chiudi | stampa

Raccolta di poesie di Silviya Plamenova Petkova
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

E Poi, e poi, e poi.....ADESSO

Avreì voluto diventare spirito libero,

percorrere foreste e montagne,

attraversare cieli ed abbandonarmi alle nuvole

e non temere più i lampi, tuoni e saette,

lavare via ombre, lasciare che la pioggia sazzia la sete...

parlare senza paura di incomprensioni,

vivere fino in fondo ogni accenno di passione....

 

E poì, e poì, e poì- adesso, è ancora presto per domani.

Ti prego, non abbandonarmi sola - siediti, rimani.

Magari accarezzami i capelli finchè mi addormento...

fà freddo, ho paura quando fuori suona forte il vento.

 

E poì, e poì, e poì - adesso…volare in alto sopra ogni delusione,

non dubitare più nell'amicizia e le persone,

voltare spalle senza paura di coltelli poco aspettati,

perdono - maì, per tradimenti non desiderati!

 

E poì, e poì, e poì - adesso, è ancora presto per domani.

Ti prego, non abbandonarmi sola - siediti, rimani.

Magari accarezzami i capelli finche' mi addormento...

fa' freddo, ho paura quando fuori suona forte il vento.

 

E poì, e poì, e poì – adesso…

assaporare l’aria pura che mi attraversa,

danzare a piedi nudi, guardare dall’alto il mondo seduta sulla coda di una cometa,

ammirare tramonti incantevoli su ogni più piccolo pianeta,

e poì - sentirsi libera, e poì - volare ancora..

 

E poì, e poì, e poì - adesso, è ancora presto per domani.

Ti prego, non abbandonarmi sola - siediti, rimani.

Magari accarezzami i capelli finchè mi addormento...

fà freddo, ho paura quando fuori suona forte il vento.

 

E poì, e poì, e poì - adesso,

la Luna ha raggiunto il Sole,

le Stelle plasmano i margini tra oggi e domani...e vola l'anima innebriata,

continua il suo tragitto, lasciandoci la sua scia si perde dentro l'infinito....

 

E poì, e poì, e poì - adesso, è ancora presto per domani.

Ti prego, non abbandonarmi sola - siediti, rimani.

Magari accarezzami i capelli finchè mi addormento...

Fà freddo, ho paura quando fuori suona forte il vento .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

“A” come Affinità /ispirata dal dipinto ’IL BACIO’ di Klimt

/ispirata dal dipinto: "IL BACIO" del pittore austriaco Gustav Klimt/

 

La forma desiderata sollecita il respiro profondo

e lui si trasforma in un nido

per trovare il punto del delicato Amare.

E le labbra, e le mani, e gli occhi che sfiora

sono splendide ali di colei che consola.

Lui non guarda sè c’è la Luna

non gli serve il suo chiarore

lei si spoglia, si riveste

arrossisce per pudore.

Lentamente l’accarezza

la avvolge con dolcezza

s’intrecciano le mani

trepidi e con finezza.

Lui la culla, la trasporta

lui in nido si trasforma

per amarla, per amarsi

raccontarla, contemplarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

Visi appesi

Siamo visi appesi alle finestre

sulle corde delle anime perse

dondoliamo avanti ed indietro

senza tempo.

Ogni battito e' un cuore che muore

nell'assenza angosciante d'amore

noi siamo respiri sospesi

dei peccati concessi.

Desideri da cucire la fede

aggrapparsi al cielo

masticare le nubi

provocare la caduta di neve.

Inciampare nelle sponde dei fili di luce

abbrancati alla coda della scia che conduce

fare gioco per scelta o' per seria esigenza

prosciugando le radici di memoria e coscenza.

Siamo visi appesi alle finestre svetrate

amati a lungo e poi' disprezzati,

siamo cuori di orologi che non sfiorano il tempo...

trasparenze vaganti raccontate a stento.

*

Pelle sottile

Aveva i capelli appesi agli alberi,

sembrava un aquilone

alla ricerca di foglie

per la costruzione del suo sistema vissuto.

E le sue mani tese nell'aria

a novanta gradi alzate dal corpo,

con il vento che si divertiva da matto a girarle attorno

spingendola indietro e poì in avanti.

Appare diverso il mondo

visto da tutti i lati dondolando a sinistra

inclinandosi a destra,

baciando la terra in avanti

sdraiata supina indietro.


Le faceva ridere tanto il solletico.....

viveva beata in una pelle infantile, sottile e trasparente al punto daemozionarsi tanto.


Aveva i capelli appesi agli alberi

e baciava il mattino sugli occhi ancor persi nel sonno,

appendeva le stelle a suo piacere,

giocando a puzzle e scacchi con il mondo.

 

*

Un’Idea

E ti cerco...

fili di luce che seguo aggrappato all'idea.

Scale in pietra - più in alto che salgo più vicinoti sento.

Un'idea - di strappi al cuore, di vene vissute

rocce, sabbia, fragmenti di cielo, lenzuola imbevutedi gocce...sudore...

Mi risveglio -convinzione abbraccio  

stringo forte tra le mani -

un'IDEA...