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Raccolta di poesie di Gaetano Lo Castro
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Lauda a Giuseppe

Il giovane e giusto Giuseppe,

del re Davide discendente,

era umile e abile falegname.

Uomo di parche parole

ma di costante orazione;

uomo d'una fede forte

e di coraggiosa azione.

Visse per servire con amore.

 

Nazireo prescelto ab aeterno

come casto sposo della Vergine.

Al divin volere ubbidiente,

fu padre putativo del Messia

e capofamiglia sempre presente.

Spirato con accanto Gesù e Maria,

pertanto fautore della buona morte

(che non è certo la satanica eutanasia).

 

E ora ch'è nella gloria perenne,

Giuseppe è intercessore potente.

 

*

La ricerca di Diogene

Che fine ha fatto l'uomo?

Ma che fine hanno fatto

il vero, il bello, il buono?

 

Oggi Diogene con la sua lanterna

troverebbe qualcheduno e qualcosa,

o vana sarebbe la sua ricerca?

 

Rinverrebbe nell'essere umano

almeno un poco di solidi

verità, amore, bellezza?

O invece troverebbe solamente

conformista e fluida immondezza?

 

*

Il nostro mondo

Il pianeta abitato più corrotto

di tutti quelli esistenti

nell'intero universo?

Il nostro.

 

Il tempo più buio

di tutta la storia umana,

compreso il tempo del diluvio?

Il nostro.

 

Il nostro mondo

si va degradando sempre più

e vuol toccare il fondo.

 

Non manca ancora molto

perché esso si ritrovi perso

nell'orrido abisso.

 

E allora chissà

se il nostro mondo

con la sua stolta umanità

troverà laggiù il pertugio tondo

per uscir a riveder le stelle.

 

*

Noè, il complottista

"Non è Noè, quello?"

"Ma che sta facendo?"

"Costruisce coi tre figli un enorme barcone."

"Dice che come castigo per le nostre colpe,

dal cielo scenderà una grande inondazione."

"Bigotto!"

"Moralista!"

"Credulone!"

"Complottista!"

 

Tutta la tribù gli scagliò addosso

una pioggia di dileggi e d'offese.

Il patriarca si levò i sandali

e ne scrollò la polvere verso di essa.

 

Chi non vuol vedere

non vede l'evidenza;

chi non vuol credere non crede

né alla religione né alla scienza.

 

Poi cominciò a piovere

come mai prima di allora

e come mai più avverrà

sulla terra corrotta.

Per quei superbi e testardi

fu pianto, stridor di denti e terrore.

Ma era ormai troppo tardi.

 

Nel nostro mondo peggiore

di quello del diluvio

vi son tutte le premesse

affinché il lavacro si ripeta.

Non più con acqua,

ma forse con fuoco;

meteoritico o atomico?

 

*

Vincerà la Verità

Questo mondo divenuto orrendo,

così volgare, menzognero e violento,

va sempre più peggiorando.

Esso corre verso l'abisso,

è proteso verso l'annientamento.

 

Questo mondo sempre più inclusivo

nei riguardi del male

ch'è mascherato serpentinamente da bene,

e sempre più esclusivo

nei confronti del bene

che viene combattuto come male.

 

Ma in questo miserando mondo

vincerà la solare verità,

che non è, come la matematica,

un'arbitraria opinione

soggetta a ogni lunatico umore.

 

In questa escatologica lotta

tra menzogna e verità,

fra bene e male,

tra splendore e oscurità,

l'altera testa del principe delle tenebre

verrà calpestata dall'umile calcagno

della Regina della Luce.

Il cui cuore immacolato trionferà.

 

*

Il tempo

A ognuno ne vien dato un gruzzoletto,

ed esso si spende piuttosto presto.

 

Impiegare il capitale del tempo,

senza sprecarlo gettandolo al vento.

 

E più che per l'interesse terreno,

conviene sfruttarlo per quello eterno.

 

*

Pensieri pirandelliani »
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*

La barca

Sui flutti avversi

la barca arranca

con remi lenti.

 

Le grandi reti pur con i rammendi

riemergono ben piene di pesce

sottratto alle tenebre dell'abisso,

portato nello splendore del sole

e conservato nell'imbarcazione.

