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Raccolta di poesie di Ferruccio Frontini
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Evanescente

Evanescente

Eleganti e imprevedibili
esoteriche espressioni
si elevano nell'etere
in un eterno estendersi
di eventi
Edonista essenzialmente
sono come un eremita
estremista dell'esistere
estenuato dagli eventi
di enigmatiche esperienze
Sono esempio del malessere
di esemplari esperimenti
nell'ennesima emersione
......di un'estate evanescente

*

Pensieri cattivi

Pensieri cattivi

Ho piegato pensieri
come bianchi origami
estirpando dal cuore
radici malate
Echi sopiti di
sogni di piombo
rimbalzano lenti
in un denso torpore

Battaglia interiore

Alterco dell'anima

All'alba si spegne
ogni flebil speranza...

*

Considerazioni sconsiderate




La tipizzazione esoterica normodotata si incunea surrettiziamente in un incunabolo insulino dipendente, estraniato altresi da una sorta di cerchiobottismo luciferino privo, ovviamente, di effetti stroboscopici gluten-free senza olio di palma.
Ordunque, la sovrapposizione cartilaginea delle branchie del tonno pinna gialla dell'isola di Giava, sicuramente non giova, per Giove!, alla reintroduzione forzata di questa pietanza nei menù dei ristoranti, aperti per il solo asporto, abituati all'uso sconsiderato della bottarga di muggine e dei suoi figli.
Finalmente scevri da codeste parafilie piroclastiche  suburbane, potremo rifocillarci serenamente nei tranquilli week end di paura sulle montagne russe del parco divertimento di Mirabilandia in compagnia di un gruppo di ottuagenari in viaggio premio  vinto col concorso indetto dalla famosa casa produttrice delle supposte  per la stitichezza Vacagher... eee vai col liscio...!!

*

Les artistes

Les artistes


Un bel giorno a Paris
ho incontrato Dalì
con Picasso e Van gogh
tre tartine e un Pernod

C'era pure Matisse
che beveva un Pastis
con Monet  e con Lautrec
...e due fettine di speck

Dipingevano quadri
ma gli affari erano magri
si tirava a campare
giusto un po' per mangiare

Si chiedevan smaniosi
... ma saremo famosi  ?
e aspettavano col cuore
la Legione d'onore

chi è arrivato alla fama
... chi è rimasto alla fame
ma la vita è così
ora prende ora dà
... solo ai posteri un dì
la risposta darà


*

Politichese

Politichese

Lo scardinamento giaculatorio del solipsismo catartico monodirezionale si incunea, inesorabilmente, nel sincretismo peloso più becero con ricadute esantematiche di dubbia provenienza, decisamente propiziatorie di un agglutinamento fosfolipidico di tipo balistico cartilagineo, degno d'altronde, del peggiore sistema mononucleare squadristico fitoterapico riconducibile, senza tema di smentite, alla caduta lattea precoce delle mucche frisone del cantone svizzero dei Grigioni durante la transumanza estiva sui  pascoli di montagna , che così il contenuto proteico ci guadagna.
In conclusione, si evince che, se la gatta non va al lardo quando una rondine non fa primavera e due più due fanno quattro mentre tutto va a carte e quarantotto, è sempre meglio un giorno da leone che cent'anni di solitudine perché, se la nostalgia è canaglia, fin che la barca va, è preferibile decisamente un uovo oggi, perché domani potrebbe essere scaduto ma poi, in fondo... tutto il resto è noia... e a noi poi che ce ne frega... o no!

*

Oh, cactus!

Oh, cactus!

Coccolando un cucciolo di cane carlino sopra un canapé color canarino comprato a Cantù da un commerciante cinese di Canton, mi cadde sulle mie calze di ciniglia un capello grosso come un crine di cavallo capitato tra capo e collo indossando un caldo colbacco regalatomi da un cosacco calmucco affetto da calvizie circoscritta del cuoio capelluto.
Oh, cacchio, che coincidenza!
Comunque, per calmarmi, mi feci una calda camomilla con aggiunta di curcuma e cumino, accesi un CD e ascoltando Cuccuruccuccu paloma, mi cimentai, a cantare anch'io a cappella la canzone, sorseggiando nel frattempo cinque calici di cabernet e cinque cicchetti di  cognac.
Così, ciucco come una cicala in calore dopo un coitus interruptum, in pieno delirio alcolico, vidi un caimano con le ciaspole e un costumino di Coco Chanel che chattava con un cavalluccio Marino con delle cavigliere del Catakai alle zampe e che a sua volta cantava a squarciagola una canzone dei Cugini di campagna con un coro di cernie e calamari e una compilation di canti gregoriani in lingua caucasica colta...
Oh cactus...!!

*

Due passi

Due passi

Mi sentivo un poco grass
Sono uscito a far due pass
C'era in giro un gran fracass
camion, moto, auto a gas
Sono andato dentro un bar
tre tartine ed un Cynar
m'hanno chiesto anche il green pass
... basta!...avete rotto il cass!
Così preso dallo stress
mi son detto tra me stess:
vado a vivere a Paris
Moulin Rouge, Pernod, Pastis...
Ho bisogno di relax
niente rogne e Guttalax!
Con me stesso ho fatto pax
Ho spedito pure un fax
ad un certo signor Max
per due trombe, un corno e un sax
Ho deciso, apro un App
per cantare in stile rap
Ora vado che mi scap
cerco un cesso in Google map

Buona notte a tutti...e.. kiss
... salutatemi la miss...

