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Raccolta di poesie di Liliana Toscano
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

E l’eco rispose

 

alba

Fotografia di Francesco Toscano

 

 

Vorrei fare echeggiare la Natura

dei tuoi profumi e delle tue essenze.

I tuoi occhi s’illanguidiscono.

Ai piedi di un ciliegio una lacrima.

Di cristallo formato scolpisce l’antico sogno,

un amore senza follie e menzogne.

Un’ amore che si nutre di acqua cristallina.

Le tue labbra rosse come le ciliegie,

sensuali e vogliose come non mai,

mi imprigionano in un eterno bacio.

Ah! Rosa mia che ne sarà della mia vita?

Gridai al cielo, alle stelle,

e l ‘eco mi rimandò al bello degli oggetti,

all’estetica non scarna di te,

che prezioso oggetto,

schiudevi la tua  bocca sulla mia,

al ricircolare della poesia,

che viveva in me,

che viveva in te.

Emozioni legate al bello,

come un’opera d’arte,

risvegliavi in me chimerici pensieri.

Frammenti di noi,

trattati dai sensi voluttuosi

si componevano nel vuoto dell’eternità.

 

*

Igbedor in festa

festa di un piccolo villaggio della Nigeria

 Fotografia di Emmanuel family

 

La Suora Missionaria Enza Guccione nel 1996 , all’età di 35 anni, venne inviata  ad Onitsha, in Nigeria, per occuparsi della formazione umana di quella popolazione. Tra le tante scoperte di Suor Enza ci sono le riverine areas, isole nel fiume Niger. Una riverina, isola nel fiume Niger, è Igbedor. Le popolazioni che vi abitano sono abbandonate a se stesse dallo stesso Governo locale; non sono neanche conosciute; per arrivarvi bisogna fare circa un’ora di macchina dal paese più vicino alla riva e poi un’ora con  la barca a motore, sempre quando le acque del Niger sono calme; l’ospedale più vicino è a 5 ore  di barca a motore; spessissimo le donne che devono partorire muoiono in barca.

                                      


Una festa non s’inventa,
ce l’hai nell’anima. 
Il passato doloroso, le guerre, 
e alluvioni sono ormai terra straniera.
Oggi, nel tuo presente, prezioso quanto mai,
si privilegiano gli incontri d’anima e
sentimenti di gioia e di festa.
Rullano i tamburi, gli abitanti,
veri artisti scendono in piazza con
le maschere e ballano.
Profumo di yam, antico mangiare
conviviale e amorevole.
Gli artisti mettono in piazza tutto ciò 
chehanno nel loro scrigno.
Le anime si incontrano
e cantano l’essere,
e inneggiano sulla profondità
dell’eternità che c’è in tutti noi.

 

*

Le donne del Sud


E’ una goccia di rugiada la tua fierezza
donna del Sud
un’incontenibile soddisfazione smorza la tua stanchezza
così è nel Sud
una lacrima traccia la tua amorevolezza
non cade nelle onde tristi
la tua pelle è bella per la candidezza
piuttosto vede uccelli di cristallo 
di chiarore fine è la tua compostezza 
“così è al Sud”
Hai regalato al nemico grettezza
Si vede e non si vede
Hai agito con gradevolezza
Si sente e non si sente
La schiettezza ti ha dato bellezza
Si parla e non si parla
Hai regalato musica e gaiezza
Così è la gente del sud
Hai seminato con durezza
Si parla e non si sente
Hai agito con autorevolezza
E sempre e così i tuoi silenzi sapranno di musica

 

*

Lipari

guardare due isole da Lipari (Isole Eolie) (Me)
Fotografia di Francesco Toscano        
 
Nota: dove c'è la finestra siamo a Lipari, di fronte le due isole sono Panarea e Stromboli.
 

Stasera l’inerzia del sole ci sorprende uniti.
Al finire della giornata mare blu e ossidiana:
Lipari. Fuggono le nuvole, le osservo e
le prendo a formare vari disegni.
Il grecale gioca con i miei lunghi capelli
che suonano al percorso delle onde.
Da lontano un surfista e le note di un flauto
tracciano le dolcezze di chi ama il mare.
Le alghe arse dal sole ci indicano la via.
Un bacio? Dalla finestra aperta della casa
si vede un amore mai iniziato. Dove sarà?
L’ombra si addensa nei nostri occhi,
la nostra densità si fissa sull’immagine
delle due isole che stanno di fronte a noi.
Una tardiva luce sfiora il panorama.
Nel vivacizzarsi dei miei occhi tremo.
Gentile è la foto, le mani stanche
ci rimandano al domani.
Una serata ormai tiepida
ci saluta .
Un pescatore ritira le sue reti.
 

