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Raccolta di poesie di Dzemile Jusufi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Un mondo nuovo

Senza volto e senza libero respiro

Sguardo terrorizzato.

Si soffre, si ha paura del prossimo.

Tutti malati, tutti pericolosi.

Senza sorriso.

Odio, odio, odio…

Chi si abbraccia non rispetta.

Chi si bacia, mi minaccia.

Lontani, state lontani !

Non vi è nulla di piu’ importante delle regole.

Senza rispetto.

Negazionisti coloro che si pongono domande.

Opprimete le loro sciagure, dobbiamo stare al sicuro.

Demoni saccenti e impazziti,

Come sorci meritano di vivere,

così gli esperti a cui fare fede s’esprimono.

Non c’è limite. Non c’è futuro. Non c’è certezza.

Un mondo nuovo che ti conosola con la puntura.

 

 

*

Un bucato di ricordi

Ripensavo a quel ricordo di dieci anni fa,

Degli attimi più intensi e accesi d’amore

Quante volte a ripensarci ardevo uguale,

Ma era sbiadito come un capo lavato male…

E allora cosa è la vita se tutto si cancella ?

Rimembro versi letti e un poco il cuore si conosola…

Non più amara, non più dolce

Questa vita che sbiadisce mentre tutto si rimescola

Come il bucato dentro la lavatrice.

Stendo i miei ricordi per indossarli ancora

E quelli più vecchi, lentamente spariscono…

*

Avanzi

Io non volevo essere più forte, ero già una donna con i controcazzi.

Non volevo essere una persona migliore,

ero già una bellissima persona.

Amavo la vita, ero consapevole e ogni giorno parlavo di quanto

fossi fortunata per avere tutto quello che avevo.

Ora sono di più.

Sono talmente di più che mi sembra di avanzare.

E questi avanzi li butto in un angolo di solitudine buio

dove ogni tanto passo con una torcia e vedo

i miei bellissimi avanzi che mi sorridono, ne sono felice, come no?

Loro stanno lì, non vogliono niente, non chiedono niente,

mi rendono solo una persona migliore,

stanno lì al buio.

A volte invece mi sembra che mi diano una luce magica,

mi sembra di splendere e di mostrare al mondo una inspiegabile bellezza.

E’ vero, la maggior parte delle volte le persone vedono questa luce

e ne rimangono colpiti,

ma per me è sempre come passare con una torcia

negli angoli più bui dei miei avanzi di esperienza.  

*

Un’eco sospesa

Quella sera, sai, ho cenato con una poesia

Ero sola, tu eri via e mi hai detto che non tornavi

A lungo ho ascoltato il silenzio, perché un' eco

Era rimasta sospesa davanti a me e mi guardava

Ma non parlava. Io la guardavo, senza volto

Come si fissa il vuoto dei pensieri che in vortice

Partono dalla testa e scavano dentro lo stomaco.

Da molto lontano parte un ricordo felice

Arriva piangendo perché durante la strada

Ha dimenticato la sorgente della sua gioia

E così fiume di ricordi si bagnano tra di loro

E tutto scorre tiepido verso il mare infinito.

*

Giorni che camminano

E’ un giorno che ti cammina sulla pelle

Come un’onda salata e schiumosa

Va a bagnare tutte le parti del corpo

A riva torna indietro e non si sa

Non si sa più dove finirà.

 

Muovono venti leggeri come sospiri

Mentre l’orizzonte sorride sereno.

A un aquilone rosso si spezza il filo

Guardando in alto si lascia andare

Questi giorni che camminano e non tornano.

                   Gemma

*

La telefonata

Tremola una voce dentro

Come un lampo che si dirama e sembra un ramo

E dopo c’è un violento tuono che ti frantuma

Quando tutta intera ti siedi sul letto

Allora così arriva la morte e in un’ istante ridi,

Ridi di tutto quanto accaduto fino a quel momento

Ridi della vita intera, di tutti i problemi,

le difficoltà, ridi di quello che sembrava importante.

E mentre ridi ti sbricioli in pezzi di uno sciocco puzzle

Seduta sul letto, con una mano a trattenere le grida

Per non farti sentire e spaventare chi ti ama.