 

L'anziano nostromo chiamato Pietro

dirige i numerosi pescatori,

rivolgendo sovente il suo sguardo

alla bella donna attenta al timone

e al giovin capitano in piedi a prora,

cogliendo ogni loro cenno e parola.

 

La vetusta barca d'altura

è sorvolata dai rapaci,

è assediata dagli squali

ed insidiata dai corsari.

Ma tutto ciò non è il peggio.

Infatti ci son malcelati

in mezzo al fedele equipaggio

(e più su) degli ammutinati

che purtroppo remano contro.

 

Eppure essa approderà

certo nel suo porto.

 

 

(Poesia già pubblicata in La tempesta... in mare, Fondazione "Il pellicano".)

 

*

Due poesie - Du poemoj »
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*

Il nero maniero »
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*

Le tre madri

Maria, figlia del Figlio,

è la mia madre spirituale.

 

Rosalia, figlia della Sicilia,

è la mia madre carnale.

 

Sicilia, figlia del Mediterraneo,

è la mia madre naturale.

 

*

La voce #poesiapoeti

Tutto comincia una strana mattina.

Termina il sonno sentendo chiamare,

con voce dolce, lontana e vicina,

il mio nome come gli echi a mare.

 

Mi alzo, guardo dappertutto: nessuno.

Era sogno, penso, o ora sono pazzo?

Nel bagno il mio capo in acqua tuffo.

Mi vesto e esco di casa come razzo.

 

Tutto continua così sino a sera,

con 'sta voce che chiama sempre me.

"Chi sei? Cosa vuoi?" chiedo pieno d'ira.

 

"Non si sfugge al destin, qualunque è.

E' legge già da quando il mondo gira.

Son la Poesia, e ora voglio te."

 

*

Io, virus

"...Neppure nell’infermità

egli ricercò il Signore,

ricorrendo solo ai medici."

2 Cronache (16, 12)

 

 

Io sono un virus.

Il mio nome è COVID-19,

detto comunemente Coronavirus.

 

Sono nato non per caso,

ma perché sono stato voluto,

in un laboratorio biologico.

Un laboratorio di esperimenti nemmeno segreti.

 

Anch'io,

come la creatura di Frankenstein

e tante altre mostruosità

nate dal delirio di onnipotenza dell'uomo,

sono sfuggito al controllo dei miei creatori.

Uno di essi si è infettato

e senza saperlo mi ha portato fuori del laboratorio.

Mi sono propagato nella loro città

e nella loro nazione,

e ormai ho invaso il mondo.

 

Sono stato generato per istigazione

di quella forza infera e oscura,

che persegue sempre il male,

ma che suo malgrado opera sempre il bene.

 

E così pure io,

virus creato per perseguire il male,

sto operando per il bene,

perché "vuolsi così colà dove

si puote ciò che si vuole".

Sono diventato un mezzo utilizzato dall'alto

per il tuo bene, o uomo.

Per farti abbassare un poco la cresta.

Per farti ricordare

che tu non puoi controllare tutto,

che tu non sei il padrone del mondo,

che tu non sei il signore della vita e della morte.

Per farti ricordare

che c'è Qualcuno molto al di sopra di te,

a cui tu, prima o poi, volente o nolente,

devi render conto.

Non scordarlo. 

 

Perfino un essere minuscolo come me,

un virus,

vede quella verità

che un essere superiore come te,

un uomo,

non vede.

Non perché non riesci a vederla,

ma perché non la vuoi vedere,

accecato come sei dal tuo orgoglio.

La sacrosanta verità è che

tu sei una creatura,

tu non sei il Creatore!

 

Non lo sei, ma ti comporti come tale.

Ti è stata data la libertà

di scegliere tra il bene e il male,

non di decretare tu cosa è bene e cosa è male.

Difatti la tua presunzione

di prendere il posto di Dio

ti ha fatto trasformare il bene in male,

e il male in bene.

Un esempio di quali errori e orrori

sono stati causati dalla tua cieca superbia

e dalla tua stolta ribellione

verso le leggi del Creatore:

l'abominio dell'aborto.