*

Polisaccaridi incontinenti


Polisaccaridi incontinenti

La perifrastica passiva calcioresistente, propedeutica ad una sorta di asservimento catalitico stroboscopico decisamente compulsivo rispetto ad un acriticismo hegheliano fortemente condizionato da un contesto massimalista pseudoreaganiano, si autoregola, senza dubbio alcuno, soltanto attraverso una coagulazione eburnea paucisintomatica, priva però di tracce di glutammato monosodico, glutine e olio di palma, come riportato analogamente nel bugiardino aggiornato del VixVaporub.
In conclusione, lo scardinamento piroclastico dell'avifauna del cretaceo superiore si compenetra fisiologicamente in una sorta di bruxismo orodentale finalizzato, senza tema di smentita, ad una spettacolarizzazione scenografica degna della migliore cinematografia dei cineclub della Corea del sud con sottotitoli in thailandese maccheronico...azz..forse è meglio non esagerare con la peperonata di sera.. sssallve!

*

Malinconico inverno



Fredda notte d'inverno
Ascolterò la voce del tuo silenzio
Sentirò il vento di maestrale
che lascia spogli gli alberi
come grucce vuote
Frangerà l'onda nel ricordo
di sparse rime
e di un meravigliato
ricordo di te che
un tempo crisalide
ora sei farfalla
vestita di spine
presagio di un addio
Sono un filo d'erba
spezzato dal vento
un lontano strappo della mente
in un flusso di corrente
dove il mio pensiero
nuota tra gli angusti confini
di una malinconia struggente...

*

Sirene

Sirene

Ho afferrato ricordi
sul limitar dei giorni
foto sbiadite
di passati istanti
e nel grigio pallore
di notti e poche stelle
mi cullo sospeso
in quest'ansia soffocante

... poi con l'animo perso
in un groviglio di incertezze
mi svesto di pensieri
come gli alberi d'autunno
mentre rapito ascolto
un canto di sirene
nelle agitate acque
di oceani tempestosi ...

*

Oleandro

Oleandro

Oh, Leandro, tu che osi fare la ola
sulle ovovie di Ortisei
nel giorno di Ognissanti
tu che odi le ortensie,
le ostriche e le ortiche
durante l'Oktober fest
offrimi un obolo
per la mia Organizzazione
Omosessuali ottimisti
dediti all'onanismo

Ovviamente sarai omaggiato
dall'Onlus Ovicoltori ossessionati
dagli orgasmi ovini e dall'Ong
Oggetti oleodinamici destinati
all'ostracismo
Oltre tutto ti onoreranno
tutte le orche delle isole Orcadi
affette da orchite e tutti
gli opossum spossati da overdose
di ovetti Kinder in offerta all'Oviesse

Era ora che l'oro calasse ancora
e che l'orco offrisse orchidee
alle operatrici olistiche ostili
all'uso dell'olio d'oliva
trattato con ossalato di osmio
ottenuto con osmosi ortogonale
da ossa organolettiche...

Or che bravo sono stato
farò un pranzo con le orate
me ne andrò sul monte Olimpo

e sarò felice come un bimbo...



*

Pollution

Pollution

Ostriche allucinate
soffocate dalla plastica
aspettano la fine
dentro tetri oceani spenti
Meteore spaziali
si librano incessanti
in un denso plasma cosmico
e l'uomo cieco ascolta
il ricorrente ritmo
di diapason impazziti
Miriadi di libellule
si incrociano caotiche
e disegnano nell'etere
arabeschi imprevedibili
Dov'è  l'arcano mondo
di immagini campestri
Più non si si sente
il sibilo del vento
tra le scoscese dune
di aridi deserti
Apritevi aurore boreali
all'inganno del tempo
...La terra ormai non più
sarà di voi nutrice

*

Cambio stagione

Cambio stagione

... e mentre il bosco imprigionava
il vento con le sue mille braccia
giungeva l'autunno
sui colli in controluce
negli arrossati cieli
da un inclinato sole

Scende il silenzio
nelle fredde stanze
e mi ritrovo a distillar pensieri
come gocce di brina
nei ricordi di una passata estate

... ed ho chiuso porte
ad una terra che trasuda nebbia
immerso nel profumo
di funghi e di castagne

... sciolto nell'attesa
di una nuova luna...

