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Raccolta di poesie di Enrico Dignani
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Natale 2020



La Vita in-vita
i presenti
con questo suo rinnovato Natale,
ad approfondire , abitare,
con vivace grazia,
i giorni e mesi a venire.
Dicono le antiche campane: E' rinato il Salvatore,
cavalca insieme alla Spada le Ere,
con miti e riti, ha disciplinato gli usi e costumi,
il Salvatore silente e la Spada presente.
Gesù e il Manganello con lo stipendio
le disegnano spaziose le nostre guance,
per i molti e distanziati, che non bastano mai,
baci abbracci free,
per superare questo pandemico Natale,
fine di capitoli di storie, che vanno concluse.

Festa con chiasso di luci, e allegre gratificazioni
per il relativo benessere,
nel feriale interrotto.
E' Natale, armistizio nella guerra delle ragioni,
si brinda senza abbassare le mascherine,
festa presidio del banale serioso,
contabilità faticosa di ricordi,
anche il millantato piccolo benessere delle mie abitudini
brinda senza argomenti al domani,
si festeggia senza l'abito da sera,
ci giustifica l'albero di natale.
Usanze, riti, cerimonie, credenze,
le famiglie attraversano dicembre,
la vita spettinata da pettinare,
i piatti da lavare
e quello che c'è.
La Fortuna non fa domande stupide,
ci capisce.
Quindi, Angelo Santo stammi vicino,
dammi la mano che sono piccino.

*

Natale 2019



La intesa fancazzista alterità sdentata dei poveri,
illuminata dal natalizio decoro urbano,
si fonde nel diffusa serenità natalizia radical chic.
Terribilmente sequenziale,
con obbligo di ossequio, è la vita
e il presente vola via con i suoi 40 anni di contributi,
con le identità stabilizzate senza invidia sociale,
con adolescenti in variopinta lotta con la noia
e senza Natali borghesi troppo faticosi, addomesticati
e con povertà che quasi non si sono accorte di esserlo.
Vita mia bella serena e felice
ho tanto amore da darti: ma prima almeno
per questo Natale devo risolverti.

Volare sull'albero magico di natale, sul nido del cuculo,
volare e lasciare per questo Natale,
il modesto vitto, alloggio e affetto
per una disinvolta postura in bello, ricco e intelligente,
dove bella gente, abbellita dal caso, addobba i rami,
belle cose, tutto un bel ridere appropriato alle pretese,
lo stupore, il credere, la forza contrattuale;
il mio millantato credito da non credere
in queste belle occasioni, abitabile, accreditato,
officiante festante, tutto a norma,
il manganello con lo stipendio approva.
Poi sarà, dopo altri molto argomentati Natali,
che dal *corpo inerte, dove lo schiaffo non lascia traccia,
e l'anima è scomparsa*,
anche per me non ci saranno più i Natali.

Oohhh... stella stellina che brilli lassù
ravviva il tuo lume che nasce Gesù!

*

Natale 2018


Superno e altero l'ordinario
mi sorride e dice: Buon Natale anima.
Volan scherzando i pargoletti amori,
soggiorna e sogna e non tradire la tradizione.
Materiale organico umano, ingresso, il Natale.
Frattale, giostra per i funzionari della specie
nel tempo dilatato, si gira quanto basta,
più o meno felici quanto basta,
le guance dell'umanità
sono fresche e sode:
Dio le benedica!
Ingresso, anno zero : la mamma,
participio presente, i vagiti nel civile protetto,
è Natale, il babbo, i fratellini,
gli addobbi , le tredicesime e i regali.
Gli urli del neonato e i nonni benedetti.
Il Cristo? Un addetto al Sacro nella tradizione,
vigila nel mito per conto degli Dei.
Si acclama la facoltosa opulenza,
è bella, funzionale, è per Grazia Divina,
il privilegio non è colpa sua.
Saremo, si dice, in un qualche oltre, risarciti,
grazie Gesù!
Buon natale al manganello con lo stipendio,
al variopinto ed anche Africano divenire,
agli histers, alle pistole gialle elettriche
e alle barbe profumate.
Volan scherzando i pargoletti amori,
soggiorna e sogna e non tradire la tradizione.
Buon Natale.