Nemmeno la satanica sanguinarietà

dei popoli precolombiani,

con i loro tanti sacrifici umani,

compresi quelli di bambini,

era giunta a tanto.

 

Ormai sei diventato così stolto,

da preoccuparti soltanto dei virus microscopici

che colpiscono il tuo corpo,

e neppure ti accorgi

degli assai più pericolosi virus macroscopici

che attaccano il tuo spirito: i peccati.

Virus molto contagiosi e se non combattuti letali.

 

Ormai sei diventato così cieco,

che neanche ti avvedi

che questa strada in discesa

che stai percorrendo velocemente

conduce all'autodistruzione.

Uomo, apri gli occhi e cambia direzione.

Guarda che ti è rimasto poco tempo

per fare una conversione.

Convertiti adesso,

perché poi sarà troppo tardi.

Infatti sta per terminare

il tempo della misericordia,

e sta per giungere

il tempo della giustizia.

 

Io, virus COVID-19,

sono solo un ammonimento,

soltanto un assaggio,

solamente un piccolo castigo

per farti ravvedere, o uomo.

Se no, sono ben altri i flagelli

che fra non molto si abbatteranno sull'umanità.

 

Perché questi sono i tempi dell'Apocalisse!

 

(Testo poetico già pubblicato da A.L.I. in "La poesia ai tempi del Coronavirus".)

 

*

L’Uomo-Dio

In una terra senza pace,

in una notte fredda e oscura,

in una grotta-stalla parca,

primo vagito di un bambino.

Una vergine sedicenne

lo fascia e adagia fra la paglia

il sacrificale agnellino,

mentre un umile falegname

si prostra al mistero divino.

 

In una terra senza pace,

in un giorno con cupe nubi,

su un colle brullo e insanguinato,

ultimo rantolo di un uomo.

La lancia squarcia il suo cuore

da cui sgorga misericordia.

La madre vicina vacilla

con la pura anima trafitta,

mentre un giovane la sostiene.

 

In una terra senza pace,

in un'alba di lieve luce,

dentro ad una grotta-sepolcro,

giace un corpo ancor incorrotto.

Ecco che entro il lungo lenzuolo

che ricopre il figlio dell'uomo

penetra un vivido bagliore.

Il telo di lino si affloscia

e la tomba rimane sgombra.

 

Nella terra si apre la Via

con la vittoria della Vita

e il trionfo della Verità.

 

*

La lotta fra bene e male

Non è eterna questa dura guerra

ed essa un giorno avrà infine termine

sopra la tanto tormentata terra.

Salirà sul podio amore e non odio. 

 

L'amore è l'energia attrattiva

che l'universo illumina e lo muove. 

L'odio è l'energia repulsiva

che gli si contrappone in ogni dove.

 

Seppure la meta sembra lontana

la lotta per un uomo non è vana, 

perché per il Creatore onnisciente

mille anni sono come un solo istante

ed un istante è come mille anni.

 

Si può cooperare alla vittoria

e poi prender parte all'eterna gloria,

accrescendo con le proprie scintille

"l'amor che move il sole e l'altre stelle".

 

 

(Poesia già pubblicata in "A faccia nuda", Editoriale Lombarda.)

 

*

Umana Commedia - Paradiso

"Beati voi quando v'insulteranno,

vi perseguiteranno

e mentendo diranno ogni sorta di male

contro di voi per causa mia.

Rallegratevi ed esultate,

perché grande è la vostra ricompensa nei cieli."

Matteo (5, 11-12)

 

 

Proseguendo il cammin di mia vita

mi ritrovai un mattin di fine estate

in una riva dell'isola avita.

 

Ero steso sulla spiaggia solinga

incastonata tra fiume e boschetto,

fra mare e cielo di color pervinca.

 

Ed in questo terrestre paradiso

col suon della risacca e dei gabbiani

io mi addormentai con un sorriso.

 

Nel più bel sogno della vita mia

mi apparvero il mio Angelo Custode

e la mia Madre e Musa: Maria.

 

Era forte e bello l'Angelo mio,

il quale salvaguarda con amore

la persona affidatagli da Dio.