*

Angoscia

Angoscia

Angoscia serotina
trafigge i miei pensieri
dentro cupi labirinti
dai muri grigio piombo
Ho smarrito ogni certezza
in questa vita on the road
dove tutto resta uguale
dove tutto è deja vu
Mutilata talea
di un'esistenza senza fiori
soffocata dai vapori
di un pianeta in estinzione
Voglio avere un'altra chance
Voglio aurore boreali
Respirare odori d'ambra
Voglio cogliere altre vite
dagli abissi degli oceani
Voglio nascere di nuovo
dentro un mondo

... senza il male

*

Silenzi

Silenzi

Livide ombre di un sole malato
si allungano lente
sopra terre riarse
nelle perse frequenze
di un passato appassito
tra le sparse parole
ormai prive di eco

Liturgia di un istante
in equilibrio precario
scansione imperfetta
di immagini nude

soliloquio sperduto
dentro aride labbra
smarrito pensiero
in un portafoglio sdrucito

Ho incrociato silenzi
sul bordo di un bicchiere
tra la cenere  spenta
di mille sigarette
nell'afasica speranza
di giorni senza notti
... nell'illusione antica

di un mondo senza eclissi


*

Giorni incerti

Giorni incerti

Sperso nei pensieri
rammendo giorni di noia
in paludi grigio piombo
nel pallido riflesso
di questa luna falce
Giunge la notte
a livellar nostalgie
nel ricordo che frange lento
sul litorale dei miei dubbi
e nei giorni incerti in divenire
resto a contare 
laceri fogli  strappati al calendario
immerso tra le note
di uno struggente blues

*

Anima nera

Anima nera

Fatuo pensiero
disperso nel vento
tra i rami spogliati
di un inverno precoce

Inseguo chimere
tra percorsi di vita
e raccattate speranze
da tempo deluse

Sono acqua stagnante
di una plumbea palude
....sono un'anima nera
in cerca di luce

*

Fragile finale

Fragile finale

Fatue interferenze
di frivoli fraseggi
si fondono al falsetto
di un suono in fa minore

Sfiorito fiore inerte
si spegne al finto fuoco
in un fremito di foglie
nel solito refrain
di offesi rami infranti

Vivo il ricordo forte
di una sfuocata effigie
nel flebile fruscio
di una farfalla in fronte

Ho affossato affetti ed affronti
nell'eco fremente
di un canto di Frine

...infinito sforzo
di un'anima imperfetta
nella ricerca antica
di un fragile finale

*

Vuoto

Vuoto

Ho sprecato sogni
ai bordi della vita
nello scalpitare convulso
di perduti giorni

immerso in questa
asfittica palude
mossa soltanto
da inutili ninfee

e rigiro tra le dita
la mia noia esistenziale
a districare invano
nodi di pensieri

nell'attesa incerta
di una luce nuova

in questo vuoto

sporco

straccio
di esistenza...

*

Anima incompleta

Anima incompleta

.... e tra i muri silenziosi
di un antico rudere
sopra i roventi sassi
a mezzogiorno

mi ritrovo solo
a tessere odissee

tra ricordi affioranti
a pelo d'acqua

disincantato e sperso
in un monocromo futuro
nell'illusoria attesa
di giorni in verticale

Sono come sabbia fine
dentro una clessidra

impazzito insetto
sotto ad un bicchiere

sono sgradito ospite
di silenzi antichi
tra pagine ingiallite 
ormai disperse al vento

e mi sento l'anima incompleta

.... sull'obliquo ciglio del ricordo

*

Relitto

Relitto


Ho ringhiato ai raggi di luna
nel ricordo rabbioso
di remoti rancori
riascoltando rapito
l'antico rumore
di un amore irrisolto
rimasto tra le righe
dentro un ruvido rimorso

... come resti ormai spezzati
di un relitto sulla rena...

*

La lagna


La lagna

Ho visto un ragno
dentro a uno stagno
faceva il bagno
sopra una spugna
ma mai un lamento
e mai una lagna
come una cagna
senza lasagna
È una cuccagna !
Viva la Spagna !
L'ho scritto pure
sulla lavagna
Scende la pioggia
ma non mi bagna
colgo una prugna
e una mela cotogna
Alla bisogna
mi vesto in vigogna
senza rampogna
senza vergogna
Poi son caduto
ahi ahi che scalogna
dentro una fogna
col passamontagna
ma per sfortuna
per massima rogna
la fossa era piena
di pesci piranha !

*

L’après midi d’un fon




Navigando un dì su Grupon
ho acquistato uno splendido phon
più un rasoio a testina rotond
una pinza  e anche quattro coupon

Alle tre mi son fatto uno shampo che
m'è venuto alla mano anche un crampo
alla radio cantava Elton John
e finalmente ho acceso il mio phon

Sferragliava come un treno a vapore
con  la plastica che quasi si cola
emanava anche un pessimo odore
vuoi vedere che ho comprato una sola!

Ho spedito un reclamo via fax
mi han risposto mandando una pec
... rispedisca al mittente il suo pac
che poi le daremo il suo cheque

Ho aspettato tre mesi e tre notti
ed ormai la pazienza è finita
era meglio un te coi biscotti

.. che disdetta.. la ditta è fallita !







*

Alla faccia !

Alla faccia!       

