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Raccolta di poesie di Dino Sessa
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

La strada

Ci siamo persi di vista molte volte

troppe per poter dire con certezza

di conoscerci davvero.

Ricordo come davi sfoggio di te,

ragazzina impertinente,

quando ancora spensierati cercavamo

la nostra strada, qualunque fosse

quella strada che non abbiamo avuto mai

il coraggio di percorrere

fino in fondo.

 

*

Distruggono ogni parvenza di verità

Distruggono ogni parvenza di verità

E di quel che resta ne fanno scempio

Morire per un tozzo di pane

La tortura delle ore le promesse vane

Mentre il Grande Illusionista chiama a sé

Folle osannanti di sostenitori

E le sue storielle le tiene in serbo

Per un'occasione migliore.

*

Adagio scivoli via

Adagio scivoli via

rasentando i muri

per non farti udire.

Passi e non mi sfiori,

lasciandomi solo

con la nostalgia di te

che passi e più non ritorni.

*

Haiku

Lontano ci trascina

il vento della sera

e le nostre voci copre.

 

 

 

Sole a picco:

nella strada senz'ombra

il guaito dei cani.

 

 

 

Tra i rifiuti

zampettano gabbiani

dimentichi del mare.

*

Superstiti

Mescolati alla folla delle stazioni

vissero i loro anni più felici,

finché sbandarono e vennero

i tristi giorni dell'abbandono.

Quando ritornarono ciascuno in seno

alla propria famiglia e ai propri doveri

erano diventati due superstiti in un mondo

a cui non sentivano di appartenere.

*

Haiku

Alba lucana:

sui monti dei briganti

risuonano echi.

 

 

Sperdute isole:

miraggi di un vecchio

lupo di mare.

 

 

Malinconia:

il crepitio della pioggia

sui tetti verdi.

*

Tre epigrammi

Collezionava citazioni

per spiattellarle all'occorrenza

in faccia ai militanti

che reputava imborghesiti.

 

 

 

Vecchie contadine rugose

scampate a guerre inondazioni siccità

dai banchi di mercati improvvisati

vendono camelie bianche ai turisti -

e filtri d'amore a chi ne fa richiesta.

 

 

 

Poiché non amoreggiava

da tre settimane filate

fra i suoi ormoni (era prevedibile)

scoppiò il finimondo.

*

La ricerca della verità

La verità era molto più vicina a noi

di quanto potessimo immaginare.

La cercammo dovunque, ricordi

perdemmo il sonno per essa,

le demmo la caccia in luoghi

dimenticati da Dio.

Poi scoprimmo, di colpo

d'aver trascurato l'unico posto

dove valesse davvero la pena

di gettare uno sguardo:

dentro noi stessi.

*

Da una parte sola

Sul tuo volto indurito dal tempo sono impressi

i segni della fatica e dell'abbandono.

Nelle tue profonde occhiaie è racchiuso

un intero universo di dolore.

Sei venuta a farci visita dalla

estrema periferia del mondo,

e quando vi ritornerai

ti toccherà aggiornare nuovamente

la lista dei vivi e dei morti.

La bilancia come sempre penderà

da una parte sola.

*

La tanto attesa fine

La tanto attesa fine è giunta,

il corpo della madre riposa finalmente

disteso immobile sul letto

nella camera in fondo alla casa

preparata già da giorni e listata a lutto.

La figlia accoglie la notizia con gioia,

sorride e bacia sua madre sulla fronte,

le tiene le mani e si lascia

docilmente carezzare dai presenti,

tutti, nessuno escluso,

sollevati e pieni di calore.

*

Il nido nei tuoi capelli

Se non avessi avuto per me

parole di fuoco, avanzerei

la mia richiesta. Farei il nido

nei tuoi capelli, nel folto

riccioluto groviglio che il vento

invano scuote. E ti seguirei

nei tuoi quotidiani andirivieni

di quartiere in quartiere,

di dolore in dolore.