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Raccolta di poesie di Nadia Mozflower
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Un vecchio viaggio chiamato amore

-Un omaggio al poeta Dino Campana
e alla scrittrice Sibilla Aleramo-


Sibilline campane annunciano
l’arrivo di un treno,
in un posto che non avrà
mai luogo.

Dei petali di rose cadono dal cielo,
dentro un incontro affrettato.
Non c’è addio in queste vite sconsolate
che in un abbraccio denso di emozione
restaurano l’amore nel migliore dei mondi possibili.

Ed i vostri visi dorati germogliano
come fiori dopo una lunga tempesta,
nel tempo che lieto si ferma
come un sguardo eterno posato su altri occhi.

Il paese è in festa come una volta
mentre tutti ridono e ballano,
aspettando che la notte buia
nasconda nuove passioni
che bruceranno in un fasto assaggio d’Infinito.

Un turbolento avvenire accieca
gli occhi che sognanti
entrano in un arrestato presente,
mentre il cuore continua a pulsare
anche quando vita non è più.

Questo viaggio chiamavate amore.
Amore fatto di rose e di spine.
Voi che con la vostra poesia
vivevate di essa.
Esplorando nuove terre,
attraversando gioie e dolori,
andando e stando,
musicando con le lettere altre anime.
Che ancora oggi, anche grazie a voi, amano.

7 ottobre 2002

*

La primavera di Antonia Pozzi

La primavera di Antonia Pozzi
entra mite e soffusa da uno spiraglio,
colora di versi tutto il creato della terra e
i sogni che rimangono ancora.

La primavera di Antonia Pozzi è
il titolo di una poesia che mai compose,
ma che si può leggere in un suo scatto fotografico
che profuma di eternità.

21 Marzo 2013
Giornata Mondiale della Poesia

*

21 Marzo: Giornata Mondiale della Poesia

La poesia sboccia come un fiore
in un mondo che ha poca acqua per dissetarla.

Il poeta nasce come un amore
in un mondo che non ha poesia per viverlo.

*

Il ritorno di Micòl

(A tutte le vittime dell'Olocausto)

C'è un giardino che non muore mai,
dove Micòl ritrova se stessa e
la sua fanciullezza perduta.

C'è un giardino senza più barriere,
dove l'amore sboccia come un fiore e
la paura di coglierlo è
soltanto nel freddo dei pensieri passati.

Il sole ama dovunque tutte
le creature del mondo e
Micòl libera respira col suo amato amico
la primavera di una vita
che dura per sempre.

Autunno 2010

*

Come un artista

Come un pianista che adagia
le sue dita sui tasti di un pianoforte,
io compongo la mia sonata in parole.

Come un pittore che dipinge
in una tela i suoi giorni vecchi e nuovi,
io scrivo quel che i sogni non smettono mai d'insegnarmi.

Come uno scultore che plasma
in materia il suo desiderio,
io lascio cadere per sempre l'inchiostro in un foglio bianco.

Come un poeta che semina le sue parole,
io diffondo i miei frutti e
creo mondi possibili.

*

Una vecchia poesia

Oggi il cielo è grigio
come il mare,
l'un l'altro si specchiano
come io e te quando siamo tristi.

*

Eterna bellezza mattutina

Cadiamo in mezzo
ad un sogno perfetto
come un raggio mattutino
che si espande velatamente sopra la città
nel suo risveglio migliore.

*

Sopra le nuvole -Alla poetessa Marina Cvetaeva-

Mosca, Parigi, Praga,...
a grandi passi ripercorrevi Blok e Puskin
in versi e

pensieri nelle lettere che Rilke
e Pasternak
appassionatamente ricevevano da te.

Sopra le nuvole tu scrivevi e
viaggiavi con la forza e la passione di
un’Amazzone in

lotta con le proprie idee e i propri sogni
allacciati da chi poteva amarti
dappertutto:

oltre le barriere della distanza e
della carnalità.
Dovunque tu eri e

portavi agli altri in dono la tua poesia
e l’amore che possedevi senza gelosia.
O Marina, musa e

ispiratrice di parole e
di pathos,
a grandi passi attraversavi le anime.

27 novembre 2005

*

Visione preraffaellita

A piedi nudi passeggiai per un luminoso sentiero
che il tempo non cancellerà mai dalla sua memoria.

Potevo trovarmi in qualsiasi parte del mondo, e
sospinta dal vento camminai senza nessuna mappa.

Durante il buio vidi che il sentiero continuava
e arrivai fino a te come una lieta notizia.

Quando mi colse di soprassalto il mattino
dovetti abbandonare le braccia dell’amore.

Mi ridestai dolente e triste alla vista del sole,
e mi sentii come un deserto privo di fiori.

Pensai, chiudendo gli occhi bagnati di pioggia,
che lo scoccare del nuovo giorno

aveva rapito il mio sogno e
vissi in attesa

della buona
notte.

22 febbraio 2006

*

Per una creatura nuda

(Alla cantante Valentina Giovagnini 1980-2009)

La tua luce lontana illumina
la mia anima che triste girovaga nelle strade
oscure di questa vita
alla ricerca di pace, amicizia & libertà.

La tua voce come un sogno
mi ripara e mi riporta dove la terra
non perde la sua antica origine
e l'anima vola leggera senza bisogno del tempo.

La tua bellezza pura di un angelo
è nelle tue canzoni che
come fiori hai lasciato per noi e
sei dove l'amore non ha fine.

10 marzo 2011

*

Amore e Morte

In un attimo m'improvvisai notte!
Servendomi dei tuoi affannati perchè
mi gettai in lunghi sentieri.
Confondendomi
tra il bene e il male
ritrovai la strada.

Ad un tratto divenni il tuo sogno!
Un nudo e bagnato volto sfiorai,
il tuo cuore – sentii – palpitare,
forte e frenetico "amore" sussurrai
al tuo orecchio.

In un momento svanii
insieme alla morte
non ricordando più niente.

20 Marzo 2002