*

La danza dei pensieri

 

 

 

Vizzini( Catania)

Foto di Francesco Toscano

 

 

 

 

"La danza dei pensieri"

                             Poesia di Liliana Toscano

                                   

                                  Nelle incerti notti,

                            nel vagabondare dei pensieri,

                                 il silenzio forma parola.

                                 La pausa celebra il rito.

                           Coccolata dal tempo e dai colori,

                       indosso un velo che copre i miei occhi,

                              intravedo l’acqua ebbra di vita,

                             che da una cascatella scende giù.           

                               I tuoi pensieri ricircolano,

                                     e senza meta fissa,

                                   danzano nella tua mente.

                             Che la paura non ti faccia tremare.

                                Festa per un nuovo pensiero.

                            Magico rituale per una nuova parola.

                            Canto e come una dolce danzatrice,

                                incoraggio il ritmo delle onde,

                             che fluttuanti colorano il tuo viso.

                                 Apro la porta e vedo la vita,                                

                                 ogni fiore è partorito da me,

                                     e se non fosse così,

                                 la campagna sarebbe arida,

                                 e sterile il mio ondeggiare.

                                   Un’alba meravigliosa

                             ci ricorda le meraviglie della vita.

 

 

 

 

 

 

 

*

La quiete

 

FONTANE BIANCHE ( SR )

Foto di Francesco Toscano)

 

 

 

“ La quiete “ di Liliana Toscano

Aspetta che venga il sole distribuendo carezze,
scolpito come un diamante sarà il cibo dei golosi,
e vicino ai cipressi ci sarà il loro ossigeno.
Aspetta che si vedano le nuvole, che con il loro
candore diano spazio alla nuova vita.
L’idea illuminata sarà lo splendore
dei più poveri e sarà la quiete di tutti.
E se le primule canteranno
l’ode alla vita, sarà un fresco risveglio
per tutti.
E se la notte porterà messaggi d’amore,
i più delicati amanti scolpiranno la statua più bella.
Tutti insieme celebreranno la festa dell’amore
distribuendo violini e sax, affinché la musica 
sia la regina della festa.
E se si perderà una matita, poco importa 
non saranno sbiaditi i tesori della vita.
Ascolta la quiete, non a caso è con noi,
noi dormivamo, lei ci ha svegliato.
Vorrei che la quiete si fermasse da noi,
ma il cancello non si apre
per prodigare bene per tutti;
la quiete è nei cuori che sanno amare,
che sanno impreziosire il bene,
che sanno donare a chi non ha
e dove tutti sono sorelle e fratelli. 
Ciao eterna commozione.

*

Oltre l’apparenza

“ Oltre l’apparenza “ di Liliana Toscano


Il vento entra ad intermittenza dalla finestra 
semi-aperta della mia stanza,
un attimo di solitudine e
la mia poesia ricircola nella mia vita,
trasparente, scruta dentro e sul fondo;
oltre l’apparenza mi riporta da te,
dentro una pagina sdrucita,
dove in piccole dimore
tu mi parlavi di piccolezze.
Nonostante ciò non puoi 
formulare un giudizio su di me,
poche tracce, troppe ombre.
Velata con un vestito nero,
senza una lacrima mi dai la tua vita,
poche parole, poche ingiustizie.
Mi insegni a festeggiare i miei suoni,
non a caso, compri una melodia.
Vestita con un uniforme severa,
mi dai tre note musicali,
a misura della mia vita.
Con un equilibrio instabile, 
mi dici che il tuo sentimento 
sta vacillando.
Non meriti più i miei sbandamenti,
che sono giochi e colori della mia vita.
Ciao piccolo amore.

 



 

*

A Jacinta

   Jacinta vive a Igbedor, una delle isole nel fiume Niger, in Nigeria. A favore delle popolazioni delle riverine areas nacque il 22 settembre 2009  l’ Emmanuel Family Association, approvata e riconosciuta dal Vescovo di Onitsha come Associazione a favore delle popolazioni delle riverine areas. aveva circa 100 bambini, i qualiI non sapevano né leggere né scrivere. Oggi la scuola ha 500 bambini. Dopo non pochi sacrifici nacque la Emmanuel Childrenland  Nursery & Primary School. Io ho adottato a distanza Jacinta e verso una quota minima mensile che le permette di frequentare la scuola.

