvole

Giochi di nuvole
nel cielo di notte
e raggi di luna
a illuminare il buio.
Danzano
al ritmo del vento
che adagio sospinge
e fantasioso
a volteggiare invita.
Braccia di cotone argentato
e affusolate dita
di perle avvolte
si muovono
e si toccano,
e come ballerine,
eleganti,
nell’aria disegnano.
Vorrei volare
per abbracciare una nuvola
e danzare con lei
per tutta la notte
finché la musica del vento
continua a suonare.

*

La fragilità di un arrivederci

Ho visto un fiore
schiudere per me
i suoi petali di seta.
Ho sentito il suo profumo
avvolgermi di freschezza,
i suoi steli
accarezzarmi il viso,
il suo respiro
sussurrarmi nell’orecchio,
il suo rammarico
per la fragilità di un arrivederci,
una lacrima
trafiggermi il cuore.

*

Briciole d’amore

Quando il pasto è consumato,
tra irraggiungibili illusioni
irrealizzabili promesse
inconsapevoli bugie
e parziali verità,
quando siamo sazi
e s’appagano i sensi
si acquietano le brame
e si spengono gli ideali,
rimangono solo briciole,
briciole d’amore.

*

Amore amore

Senza di te non vivo
solo con te mi piace,
amore amore,
bello profondo inebriante
accarezzami
stringimi baciami,
quando è sera
e il giorno è bello
perché verrà quel momento,
al risveglio
quando tutto sa di te
e alzarsi sa di niente.
Soli non si è mai
e basta chiudere gli occhi
per ritrovarsi accanto,
sperduti non ci si sente
e basta stringersi la mano
per scalare una montagna,
guardarsi negli occhi
per vedere anche al buio.
E non mi stanco
di dire amore amore
perché se ci sei tu
ci sono anch’io.

*

La calda notte d’agosto

Tutto è caldo
stanotte,
il mio letto,
distesa di sabbia
rovente,
il cuscino,
zolla di terra
bruciata,
l’aria,
lapilli di lava
incandescente,
persino la bocca
par che aliti scirocco.
Calda notte d’estate
e solo quando
non ci sono più
si piangono
le cose belle.

*

Come solo una donna potrebbe

Amiamo i bimbi
come solo una donna potrebbe
e a volte anche di più
per quanta dolcezza
è nel cuore.
Par che l’uomo
tenerezza non conosca
e di brutezza viver sa solo.
E vorrei spargere amore
come solo una donna potrebbe.

*

Ali di farfalla

Ho lasciato
che le mie ali
di farfalla
mi portassero lontano.
Le ho lasciate muovere
per non fermarmi mai,
le ho lasciate sbattere
per sentirmi vivo.
Ho conosciuto
fiori vicini,
attraenti e profumati,
fiori lontani,
la cui bellezza mi ha rapito.
Mi sono posato
per un momento
e ogni momento
è durato una vita,
troppo breve
per non desiderarla ancora.
Ho sperato di perderle
e ho lottato
per riaverle.
Fragili
perché fatte
di solitudine,
spesso tristi
perché cosparse
di lacrime,
quando nostalgia
riaffiora,
preziose amiche
in una notte
senza stelle.

*

Né dirai

Non dirai ti voglio
perché un uomo non chiede
non dirai mi manchi
perché un maschio non prova
non dirai ti penso
per non sembrare debole
né dirai ti amo
per non sentirti donna.

*

Dimenticanze

C’era una volta un ricco,
un tempo povero,
che ora dice al povero
di non fare
quel che lui da povero
ha sempre fatto.
C’era una volta
un uomo sazio,
un tempo affamato,
che ora dice all’affamato
di non mangiare
quel che lui da affamato
ha sempre mangiato.
C’era una volta
un padre,
un tempo figlio,
che ora dice al figlio
di non cercare
quel che lui da figlio
ha sempre cercato.
C’era una volta
un uomo intollerante,
un tempo tollerante,
che dice al tollerante
di non tollerare
quel che da tollerante
era normale tollerare.

Dimenticanze
piccole
come l’uomo
false
come i suoi sogni
inutili
come le sue speranze.

*

Mi mancherai

Mi mancherai
e sarà come piangere
lacrime che bruciano
mentre gli occhi
si gonfiano
e le labbra
ricordano.
Mi mancherai
e le mie mani
disegneranno nell’aria,
mimando
abbracci e carezze,
per poi ricadere
giù di colpo,
interrotte da un sospiro
che lacera il cuore.
Mi mancherai
e vorrà dire
che la vita
riesce ancora
a stupire,
che il desiderio
riesce ancora
a non invecchiare,
che l’amore
riesce sempre
a far gioire.

*

Buonanotte a voi tutti

Buonanotte a Te,
Signore,
che il mio passo guidi
e la mia strada rischiari,
a te,
dolce amore,
che la mia vita accompagni.
Buonanotte al cielo,
che dall’alto mi sorride,
al mare,
che in lontananza mi chiama,
buonanotte al prato,
ora soffice giaciglio,
agli alberi,
il cui ondeggiar
mi culla.
Buonanotte alla Luna,
che più grande non ricordo,
alle stelle,
che più brillanti
non ho visto.
A voi tutti buonanotte
e che il nuovo giorno
sia per tutti
il più bel dono.

*

Fiore d’inverno

Sulla balconata
mentre passeggiando
senza pensieri vado,
un fiore d’inverno
distratto
il mio sguardo incontra.
Fiore d’inverno,
dalle fredde nevi
fin qui sceso,
pelle candida
e bocca rosea,
capelli color del grano,
occhi di ruscello alpino,
dolce
sedur si lascia
e per un attimo,
breve come la gioia
intenso come un bacio
emozionante come la vita
immortale come l’infinito
infinito come un ricordo,
nel mondo
non c’è più posto
se non per noi.

*

Il mercato della vita

Ho comprato il pane
per mangiare
l’acqua
per lavarmi
la salute
per non soffrire
i ricordi
per riassaporare
il piacere
per godere
la paura
per cambiare
un tetto
per dormire
l’amicizia
per mentire
l’altruismo
per ingannare
i vestiti
per riscaldarmi
la civiltà
per elevarmi
il futuro
per non preoccuparmi
una nave
per viaggiare
un figlio
per donare.
C’era tutto al mercato
tranne l’amore.
L’amore non si compra
e deluso
torno a casa contento.

