I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
*
Il Coraggio di Angela
Angela, un papavero piegato dal vento, che non si spezza, che accarezza una pietra e ne genera l'anima, che guarda al lento scorrere del fiume e spera sempre, spera che riavvolgendosi come una pellicola, gli riporti un fotogramma, un solo un frammento della sua vita perduta.
Angela, le rughe cotte dal dolore, un tutt'uno con il suo cuore spaccato come terra deserta, ma che sotto nasconde una radice pronta a dare la vita, anche nel grembo freddo e morto di un sepolcro senza nome
*
Lost and found
al banco degli oggetti smarriti ancora una volta nel posto sbagliato cercando l'amore perdo prigioniero delle ragnatele della prigione dalla bocca amara saliva senza sangue sale e olio bollente come unguento balsamico il letto sbagliato nel posto sbagliato Il cuore sbagliato ancora una volta perdo
*
Lisola del cuore
L'isola del cuore è il tuo seno irregolare come il respiro del mare acqua salata e capezzoli che turbano alla vista il marinaio Ventre piatto ed accogliente di prostitute che la notte spiegate le ali appaiono in sogno
*
La strage di San Valentino
Quintali di cioccolatini fatti fuori Intere coltivazioni di fiori, recisi nel fiore degli anni Candele sciolte nell'acido romanticismo di una cena a lume... Cuori di peluche spezzati da improbabili promesse di eternità. L'ergastolo, agli innamorati per un giorno dovrebbero darlo, in confronto Al Capone un angioletto era!
*
Non domani
Non ieri. Pellicola e fotogrammi come nastro arrotolato, con incisa tutta una vita impossibile da ricordare, come numeri, da rileggere sul nastro, troppi, come di conti che non tornano. Il tuo sorriso sulla sua spalla, adesso! adesso e non domani…
*
POESIE#poesiapoeti
Poesie Ognuna Eterna Se Intimamente Amata
*
Luce
Difficile parlarne,
nasce dall’incontro
tra deserto e foresta,
dallo scontro tra energie diverse.
Come danza erotica,
tolti i veli
non è solo uni-verso,
spazio, poco e stretto.
Lì, attorno al tunnel
l’attesa non è solo questione di tempo,
a fasi alterne luce
*
Baciami Principessa
Occhi di cerbiatta
hai chiesto conosci il fiore della vita?
A sguardo basso
so rispondere soltanto
disarticolati e senza senso
monosillabi stonati
Baciami principessa
non conosco il fiore della vita
ho risposto
non ho che questo cuore
e tutto il sangue che scorre
Ti appartengono
*
Quel giorno
Cuore dimmi, quel giorno
come farò a riconoscerti?
“sarà il sangue”
Anima, chi mi darà la certezza
che mi appartieni?
“sarà l’istinto”
Come farò quel giorno?
“Come in uno specchio
Il tuo sguardo sarà il mio”
Potenza che genera
carne corruttibile
fulmini e saette prigionieri
di un’insegna al neon
Amore mi chiamerai
ma sarà la morte del tuo seme
a donarti l’eternità
*
Il Passerotto
In memoria di Carlo Chissà quale spartito stavi leggendo quando stamattina ti sei alzato in volo Le tua ali, pesanti di vita, non riuscivano più a portarne il peso E mentre l’organo suonava il Magnificat sei precipitato giù Stanno suonando la tua musica accorrete Angeli del Signore ad un Passerotto ferito a morte occorre un passaggio in Paradiso
*
Notte di pietra
Mentre ombre e sogni affollano giorni stanchi e strade senza tempo preparo la valigia quella dei viaggi ben fatti che si porta sempre a bordo che puoi sfogliare come il libro della vita I pensieri in libertà li tocchi sullo schermo e li senti sfiorarti il cuore e anche se il contatto brucia non so spiegarti ma non posso farne a meno In fondo bruciare all’inferno è una pratica che si impara vivendo senza Amore
*
Il volo spezzato
Le ali di una farfalla seta tessuta di innocenza e fantasia accarezzate mala-mente cedono al peso del dolore che ne spezza il volo
*
Senza vento nel cuore
Sei come il porto di una città straniera che non offre riparo a questa barca Ho utilizzato le vele intessute dalla passione per avvolgere pietosamente i nostri poveri resti Senza vento nel cuore è difficile varcare la soglia del tuo sguardo per prendere il largo