Astrusa infiorescenze di ortiche si insinua tra le calle con le gambe aperte che ridacchiano al ritmo sinoviale di revolver verticali dentro un'omofobica apatia di spettrografi invadenti.
Schiavi spartani si spartiscono agorai agognando rose pallide in caverne prezzolate cotonate con il phon.
Supino servitore di parrucche bolsceviche avvezzo ai cereali tra begonie vanitose
si attarda come un tordo a scolpire marionette
tra paioli di polenta e foto fatte a Saint Tropez.
Ahi Pisa ! Cataplasma edulcorato !
Sono un salice piangente
guardo in tralice la gente
giro in moto senza il casco
due panini e il vino in fiasco

corro forte tra gli ulivi

... si, ma dai.. che cazzo scrivi !!


*

Vivere

Vivere

Vivo a vuoto
dentro un vetro
Volo al vento
senza vesti
Non mi vendo
perché  valgo
Bevo vino e
straccio veli
sono ondivago
e un po' vago
pien di voglie
e tanti vizi
in un vuoto
senza indizi
Sono un vile
che non vale e
più  mi vanto
e più son vinto
Voglio un viatico
per vivere
voglio un visto
per volare

...vola via la vita ai vecchi
va veloce e lascia il vuoto
come un vaso rotto in vetro
...come un volto senza voce

*

Onda anomala

Onda anomala


Sono un'alga senza scoglio

contorta radice
strappata alla terra

e passo ore insonni
a scandire agonie e
a pettinare la mia anima
disordinata
tra lacrime 
prigioniere delle ciglia

... nel continuo accavallarsi di
pensieri che la notte ricama e che
il giorno poi dimentica

e mentre una chiara luna
rischiara un nero lago
di velluto
tra le oblique ombre
dei cipressi

mi sciolgo in un vento ostile...

sospinto sopra un'onda

... che non tocca mai la riva

*

Avido anelito

Avido anelito

Avido anelito di un'alba nascente
sull'asfalto assolato
di una strada deserta
Pensiero sfuggente
tra il fumo opprimente
di ennesime cicche
buttate per trerra
Ho ingoiato la vita
a morsi voraci
nella corsa affannosa
di traguardi appaganti
Ora resto rinchiuso
in una povera stanza
tra chiuse finestre
senza sole né aria

... nell'attesa speranza
di un segnale dal mondo

*

Persi ricordi

Persi ricordi

Dietro l'angolo
di un pensiero fisso
fugge il ricordo
frantumato
di un amore

sperso tra lontani
algidi algoritmi
densi di
sospiri deportati

e nei reconditi silenzi
di un'anima insoluta

spargo rose
dalle spine masticate
dentro il fango
trascinato di torrenti

verso un mare
che si placa
all'orizzonte

mentre stancamente seguo

la risacca ripiegata
sulla riva

...... sotto le traiettorie perse

di un gabbiano solitario

*

Avaro

Avaro

Avaro sentimento
dentro un cuore di granito
Scorre un fiume tumultuoso
dentro carsiche doline
Ghiaccio di mare i miei pensieri
sciolti al sole restan sale
Alzo muri a giorni vuoti
tra la noia e l'indolenza
Tolgo spine dalla carne
ma rimangon le ferite
Ho sognato mondi altri
forse ho perso la partita
Non mi resta che sfogliare
tutti questi fleurs du mal

*

Presenze

Presenze

Notte di stelle
luna indiscreta
lame di lago
ombre lontane
Il vento riporta
discorsi già usati...
antiche battaglie...
ricordi sopiti

Poi tutto si tace
e un battito d'ali...

rivela presenze...

*

L’arbitro

L'arbitro

L'arbitro fischiò il fallo
ed espulse il giocatore in giallo,
ma ciò che fece non fu bello
perché a fare il fallo
era stato il suo gemello.
Accortosi del fratello
buttò fuori pure quello,
per non far torto
al suo gemello in giallo
che aveva fatto fallo.
Tutto questo è un grande sballo
ma se nell'aia trovi un gallo
che sul piede ha un grosso callo
si commette un grande fallo
se si pensa che un cavillo
è un equino in tacchi a spillo
che passeggia per Rapallo
con la sella di corallo
e gli zoccoli in cristallo.
Farò un buon corso di ballo
evitando un brutto crollo
saltellando come un gallo
giù nell'isola di Apollo
ma, per evitar lo stallo,
dovrò andare su un atollo
nel bel mezzo del Mar Giallo !

Che sballo!!

*

Strappi dell’anima

Strappi dell'anima

Amaro sapore
di un sogno disilluso
come lacrima caduta
da una pupilla assente

Amore rassegnato
sopra un marmo polveroso
nello scorrere di giorni
stretti al collo come cappi

Ho strappato fogli
a un calendario ostile
stretto le mani a pugno
contro diavoli invadenti

... poi spossato e stanco
mi sono rasserenato
nel vedere il volo lento
di un maestoso airone
nel rosso acceso del tramonto...