*

Hai ragione, vecchio

Hai ragione, vecchio,
a parlare poco
perché le parole
non escono,
a non ridere più
perché la vecchiaia
è di mezzi sorrisi,
a non sognare più
perché rimangono
solo i ricordi,
a non contare più il tempo
perché ogni minuto
è un giorno,
a non voler pensare
perché ogni pensiero
può ferire.
E se era vero prima
è ancor più vero adesso
che la vita è fatta
di piccoli passi
tranne l’ultimo
ma è solo allora
che comincia il bello.

*

Non lasciarmi

Non lasciarmi al risveglio
tra le dune di un deserto
e la sera
tra le fredde mura
di un eremo.

Non permettere
che anni di amore
valgano meno
di istanti di rancore.

Non credere
che un gesto di rabbia
riesca a ferire gli altri
più di noi stessi.

Costruiamo con fatica
dimentichiamo con facilità
ci scopriamo con passione
ci lasciamo con rancore
e basta un niente
a farci riempire
le giornate di nostalgia,
le nottate di desideri,
la vita di illusioni.

Non lasciarmi
perché un arcobaleno
viene solo se piove.

*

D’estate, all’imbrunire

All’imbrunire
si stempera il caldo
e la morsa d’afa
allenta la presa.
S’asciuga la fronte
di sudore intrisa
e il delicato venticello
desiderata frescura
alfine elargisce.
All’imbrunire
di rosso si tinge il mare
il verde dei prati s’attenua
il giallo nei campi sbiadisce
di bianco s’accendon le stelle
l’azzurro del cielo scompare
il rosa l’orizzonte colora
e ogni estate
all’imbrunire
non avrei bisogno d’altro
se non d’amore.

*

Sempre solo

Sarò solo
ma i miei occhi saranno pieni
come i prati a primavera,
i ricordi mi appagheranno
quando poco
può ormai soddisfare,
avrò il tempo
di indossare i gioielli
che nel forziere della vita
avrò per anni accumulato,
di accarezzare visioni
così vive da sembrar vere.
Sarò solo
e avrò visto il tramonto
tingersi di rosa.

*

Assaggio di primavera

L’aria si riscalda
e il gentil venticello
timidamente
riappare.
I nudi alberelli,
di rattristarsi
stanchi,
di colorate vesti
fan pieno
il mantello.
Torna la rondine,
nei campi il verde
s’accende,
nei cuori la notte
rischiara,
negli occhi
si rincorrono le stelle
e la gioia
si riscopre
bambina.

*

Ci sarà qualcosa?

Se sapessi che oltre
non c’è niente
mi si stringerebbe il cuore.
Ci sarà qualcosa
o chiudere gli occhi
sarà come non averli
mai aperti?
Ci sarete
voi
ad aspettarmi
o vana
sarà l’attesa
di un dolce risveglio?
Ci saranno le cose belle
che ho sempre desiderato
o sarò stato un fiore
di un inverno
senza primavera?

*

Un’altra perla ancora

Un altro amore ancora
perché sono un cielo
e di stelle
ho il cuor pieno,
perché sono una rosa
che senza petali sfiorisce.
Di rarità si adorna
il mio monile d’argento,
brillan le sue luci
contro cui nulla può
l’opprimente notte
e attraverserei
il deserto a piedi
per un’altra perla ancora.

*

Sei ...

Sei acqua,
che disseta e rinfresca,
inaspettata goccia
in un deserto,
sorgente di vita
in un cespuglio appassito.

Sei fuoco,
che accende e riscalda,
sospirata fiamma
in un gelido ghiacciaio,
agognato tepore
dopo una notte di tramontana.

Sei terra,
nuda e preziosa
in una steppa bruciata,
desiderata linfa
tra pianure di lava.

Sei aria,
fresca e vitale
su cime alte e inarrivabili,
atteso soffio di vento
tra fessure
di caverne inospitali.

E senza di te
sarebbe un altro mondo.

*

Se volessi

Guarderei un fiore
se volessi ricordare
il tuo volto
e sognerò il sole
quando mi mancherà
il tuo sorriso.
Mi lascerei sfiorare
da una farfalla
se volessi sentire
le tue carezze
e chiederò a un usignolo
di cantare
per riascoltare la tua voce.
Cercherei una stella
se volessi ritrovare
la luce dei tuoi occhi
e immaginerei un tramonto
se mi ci volessi specchiare.
Se volessi dimenticarti
potrei solo chiudere gli occhi
per mai più riaprirli.

*

Eppure la mimosa è pronta

Freddo freddo
in questi giorni della merla.
Pioggia, grandine
e nei monti intorno
solo neve.
Niente
pare annunciar febbraio.
Eppure la mimosa è pronta,
l’unica a sfidar gennaio
e in quel giallo
ancora spento
c’è tutta la primavera.

*

Il cappellino

Vola
dalla testa del bambino
il cappellino
tanto amato
e dalla barca,
che veloce corre,
il vento
lontano
lo spinge.
Grande
il suo disappunto,
triste
il suo sguardo
e dolorose
quelle lacrime
che i dolci occhi
bagnano.
Perduto per sempre
e in silenzio
il suo piccolo cuore
si dispera.
Ma agli adulti
non sfugge
il dolore di un bimbo
e seppur veloce
la barca rallenta,
poi gira
e ognuno cerca
perché neppure un tesoro
varrebbe tanto.
Dapprima incredulo,
quando capisce
il suo sorriso
offusca il sole
finché la speranza
lascia il posto
alla gioia

e avremmo prosciugato
il mare
per rivederlo felice.


La poesia è dedicata a mio nipote Riccardo

*

La poesia

Cade la goccia
nel laghetto
e l’acqua sollevata
non ricadrà mai.
Parole
che fissano emozioni
altrimenti perdute,
imprimono indelebili memorie,
conservano il presente
preservando il passato
nell’impietoso futuro
come adesso …
e il sorriso di quel bimbo
sarà immortale.

*

Come brilla

Come brilla
quella stella.
Un solo sole
in una notte
di solo buio
riempirebbe un cuore
di un solo amore
e basterebbe
a non sentirsi più soli.

*

Ricorderò

Ricorderò un fiore
dai petali di cristallo
volteggiare leggero
e posarsi su di me.

