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Raccolta di poesie di Matteo Galluzzo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Altri risanamenti

Caro Giovani ti vorrei dire

che ancora continua oggi, incessante,

il risanamento di cui scrivevi.

Non solo alla Vetra ma ora anche

all’Isola, Pasteur, a Lambrate.

Ti chiedevi tu se era questo il modo;

io invece non mi aspetto più nulla

da loro (quelli che buttano giù tutto

e lo rifanno con un nuovo nome)

e solo mi domando dove vanno

le persone di prima? Evaporano,

da un giorno all’altro, con l’aumento

del prezzo e dell’altezza delle case.

Il cambiamento,

dicono che non si possa farne a meno;

ma lo dicono solo quelli a cui conviene.

Gli altri si adeguano o spariscono,

che è poi lo stesso. 

*

O bŕilu

La memoria era un suono.

“Pigia o scösâ in tu bàilu”[1],

aveva detto alla bambina.

Poi, non vedendola tornare

“Ti l’è trovôu?”[2], le urlava.

E questa di rimando

“Mamà, no trovo mànco o bàilu

figùrite o scösâ”[3]



[1] Prendi il grembiule nel baule

[2] L’hai trovato?

[3] Mamma, non trovo neanche il baule, figurati il grembiule

*

Hanno le ali congelate

Hanno le ali congelate

i piccioni incollati al davanzale.

E tu ancora ti definisci nella caduta;

nel peso del corpo abbandonato

alla gravità del vuoto.

 

Riavvolgi allora la persiana, stànati

dall’inerzia della risacca

e lascia entrare il sole.

Le cose hanno sete di luce.

*

Poesie tratte da ’Officina iPoet 2019 - Lunario in versi’ »
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