 

Poi vinci la guerra e sembra tutto normale

Chi ha combattuto al tuo fianco si dimentica

Vede la tua forma e ti chiama con lo stesso nome

Per loro sei tornata, sei quella di prima

Ma tu dalle ceneri hai ricostruito ogni piccola parte

E ogni parte sa da dove è tornata,

seduta sul letto a ridere e piangere

della vita e della morte

che è la stessa cosa ed è del tutto diversa.

                             Gemma. 

*

E invece era la cosa più bella

Ecco, esagero, esagero, ecco.

D’amore parlarono tutti i poeti

Cantanti, scrittori e tutti gli artisti

Che l’amore è il tema da sempre

E sempre muove ogni cosa

Se la vita è movimento allora l’amore è la vita.

Non è un mare che ti accarezza,

ma un’onda che ti travolge,

una tempesta da cui non ti asciugherai mai.

Tra le amare gocce che scendono sul viso

Chi è? Non vedo. Chi è che mi sfila dal corpo

Chi è? E’ la vita che afferra, con la sua mano gigante

E’ la vita che mi ha preso stretto e tira forte

E tira fino a portarsi via da me l’amore,

come se un mostro si staccasse da me.

                 Gemma. 

*

Mio sbaglio

 

Dentro a quegli occhi egizi

C’è l’innocenza di un bambino

Due gioielli mozzafiato

Contornati dalla pelle color polvere.

Per chi ama la bellezza,

la bellezza arriva fin dentro lo stomaco

attraversa la mente, il cuore

e non si fermerà mai, sarà mia per sempre.

 

Il suo sorriso mi vibra addosso,

come una brezza profumata di primavera

Due angoli di malizia uniti dal filo dell’intelligenza.

 

Mi chiedo quali emozioni hanno danzato

dentro al suo corpo fino ad oggi

Quali dolori e quali gioie hanno bagnato il suo viso

Con quanto amore stringe boccoli d’oro ridente

Anche se le risposte non le so, le sento

Come se una vita sconosciuta fosse di colpo mia

E io mi sento più bella.

 

La logica non crea incantesimi,

l’età, la saggezza, l’esperienza, la consapevolezza,

Sono tutte cose bellissime,

ma tolgono al cuore la forza di emozionarsi

come svelare a un bambino i trucchi di un mago.

E così dopo aride ricerche di un pollice disincantato

 

Voglio dirti grazie, perché mi incanti e non speravo.

*

Triste non mi sento

Non mi sento sola,

Sono sola.

Non mi sento vuota,

sono piena di vita,

di colori, di persone.

 

Tutta questa bellezza è dentro di me

E mi anima, mi muove.

 

Ma più luce assorbo e più vedo il buio.

Lo sento, lo temo, lo aspetto.

 

E sono triste,

 Quando sorrido

Quando piango,

O quando amo,

Non mi sento triste, lo sono.

 

Sono una fiamma che danza immobile

Sono una lacrima che accarezza il corpo

Sono un vento forte che abbraccia stretto

O quella roccia che non si può rompere

 

Sono fragile come nessuno è apparso mai

Mi nascondo perché non so come si piange

Lo specchio riflette uno sguardo vuoto

E sento la vita vibrante ma vedo ciò che sono.

*

Se potessi essere un quadro

Fantasma inconsistente, errante

Tra paesaggi mozzafiato, libero

Fili bianchi si sciolgono dal suo corpo

Ancore terrene, le anime importanti

Danno significato umano ed etereo

Nello stesso momento, quelle persone

Sono fantasmi, effimeri, passeggeri.

                         Gemma. 

*

Non penso

E’ l’arte che arriva a me

Non deve avere senso.

 

Ero completa, poi.

 

Si dice che arriva qualcuno

Che compensa, e tu…

Tu mi dividi, mi togli, mi manchi

Spezzi la mia integrità

E non mi parli, ma ti sento.

 

Mi hai guardata di nascosto,

Mi hai vista a lungo nel profondo

Mi hai baciata così, forse, no

Mi hai sfiorata, stretta, desiderata

 

Se importa non importa

Quel che la vita muove

E’ tutto. Tutto ciò è vita.

Effimera bellezza dentro una poesia

Per te.

Chissà, mi hai detto.

                                       Gemma. 