*

canzone d’amore



Abito le ore e non le ere
di un imprenditrice raffinata
disprezza gli alcolizzati puzzolenti
è una saporita tutta pittata puttana
con in bocca una sigaretta
mezza spenta mezza bagnata.
Chissà se sono guai? Chissà se sono guai?

Fuggo da Foggia
non tanto per Foggia ma per i foggiani
le cozze sono buone a Bari
i baci che mi deve la primavera
farfalla del cazzo
se non mi capisci mi tradisti
li regalo quasi tutti a te.
Chissà se sono guai ? Chissà se sono guai?

Il mio amore è fuggito in un ricordo ballabile
si nasconde nel Molise
passa per le bocche come fossero fiori
Oh Cristo! cercate la mia farfalla
manganelli con lo stipendio circondate Campobasso
spara baci micidiali quella la .
Chissà se sono guai? Chissà se sono guai?

*

canzone d’amore


Il participio passato pavimenta la volontà d’esserci
palinsestami il cervello con i baci così ti sposo.
Ho paura del posto fisso, ma lo sogno, cosi mi sposi.
Virili incontri per femmine fabbricano storie.
40 anni di contributi
per invecchiare con la mia bambola.
40 anni di società civile e di lavori forzati,
per invecchiare con la mia bambola.
Palinsestami con il calcio il cervello cosi ti sposo.
Sei la Barbie del mio cuore, la mamma del mio futuro,
plachi la fame del mio disordine, la sete della mia noia,
porterai sul passeggino il mio cervello,
palinsestami con un bambino il cervello cosi ti sposo.
Il participio passato pavimenta la volontà d’esserci,
virili incontri per femmine fabbricano storie
per la storia del Regno Animale
nello spirito animato del Nulla,
mistero abitato da Altro.
Palinsestami il cervello con i baci così ti sposo.
Lei dirà a mia moglie:
grazie per aver insegnato a mio marito
come si fa l’amore.
E’ molto brava, ha imparato da me,
io dai siti porno.
Palinsestami il cervello con i baci così ti sposo.

*

Natale 2017


Ci risiamo, Alleluia, Gaudio Magnum .
Sindaco, Vescovo e Carabiniere.
Alleluia.
Si accende civico ieratico prezioso, l'andazzo,
e l'altare saturnale dell'accettazione
e del si tacito alla vita ...
Accende l'albero di Natale.
Del Natale del si alle virtù di sistema,
più o meno onorate.
Pareti di panettoni nei supermercati. Alleluia.
Il senso contemporaneo accende qualsiasi cosa,
di terrore o gaudio,
nelle utenze di anime titolari di storie,
accende le guance di bimbi al sicuro,
con bancomat, sudati o trionfanti.
Buone feste a chiunque incontro. Alleluia.
Ho sognato, a pagina un milione: in futuro
niente più Natale. Alleluia.
Buon Natale sig. Sindaco dagli affanni
da lei pazientemente tollerati e
dalla sua moltitudine serena e a norma,
le trincee sono altrove,
le guance di ricchi sventurati,
con bancomat trionfanti, al sicuro,
gli incapienti, coatti al sicuro nella pazienza.
Buon Natale sig. Vescovo dall'assistenza doverosa,
congrua, istituzionale, per il Clero,
le elemosine, le buone brutture sociali
devono farsele bastare,
il miserabile benessere dice che lei è bello, Alleluia.
Buon natale al manganello con lo stipendio,
sempre innocente e benemerito . Alleluia.
Buone Feste al Genoma, al Sistema binario e
alla Bomba Atomica, ai Truzzi, alle insolenze,
agli Emo, alle maestre e ai prof.
Siano lodate le mamme: sempre siano lodate.