 

E la Theotokos era uno splendore.

Tutta la sua figura irradiava

la luce dell'immacolato cuore.

 

Ambedue m'indicarono il sole.

Potei fissare l'astro che ruotava,

pulsava e aumentava la sua mole.

 

Le mie guide presomi per mano

mi elevarono leste verso il cielo

e penetrammo nell'astro sovrano.

 

La lor guida sempre lassù conduce

chi si fa dirigere con fiducia:

nel sempiterno Regno della Luce.

 

Come far con parole solamente

a descrivere ciò ch'è impossibile

a comprendere con l'umana mente?

 

Il paradiso è luce infinita,

una radiazione luminosissima

costituita d'amore e di vita.

 

Io vidi che v'era in essa immersa

una varia schiera di angeli e santi,

ed era una moltitudine immensa.

 

Gli spiriti uniti in coro osannante

ben disposti in nove cerchi concentrici

che abbracciavano un punto sfolgorante.

 

Al centro dei cerchi c'era una sfera,

un globo puntiforme ed infinito

fonte di beatitudine eterna.

 

Era composto da tre globi uguali

di color diverso e compenetrati

in una singola sfera perfetta.

 

Parean petali di un'immensa rosa

i sinuosi cerchi celestiali,

una rosa variopinta e radiosa.

 

I petali purpurei del fiore

erano formati dai tanti martiri

e avevano un peculiare fulgore.

 

Dai settanta milioni di cristiani

che avevano versato il proprio sangue

in duemila anni di persecuzioni.

 

Avevano patito ogni martirio

loro inflitto dai nemici di Cristo

indotti dal satanico delirio.

 

Son ben noti nell'ecclesiale storia

i molti martiri miei conterranei

che raggiavano di gioia e di gloria.

 

Uno odierno: Padre Pino Puglisi,

ucciso pei suoi coraggiosi impegni

che ai servi di Mammona erano invisi.

 

I perseguitati per la giustizia

Livatino, Falcone e Borsellino

saziati eran di vittoria e letizia.

 

Uscimmo dal sommo sole, lassù,

indi mi destai e mi ritrovai solo

nel nostro misero mondo, quaggiù.

 

(Testo poetico 2° classificato nel premio "Trofeo Penna d'Autore".)

 

*

La cometa giustiziera

 

Questa è una profezia funesta

ma degna di considerazione,

che prossimamente

porterà sulla terra trista

una terribile purificazione.

 

Una cosa finora non vista

e che mai più avverrà.

 

Ci sarà un tremendo segno

in questi ultimi tempi

che tanti vivono da ignari,

per indurre alla conversione

l'umanità degradata a una condizione

peggiore di quella del tempo diluviale;

si è tanto diramato l'albero del male

d'ammantare con la sua ombra la terra intera.

 

I suoi rami contorti sono penetrati

anche nella Chiesa di Cristo.

Dentro quella vera si propaga come una metastasi

una falsa chiesa che predica il modernismo,

che elogia l'eresia e si approssima all'apostasia,

che trasforma la divina bontà in demoniaco buonismo,

la divina misericordia in diabolico misericordismo

ed elimina satanicamente la divina giustizia.

"Guai a quelli che agiranno come Giuda!"

 

Dio è amore e misericordia

ma è anche giustizia:

quella della cacciata dall'Eden,

del diluvio planetario,

della distruzione di Sodoma e Gomorra,

delle dieci piaghe d'Egitto

e quella dell'inferno eterno.

L'Onnipotente invierà la cometa giustiziera

quando sarà colma la misura

degli umani nefandi peccati,

compresi quelli spacciati

per diritti e libertà,

progresso e modernità.

 

A mali estremi, rimedi estremi.

Non rimane altra soluzione

a Colui i cui

tanti richiami e gli accorati ammonimenti

trasmessi tramite le apparizioni della Madre

restano inascoltati e vengono denigrati

da una società per lo più stolta, sorda e orba

che ha perso il senso del peccato,

che esecra il sacro e idolatra il profano,

che stravolge a proprio piacimento

bene e male,

verità e falsità,

luce e tenebra.