 

*

Niente

Oltre al silenzio struggente di chi non ha mai imparato che cosa dire

Nel caldo di un fuoco che brucia i deboli e fa bramare i forti

fra valori che stordiscono

in lotta con un sogno rubato

si agita ciò che è autentico, picchia, dissangua

E va via...

 

In una vita dove si è vittime della bellezza

e di questa bellezza non ci si innamora mai

gronda il viso di una donna, fra fatica e tristezza

perchè ogni sera cala lenta

non porta amore

riflette i colori della dolcezza

durante un bacio arancione.

Lenta, uguale per tutti.

 

L'aria porta nuovo sospiro

denso e intenso, condiviso

finalmente accanto c'è chi ha una risposta

guarda e non apre bocca

il niente più vero di tutta la vita

cercato, temuto, evitato e ora...

niente.

*

Di sbagli che contano

Giudico la grossolana curiosità 

disprezzo la triste fissazione, 

convinta che i miei colori

siano diversi dai tuoi colori.

 

Ammiro la potenza della tradizione

incanalatrice di innumerevoli menti,

ma la forza con cui batto pugno

non mi fa temere del mio potenziale.

 

La fragilità attraverso cui sta in piedi tutto

mi guida a trovare la serietà adeguata, 

e se solo fossi infinta,giocherei a raccontarvi

con quanta pena mi osservo talvolta.

Ma scelgo di amarmi,

per amarvi

che la compassione non sposa la dignità

e la sincerità non si finge

come l'amore è passione.

 

Lo sguardo che incanta 

è lo sguardo di chi ha smesso di capire

perchè la vita non è la creazione di un dio

e noi qui a svolgere compito di riassumere

"ho capito tutto" ! 

*

Silenzio

Così la vita ti stanca e si porta via

persino le parole, magiche e potenti 

teatri di giovanili inganni.

E come i vecchi che possono stare

per ore in silenzio, in due, in tre, in tanti 

così l'anima si accomoda a riposare felice.

*

Un regalo nella fantasia

Lo hai visto cadere quell’ ultimo velo…

Ora lo sai che le lacrime non bagnano.

Se una parola avesse un dono

O se uno sguardo avesse una parola

Ti parli e ti parlo ed è la stessa cosa.

Nel vuoto assoluto con in mano un aquilone

Come se avessi smarrito la direzione

Ma tutto attorno non ci sono strade.

Ed ecco, se ami il vento, allora te lo regalo. 

*

C’é quel che c’é

Sono io che prendo a pugni il mio cuore,

come un sacco da box egli incassa.

Rimane lí, stordito e innocente

Se potesse ribellarsi mi abbraccerebbe

Per dirmi che non ho ragione

E non ho torto.

Con gli ultimi pugni rimasti esito un po'

Lanciati quei colpi sarà tutto finito

La pace che travedo fa quasi paura

Oltre al sentimento non si sente niente.

 

Qui, nel mezzo della scelta cerco di stare

Dove le acque si mischiano e niente è reale

Non so in quale direzione vorrei muovere

Tra tragedia e silenzio danza lo spirito

E sparisce un altro colore, si spegne

Per sempre, cancellando il dolore.

                           A un amore tradito.

*

Messaggio d’amore

Bussa piano,

E' un timido sorriso 

Per portare un messaggio 

E parla d'amore.

 

"Come puoi non vederlo?"

"Lo vedo, a volte.

Ma spesso mi pare d'immaginarlo.

 

Guardando da cima a fondo 

Sotto e sopra, a rovescio,

Guardando da ogni lato

Esso si confonde e non parla chiaro"

"Perché?"

 

" Perché non lo sappiamo ascoltare"

*

Alzo il sipario

Sono madre di un sentimento 

Come figlio ti faccio mio, 

non ti metto alla luce,

ma ti porto dentro.

Valzer d'istinto animale, finestra di Dio

Sposi il mio sorriso, lo voglio per sempre.

Liberi come fantasmi senza vita

Vivi, adesso. Vivi, addosso.

Malinconici attori di noi stessi

Impeccabili dietro le quinte 

Stanchi delle performance di prova

È ora di alzare il sipario. 

*

E’ difficile

All’alba di una nuova verità

Si saluta un bellissimo tramonto.

E’ tra i confini sottili che la vita

Rimane nascosta e quieta, bella.