*
Di-speranza
Stanno passando i giorni delle vele in lontananza neanche l’ombra s-guardo oltre il confine nero di cielo e nubi stanno passando i giorni anche la speranza ha una scadenza Fuoco grande non fa grande luce
*
lAnello della Sposa
Una goccia lambisce le sue labbra mai sazie. Rivolo che delinea contorni e Parole come sassi ai quali legare la corda. Nel suo destino non il fondo del mare ma l’Altezza dei Cieli
*
Parlami
Di quei giorni il sole non tramontava mai, l’inverno involontario letargo non Lasciava traccia sulla pelle Assassinio perfetto baci proibiti e carezze innocenti Di quei giorni il corpo divorato dalla febbre maligna oggi conserva ricordi ed incubi la notte, puntuale esattore, viene a cercarlo
*
Lebbra dell’anima
nessuno lo tocchi! nessuno cancelli la sua colpa! è un’ onda l’altare del mare il sacrificio nell’odio non nutrirà la tua carne amore che contagia sia scandalo e promessa negli abissi
*
Scriverò
Stasera sono certo, scriverò! mi sono detto, mancano carta e penna, mancano dolore e pianto, mancano ricordi e parole, mancano mare e terra e senza mare, senza terra, non sono nato e non scrivo. E poi ho pensato, basterà il cuore?
*
Scintilla
Scintilla Twinkle little star 3 Dicembre 2007 Quattro inverni stanno provando a cancellarne il ricordo gocce salate tenute a bada il riflesso, tra le sbarre della prigione mi riporta quell’attimo di intensa meraviglia Nella mia vita ci sei stata
*
Tra Mare e Terra
Un pugno di terra microcosmo di sensi lentamente scivola via a volte spiaggia a volte roccia Terra sempre madre Mare immenso padre Uomo figlio Edipo per l’eternità
*
L’uomo sbagliato
Viene da lontano, anche quando è vicino non riesci a sfiorare i suoi pensieri Dice parole vuote senza senso. La sua vita a volte come l’acqua prende la forma che lo contiene a volte come sabbia scivola tra le dita e non sai mai dove andrà a cadere
*
Solo pelle
E se a parlare oggi non fossi più io, ma la mia pelle. Se tu provassi ad ascoltarmi, sfiorando le imperfezioni, accarezzando le cicatrici. Forse il luogo ideale per un appuntamento al buio solo tatto solo pelle
*
Il mare dentro
Sapore salato sulle labbra i sensi parlano al cuore. Onde di piacere intenso bagnano rive di sabbia e dune come seni bianchi di latte Luna Circe che attrae marinai e maree. Come delfini liberi di danzare per amore di polene senza catene. Palme che si chinano a donare datteri dolci da succhiare. Il ritorno del sapore salato sulle labbra quando il mare è dentro
*
Le Carte
Il mazziere ha tagliato cominciato il giro mi ha lanciato una regina di cuori ed io che non sono un asso e neanche un re di picche mi sono già incartato. Amore e carte si sa non sono mai complementari e allora alzo la posta e scelgo noi
*
Il Sogno dei Fillory (*)
Lunga questa attesa come lunga è la gestazione di un sogno nutrire giorno per giorno speranza e disillusione cedere allo sconforto o con la forza di un bufalo abbattere tutti gli steccati non perdere mai la pazienza e mattone dopo mattone finalmente un giorno dare al sogno un nome il tuo – John – (*) dedicata a tutti i genitori adottivi e alle loro lunghe ed estenuanti battaglie
*
Una coppia perfetta
La tua paura ed il mio egoismo la mia sensibilità ed il tuo sarcasmo
la tua determinazione e le mie ansie
tu innamorata io fedele a me stesso e l’Amore a guardare dallo spioncino
*
In volo
palpito di dolore ali di farfalla in volo per occhi profani fremito incolore
*
Ricordi
Non voltarti indietro potresti rivedere quel bimbetto che accettava caramelle dallo sconosciuto
il dolore, si sa, rende duri come pietra o schiaccia come macigno
Per dimenticare farò un viaggio
mi lascerò alle spalle
aspettando pazientemente alla stazione il ritorno dell’estate
*
Basta!