Il Padre ama i figli indegni e costretto

li castiga per il loro emendamento.

 

Una cometa non tanto distante

sta sfrecciando nello spazio siderale,

forse già penetrata nel sistema solare,

forse già avvistata e nominata

dall'uomo di molte cose conoscitore

ma che non sa più l'essenziale:

che senza il suo Creatore

è destinato alla perdizione

materiale e spirituale.

 

Dies Irae!

 

Quando verrà il giorno giusto

la cometa nemetica

percorrendo veloce il firmamento

giungerà presso il nostro mondo,

sfavillando e ingrandendo sempre più nel cielo.

La sfera caudata, grigiastra e ghiacciata,

ruotando celermente su se stessa

impatterà l'esosfera della Terra

diventando un grande globo di fuoco,

trasformando l'atmosfera in una fornace ardente.

La sfera infuocata scaglierà una pioggia

di polveri e frammenti e rocce roventi

che si abbatterà su gran parte del pianeta.

L'astro apocalittico cadrà nell'Atlantico.

Tutta la terra tremerà;

maremoti e terremoti,

devastazioni e morti.

 

Ira Dei!

 

Il forte calore e la pioggia di fuoco

incendieranno le città,

bruceranno la carne umana venerata,

arderanno i corpi corrotti dall'edonismo,

cauterizzeranno i peccati d'impurità

che conducono il maggior numero d'anime

nelle fiamme della Geenna.

La cometa della purificazione

incenerirà in profondità

l'orgoglio e la ribellione

della rea umanità,

carbonizzando le radici del male.

 

Grazie a questo flagello del cielo,

al crogiolo di dolore

e di grande tribolazione

il rimanente genere umano si convertirà.

Tranne gli inconvertibili,

coloro col cuore impietrito dall'incredulità

e con la mente sclerotizzata dalla superbia.

Sulla terra purificata e rinnovellata

infine regnerà la pace e la prosperità.

Non quelle fasulle delle creature

bensì quelle vere del Creatore.

 

*

Veleni e medicine

Distinguere veleni e medicine.

Ci sono perfino veleni dolci

e ci sono anche medicine amare.

 

I tossici mielati son letali

e i farmaci fielati son vitali.

 

Ormai c'è una grande confusione:

veri veleni vengon propinati

senza scienza da medici mendaci,

avvelenando quei tanti malati

che rifiutano i dottori veraci.

 

Quest'ultimi non possono che dare

diagnosi precise e cure amare

per guarire i gravi mali attuali.

 

*

Sovvertimenti

In questi nostri tempi

di bui sovvertimenti,

perfino il corpo umano

è stato ribaltato.

 

Quindi i suoi organi più alti

adesso sono i più bassi,

invece quelli inferiori

ora sono superiori.

 

Non più governano cuore e cervello,

ma imperano stomaco e genitali.

 

Gli umani si sono animalizzati

e vivono e muoiono come tali.

 

*

Il fuoco del dopo

Una fiamma che attende

ogni umano vivente,

vampa inestinguibile

che arde ma non consuma.

 

Varcate le porte di sora morte

le esigue anime interamente monde

si fondon con l'amato e desiato

eterno fuoco beatificante.

 

Alla maggior parte dei trapassati

invece è d'uopo il sacro lavacro

e così s'immergono di buon grado

nel transitorio fuoco depurante.

 

Però per increduli e rei ed empi

che fino nei loro respiri estremi

ricusan la misericordia grande

è perpetuo fuoco tormentante.

 

Ogni uomo ha la libertà

di scegliere il genere

d'ardore dell'aldilà.

 

*

Il culto della morte

Il culto della morte

ha riti, adepti, sacerdoti.

 

Guerra e persecuzione e terrorismo,

omicidio e donnicidio e infanticidio,

aborto ed eutanasia e pena capitale,

manipolazione genetica ed embrionale,

droga e pornografia ed egolatria.

 

Il culto della morte,

in caso di impenitenza,

ha la sua piena ricompensa

nell'abisso della Geenna,

il regno della morte eterna.

 

*

La terra non eterna

 

La dimora transitoria.

 

Questo piccolo pianeta

è come una grande mela.