E’ con la lenza della sapienza

Che si possono tendere agguati,

per catturare magia all’alba

e per accarezzare ciò che fu al tramonto

Senza indurire il cuore assuefatto

E senza inaridire lo sguardo anziano. 

E' difficile. 

*

Tempo al tempo, si dice...

Stanca

come se avessi cent'anni

Inesperta

come se ne avessi due

Gabbiano ingabbiato

Sbatto rabbiosa le ali

Verso la libertà

E mi ferisco solo.

Siedi, mi dicono

Andrai, un giorno.

Siedo vicino al tempo

Accanto a me, spietato

Quel tempo messo lí

Non mi sorride nemmeno

Mi pugnala giorno e notte

E nessuno vede

Siedi, andrai.

Andró, senza tempo. 

*

Se qualcuno lo sa, vi prego, mi dica che cos’ è...

Ti ho amato. Quanto? Il massimo che potevo.

Ti ho odiato. Sempre il massimo che potevo.

Ti ho voluto bene.

Ho provato distacco... Il massimo che potevo.

Ti ho seguito. Ho dubitato. Mi sono fidata.

Ti ho visto. Ti ho rivisto. Ti vedo. Ti rivedo ogni volta che cambi.

Ogni cosa con la massima intensità.

E siccome ci scordiamo che in realtà ogni giorno potrebbe essere l'ultimo, non so se ti ho mai ringraziato con la massima intensità. Per ogni cosa. Anche per gli sbagli, perchè quelli mi fanno capire che ad ogni modo per me esisti sempre e non c'è verso di farti esistere un briciolo di meno, sempre al massimo.

                       Ad una persona lontana. 

*

Di me diranno che temevo la morte.

Quante parole che
sembravano importanti
E poi
Si son perse
nel nero mantello
della vita.
Leggera è l'aria
che porta via
una lacrima viva
che sa di sorriso
e avvolge un dolore, spento.
Il passato si colora di futuro
Tinte ignote creano il pesente
Tempo. E' solo tempo
E non rimarrà più niente.

                              Gemma.

*

Vivere: tra il tutto e il niente.

La musica mi abbraccia il cuore 

La poesia è l'amico fidato che sa sempre cosa dire 

La fotografia è il regalo con cui mi vizio.

Come vivere sperando di non morire 

Un uomo non può toccare l'infinito.

E come vivere desiderando di non morire

Una donna desidera quel tocco.

*

Ode al possesso

Accarezzami, dolce immagine

Le verdi foglie beate

Sono la vita,

E nutrono la mia

Di pasti sani e veri.

Un uomo, una donna

Persone fra persone

Anche i loro corpi

Alimentano l’esistenza

Dell’uno o dell’altra

Di altri ancora,

Ma si nasce da un contatto

E toccandosi si vive. 

                Gemma. 

*

La formula magica

La poesia è salvezza: la sensibilità a volte

entra in una dimensione sconosciuta e

per uscirne devo trovare le parole giuste.

Non scelgo parole, cerco di salvarmi.

Sono loro a venire da me, alcune difficili da

ascoltare, altre si abbattono violente come

macigni improvvisi, altre mi sfiorano come l'amore vero.

Quante volte ho vissuto ognuna di loro, 

come tante vite e tante morti,

rinascendo più vecchia e morendo più serena. 

*

Breve Segreto

Gli amori, come le delusioni,

per essere credibili,

devono superarsi ogni volta.  

*

Follia

La scelta, la vita.
L'amore, la fiducia.
La paura, sempre.
Nello sguardo cerco,
limpido specchio
di brutale inganno.
Tutto è possibile.
La vita, folle.

*

Quel prato verde

E' un prato verde senza tempo
Sono io che lo guardo, sono immortale
Vive un ricordo d'infanzia,
libero da me, vive.

*

Invisibile movimento

Piccoli sogni tuffati nel mondo
realtà fissate in precisi momenti
sembrano un quadro da capire
queste eteree onde di vita.

 

Tra un respiro e un dubbio
tra una scelta e uno sbaglio
con passi incerti o sicuri
vibra in alto e intoccabile
l'universo escluso, ciò che rimarrà.

*

Domando

Le pareti cominciano a muoversi in avanti

sono immobile e al contempo indietreggio

fuggendo dallo spavento. 

Il terrore mi ha disegnato chiaro il futuro:

ogni direzione converge a un unico punto,

è così da sempre. 