Ricorderò un profumo
dagli effluvi di primavera
alzarsi delicato
e circondarmi di sé.

Ricorderò un prato
dai soffici rilievi
muoversi leggiadro
e addormentarsi con me.

Ricorderò un sorriso
del colore di un’alba
schiudersi come un sole
che mi porta con sé.

Ricorderò uno sguardo
profondo come un sogno
che non mi lascerà mai
e mi riempirà di te.

*

Accanto a una stella

Ho volato accanto a una stella
nel tornare a casa
e senza parole
abbiam parlato.
Mi ha raccontato
del cielo
che non ha fine
del tempo
che non ha inizio
dei pianeti
che non si contano
dei suoi abitanti
che non si conoscono.
Mi ha raccontato che una notte
il mare chiese all’uomo:
“Chi è Dio?”
e l’uomo chiese al mare:
“Chi è Dio?”
e tutti e due
alzarono gli occhi al cielo.

*

Quando comincia l’inverno

Pungente l’aria
inquieto il mare
insistente la pioggia
adirato il vento
spento il verde
tiepido il sole
scuro il cielo
corto il giorno
raro il fiore
triste il cuore
quando comincia
l’inverno.

*

Se avessi te

Se avessi te

Se avessi te
racconterei alla Luna
la favola dell’uomo
che ha amato una stella,
ringrazierei il Sole
per avermi donato
il suo raggio più bello.
Se avessi te
cospargerei il mio letto
di petali di rose,
conserverei il tuo profumo
tra i ricordi indimenticabili,
i tuoi capelli
tre le sete preziose,
il tuo corpo
tra i sogni di una vita,
le tue labbra
tra i cuscini di velluto.
Se avessi te
aspetterei che il mare
si colorasse d’argento
per vedere i tuoi occhi
anche quando non ci sei
e ti amerei tutti i giorni
senza chiedermi il perché

se avessi te.

*

E ancora ti vorrò

Passeranno gli anni
sgretolando quel poco
che sfuggente
di noi rimarrà,
passerà giovinezza
cancellando lo splendore
di quel tempo andato,
passerà la voglia di svegliarti
col profumo di una rosa,
di rincorrerti
tra i salici piangenti,
passerà la sera
senza desiderare il mattino,
passerà tutto
senza desiderare più niente

e ancora ti vorrò.

*

Perdonami, Signore

Perdonami, Signore,
se qualche volta sono cieco
e non riesco a vedere
oltre il fondo della mia tasca,
se qualche volta sono sordo
e non voglio sentire
se non quello che esce
dalla mia bocca.
Perdonami, Signore,
se non aiuto
lasciandomi trasportare
dall’onda,
se non alzo la testa
lasciandomi bruciare
dal deserto.
Perdonami
quando sono piuma
in balia del vento
dell’indifferenza,
quando sono pietra
in una montagna
di aride rocce,
spina tra le spine,
ghiacciaio tra i ghiacciai.
Perdonami, Signore,
e se vuoi far nascere
una stella,
scegli me
e insegnami
a brillare.

*

Il fiore della salvia

Il bel fiore,
dai trasparenti petali
di bianco e lilla
spolverati,
che il lungo stelo
ancor più ravviva,
i miei occhi
rapisce.
Bellezza,
portami via,
perché il mio giorno
con te divida.
Mai stancarmi
di te potrei
e guardarti
il cuor riempie.
Bellezza,
vanamente sospirando
per te
muoio.

*

Un attimo eterno

Ardo
nel guardarti
mentre
il mio cuor
rapisci
e per un attimo
eterno
null'altro
esiste.

Sogno
e appassionatamente
mi distruggo
cercando
una scusa
per non voler
morire.

Impietosa
la realtà
sorride
e crudele
la fantasia
reprime.

Si accorcia
la candela
che vana
brucia
finché
un soffio
di vento
spegnerà
il tramonto.

*

Il buio lontano

Ho rivisto
il mare.
L’ho rivisto
accarezzare
la sabbia
con la sua mano
bianca
e spumeggiante,
fendere
il vento
con l’onda
che ribolle,
confondersi
con l’orizzonte
in un buio
senza fine,
lontano,
irraggiungibile,
come
l’attimo
appena trascorso.

*

La collina degli aranci

Aspettavamo
una scusa
per rimanere soli
e lasciavamo
che il tempo
si dimenticasse
di noi.

Crescevamo insieme
tra il profumo
della zagara
dei bianchi
aranci in fiore.

Aprivamo
il cuore
tra confessioni
e non più celati
segreti.

Liberavamo
i sogni
rinchiusi
nello scrigno
della paura.

Pagine di gioventù
nascoste
tra i petali
di un fiore.

*

Temporale notturno

Tuona
il temporale
e dormir
non è permesso.
L’aurora
è lo scenario,
la sua luce
crea l’atmosfera,
la pioggia
ticchettando
suona,
il tuono
fa da solista
in un crescendo
da gran finale,
poi,
diminuendo,
la pioggia
sfuma,
il silenzio
chiude
il sipario
e un usignolo
comincia
il canto.

*

Sul sospirar del vento

Sul sospirar
del vento
ho guardato
il mondo
e ora piangendo
ora ridendo
ho gonfiato
il cuore
e logorato gli occhi.
Soffiando guarda
e guardando sospira
sfiorando
nel suo alitar
miserie e gioie
crudeltà e passioni
viltà e grandezze
nobiltà e debolezze.

Sconfortato
mi ritraggo.
Ho solo
briciole di cuore
ormai sparse
al vento.

*

La promessa

Non lasciarmi mai
perché
la tua promessa
non sia
un sussurro
al vento,
non si perda
nel fragore
di una cascata,
resista
all’urlo
del mare
in tempesta.
Non lasciarmi mai
perché
quella promessa
non sia solo
frutto di passione,
non sia neve
al sole,
perché
sia l’alba
di un giorno,
perché
sia un giorno
di una vita.

*

L’odore delle rose

Rose e roselline
a Maggio e non solo
punteggiano
siepi e giardini
spruzzando colore,
dispensando allegria,
profumando intorno.
Profumo
pungente
acre
unico
travolgente
appassionante
indimenticabile.

Odore di rose.