*

Shot down

Shot down

Ho l'anima stinta
come una bianca falesia
riflesso sfuocato
d'inutili giorni
passati a cercare
orme perdute
sopra passi coperti
da terre riarse

Non ha sonno la vita
sotto l'obliqua luce
di un tramonto infuocato

non ha sogni la mente
in questo vuoto irreale

*

Replay

Replay

...e di notte sognavo
sopra un letto di rame
tra ricordi remoti di
ramarri rapiti
da voraci rapaci.
Raramente ritorno tra
rami di rovo
e lontani rimbombi di rumba
tra ricordi di rapide risse
con ragazzi ribelli
dalle rotule rosse.
Rileggo romanzi
di ampio respiro
immerso nei ruoli di
regali regine
assise su troni
tra rose appassite.
Ritiro e rimaglio reti riusate
sopra riarsi roventi arenili
ripensando a ridenti ragazze
con le ciglia rigate di rimmel.
Rileggo le storie di un tempo
....oramai sono pieno di rughe
tra ricordi a rilento e rimorsi
rotti solo dai rari riflessi
dentro un lento annegare
nei riflussi.

*

Dark life

Dark life

Artiglio rapace
induce al tormento
e strappa le vene ai
cedevoli muri di una
vana esistenza
Disperse radici in un
lento sopire eludono
atre e indecise speranze
assise su troni di
spenti rosai
Divario di vita si
annulla tra pieghe e
solchi impietosi di
riarsi torrenti
Siamo sotto ricatto
siamo uomini persi
come anime vuote
di fantasmi spezzati...

*

Statistiche 1

Statistiche 1

Ho scoperto che a Bolzano
ce l'han quasi sempre in mano,
mentre quelli di Torino
ce l'han tutti piccolino.
Ci son anche i Bergamaschi che
le palle han come fiaschi;
vengon dopo i Genovesi
che lo usan sol tre mesi
mentre quelli di Livorno
voglion metterlo nel forno.
Carraresi e Fiorentini
non ce l'hanno proprio mini
Milanesi e Mantovani
poi si lavano le mani.
Quelli poi di Castrocaro
ce l'han tutti molto amaro
Sia a Pisa che ad Arezzo non
s'intendono sul prezzo
ma a Venezia e Mondovì 
se lo menan tutto il di'
Ahi ahi ahi, comunque sia
qui la vita è un poco agra
...quasi corro in farmacia
e mi compro un po' di Viagra

*

Dentro a un bistrot

Dentro ad un bistrot

... e sotto un cielo
di opache stelle
ho l'anima liscia
come soglia
di marmo consumata
mentre incessante scorre
Il fiume lento della vita

e come satrapo infelice
di un regno ormai perduto
sgrano rossi melograni
come fossero rosari
in questo autunno scalzo
pieno di noia antica

Così seduto al tavolo
di uno squallido bistrot
giro memorie usate
dentro un torbido Pernod

..... mentre stancamente seguo
l'ultima scia bagnata
di un giallo taxi di città...

*

Solitudine metropolitana

Solitudine metropolitana


In queste ore tarde
gravide di
solitudine antica
nel vento ostile
che spariglia carte
cammino in questa
densa nebbia
sotto i gelidi fili
di un tram
nell'insoluta ricerca
lungo freddi binari
di una aurora che
tradisca col suo bacio
il buio della notte...

In queste ore tarde
gravide di
solitudine antica
nel vento ostile
che spariglia carte
cammino in questa
densa nebbia
sotto i gelidi fili
di un tram
nell'insoluta ricerca
lungo freddi binari
di una aurora che
tradisca col suo bacio
il buio della notte...

*

La notte è passata

La notte è passata


Notte infinita di pioggia
Ingorgo della mente
Mi rigiro tra dune di lenzuola
Scaccio pensieri
neri come corvi
Rovisto nei cassetti dei ricordi buoni
ma spiritelli dispettosi rimbalzano
dentro i miei occhi chiusi
Scompigliano equilibri
spianano illusioni
Molecole impazzite
che scendono come
grani di sabbia a
sedimentare l'anima
E alla fine in questa
notte di battaglia
si fa largo il giorno........

*

Sacrilego sogno

Sacrilego sogno


Tra i sassofrassi sinuosi
s'ode un soliloquio
sperso tra sentimenti
sciocchi e servili

Stupori scivolati
al di sotto di
sogni struggenti
e sospesi solstizi

Sovrumani silenzi
si spezzano sordi
al sorgere del sole
sotto il suono sinistro
di serpi saettanti

Sacrilego sogno
di sere selvagge e
di sapori svaniti
tra salici spenti

Sequenza  sfinita
di sottili speranze
tra sterili sterpi
e stranite 
sterlizie...

*

Il barbiere di Siviglia

Il barbiere di Siviglia


Ho incontrato a Ventimiglia
il barbiere di Siviglia
col rasoio e la mantiglia
e una foto di famiglia

Fa la barba ai belli e brutti
alti e bassi e farabutti

È di aspetto molto macho
mangia ostriche e gaspacho

Spende tutto a senoritas
tra sangrias e margaritas
ma nei modi è un poco rozzo
e dopo i pasti fa un singhiozzo

Della gente non si fida
ma va spesso alla corrida

Poi appagato e a passo lento
va a ballare anche il flamenco
dalla sera alla magnana
finché torna alla sua tana

Ma al mattin non fa una piega
e torna arzillo alla bottega
taglia baffi e basettones

... si, però,... che due cojones...