Comincio a correre piangendo

con la disprezione di un bambino innocente

in cerca di salvezza. 

Vedo i collegamenti

la brutale semplicità

l'assenza di vie di fuga...

Qual è la risposta?

Come puoi vivere quando sai che non ti appartieni? 

*

Una goccia arida

degno non fosti del mio amore

degno non sei del mio dolore

se io li provo entrambi

non è per te, tu sei una banalità. 

 

Ma quello che io ho visto

la bellezza che ho costruito 

attorno a un misero mortale

la dolcezze della sofferenza,

non saranno mai tristi. 

 

Come triste è la pretesa di portarmeli via.

Di saggio consiglio mi istruisci

per confondere le sfumature

per somigliarti nella mediocrità 

e così finalmente mi sgancio.

Leggera e libera, sola e lucida

abbracciando il mio alato gomitolo di vita. 

*

Caos

Un'onda di caos violento si abbatte dentro me,
spazzando via indistintamente ogni cosa.
Rimango a guardare, con fiato sospeso,
impotente e dolorosamente affascinata
da un fenomeno così grande e incontrollato.

 

Egli passa inosservato tra sorrisi e sguardi lucenti
incontra persone, intreccia vite, vive passioni
sogna amori, sogna e solo sa che fra un'onda e un sogno
distruggerà con dolce tormento ciò che abbraccia.

 

Lascio al sollievo un respiro affannatto,
grazie.

*

Sei passato?

Come un vento leggero che per caso
porta al tuo libro una pagina di vita bellissima
La ami già e con amore la incolli, precisa.
La guardi sempre e speri di scirvere tante altre pagie simili
Fino a quando lo stesso vento non ritorna per strapparla via.

 

Come se non fosse mai accaduto niente. Senza tracce,
rendendo folle anche il ricordo.
Non puoi bagnare di lacrime pagine innocenti. E il più bel dono
rimane poco più di un sogno mai sognato. Rimangono
i resti di colla, testimoni di un disperato tentativo,
il tentativo di fare propria una vita che non c'entrava niente.

*

Sola

Passano i giorni leggeri
e passano quelli pesanti,
senza tempo e nulla resta.
Vecchio e umido è lo sguardo,
stanco e vero il sorriso,
di giovani menti perdute
nell'infita arte rimasta sola,
mai stata così poco amata
nella sua intramontabile storia.

*

Rabbia

Altri amano il mio sorriso vestito di te,
altri ignorano l'ingombro della tua assenza.
Immagino di sciogliermi, per lavarti via,
ma rimango integra e spezzata dal ricordo.

Vorrei spogliarmi di te attraverso le lacrime,
ma il tempo asciuga il dolore, non cancella.
Quando sospiro il desiderio di un tuo abbraccio
la rabbia di errori tuoi mi riporta alla ragione.

*

l’ora dell’abisso

Fermo il tempo e mi guardo attorno

una danza di movimenti inafferrabili

caotici, espressivi e inspiegabili

Una danza spaventosa e affascinante 

Fermo il tempo e raccolgo domande

 

Accarezzo la buffa ombra di me stessa 

stanca nel mondo e piena di angoscia

neppure lei è una compagnia reale 

dentro l'ora dell'abisso tra vita e morte.

 

Disinvolta fra due mondi e mai a casa 

parole amiche implorano un conforto 

sedute in silenzio, complici fedeli

tra orgasmi mentali nascono poesie.

 

Appello disperato, disperso e solitario

vaghi dentro un tempo già perduto

e questo tempo nemmeno è esistito

prigione di una paura più vera del vero

l'ora dell'abisso ha il divino in ostaggio.

                                                   Gemma.

*

Poesia

Dolcissimo il buio che ti trascina
vorticosamente,
senza prometterti stelle
e senza compassione
per il dolore su cui teneramente ti avvolge.

 

Se non fosse la gioia il vero desiderio,
non sarebbe così bello provare il tormento della sua assenza.

 

Lo dirai come tanti altri prima hanno fatto
e tanti altri dopo faranno,
non avrai parole a sufficienza
e non sarai completamente padrone del sentimento,
ma la costanza con cui chi ti ispira
conquista la mente,
quella costanza sarà il principio di un evento universale,
come quando nasce una poesia.


