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Raccolta di poesie di Caterina Nicoletta Accettura
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Farfalle di velo

Farfalle di velo.

Sull’albero di Natale quest’ anno

ho posato farfalle di velo

d’oro e d’argento leggero

come una nuvola, come un pensiero.

Si inseguono su per i rami

piu’ in alto, piu’ in alto,

fino a toccarne la cima

su su per quel verde gemmato

odoroso di pino e d’incenso,

strano addobbo, se penso

che quell’albero era già pronto

con le sfere dorate e le luci

campane di vetro soffiate

i balocchi in miniatura.

Ma, mancava qualcosa

e scontenta mi aggiravo

intorno all’abete sospesa

tra sogno e realtà

Uno stuolo festoso,

sbattendo le ali si poggiava

come di fiori,bianchi e rosa e merletti,

come fiocchi a quadretti

di grembiuli di scuola,

di nocche appuntate ai capelli

di bambine di un’altra eta’

di un’infanzia passata da poco

con le mani piene d’inchiostro

e matite di tutti i colori…..

Un profumo sento d’intorno,

si spalanca la porta d’incanto

due testine dorate ad un tratto

mi si poggiano sulle ginocchia.

Le farfalle mie son tornate.





____________Nicole



*

una voglia di te





IL MELOGRANO



Stasera, una voglia di te
mi afferra all’improvviso
col profumo tuo nella mia stanza
e lo sguardo a quel cuscino
testimone silenzoso di un’assenza.
di vuote carezze .
Me ne vado mi dicesti
non ho nulla da darti
se non il pianto delle sere
le angosce dei domani incerti

restero' pallida luce
in fondo al tunnel buio

Io,lo ricordo bene: era di Maggio
era il mattino di una casa vuota
era l’invito a un’ ultima tenzone
di guerrieri stremati.

Il sapore amaro del caffe’
mi sembro’ l’unica cosa giusta
per una ingiusta colpa
quell’amaro corposo come
il colpo che mi feri le spalle
l’ultima scudisciata sulla pelle .

Tacquero i canti della primavera
e non vidi piu’ nulla nel fondo della tazza.
se non il dolore mio secco di lacrime
irrigidito dall’asprezza del cinabro.
Sentii il tuo passo che si allontanava
Volli affrettare la fine senza addio
annegandomi in essa senza scampo.
Sapevo che ormai non ci sarebbe stato piu'
il cielo con la luna bianca
un velo nero improvviso mi diede
la certezza di un esilio
Non ti ho piu’ cercato.

Ma ogni giorno ti ritrovo
nel dubbio irrisolto
nella paura di essere sola
in quel collare di ferro
che mi stringe la gola
nel peso che mi opprime il petto
nel mio inutile aggirarmi nella casa
avvolta nel pullover troppo grande
nel Sogno d’amore che per noi
suonava in quella piccola chiesa
al consumarsi lento di candele.
_________________Nic



*

fogli bianchi

Fogli bianchi
finisce l’attesa
poiché lungo e’ stato il cammino
ed ancora più dure le soste.

Nello spazio di un giorno accade
quello che non accade una vita.

Ci troviamo bruciati e soli
nell'anima un grande silenzio
tanta voglia di accogliere ancora
un amore che non ci appartiene
qualche bacio,una sola carezza
che ci faccia capire che e’ l’alba
Ma, nel cuore rimane un tramonto
una luce che a tratti si spenge
ed un buio,un buio tutt'intorno
ci sembra che sia troppo tardi

Solo un foglio per noi tutto bianco
ci ridà la speranza ed il sogno
Ritorniamo allora creare
il futuro e’ da scrivere ancora.


___________________Nicole

*

Settembre dei ritorni

Settembre dei ritorni



Sei andato tu a prenderlo per mano
fargli salire quella scala d’oro
compenso e refrigerio degli affanni?
Lucidi gli occhi suoi nel contemplarlo
dai suoi, dolci, svanita ogni paura
ne’ strazio al corpo suo libero e bianco
dal passo veloce di ragazzo

L’avrai stretto forte sul tuo petto
“Figliolo, andiamo ed aspettiamo gli altri.
E’ tornata l’aria mite del Settembre,
prepariamo qui la nostra casa
vedrai non tarderanno ad arrivare

E intorno a voi un’infinita luce
uno sguardo d’amore a chi rimane
a contare i giorni dell’attesa
a raccogliere col palmo delle mani
La rugiada
che cade
da quel cielo.