Oohhh... stella stellina che brilli lassù...
ravviva il tuo lume che nasce Gesù!

*

Natale 2016


A dicembre irrompe tradizionale
da un abete con scintillanti evviva,
grossolano un ghigno èbete,
che mi timbra il cervello.
Quanti Natali hai?
Quanti ne hai sprecati? Goduti? Passati?
Quanti te ne restano?

Più luci, più lustro, fermenta la festa,
brilla bella robusta la gioventù,
e il buon vivere, che pare diffuso,
come il brutto Socrate
mi sento bello e fresco siccome il mattino,
cinto da belle e nude braccia,
con il cervello pieno di timbri.

Il calendario del fisco e del supermercato
sollecitano doveri e riti,
il giorno è pieno di cose belle
quelle che mi mancano fanno le sceme,
luccicano, sono sfere appese, lustrini esagerati,
prendimi maschio libidinoso,
mi dice la vita:
Sono la fortuna sciocchino.

Ho il cervello pieno di timbri.
C'è l'allegria sdentata dei poveri,
e gli incidenti stradali dei ricchi,
grazie e disgrazie.
Quello che mi piace,
è il canto e la calligrafia delle femmine.
Buon Natale al manganello con lo stipendio.

Presenti le fanciulle con lo scooter,
io e gli aggregati estemporanei di individui,
immaginiamo, il Prete, Babbo Natale e la Befana,
nelle cattedrali, che al posto della scienza,
graziosamente si prestano a benedire per Tutti,
i gradi di civiltà in evoluzione.

Veri Santi dell'Umanità,
carcerati, poveri e matti,
c'è doveroso doloroso per loro
il Satanico Natale maledetto,
il loro Sacro Santomale per noi è Benedetto, Utile,
a nostra e a loro insaputa
alimentano la possibile quasi felicità nostra,
usi e costumi in glorioso sano divenire.

Da dove viene Babbo Natale?
Forse dal Micro e dal Macro;
l'infinito relativo ci manda un giullare,
come comandante di una nave
si manifesta ai passeggeri, enti finiti;
la Divisa, il Viaggio, l'Oblio.
Allegorie beffarde, brutali innocenze.
Signor Padre Eterno,
stammi vicino,
dammi la mano che sono piccino.

*

Natale 2015


Dicembre, ...Natale : “abete vestito come una drag queen,
baci allegri per le femen e per il mughetto selvatico,
bocca stanca di panettone, disegno di writers”,
umana, cosciente dolorosa gioia terrestre.
Ho! Facile profitto che brilli quaggiù, è festa,
il manganello con lo stipendio non teme Gesù.
E' sovversivo tradire la tradizione,
Babbo Natale scarabocchiato dalla vecchiaia,
ma lo nega,
augura, prima del Capodanno, felice soggiorno a tutti,
la macchina Corpo, con il conducente Anima,
festeggia l'eterno relativo, rinnovo .
Dentro il passeggino, c'è il Natale,
scintilla vitalità, impone baci e cure.
Rossi importanti nei calici di Cardinali e Colonnelli,
Sua Maesta il Sole, brucia il divino nulla,
dal Natale frattale festoso sta lontano.
Senza la neve, le fanciulle con lo scooter
volano con guance rosse nell'aria gelida,
gridano allegre ai ragazzi : Buon Natale truzzi !
Il sovversivo tradire la tradizione
è forse cosa di secoli futuri.
La vita è brutta? Viva la vita!
Questo è il Natale, così diventa bella!
Aporia ... Babbo Natale scemo.
Liquori preziosi nei calici dei Boiardi
per gli industriali Campari Soda.
Quel senso caldo di unione chiamato festa
colori, sorrisi, regali, comunione fàtica collettiva enfatizzata,
Natale, spirale, scadenzario, entropico, frattale, vertigine.
Natale è uguale\diverso a ferragosto
l'uovo di Pasqua con sorpresa sciocca è uguale\diverso
alla diffusa critica d'arte contemporanea.
Madonna santa, stammi vicino
dammi la mano che sono piccino.
(enrico dignani)

Aporia: Problema le cui possibilità di soluzione risultano annullate in partenza dalla contraddizione.
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..sono fàtici i convenevoli e gli enunciati di cortesia che si producono nelle comuni interazioni verbali (ad es. “ciao, come và?