*

Affabulazione

Affabulazione


Anagrafe cornuta
nascosta in Garfagnana
gratifica servizi
per la dieta fruttariana
Assessori assatanati
scandagliano paludi
... nel mezzo del cammino,
praticamente ignudi
Codazzo di serpenti
affetti da glaucoma
sorbiscono sorbetti
saporosi alla Sorbona
Ho incontrato un dì Vetril
Spic e Span e Mastro Lindo
mi hanno offerto due caffè
un amaro e un tamarindo
erano sporchi
sudati e appiccicosi
.. vuoi vedere che mi attaccan la micosi
La donzelletta vien dalle campagne
ora mangia solo sushi e buon Champagne
veste Gucci, Versace e ha il tacco dieci
... al paese ha lasciato pasta e ceci
Ginger Rogers, Fred Astaire
due meloni in frigidaire
Wilcoyote, Cip e Ciop
viaggio solo in autostop
Vado in giro, vedo gente

... qui  ci vuole il salvagente !!

*

Tradito

Tradito

...... e ormai mi aspetto
solo un bacio di Giuda
in quest'alba livida
orfana di indigeste stelle

nell'anemia struggente
di giornate  vuote
come rondine spersa
di settembre
in questa spettinata
frivolezza clandestina

.... e nelle disperse ceneri
di un consumato dolore
come  fragile foglia
dal vento trascinata

resto nella sicura attesa
di una notte presaga d'incanti



*

Basta la parola

Basta la parola

Abbarbicato su un baobab come un bradipo del Burundi, borbottai a voce bassa brevi brani di Berthold Brecht al suono di una bossa nova brasiliana in si bemolle, brandendo col braccio destro una bottiglia di Bourbon preso da un becero bottegaio del Bronx e ruotando il bacino come una ballerina sbilenca dei bassifondi di Bogotà che aveva  studiato danza al Bolscioi per un biennio.
Ripresomi dalla sbornia e baldanzoso come un cane bovaro bernese dopo un buon bagno e una sbobba a base di bovino del basso biellese, mi abbandonai in un bad and breakfast insieme ad una baldracca berlinese con la bocca da batrace del Borneo e una voglia di barbabietola su un lato B da brividi!
Poi, soddisfatto ogni mio bisogno,
preso da debordante bulimia, entrai in una brasserie e mi abbuffai abbondantemente  di bocconcini alla bottarga, bruschette di bresaola al burro biologico, braciole di bufalo al basilico di Bordighera, creme brule' e brutti e buoni di Bassano, il tutto innaffiato da un buonissimo Blanc de Blanc barricato di Borgogna col sottofondo delle Mille bolle blu di un vecchio jukebox....
baci ed abbracci !

*

Rumore

Rumore


Vivo sospeso
in questo tempo incerto
come foglia d'autunno
violentata dal vento

Ho l'anima levigata
come sasso di fiume
nel lento scorrere
dei passati anni

e rimango con la mia
inquietudine
con il cuore sgualcito
in questa strana
liturgia del dispiacere
ascoltando in silenzio

..... tutto il rumore del mondo

*

Proposte particolari

Proposte particolari

Palpeggiando coi polpastrelli un piccolo pollo di peluche in un prato di papaveri nei pressi di un parco di pioppi intorno alla parrocchia di San Pancrazio, alla periferia di Pisa, mi punsi la punta del pollice con un pezzo di pentola a pressione che un passante aveva perso dopo un pic-nic a base di peperoni alla paprica e polenta alla piastra.
Mi portarono presto da un praticone che mi praticò una puntura di piramidone sulla punta del piede passandomi poi una pomata particolare di prugne e porri ripassata in padella con permanganato di potassio e passata di peli di puzzola mescolata con purè di prostata di pappagallo.
Purtroppo, però, il tipo mi chiese in pagamento solo pepite d'oro e azioni privilegiate della Pirelli Pneumatici.
Particolarmente piccato per questa paradossale proposta, lo percossi pesantemente con un paio di pugni sulla pancia in corrispondenza del piloro che, praticamente lo persuasero a lasciarmi perdere paventando conseguenze peggiori.
Passata questa penosa parentesi, per procurarmi
un più piacevole passatempo, su consiglio di un mio amico pompiere piuttosto palestrato e anche un po' pederasta, mi iscrissi prontamente ad un corso di pole-dance nella palestra El pibe del pueblo di un certo Pablo dove conobbi una piacente pulzella parecchio pettoruta e con un bel popò con la quale passai un pomeriggio piacevolmente piccante.
Poi me ne tornai nel mio pied-a-terre ai Parioli dove mi aspettava pazientemente il mio pitone Piter per l'ora della pappa a base di una particolarissima purea di pidocchi del Paranà, pappataci peniciosi della Papuasia e un pesto di semi di popone e pelle di polipo del Peloponneso pretrattato al pepe rosa... pace e pene,.... mmh,... bene !!

*

La poco Divina Commedia


LA (poco) divina commedia


Nel mezzo del casin dell'autostrada
mi ritrovai per un casello oscuro
che la diritta ruota era prostrata.

A dir quel ch'è costata è cosa dura
per l'opra del gommista e la fattura
ma l'alma mia, già di mestizia intrisa, 
di gioia sussultò... non pagai l'Iva !

Lieto che fui invero più di un grillo
feci trionfale ingresso all'Autogrillo.
Famelico scrutai presto la lista
che inedia già annebbiava la mia vista !