Foto

 

 

“A Jacinta”.

             Poesia di Liliana Toscano

 


Tu che vivi nella terra delle ingiustizie,
insegnami a cantare;
tu che ascolti l’inerzia del suolo,
insegnami a danzare;
tu che ascolti le cattiverie degli uomini,
insegnami a non sentire;
a te che ti danno false certezze,
insegnami a sorridere;
a te che cresci nell’umiliazione,
dammi un po’ della tua rugiada;
a te che senti e che non senti, che parli
e che non parli, che vivi e lasci vivere,
a te che vivi in questo mondo,
insegnami sottovoce “grettezza”,
per capire, per sognare, per amare
la mia dolce bambina.
E vestita di raggi di luna crescerai,
e io ti seguirò;
e con raggi di sole carichi di miele,
io ti nutrirò;
e crescendo con gocce d’amore,
io ti riconoscerò.
E danzeremo con il ritmo
delle onde del mare,
con i colori di un tramonto
che non scorderemo più.

*

Prima che precipiti il sole

Tramonto Contrada Isola (SR)                                                  Foto di Francesco Toscano

 

              

                       

                           “Prima che precipiti il sole”. Poesia di Liliana Toscano

    

 

 

                      Prima che precipiti il sole

                   voglio amarti

                   un solo bacio

                   una sola carezza.

                     Salendo i gradini dell’essenziale

                 inciampo nella tua assenza

                  e vestita di raggi di luna

                  ascolto la tua precarietà.

                  I sassolini sono in bilico

                 come i tuoi baci non colti.

                  Abbraccio il nulla

                  nel tuo sguardo vuoto.

                  Mi offri il tuo silenzio.

              Questo tuo non saper più dire

                  affonda le radici

              nella fosca giornata dell’inverno.

             L’eternità in un barattolo chiuso.

                  Ricordi passeggeri.

                Noi e colori di bellezza.

 

 

*

La pace

“La pace “ Poesia di Liliana Toscano


Eppure non so quando e perché,
un giorno io scoprìi la parola “pace”;
al contempo, vite stravolte,
scontri, armi, destini sfigurati,
lacrime versate per la guerra,
erano simboli di sottile disumanità.
Oh poesia ! vienimi incontro,
vagano tristi pensieri,
qual è la vita nella vita ?

Nel vedere villaggi distrutti,
città non più esistenti e,
tu piccolo uomo,
dove alberga la tua anima?
Mille lacrime e il tuo dolore.
No poesia, tutto questo esula,
la pace è un dono per il mondo,
tutto questo è utopia.
No poesia, impossibile via,
vicoli ciechi, buio infinito,
e così guardando fra le rime,
ho scoperto un sorriso, 
uno, altri non si può.
Lottiamo per la saggezza,
tu poesia che sorpassi i confini.
e tu maestro di sapienza,
che rendi oro ciò che è fango.

 

© Copyright

 Tutti i diritti riservati all’Autrice

 

 

 

 

*

Salendo i gradini della Storia

“Salendo i gradini della Storia”.

                                     “Salendo i gradini della Storia”. Poesia di Liliana Toscano

Il movimento incessante genera parole,
in alto bolle di sapone bluastre
mi guardano con leggera vacuità.
Ho perso la mia amica nel traffico,
la troverò con quel profumo di tabacco
che si ostina a comprare, voluttuosamente.
La luce sempre più fioca ci rimanda a pensieri
a noi noti, e nascosti nell’antico comodino.
Perché maestro di lode e soave conforto
mi dai il tuo cappello carico di onde pesanti?
Amante dell’arte mi dai con gesto mellifluo le sillabe,
per scrivere questa poesia 
in pergamena dai bordi dorati.
Tu maestro che vivi la Poesia, 
salendo i gradini della Storia,
Illuminami con tua Sapienza, 
affinché io, piccola e semplice
possa regalare la mia umiltà.
Nessun esperimento su un mondo immaginario,
no ad un mondo inventato, no al mondo dei sorteggi;
si ad un paese di sillabe, si ad un paese di immagini,
si ad un via vai di fonemi, si alla genialità.
E con la luce soffusa e dolce della creatività,
danzeremo e sogneremo insieme.

