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Raccolta di poesie di Bruno Di Giuseppe Broccolini
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

’ Da quando...’

 Da quando il fato

umiliato nelle tane

dell'Ade, non più

le crespate creste

di dei marini, solo

 molli memorie di

meduse, messi di  muse

lievi a danza

sulle spume, scuri

i muri del mare

scialbati da' crudi

catrami.

 

(Da " Il fato umiliato, Sez I, brano XXVII, Ed. del Leone, editor P. Ruffilli, Ve. 1998.)

 

 

*

Nel Moto Coatto dei Giorni brano III Macabor Ed 2019

Ululato di lupo

allupato sulla preda

appena predata. In alto

occhi sanguigni, vermiglio

il muso bisunto, vorace

nel piglio. Elegante, di poi

l'aire del cucciolo un po'

stanco sul sentiero dove

in fila sul filo del branco.

 

 

*

Anonymous

" Il giudizio, quello finale, di fronte

al Padre Eterno,in gioco Paradiso

o Inferno, Purgatorio con punto di

domanda, al tocco d'un celebre

dito, nel rito d'un silenzio

ardito - ché onnisciente in spazio

tempo il Verbo dirimente. Luce

di eterna Sion, speranza qual cruna

disperata- luogo non luogo più o

meno piccolo o grande celeste cielo - 

e latrata, ecco la distanza ben ascosa

eppur fulgida in lontananza, per noi

minuscoli romiti  d'un tratto destati

dal cantuccio di parva stanza. 

Il sunto del duttile ora et labora da

mane a sera sincopata resa, sinossi la

umana, umile e policroma stadera."

 

  (Inedito della silloge Anonymous 2018/2019)

*

Prologo

" In questi dannati affrettati

tempi, tante le parole tranciate

e disossate, invano nutrito

nutrimento psicofisico per

nulla o troppo assimilato in

un indeterminato gusto

mai in equilibrio assaporato.

Inclinato il tutto verso un vuoto, un

nulla siderale, scosse polveri

di stelle deliranti senza più

fascino d'abbraccio, ché tanto

troppo gelo incline, di certo

d'omega allo sfacelo."

 

 Prologo della silloge "ANONYMOUS"

 

*

In Medias Res

L § I

 

Come in un incontro rapinato

senza conati abrasivi, esplosivi

quali rintanate recite nelle notti

capienti di feste infestate, mai

conclusione alcuna , ma a mezza

aria, lieve il tocco delle  fate. 

Sussurri fissati nel canto dello

antro dipanato, ecco alfine lo

impossibile dialogo, ma vaporoso

il logo codicillo, luogo dello

antico biblico sigillo.

 

 ( inedito, 2018 )

 

 

 

 

 

*

Brano V di ’Chini sui Banchi’, Ed. Leone, Ve, 1997

V

 

Sulle onde delle messi

locuste dai deserti

serti di spine e fruste

su carcasse combuste.

Pochi sorrisi lontano

dal lodo dei bifolchi

derisi sui dolenti

amari solchi, sonde

nel duro ventre di Tanato

e come mete le sponde

tetre di Cocito.

*

Brano XLV ’In Medias Res’ Inedito

XLV

 

Forse immemori dei piccoli, grandi

ricordi di tante fin troppo care

vite tremolanti ai bordi crespati

delle marine onde, limini dei sogni.

Vitale il soffio d'acque chiare e pure

nonostante le innumeri ferite parate

alle incerte suture. Un andirivieni di

tessute tele in tragiche trame senza

un fine almeno appena appena

accennato nel minimo, fioco lucore.

Aspro e sordo il forsennato, ansante

richiamo di deboli voci appese e

distese lungo le venate assi delle

sacrate, cristiane croci.

 

(inedito, 2018)

 

 

*

( Brano XLIII inedito da ’ In Medias Res’ 2018 )

 

 

Un'irradiata fantasia, quasi

pirotecnica esplosione di suoni

e di colori in piena notte 

calibrata. Così la mente, sulla

molla dell'inconscio, sollecitata

danza, evangelica oppur

luciferina, in molte fiate e

costanza appieno coniugata.

Pochi razionali legami tra conscio

ed inconscio calibrati onde senso

e non senso in un bilico - o stadera-

soppesato in poche, o nulle, nette

tacche bulinate. Ecco codesto

essere non essere dubbioso ed

indefinito, stante e fèsso il viaggio

ròso e corròso. Breve, brevissimo

il coatto salto del corpo nell' imo

di alta rupe, ratto fracassato.