 

Un bel pomo ma bacato.

Il verme del nostro mondo:

il sempre ingordo peccato.

 

Più che al tempo del diluvio.

Sull'umanità scenderà

forse per castigo d'uopo

pioggia d'atomico fuoco?

 

*

Enormi errori

 

Il sesso senza senso,

l'amore senza valore,

la religione una persa occasione,

la preghiera né mattina né sera,

gli occhi mai volti verso il cielo,

il corpo anteposto allo spirito,

il tronfio io che si fa proprio dio,

la sorda porta del cuore

non aperta al soave bussare del Creatore.

 

E così la vita è per sempre fallita.

 

*

Spiritus Sancti

Ente con molte forme.

Colomba che scaturisce dal cielo.

Acqua che purifica.

Vento che alla Verità leva il velo.

Fuoco che santifica.

 

*

Umana Commedia - Inferno »
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*

Conversion

In the dark of the night

from heaven descends a light.

It illumines the earthly landscape.

The spirit rises to the Infinite,

from himself no more in escape.

 

 

Nell'oscurità della notte

una luce discende dal cielo.

Illumina il paesaggio terreno.

Lo spirito s'eleva verso l'Infinito,

da se stesso non più in fuga.

 

*

Risposte millenarie

Noi siamo tante creature umane

viandanti nella temporaneità.

 

Ma dopo questo breve tribolare

arriveremo nell'eternità.

 

E sarà vita vera e gioia grande,

molto oltre le nostre ardite speranze.

 

(Poesia già pubblicata da Aletti Editore.)

 

*

Password per il paradiso

Non c'è più certo accesso,

non esiste più sicura password

per l'ingresso in paradiso;

occorre digitare col cuore

nel puro azzurro del cielo,

tra le candide nuvole,

un soave nome: Maria.

 

(Poesia insignita della menzione d'onore nel concorso "Poesie della religione cristiana".)

 

*

Il male

Il seme del male è quello originale.

Il frutto del male è una mela avvelenata.

Il male fa morire il bello e il buono

fiorenti nell'animo dell'uomo.

 

Il male è menzogna e inganno.

Il male è superbia e ribellione.

Il male è l'unico vero danno.

Il male rabbuia la ragione.

Il male è tenebra mascherata da luce.

Il male è schiavitù travestita da libertà.

 

La vittoria del male è sempre superficiale.

Il male può vincere singole battaglie,

ma è destinato a perdere la guerra.

Il male alla fine è sempre perdente,

perché viene sconfitto dal bene.

 

*

Incarnazione

L'Altissimo

s'è fatto piccolissimo.

Il Creatore

s'è fatto creatura.

L'Infinito

s'è fatto bambino.

Per amore.

Per me e te.

Stupore.

 

(Poesia insignita della menzione d'onore nel concorso "Poesie della religione cristiana".)

 

 

*

Il dono di Natale

Per la festa del Natale

si possono ricevere vari regali:

piccoli o grandi,

utili o superflui,

economici o costosi.

Anche gioielli posti sulla seta

dentro eleganti contenitori.

 

Ma il regalo più prezioso

che si possa ricevere

è un neonato posto sulla paglia

dentro una povera mangiatoia.

Un bambino con le braccia aperte

che desidera essere accolto,

che offre e chiede amore.

 

È un regalo da accettare

con gran gioia e gratitudine,

e porre dentro il cuore.

 

(Poesia già pubblicata da Keltia Editrice.)

 

*

Dio Madre

Per le sue creature umane

Dio non è soltanto

misericordioso Padre.

 

È anche tenera Madre.

 

Egli rivela ai suoi figli

il proprio aspetto materno

tramite l'amore di Maria,

Madre dell'intera umanità.

 

*

Prece e pace

Il breve tempo

che c'è concesso

su questa terra

non lo si spreca

quando si prega

con umil cuore

per aver pace.

 

*

Trittico astronomico

IL SOLE

 

Se sei stanco

dei tuoi giorni grigi

e della tua strada fredda,

allora alza gli occhi al cielo.

 

Vedrai l'irradiazione

che elargisce il nostro astro.