Tra piade, toast, salami e pecorino
corsi al lavacro presso un lavandino.
E poi ingordo fui più d'un bambino
vorace più del buon conte Ugolino.

E infin che fu saziata la mia panza
di ogni ben di Dio che dà sostanza
dolce pulzella vidi e.. chiesi aita
di dirmi dove fosse la sortita.

Presto piombai in un atro labirinto
di merci accatastate a piè sospinto.
Torroni, caramelle, pasta e vini
prosciutti, gnocchi, tonno e biscottini !

Maremma bona ! Ben presto persi il lume e
presi a comprar tutto come un fiume !
Fu grande la mia foga, ahi me tapino ! che spesi fino all'ultimo fiorino !!

Poi con Virgilio e i nervi a fior di pelle
lesti ne uscimmo... a riveder le stelle !

*

Tip tap

Tip tap

Ho ballato il tip tap
In un pub di Tobruk
tra odalische, treppiedi,
foto di re Faruk
Muovevo la panza
a passo di danza
mentre un tizio rideva
senza alcuna creanza
L'ho guardato di brutto
sto gran farabutto
poi spostando divani
siam venuti alle mani
Gli ho mollato un ceffone
gli ho rotto due denti
poi un altro cartone
e gli ho distrutto l'iPhone
Poi preso da un trip
son salito su un tram
che era pieno un po' trop
di tifosi del Trap
C'era pure che strano
un pastore d'Abruzzo
con un lungo pastrano
ed in mano uno struzzo
Mi è venuta l'angoscia
e anche un po' di erre moscia
Sono sceso a Forlì
che era già mezzodì
poi deluso e un po' stanco
mi son messo su un fianco
nel mio letto a due piazze
sognando ragazze
Meno mal che è finita
sta giornata da pazzi
.... speriamo che non piova
altrimenti... son cazzi !


*

Il viaggio

Il viaggio

Parto allora per un viaggio
che mi son già rotto il Kansas !
C'è un gran caldo, sono già tutto
Sudan e mi colan le Seicelles;
mi faccio bene le Barbados, mi lavo le Gambia, mi guardo allo specchio e con voce
Argentina mi dico; che Togo!
Mi sento proprio un Sierra Leone!
Esco e vado nel Barhein dell'aeroporto, mi sparo un Alaska ben ghiacciato e, Indocina chi ti vedo! Un bel gruppo
di giovani pollastre. Che Figi!!
Una di queste si avvicina e con le
sue Labrador carnose mi dice;
ciao, lo sai che sei proprio Belize!
La vuoi la mia Patagonia?
Si, rispondo, ma quanto ti Pago Pago. Dammi 500€ che
poi facciamo Tonga Tonga!
Fossi matto, mi vuoi prender per
l'Honolulu!
Pussa via, brutta Minnesota della Malesia prima che mi inKazakistan davvero!
Ne ho proprio piene le Nepal;
mi son rotto il Caucaso, torno a casa e buonanotte al Senegal !!

*

Disincanto

Disincanto

Ho riconosciuto i tuoi passi
sulla ghiaia antica
e il tuo profumo
che un tempo cinico ha sbiadito
Sei passata come ruscello che
trascina foglie al mare
nel fugace disincanto
di questo incerto tempo
Hai dato una carezza
ai miei ricordi fragili ed ho
afferrato in sogno l'ombra
del tuo profilo
ma la mano è rimasta a stringer l'aria.........

unghie sul cuore mi
hai lasciato.......