Non posso continuare a leccare ferite che sempre umide di pianto non si rimargineranno mai. Stanno rotolando via la pietra che sigilla il sepolcro uscirò da me stesso e senza invito entrerò alla festa che il destino mi ha riservato la vita
*
Notte d’Oriente
Notte insonne questa mia, vorrei parlare per tutte le ore che mi separano dal tuo risveglio, raccontarti di luoghi lontani inesplorati dove cumuli di polvere di tempo hanno sepolto amori e passioni. Ed allora ti racconto versi di poeti, incisi nel cuore, indelebili cicatrici tatuate nell’anima. Recito versi per te che questa notte hai traslocato il cuore in un monolocale arredato. Mi racconto di amori senza fine e passioni tragiche benedette dalla mezza luna. E’ Nazim che sprigiona profumi d’Oriente inebriandomi i sensi. Stregata questa notte che mi vedrà sconfitto dal sonno.
*
Sogno
Cammino periglioso che lascia la bocca impastata, come dopo una sbornia, ho fatto il pieno di Te! e quando al barman ho chiesto “un altro” mi ha svegliato il rumore infernale del mio cuore schiantato sul tuo
*
A Nino Lo Presti
In memoria di Nino Lo Presti
Calciatore, pittore , uomo libero
Ti rivedo, con la sportina in mano,
cibo per i tuoi amici,
e vedo arrivarli dai quattro angoli della strada,
colombi, gattini e canuzzi
e tu a distribuire carezze e sorrisi
come cibo per l’anima.
E mi piace immaginarti
mentre mi stai salutando alzando la mano con il pennello
stretto tra le dita
pronto a dipingere
con i colori del cielo
il tuo angolo di Paradiso
Il tuo figlioccio
*
I draghi non rapiscono più, indifese pulzelle
I draghi, poveracci, non rapiscono più indifese pulzelle, lottano per una porzione di pane e formaggio, fanno la fila agli hard discount e pagano il conto con buoni pasto senza resto. I draghi, poverini, si innamorano di bambole di gomma che al primo alito infuocato si dissolvono nel buio di logori vicoli, al suono di tacchi a spillo mezzi rotti. I draghi, poverissimi, ma con un cuore grande e generoso, vengono rapiti da forzute pulzelle con tailleur pantalone e netbook al posto del porta cipria. I draghi, poveracci, una volta dipinti con spade fuoco e lance, oggi stesi al sole come vecchi stracci.
*
Foglie
Questi giorni
portano il peso di foglie ingiallite
che un autunno qualsiasi
si sta preparando
con il suo vento gelido
a spazzare via.
Promessa di vita
un volo planato verso morbida meta
menti!
e solo morte che le attende
*
Lacrime di Angeli
Se un bocciolo di rosa coperto di fango non ne lasciasse intravedere la bellezza, strappandolo al suo ramo, forse uccideresti senza neanche immaginarlo il fiore più bello della tua vita
Se provassi ad aspettare magari, soltanto due gocce di pioggia, lacrime di angeli, ripulendo il fango potrebbero restituirti la vita che oggi un bisturi strapperà via..
*
Preghiera
Dio, che mi hai dato la facoltà di scegliere perchè permetti che accada lo stesso ciò che non voglio?
Dio, benefattore altruista e generoso perchè mi lasci la faretra vuota?
Dio, amore all'infinito perchè disponi che questo cuore ami ad intermittenza?
lasciami andare incontro al destino illudendomi di averlo scelto, assetato, in pieno delirio d'onnipotenza causa e male di questa misera esistenza
Sia fatta la tua e non la mia volontà
*
Segni II
Che traspare dai segni che la vita lascia sul volto?
un solco, una ruga scavati da lacrime dono d'amore tatuato sulla pelle
occhi che parlano di mondi troppo lontani per chi ha già rinunciato e gli basta una vita da criceto
"gabbietta con ruota e cibo tutti i giorni"
pentagramma e note di sinfonie mai suonate luce ed ombra
attenzione alle trappole!