Percepirai il calore

che scaturisce dal sole.

 

E forse avvertirai una vibrazione

che ti scuote il cuore.

E forse udrai un sussurro

che t'illumina l'anima:

 

"Io sono la luce del mondo.

Io sono la vita."

 

LA LUNA

 

Tu sei soltanto una,

ma tanto grande e bella

d'esser del cielo la signora.

 

Nelle tue cicliche rotondità

c'è il mistero della femminilità.

 

Sei figlia del firmamento

e madre delle costellazioni.

 

Umile ancella della Terra,

celeste regina splendente

coronata da diamantine stelle.

 

Bellezza senza macchia,

purezza piena di grazia.

 

Il tuo sereno e dolce candore

tiene lontane le tenebre brute

che tentano il terreno sonno,

che attentano all'umano sogno.

 

LE STELLE

 

Son molte sorelle,

una folla di vive faville

che fan festa nel firmamento.

 

Son tante le stelle,

più di quante ne colgan le pupille,

più di quante ne contenga la mente.

 

A casa sono lassù,

oltre la notte,

al di là dell'inverno,

sopra la solitudine,

in quel loro scenario senza spazio,

in quel loro presente senza tempo,

in una perenne beatitudine.

 

Cascando in questa tortuosa ascesa,

arrancando su questo erto sentiero,

lo sguardo anelando va verso il cielo.

 

E noi quando saremo finalmente

puri e disposti a salire alle stelle?

 

*

Cantus lucis

(Testo per canzone, in cerca di musica e di voce.)

 

          E in principio la buona luce fu.

          Da allora colora il cielo di blu.

          I giorni fa gioiosi con il sole,

          le sere fa belle con luna e stelle.

 

          Spaventa dei fulmini il balenio.

          È luce di pace l'arcobaleno.

          Che candido chiarore nell'aurora,

          e dopo nel tramonto il rosso sfolgora.

 

(Rit.)  C'è una luce senza polvere e ombre,

          spesso eclissata ma che mai soccombe.

          È una luce verace e infinita,

          di cui è essenza l'eterna vita.

 

(Rit.)  È l'Amore la luce che mai muore.

          Es el Amor la luz que nunca muere.

          It's Love the light that never dies.

          Est l'Amour la lumière qui jamais meurt.

 

          La luce irradia tutta la natura.

          La luce rifulge con la cultura.

          Essa fa parte integrante dell'arte.

          Ed è bella presenza nella scienza.

 

          Dell'universo la luce è voce.

          Soltanto il pensiero è più veloce.

          Il fotone è materia e energia,

          l'uomo è composto da corpo ed anima.

 

(Rit.)  C'è una luce senza polvere e ombre,

          spesso eclissata ma che mai soccombe.

          È una luce verace e infinita,

          di cui è essenza l'eterna vita.

 

(Rit.)  È l'Amore la luce che mai muore.

          Es el Amor la luz que nunca muere.

          It's Love the light that never dies.

          Est l'Amour la lumière qui jamais meurt.

 

          Ma guarda che c'è tanta falsa luce,

          che sembra bella e che molti seduce.

          Invece è solo tenebra bieca,

          fa il cuore di pietra e la mente cieca.

 

(Rit.)  C'è una luce senza polvere e ombre,

          spesso eclissata ma che mai soccombe.

          È una luce verace e infinita,

          di cui è essenza l'eterna vita.

 

(Rit.)  È l'Amore la luce che mai muore.

          Es el Amor la luz que nunca muere.

          It's Love the light that never dies.

          Est l'Amour la lumière qui jamais meurt.

 

*

Il fiume rosso

Nel corso di due millenni

è scorso ininterrotto

un fiume rosso.

 

Spesso è un fiume in piena,

a volte è un rivolo appena,

ma non è mai in secca.

 

Il sangue dei cristiani

irrora ancora la terra

e rinvigorisce la Chiesa.

 

*

La Madonna

E' di divina unicità

l'amore bello e perfetto

tra Maria e la Trinità.

 

E' immacolata figlia del Padre,

pura sposa dello Spirito Santo,

e così vergine madre del Figlio.