_________________Nicole
__________Nicole

*

bocche chiuse



Bocche chiuse barriere di silenzi
di nonfatti, di parole
esauste di attesa.
Bocche cucite .

Batte contro folle
il mio desiderio di sapere
mani che scivolano sui vetri
ghiaccio di gelidi non detti
di frustrate speranze.
Occhi sbarrati cercano una via
cruna dell’ago a perforare
remote indifferenze.

Un niente di risposta
al che ti giochi?

Bocche chiuse di lama
l’amaro di una vita


____________Nicole

*

Canto di Natale

Canto di Natale

Dal mondo s’innalzo’ una luce nuova

quando nascesti tu piccolo Dio

che riunivi attorno alla tua culla

le creature tutte della terra.

E
la Terra ed il cielo, ancora piu’ belli,

accolsero con festa il nuovo nato

riconoscendo in Te il tanto atteso

re del Creato

Frutti piu’ dolci , messi piu’ copiose,

stelle piu’ rilucenti, acque d’argento

videro i volti attenti dei pastori

Dallo stupore passarono alla gioia.

.Inconsapevoli volsero i loro passi

verso quel presepe che brillò

nell’immenso deserto con gran luce

e ti adorarono, eri il Salvatore

.

Da tutti accettasti sguardi e doni

(ma nessuno osò toccarti Bambinello)

il formaggio dell’umile pastore

le uova di una mamma poverella

le gioie dei re venuti da lontano

le mele di un bambino uguale a te.

E congiungendo le tue piccole mani

forte con quelle delle tue creature

conciliasti la terra con il cielo

Ad ognuno donasti il tuo sorriso

innocente di bimbo, non temendo

le ire dei potenti della terra.

Non guardasti il colore della pelle

ne’ la ricercatezza delle vesti

ne’ le piaghe nei corpi dei lebbrosi

ne’la forma perfetta degli atleti

Tu, guardavi solamente il cuore

di chi si inginocchiava al tuo cospetto

quel cuore che è uguale in tutti

gli esseri del mondo e dalla culla li riconoscesti

come tuoi figli, come tuoi fratelli.

Dicesti loro con volto luminoso,

tu che di tutti fosti il piu’ sapiente:

“Io sono venuto in questa capannuccia

ponendomi tra il bue e l’asinella

per portare Pace, far cessare le guerre

e non m’importa donde voi veniate

se la vostra casa sia un castello

o un umile presepe,se adoriate

Jave’,Budda, Allah’ o altri dei.

I bimbi della terra sono uguali

tutti degni della mia carezza.

li tengo stretti tutti alla mia culla

con una madre sola ed e’ Maria

Ed ora andate, siete tutti fratelli.

Percorrete le strade della vita,

ciascuno come puo’non fate lotte,

non fate gare a dominare la terra-

Accettate il dono della vita

accettate sereni gioie e dolori

Ché se un uomo e’ tranquillo, il cuore in pace

da’ la mano al piu’ debole, l’aiuta

Questo voglio da voi, altro non chiedo

che vi vogliate bene , e’ già grande cosa-

Il vero miracolo e’ l’amore

ed io, soltanto io ve l’ho portato
E poiché tutti, tutti siete cari

al mio cuore di padre, accolgo tutti

E voi accogliete me in casa vostra.

Che ci sia ogni anno, solo questo chiedo,

in ogni casa, ove arde il fuoco, che e’ della famiglia

un piccolo presepe e nella culla un piccolo Gesu'



.____________Nicole

*

....di quelle madri....

 

.
Di quelle madri che siedono tranquille,
lunghe trecce a crocchia sulla testa
collo fiero, come cigni sul lago della vita.
Di quelle madri in senalone bianco e tasche gonfie
su vestina a fiori di mercato, dai passi silenziosi
per la casa,labbra pronte al sorriso e al gioco.
La sedia di paglia nel cortile, tra piante di basilico e geranei
accoglie bimbi assonnati, caldi di letto ancora
ed e' festa in grembo per dita in bocca e visetti rossi,
e nasi da asciugare ,ridendo tra fazzoletti e baci.
Pane dorato sulla madia, mani che a notte
impastano veloci olio e farina, antica tradizione,.
crepitio di forni nell'alba profumata degli ulivi
Di quelle madri che baciano i volti col pensiero
e un po' di turbamento nella gola,sara' il fresco,
che di lontano accanto a volti stanchi, versano ancora
coraggio con il latte .
di quelle madri voglio dire oggi.