Scapperà un sorriso
e subito dopo una lacrima,
ma non più di uno
perchè c'è un inizio senza fine
e la fine è l'inzio,
invincibile mondo segreto,
dove la realtà non ha senso.


Queste parole che tu scegli
e non comprendi in assoluto,
ognuna impregnata della semplicità
che si chiama "persona",
e diventa lettere,
queste parole

sono l'evento e l'universo ne aveva bisogno.

*

Ti ho perso trovandoti

Uno spazio infinito fra il dolore e l'amore

anime mosse, anime scosse

graffiano un percorso con tutto furore.

 

Tesi come stelle nell'universo

lontani o vicini

hanno il cuore perso.

 

Corre un pianto sereno oltre occhi amanti

a percuotere la fune del legame

di domande o di risposte

e i nodi bagnati diventano strazianti.

 

Hai visto mai un etereo sentimento prendere forma?

Ha il sapore di un sogno che ti sveglia

ha il colore di un corpo che non si vede

ha gli occhi chiusi che sentono tutto

è finito, poco più di un attimo, che dura all'infito.

 

E' l'implosione di una stella

che diventa un buco nero

ti lascia l'immensità dentro

e non puoi mai, non puoi mai

prenderlo a due mani

stringerlo o guardarlo

ferirlo o amarlo

Ti trascina nella sua oscurità

figlio della luce più vera e dell'immortalità.

 

 

*

Dico niente

è un segreto che vibra nell'aria
mi sfiora con insistenza
dice che sono donna
dico che ci credo!

 

Quando è tutto semplice
perchè il punto non è distante
nititido e splendido: CREDICI...
dico che ci credo!

 

Un pensiero donato
troppa allegria
sarà felicità?
non serve nessuna parola per dirlo
dico che ci credo!

*

talento o debolezza

Per un attimo mi hai convinto
Ho aperto gli occhi e ti ho desiderato
Chiamando il tuo nome nella notte
Come se l’unico tuo corpo potesse rispondere al mio vuoto.
C’è stato un giorno che ho immaginato tutto
Razionalmente ho pianificato le emozioni
Mi hai dato uno sprono
Ci ho visto la vita dentro.

Strade e vite che si intrecciano
Io ho trovato te
Dopo un caso è nato il nostro frutto
Su un terreno infertile
Ma lo abbiamo amato e trattato come meritava
Ci siamo presi cura del nostro caso.

Ora senza parole possiamo intendere cosa accade
Senza parole lasciami andare
Per me la vita è vuota
Se penso di doverti parlare di noi.

E’ un capriccio artistico
Te lo prometto,
Ma di quest’arte che duole
E impiatta la notte
In una porzione difficile da digerire talvolta,
Non so fare a meno.
Con l’arte te lo dico
Perchè in questo mondo noi viviamo
E ci comprendiamo
Ci amiamo
E fuori da lì
Non abbiamo senso.
Fuori è dove io ti scrivo una poesia
E tu sai che sono stata debole
Fuori è dove tu scegli la realtà
E’ dove stai bene senza di me.
E’ dove tutto ha un inizio e una fine
Fuori è questa notte
Quando mi hai detto che è la nostra fine.

*

Già

Semplice davvero, come pioggia che scende.
L'armonia non è "ti amerò per sempre",
ma è scegliersi ogni giorno a ritmo di una melodia unica,
incostante, incrociata, a tratti drammatica.
L'armonia è l'amore che non trovi mai.

Si volta pagina, è semplice davvero,
si sfoglia la propria vita e non si fa che voltare pagina.
Si va avanti, nulla di più naturale, ci vuole solo ritmo.
Ingarbugliarsi nelle persone che è scontato amare,
inciampare in coloro che credi di amare per pura questione di poco tempismo,
rozzolare fra problemi inutili e problemi veri che non ti poni nemmeno,
nulla di più semplice, rozzolare a ritmo della propria melodia.
La musica che fai, la musica che senti.

La riconosci quando prende il suono che ti piace,
quando trovi la differenza, quando la vita scorre e riconosci i suoni,
lo sai che suoni tu.
Musica che prende sapore, armonia incostante,
a tratti insostenibile, ma è semplice abilità di affinare le poprie qualità.
E' l'amore che non trovi, l'amore che hai sempre avuto.