chiudi | stampa

Raccolta di poesie di Di Nunno Benedetta
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Pur senza te

Sotto un salice possente,
il più ombroso del giardino, siede un pensiero quieto.
Respira il vento debole 
di primavera e assapora
i fili d'erba bagnata,
chini a baciare la terra. 
Spazia avido verso 
l'ultimo confine e 
avvolge l'anima 
sfumando il fiato
in un bacio 
sbocciato grato.
Nasce un bagliore
dentro il petto
e sussulta un'emozione
ardente di pace.
Senza cognizione
ora è in piedi
quel pensiero quieto
e brama il volo,
pur senza un'ala.
Pur senza te.
È fiero e vivo.
Avanza sui margini 
di questo foglio bianco.
Un giorno lo accoglierai
come oggi il salice,
che amico, con lui s'accorpa
in un pianto di verde,
e placa, e consola. 
 
 

*

L’ultima carezza

 
 
Una notte veglia la fine.
L'umano respiro rantola e
sguardi amorevoli 
consunti, sfiniti, arresi 
restano e aspettano 
ragion di vita da salutare.
 
Ore scure si allungano
e contorte strappano l'alito.
Sui muri stucchi di baci 
di sogni  e sorrisi sfioriti.
 
Amore sorregge 
quell’ultima notte
di carezze e lacrime,
di perdono e preghiera.
In una danza struggente
gli occhi negli occhi
di chi va e chi resta.
 
E i cuori a brandelli
ingoiano respiri,
al cielo i volti straziati
stracciano nuvole.
Stretti tra dita terrene
giorni sereni e
giorni disperati
scivolano via, inarrestabili.
 
Soffice cade l'ultima carezza
sui tuoi occhi.
 
 

*

Cuore di latta

Cuore di latta
 
Sbiadisce il palpito
e assomiglia al giorno
senza sole.
Basta un dettaglio, ora,
a pigiare il pulsante
-quasi di latta, questo mio cuore-
rotolando, rimbomba
nel silenzio che dono.
Un calcio assestato 
lo scaraventa lontano.
Giunge su sabbia bagnata,
inerme rifugio che ingoia
il tempo e i suoi mille inganni.
Affonda a metà, al pari
di conchiglie vuote
come gli occhi tuoi.
Aspetta l'onda, fresca e briosa
che accarezza e invita
ad andare lì, dove nel fondo
tutto tace.
Aspetta il raggio, domani,
che si burla di lui
come del buio.
Ma tanto tornano entrambi.
 
 

*

L’amore che rimane

Dove va l'amore che rimane?
A volte è così tanto
che non basta il mare a distillarlo.
Non teme i rifiuti, 
e nemmeno i silenzi,
né i tradimenti, né la ragione.
Esiste, e batte, e traspare
nonostante la violenza
degli argini a contenerlo.
Lui straripa in mille modi diversi.
Il mio è qui. Nei miei occhi.
Se li guardassi.
 
 

*

Un ricordo sfuggito

 
Un ricciolo impertinente
sguscia dal nastro che
raccoglie la chioma di
ricordi di un tempo 
steso al sole a giocare
con il vento e i suoi profumi.
 
S'affaccia al viso,
che abbozza un ghigno
indeciso fra tristezza e
sorriso.
S'increspa l'onda sulla pelle
e invade anfratti e piazze
di un'anima avvizzita.
 
Tersi gli occhi tremano
e un ballo dolce
sull'orlo di pizzo 
del velo che copre i lividi,  danzano lenti.
Rivivo voci e odori e sapori
e reggo a stento il passo
di questo cuore sgualcito
che nonostante tutto, 
accelera.
 
Poi, la mano accarezza 
il ribelle venuto giù da solo
e ricompone e acconcia
il nuovo giorno. 
Un lieve colore, discreto
sistema l'apparenza, e 
si va oltre, ancora per un po’.