*

Sotto il mirtillo rosso

Dolci ricordi
contro cui
nulla può
l’empio tempo
che il sentire
attenua
e il piacere
offusca.
Sotto il mirtillo rosso
carezze
che non muoiono mai
baci
che sanno ancora
di adesso
abbracci
che stringeranno sempre
profumi
che nostalgia ravviva
gemiti
che nel cuor risuonano
sussurri
che l’orecchio sfiorano
in quell’ora d’amore
sotto il mirtillo rosso.

*

Il verde dei miei prati

L’ho portato
con me,
nascosto
tra le pieghe
degli occhi.
Dovunque
io sia andato,
era lì.
L’ho trovato
tra le nevi
perenni,
tra i deserti
di sabbia
bruciata,
l’ho visto
colorare
ghiacciai
e aride
steppe,
riempire
brulle
savane
e pietrificate
foreste.
Non è mai
andato via
perché
non gli ho
mai permesso
di andare via. 
E’ con me,
è dentro di me,
è il verde
dei miei prati.

*

Cielo di neve

Neve
è nell'aria
e minaccioso
il cielo
di cinerea
luce
la campagna
avvolge.
Una fitta
coltre di nubi
oscura
il giorno
che in notte
si tramuta.
Prigioniero
il sole
ai cupi
nuvoloni
bussa
e un timido
chiarore
lontani contorni
rischiara.
Neve
è nell'aria
e neve cadrà
ma nel guardar
mi riscaldo
perché
le mimose
sono ormai
fiorite.

*

Andiamo a pescare, figlio

Oggi è domenica.
Le scuole sono chiuse.
Grazie a Dio
ci sono le scuole
perché ognuno
ha diritto
di studiare.
Siamo già andati
a Messa
e abbiamo fatto
il nostro dovere
di bravi fedeli.
Abbiamo già portato
i cani a lavare.
Dio,
che animali meravigliosi
i cani.
E’ bello
amare gli animali.
Oggi non c’è
la riunione del gruppo
contro la caccia.
La festa
per raccogliere i fondi
per la tutela dei bambini
avrà luogo questa sera.
Questa mattina
siamo liberi.
Andiamo a pescare, figlio.
Così ci divertiamo
un po’.

*

Contemplazione

Placido,
a rasentare il mare,
come specchio di cielo,
il lago s’adagia.
Voli di uccelli
a disegnar trame
che fantasia ricama,
cornici di fiori
che la trasparente tela
di colori accende
e lunghi rami
che il tremolio dell’onda
ancor più ravviva.
Ferma,
la mia mente guarda
e col pensier
m’immergo.

*

Il cespuglio di rose

Sbocciano le rose
in questi giorni
a maggio.
Belle
che più belle
non potranno,
verdi
che più verde
non avranno,
colorate
e sol sbiadir
sapranno,
dai turgidi petali
che presto appassiranno.

Si consuma
giovinezza
e quel tempo
non ritorna.
Siam come rose
al finir di maggio
in un cespuglio
di sole spine.

*

Acquerello pontino

Scorre
sulla tela
il pennello
e sulla tavolozza
della pianura
i colori attinge.
Sullo sfondo
il mare
che il lago
lambisce
sulla cui riva,
al limitar
del canneto,
le verdi palme
ombreggiano.
Vola basso
il gabbiano
sfiorando
eucalipti
cipressi e pini
mentre qualche passero
fa la spola
tra filari di vigna
e campi incolti.
La mimosa,
senza quiete,
dal vento spettinata
su ciuffi
d’erba e fiori
svetta e ondeggia.
Sugli argini
del canale
due bambinetti
felici
si rincorrono
e dal cielo,
terso e azzurro,
il sole
riscalda il cuore.

*

La giostra delle rose

Ti offro
una rosa bianca
perché il mio amore
è puro
e non nasconde,
una rosa rossa
per amarti sempre
dovunque tu sia,
una rosa gialla
perché il sole
non tramonti mai,
una rosa verde
perché sia sempre
primavera,
una rosa azzurra
perché infinito
sia il nostro amore.
Ti offro una rosa
per coltivarla
insieme.

*

La rondine sul davanzale

Bussa
la rondine
alla mia finestra
il dì
che Primaver
s’annuncia
al dolce suono
del suo risveglio
che sinfonia di colori
al mondo dona.
Speranzosa
attende
ch’io alfin decida
e a salutarla
vada.
Vorrei,
rondinella,
aprir
quell’uscio
e il tuo invito
accogliere.
Vorrei

prima
che Primavera
ancor
ci lasci.

*

Solo per pochi giorni

Solo per pochi giorni
i miei panni
conserveranno
il tuo profumo,
il mio pettine
lascerà cadere
i tuoi capelli,
i petali della tua rosa
resisteranno
senza appassire.
Solo per pochi giorni
riuscirò a desiderarti
senza piangere
e soffrire.
Solo per pochi giorni
mi sembrerà
di averti ancora accanto.
Solo per una vita
il mio cuore
apparterrà a te
perché non ne ho altre
da offrirti.

*

Lo scrigno della giovinezza

Si apre
con il segreto
che in gioventù
non si conosce.
Si osserva
con gli occhi
che in gioventù
non vedono.
Si apprezza
con l’età
che in gioventù
non conta.
E’ pieno di ideali
che presto
si abbandonano,
di tesori
che tardi
si scoprono,
di parole
che prima
non valgono,
di sogni
che dopo
non servono.

Giovinezza
dolce
fugge,
amara
non torna.

*

Sul giunco rosa

Sul giunco rosa
adagerei le mie spalle,
reclinando il capo,
mentre i miei occhi
ti cercano
e languidi,
di piacere inebriati
dalla passione attratti
dal tuo odor rapiti
della tua pelle pervasi
dal desiderio offuscati,
sentono
ridono
piangono,
si lasciano tentare
sedurre
amare,
vogliono toccare
guardare
sentire,
sanno stringere
spogliare
sognare.
Sul giunco rosa
adagerei le mie spalle
e alla bellezza,
che sol gioventù
possiede,
donerei i miei occhi

come pegno d’amore.

*

C’è sempre una guerra

L'intolleranza
l'ingordigia
il sopruso
la sopraffazione
la violenza
l'odio
l'avidità
l'indifferenza
la povertà
la fame
la follia
il delirio
il guadagno
l'interesse.

La guerra
è un incubo
da cui l'uomo
non può svegliarsi.

Quest'uomo.