*

Gemme rare di M.Liliana Toscano

Si  inerpicavano gemme  rare

nell’albero della mia vita,

suggerendo sospiri di morte,

e sconfitta la dea della Speranza,

non restava che inginocchiarsi,

congiungere le mani e aspettare.

Già troppe volte avevamo sfidato

il tempo che angelicamente,

ci aveva restituito la nostra sofferenza,

già troppe volte avevamo messo

in gioco il nostro io barattando

un po’ di gioia per un po’ di chiarezza,

vestiti  di  fiori immortalavamo

la decaduta Primavera,

non sentendolo nostro

vomitavamo il nettare  delle api,

defraudati del  nostro sole,

giocavamo a rincorrerlo,

inventavamo sorrisi perché

i bambini non restassero piccoli,

trascinati nelle radici più intime

della nostra vita trionfava la pazzia,

tra folletti divertiti aspettavamo

quello che ci restituisse la nostra lucidità.

 

 

*

Generosamente tua

 Generosamente tua 

             Generosamente tuadi M.Liliana Toscano

 

Nascondo l’alfabeto dietro le finestre,

tu non ti scoraggi,

riesci a scrivere la parola amore;

vado in balia dei sogni

faccio un giro sulle nuvole,

niente sentire, niente pensare.

Il vento soffia fra le foglie,

a volte suona melodie di notturno,

a volte implode schizzando

oscurità nel doping quotidiano;

illuminato lo stesso, è l’Amore,

senza ombre nella nostra vita.

Ho composto una soave poesia,

viaggerà nel tempo, nell’amore,

senza vincoli e né confini.

Mi dai una matita per ricordare il jazz,

con le punte dei piedi suono il pianoforte.

Userò la tua chiave, per vedere dentro di me,

 e  le parole a colori, per andare verso la giusta strada.

Ti dò i miei pensieri,

 tu li trasformerai in frammenti,

per conservarli in un album,

ormai sciupato, ma ricco

di me e della mia semplicità.

Fresca di maestrale,

gioco con il vento che spira da Nord,

e raccolgo rare pillole di saggezza.

Noi che di ricerche viviamo,

tremiamo per l’aridità,

che segna solchi profondi,

nella vita che ci circonda.

Compra un mazzo di rose,

me li spargerai nel mio corpo,

per voltare la pagina della nostra vita.

Apri sempre ogni porta,

 noi amanti non scappiamo,

serena è l’atmosfera.

Con lo spartito della mia anima,

canterò finché avrò voce,

la canzone dell’amore.

Sembra una serata di sempre,

 perché lasciarla scorrere così?

Con un abbraccio mi prendi,

e sono generosamente tua.

 

*

Brividi di verità


Scesa la tenebrosa giornata,
l’orizzonte s’incrina e guarda noi,
che ci avviciniamo un po’ paurosi;
la verità oggetto di quiete,
diventa uno squarcio nel cielo.
Nei passanti in cammino,
un disquilibrio acerbo
s’insinua negli umori riflessi,
la ricerca nell’anima è difficile
il gioco delle nuvole muore
tutto fugge e scorre.
Parole volano nel vento,
respirano a malincuore;
fisse nell’arbitrario vagone,
preparano una residenza.
Si vede e non si vede,
si sente e non si sente
per i finti privilegiati,
non per gli umili,
che aprono la porta
a ciò che saldo
e che è capace di durare.
Spumeggiante si avvicina nella notte,
una donna con un ampio vestito bianco,
ricco di gocce sfavillanti:
è la Speranza,
rugiada su un petalo di rosa,
dona a tutti brividi di verità.

 

 

 

© Copyright M.Liliana Toscano 2013

 

*

La disfatta della maschera

            Foto di Daniele Spina

 

 

Mi si presentava spogliata dalla sua maschera,

mi prestavo a cogliere la sua verità;

mi spaventava la sua nudità, la sua durezza.

Colta da un brivido di piacere,

sconfinavo nell'edenico spazio,

mai esplorato, sempre temuto,

mi perdevo nei suoi labirinti,

per ritrovarmi più decisa,

pregavo attimo dopo attimo,

scrutavo il personaggio temuto e amato,

il mondo si disperdeva nell'infinito,

sperimentavo l’esperienza sensibile delle cose,

constatavo libertà, amore, essenza, totalità.

Non posso ridarti la maschera, caro fantoccio della mia mente,

paghiamo con la morte,

ma entrati nel trascendente,

mano nella mano,

cogliamo l’attimo fuggevole della verità.