I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Le ragioni del cuore
Come un germoglio di Marzo delicato il tuo sentimento
s'innalza libero.
E i rumori di lontane risate rieccheggiano
nella muta forma
del pensiero plasmatosi nelle ragioni del cuore.
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Il corpo della notte
al tuo crepuscolare pallore attingo alla sordità della notte rumori e sussurri ricordi ricostruiti nei percorsi labirinti mai sognati traccio le coordinate del mio segreto amore aspetto che dai pensieri decantati si distilli musica ascoltandola infrangersi nel silenzio formante visioni nella tiepida malinconia tolta ai miei desideri stagnante nel plumbeo notturno nella dolorosa luce
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Minimo diurno
Nell’ossatura cupa dei pensieri Sono il fantasma dei desideri
E oggi All’immemore oceano dei miei ieri Pago il tributo e sconto l’abisso
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Inchiostro
Le vele consumate Dei pensatori occidentali Fra gli stracci del mio meditare. Brandelli di poesia povera Imbrattata senza colore Monocromatica. Nero su bianco. Minimo Nero su bianco. Nero. Bianco.
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Notturno naufragante
La tenue malinconia risale fra le onde la corrente
risarcendo l’inquietudine di pallida speranza
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Sensi fra sentimenti e pentimenti
Ingoiato dall'ingorda notte mi corromperai l'anima ferocemente alle innumerevoli atrocità che la vita dispone agli immutati piaceri.
E i propositi irrealizzati si propongono diversamente desiderati.
Sei l'annientamento -ovunque- anche qui adesso fra pensieri sordi
nell'ombra agonizzante allontanandoti rimarrai memoria cibo di seduzione riverbero della luna
un attimo l'impulso vestito dalla pioggia è il tempio della tua nudità ai miei occhi l'istante della bocca sulla pelle
ancora l'amore e i suoi riti
Perché non di queste voci si nutre l'oscurità ma solo dello spirito dei nostri sogni.
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All’orizzonte d’ogni momentanea dimenticanza
Compiaciuto dall’aspetto d’innocenza che apparirà nella smorfia dolce delle tue labbra leggermente tese al limite dell’esistenza
Ridurrò fallite le banalità di tutti i giorni all’orizzonte d’ogni momentanea dimenticanza
dal trionfo astratto del tuo amore al tempio profano dei sensi prigioniera forma della memoria soggiornerai nei miei pensieri
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Rotta Ad Ovest
Siamo fatti della stessa pasta degli uomini che attraversarono l’oceano sulle navi di colombo
poveri diavoli a batter cassa al mondo
ancorati qui ad artigliare fra le mani le carte del viaggio a raccontarsi sogni confusi dalla vita
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Meta di coppia
Amputato l’archetipo femmineo
Facevi presunzione di seduzione nell’ostinato ritmo il tuo ripetersi ciclico e quotidiano con il trucco mescolato alle sofferte secrezioni nella definitiva caduta dell’identità
-il genere di cose affligente l’intimità-
Al teatro dell’esistenza quel momento a ginocchia raccolte con dolore ancestrale e primitivo malessere raccolto dallo sguardo e restituito all’immenso fiume della vita con artificio di memoria.
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L’ora Favorevole
Oceano sensibile al tributo di sangue tingerei dolciastro il cielo nella promiscuità d’acque sognanti.
Mi spingerei ai confini a farmi finalmente libero.
Oceano sensibile strapperei all’eternità ogni momento di quest’ora e all’innocenza profanata il male che corrompe
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Metro dEgo
Artigiano colto Fabbro di parole
Tra elisioni non concordate e smisurate invocazioni
manipolando pensieri dai risvolto all’inganno
Ermetico stolto nell’ossessione delle immagini
t’affoghi perifrasi, iperbole d’ovvietà
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