*

Rimpianti

Vorrei
un giorno
poter dire
di aver vissuto
senza rimpianti,
senza il rimpianto
di non aver fatto
pur avendo potuto,
di non aver detto
pur avendo voluto,
di non aver amato
perché non ho capito,
di non aver sentito
perché non ho ascoltato,
di non esser riuscito
senza aver provato,
di non aver visto
senza aver guardato.
Non rimpianti
il mio cuor chiede
ma solo nostalgia
dei più bei giorni
andati.

*

La ginestra sul fiume

Dal ponticello
a rimirar
mi sporgo
quel cespuglio
di giallo
maculato
che i miei occhi
attrae.
Bello
quel fiore
che tremolante
si specchia
e aggraziato
la campagna
ravviva.
Di poche pretese
la ginestra
umiltà
e modestia
insegna
e tal pregio
quel fiore
ancor più bello
rende.
Intorno ...
vola
una farfalla
gioca
un passerotto
salta
un pesciolino.
Un sorriso
accenno
e a voler
serbar
quell'attimo
i miei occhi
chiudo.

*

Vorrei tornar bambino

(A Mamma e a Papà)

Vorrei tornar bambino
per ridere e scherzare,
per lasciarmi accarezzare,
per sentirmi protetto,
per potervi disegnare
un cuore,
per tenervi per mano,
per farmi accompagnare,
per cercare gli altri,
per volerli
ancora conoscere,
per credere
a quel che mi dicono,
per non credere
a quel che mi fanno,
per non crescere più,
per poter dire ancora
Mamma e Papà,
per lasciarmi guidare,
per uscire contento,
per addormentarmi
sorridendo,
per svegliarmi
e vedervi,
per gridare di paura,
per abbracciarvi piangendo,
per correre e scappare,
per non lasciarmi prendere,
per nascondermi
e farmi trovare,
per ammalarmi
ed esser curato,
per guarire
e vedervi gioire.
Vorrei tornar bambino
e l'unica cosa
che posso fare
è rimaner bambino.

*

La ricorrenza

E' il giorno dei morti.
Si affollano
i cimiteri
perché il dovere
chiama
e la coscienza
occor sopire.
Falso quel fiore
falsa quella lacrima
e vuote,
già domani,
le buie tombe,
spoglie d'affetto
e d'amor prive,
perché tutti
si commuovono
sol quando
società impone.
Falso quest'uomo
che di falsità vive
e di falsità
si circonda.
Mesta
quella processione
di maschere vaganti,
a far vedere
che ci sono.
Triste
quell'espressione
di cui ognun si veste
per riacquistar sorrisi
al finir della commedia.

E commedia sia
perché di più
non si può fare.

*

Il cespuglio di rovi

Quando la vita
diventa
un cespuglio di rovi,
sempre più folto
sempre più grande,
dove il sole
non filtra più
e le spine
sono dovunque,
quando
anche la carezza
di una foglia
urta e ferisce
perché niente
è più difficile
dell'esser cosciente,
lascia
che il tempo
lenisca
il dolore,
che il sorriso
timidamente
riappaia,
che in quel cespuglio
qualcuno
pianti
una rosa.

*

Comiciano a cadere le foglie

A primavera
si schiude il germoglio
e rigogliosa
la vita comincia,
ma il suo tempo
è ormai finito
e la stanca foglia
di giallo
si colora.
Vola
giovinezza
e precipitosa
fugge.
Nel baglior di un lampo
vecchiaia bussa
e basta
un soffio di vento
a staccarci
dal ramo.
Siamo come
foglie
ma quell'albero ...
che cos'è?

*

Settembre

Riappare
il settembrino
giorno
e la sua appagante
frescura,
che nessun mese
eguaglia,
dal mio torpor
mi desta.
Fermo,
i miei occhi
socchiudo
e il lento
respiro
ascoltando,
del suo tiepido
sole
ancor mi nutro.

*

Tristezza

Tristezza
che il mio cuor
non lasci
e mia vita
adombri,
del tuo grigior
intriso
del tuo pessimismo
pervaso,
senza entusiasmo
mi trascino
senza gioia
arranco
e or che niente
ha più un senso,
niente
mi sfiora
niente
m'accende,
giorno dopo giorno
notte dopo notte,
nel suo ricordo,
sopravvivo.

*

Croci di guerra

(a tutti i caduti di tutte le guerre)


Dormono
i giovani soldati,
all'ombra dei cipressi,
nello struggente ricordo
di chi li aveva
e non li ha più,
strappati alla vita,
rubati all'amore,
offerti alla guerra.
Dormono
e quando anche
l'ultimo fiore
sarà appassito,
a nulla
varrà la memoria
e all'ombra
dei cipressi
si continuerà
a scavare.

*

Un mare di rugiada

Cerco
una goccia
nel deserto
delle anime.
Non vedo fiori
dove trovarla
ma solo pietre
arse
dal sole
dell'inquietudine.
La cercherò
e quella goccia
sarà il mio mare,
un mare
di rugiada.

*

Autunno è nell’aria

Bussa l'autunno
all'uscio dell'estate
che aprir non vuole
e del suo bel tempo
forte
ancor Regina
resta.
S'accorcia il giorno,
rinfresca l'aria,
imbruniscono i colori,
più insistente
è la pioggia,
più nuvoloso
il cielo
ma la Regina
il suo regno
non cede
e all'autunno
tre doni invia:
una rondine,
una rosa,
una notte di stelle.

*

La luna di giorno

C'è una luce
oggi
che il terso cielo
del mattino
ancor più
rischiara.
Insolita
la luna
dormir
non vuole
e dall'alto
saluta
chi curioso
guarda.
Imprevedibile
luna,
dal tuo chiaror
attratto,
dal tuo candor
colpito,
vuota
la mia mente
mirabil memoria
imprime,
mentre il sole
la sua negata
amante
rivede
e anche
se per poco
l'impossibile
amor
trionfa.

*

Estasi d’amore

Noi due,
nessun altro
nient'altro,
in una bolla
d'aria
calda
accogliente,
sospesa
nel tempo
nello spazio,
un profumo
unico
avvolgente,
un silenzio
irreale
incantato,
una luce
soffusa
discreta,
il tuo corpo
appassionante
seducente,
la tua bocca
appassionata
delicata,
un abbraccio
voluttuoso
interminabile
indimenticabile
come il ricordo
di un amore.