 

Nessuna creatura supera in santità

quella raggiante regina dell'universo

ch'è anche tenera madre dell'umanità.

 

Un gran dono di Dio

è la donna umile e alta

molto di più d'ogni altra.

 

*

I segni dei tempi

Sul continente grasso e ingrato

e anoressico di memoria

che le radici ha rinnegato

abiurando la propria storia,

fai svettare il tuo vessillo.

Le dodici dorate stelle:

quelle della tua corona.

E l'azzurro scuro del campo:

quello del tuo regal manto.

 

Sul continente senza anima

spicca la tua bella sigla.

Hai tracciato la tua ampia M

da Beauraing sino a Siracusa,

da Fatima fin Medjugorje.

Firma garante e protettiva,

materna e misericordiosa,

a conferma della promessa

che il tuo cuore trionferà.

 

L'errante e cieco continente

non vede i bei segni dei tempi

per aprire il cuore e la mente.

 

*

Poesia a Maria

Il nome più leggiadro che ci sia.

Tre belle sillabe che sulla bocca

vibran con muliebre melodia.

Una musica che l'anima tocca.

 

Bimba ignara del suo alto destino.

Ragazza umile radiosa di grazia.

Donna che non conosce amor meschino.

Madre trafitta dal dolor che strazia.

 

Sei regina della vera bellezza.

Madre celeste che indica la via

della gioia eterna con tenerezza.

 

Meditazione e prece e poesia

è questa, composta nella certezza

che tu accetti questi versi, Maria.

 

 

(Poesia insignita della menzione d'onore nel concorso "Poesie della religione cristiana".)

 

*

Il re folle

Abbandonò lo splendore

del proprio regno

mosso da un folle amore.

 

Mascherò la sua maestà

nascendo in una grotta-stalla

nella più umile povertà.

 

Per trent'anni visse con la vergine madre

nell'attesa d'iniziare la sua missione

facendo il falegname col putativo padre.

 

Per tre anni peregrinò nel mondo indegno

offrendo a tutti il suo immenso amore

e la vita eterna nel suo raggiante regno.

 

Ma i duri e ottusi cuori

di molti uomini

gli urlarono: "Muori!".

 

Lui come un mite agnello

lasciò che i suoi feroci carnefici

lo conducessero al macello.

 

Il folle re fu flagellato,

un'irta corona conficcata in capo,

e sul suo trono inchiodato.

 

La morte in croce tuttavia

non l'ha fatto rinsavire

dalla sua pura e divina follia.

 

Non ha abbandonato l'umanità

al suo funesto destino

e alla sua tanto stolta cecità.

 

Con misericordia infinita

offre il proprio corpo risorto

come cibo d'eterna vita.

 

Se ne sta nascosto nell'ostia consacrata,

rinchiuso nell'angusto tabernacolo,

recluso nella sua prigione senza grata.

 

Il prigioniero per amore

attende sempre che gli uomini

spetrino il loro cuore.

 

Che diventi molle

e lo schiudano

al suo amore folle.

 

(Poesia insignita dell'attestato di merito nel premio "Poesie d'Amore".)

 

*

I veri valori

Il potere più grande

è quello su se stessi.

 

La ricchezza più immensa

è quella della sapienza.

 

Il successo più duraturo

è quello del cuore.

 

La sola bellezza

che non sfiorisce

è quella dell'anima.

 

La vera vita

è quella dello spirito.

 

La morte è un aprirsi di porte

sui misteri dell'esistenza,

del mascherato male,

del benefico dolore.

E' un entrare nella luce

e nell'infinito amore.

 

*

Dal più semplice al più complesso

Dall'alfa all'omega,

dal big bang alla vita.

 

Dalle particelle subatomiche

agli aggregati molecolari,

dagli astri ai sistemi solari,

dalle galassie all'immenso universo.

 

Dai composti organici ai batteri,

dai pesci ai rettili,

dagli uccelli ai mammiferi,

dai primati al supremo uomo.

 

Che questo sviluppo meraviglioso

non sia opera del dio caso

lo suggerisce la ragione

e lo rivela la religione.

 

La futura conoscenza confermerà

questa semplice e complessa verità.