I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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fenomenologia di oracolo a perdere
vana cassandra, irosa spettatrice di stupidi, di sciocche ignavie, di pavidità e pastrocchi.
chiusa in casa, le persiane sbarrate, i pochi raggi di luce ben esclusi dalla resipiscenza
coltivi il folle gioco dell'oracolo sciolto dal reale.
e tutto il male che ti viene in mente porti da sola.
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palingenesi, in lavatrice
lavatrice, ma solo di scelti panni, capi firmati. temperature bassa, dosaggi calibrati.
già, detersivo: quella tensione lava, smacchia, pulisce. quel che resta, nel mare, sparisca, si nasconda.
intanto, guarda vanità: sulle corde, ad asciugare.
poi sarà ferro, e gruccia, muta spalla, palingenesi.
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ho paura, aiutami
una canzone, solo qualche parola, rompi il silenzio questa lastra di ghiaccio, di sottile paura.
vola paloma, sopra questa pianura, non ti fermare. laggiù, lontano, pace dopo questo tormento.
ed un momento di cessata tristezza, di serenità.
ma queste nubi, dopo la sera, notte, buio, silenzio.
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paloma blanca
grave silenzio, rimbomba nella stanza. ferisce, strazia. nessuna pietà, senza nessuna voce, morte.
fuori, la sera col suo caldo bavaglio. paloma bianca fuggi, presto. portale ancora voce, speranza.
fiducia data, attesa del mattino, novella voce gentile.
intanto, resto prigioniero, dannato da questa voce, assente.
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non finito
rimango fermo in attesa, paziente sfida del nulla. non ho certezze, solo speranze, coltivate
come prossima volta, come conato distorto, come triste volo del corvo che sfugge l'uragano.
un altro sguardo, tanta bellezza persa, contro se stessa.
dietro la siepe non c'è l'orizzonte, ma forse, il mare.
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emotività controllata
ascolto attento. fuori nessun rumore, solo il silenzio. dalla finestra chiusa di un mondo privato.
immagino, sì. questo si può provare. quest'altro, nulla: salire sulla nuvola, scappare via, lontano.
lascio cadere ogni parvenza vuota, ogni finzione.
rimango dritto: fuori è già notte, ma domani, l'alba.
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sasso nello stagno
estrema ratio studio il comportamento, fuori, serpenti. da copernico mondi nuovi, già desueti.
dopo la sera di un giorno corrotto rifletto serio per una volta almeno tra l'essere e quel nulla.
social behaviour: cumulo di finzioni ma convenienti.
nel nascondersi non si vive, prospera serena, rana.
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mente tacitata
triste serata, confido alla tovaglia mie emozioni, tardivi turbamenti di stanco viaggiatore.
annoiato, da ripetute scene già viste e vissute. modi di essere ad omaggio del conforme.
la ribellione debole sono quattro portate, e un bis.
mando il sangue allo stomaco, così la mente tace.
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nuova fenice
dopo la festa, la casa da pulire, la spazzatura. bottiglie vuote, dove le danze fervevano.
passo lo straccio, cancello l'emozione, prendo ricordo. amici ridono, ma ormai nella mia mente.
odore di nuovo, di pulito, rinasco. nuova fenice.
da quella parte, sotto il bel tappeto, le mie ceneri.
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