*

Boccioli senza stelo

Bella
giovinezza
che sospirar
fa tutti,
ma quel bocciolo
senza stelo
par che in aria
fluttui.

Piuma al vento
al vento che soffia
che soffia impietoso
impietoso e infido
infido tradisce
tradisce i boccioli
i boccioli che crescono
crescono senza stelo
senza stelo si aggrappano
si aggrappano a niente
a niente e nessuno
nessuno
è il loro stelo.

*

Qui posso

Se voglio
se lo sento
se ci credo
posso piacere
posso scoprirmi
posso guardare.
Se un giorno mi va
se tutti i giorni mi va
posso uscire
posso sfoggiare
posso provocare
posso sorridere.
Io
donna libera
donna persona
che vive
che parla
che decide.
Io
come voglio
come desidero
come ho bisogno

perché qui
posso.

*

Oltre l’orizzonte

Oltre l'orizzonte
la mia mente vaga,
lungo la strada
che a nuove mete
porta.
Avanti
e poi ancora avanti,
instancabilmente avanti,
senza fermarsi,
senza placar la sete
che ad altri lidi
sospinge.
Oltre l'orizzonte
ce n'è sempre
un altro.
Spiego le vele
e lascio che il vento
soffi.

*

Un pezzo di cielo

Piove
e con le sue lacrime
il cielo
riempie le strade.

Fiumi d'acqua
che indistinte
forme riflesse
a fantasia
invitano.

Un ricamo di luci
in tremolante nebbia
e sfarzosi gioielli.

Gocce
di cristallo colorato
a disegnare
arabeschi
in questa fontana
che mai comincia
e mai finisce.

Un pezzo di cielo
si è staccato
da lassù,
è sceso
per visitare il mondo
e sperduto
sulla mia strada
si è fermato.

Piove
e mi bagno
di luce.

*

Pensami

Pensami
al mattino
quando la rugiada
si colora di luce,
alla sera
quando il sole
si tinge di rosa.

Pensami
al risveglio
quando abbracciarmi
è già un buongiorno,
quando il desiderio
si tramuta in passione.

Pensami
quando sognare
è l'unico modo
per riavermi,
quando i ricordi
ti bagnano gli occhi.

Pensami
quando esser soli
è un tormento,
quando
anche in compagnia
la tua mente
si astrae.

Pensami
sempre
pensami
ovunque
pensami
comunque
perché
comunque vada
io ci sarò.

*

La collana di lapislazzuli

Con delicatezza
il collo dell'amante
cinge
e alle azzurre pietre
una promessa rivolge:
"Che sia un giorno,
che sia una vita,
questa persona
amerò.
L'azzurro dell'onda
mi darà la forza.
Dall'azzurro del cielo
prenderò la speranza.
Nell'azzurro dei suoi occhi
lascerò il mio cuore."

*

Il boschetto dietro casa

C'era un volta
un magico
bosco incantato,
fatto di eucalipti
che toccavano il cielo,
di castelli
di legno e cartone,
di laghetti
in cui sguazzare,
di fossi
dove nascondersi,
di passaggi
e amori segreti,
di fantasia
con cui giocare.
Era il Regno
di noi bambini,
poi la strega Età
lo ha rubato
e il drago Cemento
lo ha ingoiato.
C'era un volta
ma quando voglio
c'è ancora.

*

Respiro

Come un tappeto
che al mar degrada,
di rami,
foglie e fiori
finemente intrecciato,
al limitar dell'onda
la macchia scende.
Si spande
l'acre profumo
dei sempreverdi arbusti,
che la brezza marina
ancor più esalta.
Respiro,
al ritmo dell'onda
che lenta
si infrange,
alla vista di un gabbiano
che curioso
mi osserva,
al suono del vento
che delicato
mi accarezza,
al tepor del sole
che penetrante
mi riscalda,
alla luce del mio giorno
che ormai stanco
volge al tramonto.

*

L’amore è ...

E' svegliarsi
al mattino
e continuare
a sognare,
vivere insieme
pur essendo lontani,
è sentire
lo stesso profumo
tra mille profumi,
sperare
che il tempo
non si affretti
a volare,
è sentirsi diversi
senza esser
cambiati,
scoprirsi
a sorridere
senza averlo voluto.
L'amore è
un raggio di sole
intrappolato
nel cuore.

*

Un buongiorno senza parole

Un buongiorno
senza parole
strappato al sonno
che appiccica gli occhi,
velato nell'oscurità
che sbiadisce
i tuoi contorni,
rubato al sogno
che un attimo prima
narrava di te,
impresso
nella realtà
di un presente
che cancella
il passato
e ignora
il futuro,
sussurrato
dalle carezze
che addolciscono
il risveglio.
Un buongiorno
senza parole
per un giorno
pieno di te.

*

Vendemmia

Canticchiando vanno
le giovinette
al levar del giorno,
per i filari
carichi d'uva
e d'asprigno profumo,
che le narici impregna.
Su e giù
per i lunghi viali,
tra una chiacchiera
e uno sberleffo,
tra una storia
e una risata,
tra un piantarello
e un giocherello,
il ticchettar di forbici
a mo' d'orchestra
risuona.
Solo al crepuscolo,
le agili mani stanche,
le linde vesti sporche,
a riposar
s'apprestano,
il vociar
si spegne,
la notte
cala,
la campagna
dorme.

*

A che servono?

Con due ali sono nato
ma a che servono non so,
ho provato a saltellare
ma per terra son caduto,
salta qui salta là
salta giù salta su,
la mia gabbia è piccolina
e due zampe già ce l’ho.
Per mangiare ho questo becco
e per giocare un’altalena.
Sono solo,
a chi chiedo?
Chi mi guarda divertito,
non capisce se io piango.
Ad aprirle ci riesco,
serviranno da mantello?
O forse anche per dormire.
Sono solo,
chi mi spiega?
Ho due ali che non uso,
ci son nato e me le tengo
ma a che servono non so.

*

Il miracolo di Prassonissi

Dove
la mia guancia sinistra
sfiora il mar d'Oriente
e quella destra
il mar di Ponente,
su quella striscia
di sabbia e sogni,
seduto
aspetto che la marea
mi sommerga
e che un solo mare,
per una sola notte
almeno,
mi renda uomo
di una sola terra.