*

Natale 2014

 Natale 2014

 

Dicembre, il benaltrismo ed io,

mostriamo pazienza al Natale

anche se non brilla abbastanza.

 

Giusto! , giustizia, aggiustiamo!

 

Meraviglia, incanto , stupore,

soldi, privilegi, bambini,

profumi, risate, colori

tutto un ingioiellare con graziosa maestria i desideri,

e chissà cos'altro in decoroso addobbo.

Babbo Natale, vuoi bene a tutti o solo a chi ti fa comodo ?
Lui: a Gesù Bambino, alle stelle alpine e alle violette.

 

Giusto! Giustizia aggiustiamo!

 

Abbracciamo bambole e orsacchiotti, simulacri di poeti

e pavimentiamo un infinito cinto di mura, cannoni e baci.

Buon Natale mondo, felice soggiorno ai mortali.

Sia lodato il facile profitto: sempre sia lodato!

Mussulmane carezze su povere guance, belle,

sanno soffrire, subire, Babbo Natale,

non sa con cos'altro sostituirle.

Addobbi mirabolanti su alberi enormi,

80 euro al mese ai carcerati,

ai cattivi in libertà manganellate,

ai putti e alle puttanelle baci e cose buone e

ai carabinieri, armigeri sfavillanti, un rispettoso inchino.

Buon Natale ombra odorosa , cielo azzurro e misterioso grido,

il benaltrismo, saluta ben altro.

 

Signor Padre Eterno stammi vicino

dammi la mano che sono piccino.

 

 

*

Otto Marzo 2014

 

 Tacco da 20.

Sesso : è

un sensore\pulsione del\nel cervello

con il contesto favorevole e la costanza

diviene cultura\etica\estetica

si incanala in un percorso obbligato

costruisce una coazione a ripetere per il sociale.

La natura ci obbliga all'amore, baci.

*

2014 correva l’anno: Roberto Freak Antoni

2014 correva l'anno:

Roberto Freak Antoni

 

 

 

Benedizione letteraria.

 

È morta la notte

lo sanno le piazze, i portici,

la Bologna

che va da Nietzsche agli Skiantos.

É morto il dolore, allegro,

impertinente, degli scarabocchi

vivi e a norma, vissuti dal rock

fuori dalle prigioni del vivere.

Il nichilismo scoreggia di nascosto

perché il giudice non vuole.

Se nè andato con i secoli,

che si possono contare,

i fiori morti chi li conta?

Avevi orecchie per intendere

ed hai inteso,

hai fatto fessi i secondini.

Ciao Fratello di teschio.

*

Natale 2013

Da Assente nasce Essente, Natale è la sua festa.

Nell'abisso delle cose

ci sono i Faraoni,

le parrucche del 700 e i treni a vapore,

babbo Natale e la befana ancora no.

Buon Natale alla sinistra de noialtri

tutti normotipi a norma garantiti e ottimati,

con le tue tasse pagano le loro tasse

e dicono che sono solo loro a pagarle.

 

E' Natale, è improbabile che la patria

le pensioni d'oro di dicembre le devolva

a quei brutti delle minime,

che gli omofobi invitino a cena i gay,

e che l'assistenza sociale distribuisca alimenti di lusso.

Gesu Cristo come Berlusconi e il Comunismo

sono bnone intenzioni, se poi se ne fa un uso improprio, non è colpa loro.

Innocente, modesta, l'italica festa

del volersi bene, il Natale,

da salvare dai baci e dai poeti che non sono io.

(Non sanno scrivere le poesie di natale, sono pericolosi!)

