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Raccolta di poesie di Laura Serra
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Bagliori di vita

Giochi di luce ondeggiano lentamente,

avanzando con soffice spinta,

come acqua verso una foce.

Luce che emerge,

magnetica reazione,

dalle ombre profonde del cielo della notte.

Bagliori di vita,

pulsano verso un incontro,

uno spasimo e un fremito di gioia.

Luce galoppante,

rilassata con vesti bianche che vacillano,

come soffi veloci d’un respiro.

*

Portavoce di speranza

E' dolce il tuo vagito,
Ha squarciato il silenzio della disperazione,
Mentre la luce del sole fluttuava nel mattino più pieno.
E' terra, è acqua, i due elementi della vita,
Che insieme creano, donano, ampliano, senza lasciare spazi vuoti.
E' Terra che accoglie che si apre,
E' Acqua che penetra profonda, per far rivivere
Il seme da lunghi inverni assopito.
Sei Terra che sfugge tra le dita e si dilegua,
Nell’attesa che i semi germoglino e che il sapore dell’inverno
Se ne vada via per davvero, senza lasciar nient’altro che un ricordo nella memoria,
In qualche minuscolo spazietto dentro alla testa.
Le sementi germoglieranno e allora, anche questo mondo ti sembrerà più piacevole.
Un flebile suono, portavoce dei pianti della speranza,
Della sconfitta, della frustrazione che divora gli abitanti della tua terra.
Quando scoprirai dove la tua strada sconosciuta andrà,
Gli spazi del cielo saran chiusi da persiane di nuvole bianche.
Tu e la tua strada insieme, ovunque, per quanto è lunga, vada.
Paralleli e meridiani orienteranno le tue domande e risposte
Nella perpetua afflizione di posizioni opposte
Tracciate su una mappa geografica.

*

Canzone d’amore per la mia terra

E' a te che levo il mio canto d'amore
antica terra di vento, mare, colori
tu che profumi di antichi sapori.
Volteggiano e corrono
come sbuffi di vento sull'acqua,
cespugli di ginestre, lentischio,
mirto, erica e cisto.
Son pugni di roccia granitica le tue montagne,
ciclopi giacciono addormentati,
guardiani delle lande silenziose,
di nuraghi, tombe dei giganti e menhirs.
Terra mia,
che piacere essere a casa
mentre tra il trifoglio giaccio.
Vessilli, fiori di campo si slanciano sui tuoi fianchi,
sagome di querce, come viticci protesi dal desiderio,
ruotano sino a sfiorare lentamente
le cupole bianche delle nubi.
Dolce è il mio canto per te terra mia,
dove s'affollano i sogni delle esistenze antiche,
pietre che assorbono la luce del sole, creature sonnolente,
guardan splendere la luce, sulle case assopite dei piccoli paesi,
tra loro intanto i campanili alti si estendono a custodire il loro sonno.
Selvagge coste, spazzate dal vento
si tingon di rosso adagiandosi sui tramonti
e nella placida fatica degli uomini nei campi
frusciar rapido di foglie, suoni e di canti.
Canzone d'amore per la mia terra,
conchiglia di bisso che giace entro il suo ventre,
verso te canto tra sfrenate carezze, intessute di dorata filigrana,
nel vibrar di un fiore, come se fossimo un'unica cosa,
e così mi sembra di averti con me in un unico mondo.






*

Lacerata è l’apparenza

Lacrime stanche si spengono lungo la strada

trascinandosi dietro il vuoto risuono dei passi del mio cuore.

Timida, la mia Anima si nasconde dietro la sua ombra

alla ricerca della moribonda lampada che la proietta.

Lacerata è l’apparenza dei sogni

che avanzano silenziosamente

muovendosi verso una meta ignota,

al di là della mia Anima.

*

Fra terra e cielo

Benedetto ventre della follia
Da cui discende tutta la bellezza
Che ci adorna.
Frenetici pensieri che
Dibattendosi fuggono da questo
Roseo ordine di nascita.
Piccolo fuoco della procreazione
Che vive entro la melma
Dell'incoscienza dei mondi.
Radici di vita agganciate
A una realtà che inaridisce
I nascenti germogli dell'essere.
Dubbio che divampa
Nella desolazione e come fiamma
Roteante s'insinua nelle vene
Fra terra e cielo.

*

Il folle contento

Vincere o perdere che importanza può avere

quando giochi con l'agio 

e la sicurezza di un abile giocatore 

che gode delle mosse inutili

come di quelle brillanti. 

Nessun avversario ti intimidisce 

perché riesci a confondere 

e sconcertare anche il gioco della vita.

Sei il folle contento,

il grande consolatore

che rimane fuori dalla scena 

e più ti ritiri

tanto più ti avvicini a noi.

Ogni tua parola 

arriva a segno con il potere 

d'incantare le pietre miliari

dell'innocenza del mondo.

Oracolo, capriccio della creazione 

che leghi il destino al mistero della vita 

e alle verità essenziali 

dell'universo. 

 

*

Pagine

Pagine della mia vita che rivelano segreti,
custodendone infiniti.
Avverto il loro fluire dalla rigida forma,
così severamente immobili,
in vuoti spazi sbiaditi dal tempo.
Tranquille stanno,
nel loro composto silenzio d’inviolata pace
e a mia insaputa, si son succedute inavvertite.
Pagine invulnerabili che m’appartengono,
perché prigioniera del fiume dei ricordi del mio passato.




*

Grani di sogni

Odo il lamento
delle foglie che cadono
nel vuoto cammino della rigida strada.
Filari uniformi di ombre
sfilano nella notte
spargendo grani di sogni
nella breve durata del silenzio.