Prassonissi è la parte più meridionale dell'isola di Rodi (Grecia).
E' un promontorio unito all'isola da una striscia di sabbia, che separa il Mar Egeo dal resto del Mediterraneo.
Con l'alta marea i due mari si uniscono, dando luogo al fenomeno conosciuto come "l'incontro dei due mari".

*

La luna e la stella

Il cielo
è tutto per loro,
nel blu cobalto
della sera,
e un adagiato
spicchio di Luna
alla sperduta stella
canta
una canzone.
Ascolta
la stella
e a lei vicina,
quasi
a tenerla per mano,
le fiabe del cielo
la Luna
racconta.

*

La misura

Poco
non è abbastanza
tanto
è troppo.
Moderazione
perseguo
e a giusta misura
aspiro.
Il contadino
alla terra
chiese:
"Quanti semi
a ogni passo
gettar devo
perché buon raccolto
cresca?"
E la terra
rispose:
"Lo sa la mano".

*

La ragazza dagli occhi di smeraldo

Lasciami specchiare
nel verde dei tuoi occhi
e regalami il sorriso
che il mio cuor confonde.

Fammi sognare
col calor del tuo affetto
e donami l’amore
che mai più troverò.

Accarezza la mia anima
che di te si nutre
e conserva il fiore
che di purezza ha l’odore.

Dei tuoi occhi
inebriar mi voglio.

Solo te
soltanto te
per sempre te.

*

Risveglio

Garbatamente
il mio volto sfiori
d’un fremito
il mio cuor sobbalza.
Lentamente
le tue labbra avvicini
di torpore avvolta
la mia mente gioisce.
Ammaliante
il tuo odor m’avvolge
velato
il tuo contorno m’appare.
Delicate
le tue mani mi accarezzano
stordito
il mio corpo freme.
Dolcemente
a me ti stringi
e per tutta la vita
così rimaniamo.

*

Il ’matto’ del paese

Ebbro di solitudine
su per vicoli va
a bussar portoni
che nessuno apre.
Da una persiana
qualcuno,
discreto, sbircia.
Lo schernir dei bimbi,
assordante eco,
rimbomba.
Persino un cane
scodinzolar non vuole.
Inquieto
il suo passo affretta
finché a correr
si ritrova
veloce
sempre più più veloce
ansimando
e poi sudando
e poi piangendo
e poi gridando
“Mamma”
e un portone
alfin si apre.

*

Parlando con le stelle

Tremolanti luci
che la tenue
alba
ancor più fioche
rende,
a Voi,
di una notte
compagne,
un arrivederci
rivolgo
or che il nuovo dì
ai miei occhi
vi nasconde.
Lì,
dove il cielo
toccar ho potuto,
per quanto
vicine
vi ho viste,
disteso
a parlar
son rimasto
e Voi,
in silenzio,
taciturne
e attente
ascoltatrici,
questo viaggio,
chissà per dove
chissà per quanto
chissà perché,
ancor più dolce
rendete.

*

L’albero inginocchiato

Che tristezza
a guardarlo
provo
or che a terra,
sofferente,
morte attende.
Dall’impietoso vento
il suo tronco
eradicato,
al suolo,
inerme,
giace.
E navighiamo
su un guscio
di noce
nel mare
in tempesta.

*

A volte

A volte
vorrei esser cieco
per non vedere,
vorrei esser sordo
per non sentire,
vorrei esser muto
per non parlare.
A volte
vorrei esser bambino
per sentirmi al sicuro,
vorrei esser pazzo
per non rendermi conto,
vorrei esser solo
per non ferire.
A volte
vorrei morire
per non dover soffrire,
vorrei ignorare
per non dover sapere,
vorrei non volere
per non dover perdere.
A volte
vorrei esser pietra
per non piangere,
vorrei essere uccello
per volare via,
vorrei esser nuvola
per poter sparire.

Solo a volte.

*

La perfezione

Basta alzare gli occhi.
Il cielo
la Luna
i pianeti
le stelle
e poi oltre
e ancora oltre
e oltre.
E l’uomo
ancor riflette
su logica e ragione.
Mio Dio
perdonalo.

*

L’ultimo respiro

L’ultimo respiro

Chiudo gli occhi
e piccolo ritorno.
Sorridente
a giocar mi vedo,
così vero
che toccar
mi posso,
così bello
che aprir gli occhi
non voglio,
così vicino
che par quasi
un sogno,
così lontano
che pianger
vorrei
e a occhi chiusi,
sorridendo,
questa vita lascio.

*

Lo struscio

Che turbamenti!
E il cuor sospira.
Occhiate e sguardi
che timidezza nasconde,
così è il mondo,
che passione reprime,
naturalezza copre
e vergogna infonde.
Amor mancati
che fantasia ricama.
Simpatie furtive
da un gran segreto
avvolte.
Sorriderti vorrei
e altrettanto
tu vorresti,
ma sconosciuti
rimaniamo
e a capo chino
proseguiamo.
Perché, Amor,
paura incuti
e al tuo apparir
la nostra mente
offuschi?
Basterebbe amore
a colorare il mondo.
Ma se d’amor si vive
d’amor si muore,
se amor si cerca
da amor si fugge.
Al veder lo struscio
il mio cuor si gonfia
e per l’uom deriso
gran pena provo.

*

Un fiore

Un fiore

Un fiore
è per dire grazie
se le parole
non bastano,
è per dire ti amo
se il coraggio
non trovi,
è per chiedere scusa
perché ferire
mai più vorresti,
è per sentirti vicino
anche se vicino
è già lontano,
è per dire addio
quando lasciarsi
è solo un gioco.
Un fiore
è per dire tutto
quando è più bello
non dire niente.

*

L’amicizia

E' come il fiore,
se lo coltivi
cresce
se lo trascuri
appassisce.
E' come il vento,
se accarezza
piace
se è burrascoso
fa fuggire.
E' come la strada,
se ti allontani
non ti segue,
come il fuoco,
può scaldare
o bruciare,
come un bimbo,
se gli sorridi
ti sorride,
come il sogno,
se lo abbandoni
non ritorna.
Stringi a te
l'amico
e non lasciar
che scappi
perché dolce
è l'amicizia
amaro
il rimpianto.