 

Qualche filastrocca, canzone, capace di fare la bella,

alberi accesi , vestiti di eleganti stravaganze umane

e probabili panettoni scadenti per gli incapienti.

Il compleanno sociale brinda alla vita, buona o cattiva .

Mille altre delizie dice il digiuno ci sorridono senza danno,

accendono il disciplinato desiderio

e cancellano l'anarcoide appetito : Spirito senza pistole.

La miserabile grazia della mia arte

non sa essere micidiale come uno sparo,

perdonatela.

Si può essere felici

nonostante l'infelicità degli altri.

 

Voci allegre nella nebbia

la serena fatica di vivere sta seduta nel mio cervello

con il suo rosario di natali.

Una buona dentiera affronta impavida il più duro dei torroni.

 

Oh !!! Stella stellina che brilli lassù

ravviva il tuo lume che nasce Gesù.

 

 

 

 

*

2013 correva l’anno. Don Andrea Gallo.

22 giugno

 

Chi ci ha voluto bene?

 

Ci ha voluto bene Don Gallo.

 

Chi è stato Don Gallo?

 

Un padre buono, un sigaro puzzolente,

 

un padre per tutti.

 

Chi sono gli altri che non gli somigliano?

 

Sono brutture.

 

*

Natale 2012

 

Oh! Stella stellina che brilli lassù.

ravviva il tuo lume che nasce Gesù.

 

I buoni sapori, i cari vecchi,

le belle ragazze, festosa vita serena.

Il paradiso è il Nulla profumato.

Con pochi soldi si compra il Natale,

senza soldi sei un problema!

Babbo Natale ha la divisa come i carabinieri,

se fa il comunista va sulla croce, come Gesù,

Viva la croce, Viva la croce!

L’inferno è il Nulla puzzolente.

Milioni di buste paga, milioni di panettoni

milioni di esistenze a norma,

se rimani indietro sei un problema,

Buon Natale problema.

I nostri libri, i buoni odori

gli amici migliori, serena vita festosa.

Babbo Natale il tuo cuore esagerato

ci assiste a tua insaputa come la luna:

tu a chi vuoi più bene:

a Gesù o all’Onorevole Barabba?

Buon Natale al disagio mentale ed ai barboni,

disabili a cui comprensibilmente nessuno vuole bene.

Le brutalità e le brutture

sono scomode e noiose, tipo le macerie.

Buon Natale Quirinale che ci proteggi

con i benevoli brutali

salutari campi di concentramento

nelle sacrosante carceri.

Buon Natale al Signore delle Mosche.

 

Angelo santo stammi vicino

dammi la mano che sono piccino.

*

Il magna magna

Il delinquere autorizzato

Non è delinquere

Se non siete capaci di reazione

Baciate la mazza,

Muti e rassegnati.

Prima viene l’idea,

Poi viene il credo,

Poi viene la fede,

Capito l’andazzo

Se me ne viene qualcosa

Sono fedele,

Militante,

Furbetto.

Ma si può dare qualcosa a tutti?

Certo!

Un sistema,

Una patria,

Un debito pubblico,

Un sacerdote,

Un magistrato,

Una manganellata,

Eppoi , senza eppoi.

*

4° grado della scala Richter


Voglio bene alle cazzate
di questa fertile miseria,
sono solidale con loro,
questa è la vita,

la vita fatta a pezzi

e vivere con i pezzi

coattiva pazzia

.. e la parete
di solito pigramente rigida
ha rivelato
un attimo di elastica vitalità,
che non ho affatto gradito,
un attimo beffardo e aggressivo,
un atto di guerra,
senza macerie,
senza argomenti.

 

 

 


 

 

 

 

*

2012 correva l’anno. Lucio Dalla.

1° marzo
Qualcuno avrà la sua barca.

Le cose belle della lingua italiana.
Lucio Dalla ha dato.
Il tempo inghiotte i vecchi
ma non cestina il canto
se lo porta nel futuro
antiquariato della memoria
vasto come il cielo
Sleccacciando cose buone
sapere di sparire
sparire senza saperlo.
Ciao Lucio.