*

Una giornata particolare

Una giornata particolare

-
E' una bella giornata d'estate ed ho voglia di fare cose. Prima di tutto, colazione !
Entro nel bar del mio amico Zanzi, il
quale in un guizzo di sfrenata genialità aveva chiamato il suo locale Zanzibar, ed ordino un caffè ed un cornetto alla crema; purtroppo mi dicono che è rimasta soltanto una brioche salata con gamberetti scamorza e marmellata!
Cominciamo bene!   Prenderò solo il caffè; corto, in tazza grande, con schiuma tiepida, una spruzzata di cacao, cuoricino disegnato sopra, corretto sambuca, cucchiaino a
destra e manico a sinistra !
Così corroborato entro dal parrucchiere per una regolatina ma questi si rifiuta di tagliarmi i capelli perché sono veri e lui taglia solo parrucche come dice l'insegna!
Va beh, li lascerò lunghi !
A questo punto decido di farmi un
tatuaggio; opto per una fetta di
gorgonzola DOP, con la goccia,
sul braccio sinistro in attesa di farne uno di caciocavallo su quello destro. Entro nel negozio ma il tipo mi dice che lui è un tatuatore
non tatuante per obiezione di
coscienza ed incomincia a parlarmi
di suo cugino,  elettore non votante
che era stato operato di emorroidi da un chirurgo non operante assistito da un anestesista non
anestetizzante il quale , nel tempo
libero faceva il copilota di aerei da
turismo però da solo!
Mi racconta poi di suo zio, prete
spretato, il quale, lasciato tutto,
era andato nel Borneo settentrionale dove aveva fatto fortuna facendo stuzzicadenti resistentissimi in tek, lavorati
a mano uno per uno, bordati d'oro
e venduti esclusivamente da
Tiffany a New York. Pago uno
sproposito per un tatuaggio non tatuato col vantaggio però che
non dovrò spendere altri soldi
per toglierlo !
A questo punto mi viene fame !;
entro allora in un Fast Food
dove di fast c'era solo il
conto anticipato visto che
l'hamburger è arrivato due ore dopo !
Un po' scoraggiato decido di prendere un treno
locale; destinazione Milano Bovisa; più che locale era monolocale visto che in una carrozza
eravamo in 205  ! !
Arrivato a destinazione, attraversando un parco, vedo un capannello
di gente che ascolta uno scalmanato con un  vecchio saio che, in piedi sopra una cassa
come ad Hyde Park, apostrofa
tutti come un nuovo Savonarola;
pentitevi, gente dei
vostri peccati !
Rinunciate, brutte
trofie e brutti figli di bottarga, ai piaceri e ai vizi di questa società malata !
Uomini bruti; fatti non foste a viver
come Drupi! Ma vaff.......
Decido allora, sui due piedi di
iscrivermi in una palestra per stare
più in forma.
Vado all'accettazione, me la raccontantano un po'..blablabla......
e mi convincono ad aderire ad una loro promozione favolosa: iscrizione per 15 anni al costo scontato d € 15000 invece dei 30000 previsti che però comprendono; aerobica,
Body building, karate, pilates, step
ballo latino americano,  corso di Burlesque, zumba, corso di respirazione per partorienti e, per
finire,  abbonamento biennale gratuito a Tutto uncinetto, una confezione da 5 litri di olio canforato per massaggi
ayurvedici, un buono sconto per taglio unghie presso un servizio di toelettatura per cani ed infine un tutore  per alluce  valgo !
Un vero affarone !
Uscendo dalla palestra mi viene in mente che devo prenotare per una settimana di vacanza al mare; entro in un'agenzia di viaggi e trovo un pacchetto molto economico; una settimana alla pensione mezza stella Il Ramarro a Gabicce Mare; pernottamento e seconda colazione (praticamente sarebbe quella che avanza dalla
prima), uso spiaggia senza
ombrellone, così ci si abbronza
prima, sala giochi attrezzatissima,
altalena, boccette, hula op, freccette
dama; gli scacchi no perché qualcuno ha perso la Regina.
Per i più esigenti c'è anche una     SPA,  che poi ho scoperto significa; Senza Pretese Assurde. Il servizio consiste in un massaggio eseguito dalla proprietaria, che è anche cuoca, solo il giovedì dopo  che ha impastato i gnocchi, così c'ha già su la mano ! Inoltre offrono la  disponibilità di un bagno in una cisterna per acqua piovana nel giardino retrostante dotata di agitatore a pedali per effetto idromassaggio, con la
maggiorazione di un'euro all'ora.
Il sabato, poi, è previsto
il gran ballo finale allietato dalle mazurche del nonno ottuagenario dotato di maschera ad ossigeno e coro conclusivo di Romagna mia
Un vero bel programmino!
Prenoto immediatamente!
E non è finita qui! All'uscita dall'agenzia incontro un vecchio compagno di scuola
che mi racconta tutte le sue vicissitudini e che ora vende enciclopedie; commosso
dalla sua storia, in uno slancio di
generosità,  prenoto una interessantissima
collana di 350 volumi, in lingua originale
tibetana,  sulla storia antica del Kazakistan;
in omaggio mi regalano però due
Dvd sulle abitudini sessuali del cercopiteco australiano coda mozza, un Arbre Magique gusto cinnamomo ed una
foto con autografo originale di Pupo.
Riprendo tranquillamente la passeggiata
e ne approfitto per guardare gli annunci di lavoro: l'unico posto appetibile era quello di Consolatore
di fiori appassiti in una florovivaistica sperimentale brianzola!
In alternativa c'era una
attività di vendita porta a porta di
semi di zucca cileni transgenici
altamente proteici oppure una
collaborazione part-time in uno
studio di estetista come collaudatore di ciglia finte e di extentions di vero pelo di procione! Va beh, ci penserò ! Per rilassarmi un po'
entro in un Cineforum dove
proiettano un interessante film sugli insetti del noto entomologo bulgaro Tzan Tzaroski.
Alla fine mi trovo ben presto coinvolto in una
accanita discussione tra un necroforo esodato, un guaritore abusivo di orzaioli ed un titolare di un quagliodromo illegale del Basso
Vercellese. Non ne posso più !
Per finire la serata, azzardo un
colpo di vita!
ed entro nel Night Club La Topa,
nome che è tutto un programma!
Subito vengo attorniato da tre entreneuses;
Luana la rossa, Chaka Chul fior di loto ed Ugo , transessuale non operato.
Con moine provocanti mi propongono un brindisi con una bottiglia di Champagne, ma io declino l'offerta e, alla fine riesco a cavarmela con due orzate con ghiaccio, un limoncello ed una spuma nera annata '76
Salute!
Per oggi è andata, domani
è un altro giorno , si vedrà...