S'e' fatto tardi,
spengono la luce e chiudono per ultime la porta.
Io vado, voi restate li sull'uscio di casa ed aspettarmi
ripetono col cenno della mano.
Ci vediamo piu' tardi. Io torno sempre

e s'incamminano sulla strada bianca..

__________________________Nicole

*

J’ai cru la vie une rève

J’ai cru la vie une rève
et les hommes des anges
qui venaint pour nous montrer la vie
J’ai aimé surtout les choses enléves
les etudes, les fleures, les enfants, la poesie.
J’ai vous appellé toujours enfants
pour sentir vos senses
réfluer dans mes sens
J’ai cherché toujours de vous comprendre
et montrer la vie du monde
glissant les obstacles
celant les defaillances
J’ ai vous montré comme dans la nuit
la plus profonde on voit dejà la prémière lumière de l’aube
Et comme un bateau qui fende la mer
je vous précede dans le chemin de la vie
avec une sourire et sans aucun chagrin
Je vous aime sans cesse
parque avec vous reste
de moi l’oeuvre la plus belle
que j’aurait laissé sur la terre
jusqu’ à l’eternité parce que vous étes mon eternité

Parce que je régard tous les garçons du mond
fils d’une meme mère.




*

coriandoli

Coriandoli ..


Ai miei figli
Angela, Stefano, Manuela,
manciata di coriandoli che ha riempito,la mia vita di mille colori___Mamma.
Coriandoli.
Della vostra infanzia ricordo
soprattutto o soltanto il Carnevale,
i vestiti nuovi della maschere
i pierrots, gli arlecchini, le dame,
gran parata dinnanzi alla scuola
E quella manciata di coriandoli.
che mi raggiungeva all’improvviso
in pieno volto e sui capelli,
lanciata dalle vostre piccole mani,
e la risata forte e contagiosa
che esplodeva come una sorpresa
ed i colori che si spandevano intorno
e continuavano a brillare nell’aria
come in una danza leggera
come di fuoco che si spengevano
lentamente
per terra……

E, mentre cercavo tra la folla
le mie tre mascherine,le ritrovavo
coi vestiti a brandelli,i capelli
odorosi di talco e biscotti
gli occhi che colavano neri di bistro
e le mani?..le mani ancora piene di coriandoli.


I tre monelli

Angela per me e’ puro diamante
duro e prezioso sopra ogni altra pietra
procede sicura e sa la sua strada
difende con foga sogni e paure
mi regalo’ il primo sorriso.
Stefano è per me azzurro zaffiro
porta negli occhi il mare che ama
spalanca sul mondo lo sguardo innocente
si crede poeta,
per me e’ il piu’ grande.
Manola e’ dolce,allegra ,pensosa
umida perla sul far del mattino.
Cerca il suo bianco,a volte lo trova
protesta col grido, giustizia e’ il suo motto.
I miei tre monelli, cresciuti sul cuore
se un di li ho protetti dal vento furioso
tornano al nido placati e sereni
perche’ c’e’ una meta,il sogno innammora.
Son sempre il mio orgoglio,la vita, il futuro.
Se pur lontani son dentro di me
in un solo abbraccio,nel bene,nel male.
Sono tutto per me.




________Nicole












*

nuvole

Passano le nuvole alla sera
lente scorrono di la' dal vetro
Sono i treni del cielo che portano
persone lontane ad incontrarsi
pensieri, emozioni trasmesse a distanza
Dolcezza infondono all'animo
carezze come petali sul volto
per la notte che viene e ci vorrebbe uniti
nel ventre caldo di un lettone antico
di antiche case....
lungo,l'inverno che se ne va
col tempo delle nuvole
.
Com'e' stato lungo quest'inverno
eppure quanto caldo e protettivo

Sul tappeto ovattato della neve
i passi ignorano l'asperita' dei sassi
il cuore tace perduto nella fiamma
del camino, si consola e vive
Le labbra mormorano le nenie dell'infanzia
l'anima respira le sue malinconie.

________Nicole

*

la danza

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