*

Natale 2011

Scadenza di medio termine
della voluttà del vivere,
confidenza di lingue
sciacquate con il Don Perignon
sotto un cielo che nevica se nevica
un Natale stereotipo sociale d’amore.
Prima del capodanno
la coscienza di sé affronta il Natale,
festa dei numerati bilanci
dell’esserci sul Pianeta
per l’umana avventura.
Sua Maestà il Caso, è Babbo Natale,
la Vita, nostra madre.
Babbo Natale: domandami se sono felice!
“E’ faticoso il vivere, ma mi piace“.
I musulmani hanno il Ramadam
per sapere cos’è lo spirito.
Buon Natale fratelli,
sorelle, Umani.
Uffa è rosso, Natale uffa.
Vorrei tagliare la gola ai ricchi,
Silvio escluso,
scrivere con il sangue buon Natale
sulle loro intelligenze,
spiegare la pertinenza dei miei accapo,
uffi è rosa,
liberare i carcerati e abitare un qualcos’altro,
fra mille anni;
e dire che c’era il Natale
un simpatico luccicante sorridere comunque,
sette miliardi di visi con guance da baciare
perché era Natale
e si faceva la fila per vivere
ballare, sciare, brindare.
Stella stellina che brilli lassù
ravviva il tuo lume che nasce Gesù.

*

2011 correva l’anno .. Amy Winehouse

23 luglio

Bimba bella bimba matta.

Esuberanza borderline.

Mi piace in largo all'avanguardia,

nello stigma sociale

marrone rumore intestinale

chiamato puzza:

il non mi devo vergognare.

(Skiantos)

Deliberare l’insolenza

nel cerchio dell’esuberanza

per motivi estetici.

(Berlusconi)

Bimba bella , bimba matta:

nel concetto esteso del bello,

in arte che pensa, alcuni casi prevedono

per motivi estetici e per sfiga,

la morte.

Uffa.

ciao Amy

*

Natale 2010






Natale,
santo ricorrere ricorrente
nella ricorrenza
nel misterioso frattale
dove il possibile
sembra magico
e lo stupore è vitale.
Nella spirale tempo
delle cento dozzine
cento luci
cento sfere
cento volte la festa:
prima dell’adDio.
Intermittente cromatica
artificiale allegria nell’essere
dei participi:
lo stato festeggia l’essente,
fa l’albero della gioia,
lo rinnova con cose
che parlano di noi:
ci appendo
questo linguaggio inusuale
poco natalizio,ma prevedo
con santo sdegno pochi baci,
me li fo bastare,
i comunisti se li fanno bastare,
l’autosufficiente torre
dello spirito
è educata dal bonario
santo bastone del Natale
ad avere pazienza.
La gaudente eroticaleggiante
compostezza natalizia, vola scintillante
nella tradizione
nei televisori nei supermercati
nei frattali di Mandelbrot
e nel mondo quasi facile di internet
bello e affollato di auguri.
Angelo santo stammi vicino
dammi la mano che sono piccino.

*

Natale 2009

Se malgrado i debiti
un grande ceto medio se la cava,
non ascolta la musica lirica
e fa l’aghiforme con le palle
albero di Natale,
è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
Il risentimento è scomodo
come il freddo.
Sul perché del panettone scadente,
che come giusto che sia,
è nella bocca degli incapienti,
Babbo Natale
sorride al manganello con lo stipendio
e dice che la giustizia sociale
è un illusione antropomorfa.
Angelo santo
stammi vicino
dammi la mano che sono piccino.
La deflazione dei baci è il Natale,
se gli adolescenti sorridono al Natale,
è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
Quasi tutti, i vecchi
da troppo tempo attempati
sorridono della e alla Pasqua
con pensioni e rispetto adeguato.
Buon Natale cari barboni,
carcerati, matti e sfigati,
il mondo cosi com’è
con i suoi facili costumi
abili e belli
vi sta sorridendo.
O stella stellina
che brilli lassù,
ravviva il tuo lume che nasce Gesù.