*

Immensamente tuo

Ti scrivo questa lettera
per dirti
quello che a voce
non ho avuto il tempo
di dirti.
Per dirti
che ti amo,
che ti ho sempre amata.
Avrei voluto vedere
il tuo volto,
ma non ho potuto.
Ho sentito
la tua voce,
il tuo profumo.
Ti ho sentita
piangere,
ridere,
ho sentito
quando mi chiamavi,
quando mi parlavi,
quando giocavi con me.
Volevo solo dirti
che non sta a me giudicarti
per avermi messo
in quel cassonetto di rifiuti,
che comunque
non lo farei mai
e che quei nove mesi
della mia vita,
anche se gli unici,
sono stati bellissimi.

Immensamente tuo,
tuo figlio.

*

I tramonti di gennaio

Quando il cielo
si tinge di rosa
che si confonde
con il rosso
screziato d'arancione
e un velo d'azzurro
bagna
i contorni viola
di lunghe
strisce informi
blu oltremare
che si perdono
nel bianco
dei nostri
sogni.
Ecco,
quelli
sono i nostri tramonti.
I tramonti
di gennaio.

*

Il deserto dell’anima (a tutti i popoli oppressi)

Ci han rubato gli occhi
per non farci vedere
la parola
per non farci parlare
il coraggio
per non farci rialzare
i nostri sogni
per non farci sperare
i nostri figli
per farne soldati
le nostre figlie
per farne tappeti
i nostri averi
per farne ricchezze
le nostre case
per farci soffrire
i nostri vestiti
per farci umiliare
il nostro amore
per farci morire
la nostra anima
per farne un deserto.


*

Teneramente

Teneramente
in un sol corpo avvinti
la tua mano sfioro
e dolcemente
del tuo odor m’inebrio.
Petali di rose
le tue labbra socchiuse
e levigato marmo
la tua pelle al tatto.
Teneramente
in un sol battito uniti
il tuo corpo stringo
e dolcemente
del tuo sapor gioisco.
Di color pervaso
il capo reclino
e teneramente
teneramente
mi abbandono.

*

L’amore ha le ali

Vola
l'amore
e quando
si posa
una fiaba
racconta
che fa piangere
ridere
sperare
che fa illudere
credere
sognare
che dà gioia
nostalgia
dolore
e poi forza
coraggio
sicurezza
che rende ciechi
tristi
allegri.
Vola
l'amore
e la più bella
fiaba
racconta
ma questa fiaba
non l'ho ancora
ascoltata.

*

Confusione

Fare non fare
questo quello
vado non vado
è giusto non è giusto
perché sì e perché no
vale la pena non vale la pena
è bello è brutto
che cosa sì e che cosa no
che vuoi che non vuoi
decidi non ancora
adesso dopo
tutto gira e poi si ferma
e tutto si ferma e poi gira
un senso senza senso
mi piace non mi piace
così colà
bianco nero
destra sinistra
fermo vai
no sì
è meglio è peggio
vado avanti mi fermo
ci credo non ci credo
farò qualcosa non farò niente
piango rido
parlo sto zitto
penso non penso
triste contento
fiducioso depresso
la testa gira e poi si ferma
e poi si ferma e poi gira
sempre sempre
mai sempre
confusione.

*

Eucalipti al vento


Al suolo
si prostra la chioma
che dal vento sferzata
imponente ondeggia.
Par che di riposo
saper non voglia
e incessante
il suo suono assorda.
Un passerotto,
che impavido non fugge,
su un ramo
trasportar si lascia.
E dondola
dondola
l'eucalipto al vento
e la chioma di foglie
orgoglioso ostenta.
Ai suoi piedi
a guardar rimango,
un tappeto di foglie
delicato m'avvolge
e anch'io
trasportar mi lascio.

*

Nostalgia

Sol chi amor
conosce
nostalgia prova
e il cuor
si strugge.
E come un gabbiano
che dal vento
trasportar
si lascia
se non rivedessi
il mare
morir vorrei.

*

La strada dell’arcobaleno

Lungo i cigli
della strada
del Borgo
che ogni dì
nei due sensi
percorro,
quando
a Primavera
d'arcobaleno
si vestono
i prati,
un tappeto
di fiori
m'accoglie.
Cammino
tra scrigni
di gemme
in un mare
di stelle
e collane
di perle
e mi sento
un principe
in un castello
di luce.





Dalla raccolta "Intorno a me" su www.gianfrancoaurilio.it

*

Un inverno lontano da te

Un inverno lontano da te



Aspetterò
che si sciolga
la neve
per ritrovare
il nostro fiore,
che si schiudano
le rose
per guardarle
insieme.
Conterò
i giorni
e ogni attimo
di essi.
Cercherò
una scusa
per non pensarti
anche di notte.
Lascerò
che le stelle
mi raccontino
di te.
Ascolterò
la Luna
pronunciare
il tuo nome
e a ogni battito
di ciglia
ti sarò un istante
più vicino.




Dalla raccolta "Intorno a me" su www.gianfrancoaurilio.it

*

L’emigrante


L'emigrante



Addio
splendide acque
che bagnar mi videro
a Voi
affido la speranza
perché tornar vorrò.

Addio
scoscese montagne
di serena quiete maestre
a Voi
affido la pace
perché serbarla saprò.

Addio
soffici prati
che il mio corpo cullarono
a Voi
affido l'amore
perché scordar non potrò.

Addio
struggenti tramonti
che il mio cuor commossero
a Voi
affido la nostalgia
perché di ricordi vivrò.

Addio
mia dolce famiglia
a Te
affido il dolore
per ciò che era
e non è più.


Dalla raccolta "Intorno a me" su www.gianfranco aurilio.it

*

Come vorrei invecchiare

Come vorrei invecchiare

(a mia Madre)



Vorrei invecchiare
svegliandomi
ogni giorno
con un sorriso,
addormentandomi
ogni sera
con una speranza.

Vorrei invecchiare
cercando sempre
qualcosa da scoprire,
qualcosa da capire,
qualcosa da imparare.

Vorrei invecchiare
avendo vicino
qualcuno che mi ama,
qualcuno a cui manco,
qualcuno da aiutare.

Vorrei invecchiare
con un fiore
da coltivare,
con un tramonto
da ammirare,
con un Dio
da ringraziare.


dalla raccolta "Intorno a me" (su http:/gianfrancoaurilio.it)