*

2010 correva l’anno. Repubblica Italiana.




La bestemmia.

Il delinquere autorizzato
(dal voto)
non è delinquere.
Niente calcio in culo
e sequestro dei beni,
dice il manganello
con lo stipendio,
muti e rassegnati.
Soffio sul fuoco.
Silente ma non assente,
complice,
il signore delle mosche
è al Quirinale.
Dio abbia pietà
delle nostre anime.

S’è fatto sera,
scusatemi che si sia fatto sera.

*

2006 correva l’anno. Repubblica Italiana


Sembra opportuno.

La politica,
tutto l’arco costituzionale,
va sospeso,
per incapacità manifesta
a ripristinare una situazione
di normale virtuosa
amministrazione pubblica.
La dialettica furbesca
che promuove il saccheggio,
la corruzione e quant’altro
con destrezza,
è la politica della politica.
Un bel gigantesco resit
fatto da militari
e da buoni ed appropriati tecnici.

Cos’altro ci resta?

S’è fatto sera
Scusatemi che si sia fatto sera.

*

E’ Ferragosto

È Ferragosto Il magna magna è come la mafia non esiste! Buon Ferragosto agli incapienti. È Ferragosto anche nell’orrore e nelle brutture il miracolo della vita è un dono un lusso sta scritto nella malinconia dei benestanti. È Ferragosto un filo rosso di baci nel palinsesto della vita molto bello anche il Ferragosto dei belli ricco va in giro dentro intelligenti costose mutande qualche volta la Patria lampo giallo bianco le lascia nella borsetta sono piccole, piene di segreti,  educate, mafiose,  profumate. Le guance dell’umanità sono fresche e sode buon Ferragosto a tutti.

*

La persuasione

La persuasione,
lecita, o illecita,
spaccia
l’interessante facile
nei palinsesti,
il bel dire
che ha qualcosa da dire
frequenta con i baci
le guance delle discipline.
Segreti, banconote, gioventù:
voi a chi volete più bene?
Alle fanciulle,
al sole,
o alle piccole soddisfazioni?
Al cappellino nuovo delle poliziotte,
al pane un euro al kg dell’ipercoop
o ai grattacieli?
Il cervello
i motivi per rimanere in vita
li mantiene
costantemente in maggioranza;
sono in pace con la Terra
che raramente trema
e con la guerra
che raramente ci bastona.

Le guance dell’Umanità
sono fresche e sode
Dio le benedica.

*

Queste non sono cose belle.




I bisogni, quando sono maligni.
La coazione a ripetere.
I divieti di sosta, la dissuasione prevista
non è in base al reddito.
I giudizi affrettati a proposito
dei bastardi, dei froci e delle puttane.
Le pari opportunità.

La vita così com’è.

Gli artisti, i detenuti
e gli utenti del sesso a pagamento
che non sanno ballare.

Mangiare male,
dormire male,
scopare male,
dover dire:
Dio che fallimento,
che merda la vita!

*

Queste sono cose belle





I bisogni, quando sono benigni
l’oro, 10.000 euro al kg
la tipa che dico io, 1 milione di euro al kg.
La forza di persuasione
cioè, il suo sorriso
i soldi
e i fucili.

Il mondo così com’è.

I gabbiani l’educazione artistica
fisica, militare e civica
le mamme e gli elicotteri.

Mangiare bene
dormire bene
scopare bene
poter dire:
Dio come sono felice
che bella la vita!

*

L’umana condizione




Un amore a cui riferirsi
farci confluire
i giorni le facce
le notti i problemi
affidarli alla generosa discrezione
del nostro bisogno di confidenza

e andare verso un dunque
verso una fine
del vissuto sembra non esistere un fine
il ricordo
lo inghiotte la notte
il nulla
i figli
la morte.

Questo misterioso esserci stati
un lungo attimo
poi perdersi.