*
Schiavi della libertà
Come animali selvaggi liberi di amare senza la schiavitù del cuore lasciammo che a dominare i nostri gesti fossero primitivi istinti
Attrazione fuori da ogni razionale sentimentalismo
Paravento per il vigliacco egoistico bisogno di prendere senza pagare
Cleptomani consapevoli che la necessità del cuore porta dritto all'inferno dei sensi
Tu, padrona io, padrone noi, schiavi della nostra libertà
*
Giovane Arlecchino
Ogni sera raccogli il mio sguardo e i miei pensieri
mi sono perso nel rosso passione mi sono ritrovato nel verde della speranza confortato nel tenue rosa
rimango prigioniero sera dopo sera del profondo nero dei tuoi occhi
se una gondola di notte portasse via la tua tenera vita mi resterebbe quell’immagine riflessa nell’arcobaleno di emozioni senza meta
*
Mare
Passeggio sulla spiaggia della mia infanzia e raccolgo ciottoli stratificati come il mio cuore dai dolori della vita
Si può vivere di mare
Si può morire guardando il mare
*
Tempo di sfide
tre giovani guerrieri a provare la forza
il primo soccombe troppa forza
il secondo soccombe poca fiducia
il terzo soccombe mai sazio
Tempo di sfide
il campo di battaglia è deserto
il trofeo
nessuno lo vincerà
*
Parole
Parole come piccole slavine che divengono valanghe incontrollabili e travolgono senza via di scampo
A volte un urlo uno sparo un lampo
E tutto precipita e tu precipiti ed io lascio
che ancora una volta
la vita mi travolga
senza via d’uscita
*
Se sapessi
Se sapessi quali parole non posson far male se sapessi quali gesti non provocano ferite se sapessi prima dove il vento porterà queste parole
proverei
a dire a fare a scrivere
se sapessi….
*
Luna
Luna pallida iride di occhio che scruta hai visto tutto testimone volontaria
*
L’attesa
L’attesa è speranza illusione disillusione inganno bugia verità
l’attesa è un attimo
dopo l'attesa c’è niente
o tutto
*
Dolore muto
avanti e indietro quel dondolio tipico di chi non sa dire muto nel dolore neanche a se stesso quale strada prendere
*
Le tue ferite
Lasciami dare uno sguardo alle tue ferite
non potrò guarirle
ne porteremo insieme il peso
*
Parole al vento
Stanotte non dormirò come in una corsa contro il tempo dovrò seminare parole al vento
perché in un giorno di tempesta possa riconoscere la strada di casa
*
Vacanza a caro prezzo
questa settimana è diversa ogni giorno è pieno del tuo profumo dei tuoi gesti di te
Il caffè al risveglio con la carezza del sole che fa capolino
A pranzo il tintinnio delle posate mi ricorda che sei cibo per il mio cuore
Quando scende la sera cresce il brivido con la promessa della notte che sarà complice e testimone della nostra passione le nostre impronte sul letto il nostro odore aleggia è sarà linfa vitale
a quale prezzo?
17 Giugno 2010
*
Cullami notte
Cullami notte
tienimi stretto tra le tue braccia
accarezza il mio viso
consola il mio pianto
traghettami al giorno
e non permettere ad una doccia fredda
di sciupare il calore
che nessun sole
può …
10 giugno 2010
*
Riflessione
Un albero che si staglia in alto verso il cielo
l’immenso oceano che si perde alla vista umana
la grandezza delle folle
ecco cosa è Dio
ma è anche la formichina calpestata
la finestra che sbatte
il chiodo al muro
12 Marzo 1988
*
Vuoto a perdere
Vuoto a perdere
ecco mi hai preso hai bevuto tutto di me e adesso che tutto è finito mi getti via come… rendimi almeno la caparra la mia anima
6 giugno 2010
*
Custode dei miei Angeli
Custode dei miei Angeli
Che vidi curvi in fasce raggomitolati su se stessi a chiedere vita
Che vidi con le braccia stese a chiedere amore
Che vidi camminarmi accanto
Che vidi superare ostacoli sorretti dalla forza della disperazione
Che vidi affidarsi completamente al loro custode
Che vidi raggomitolarsi su stessi in pigiami di flanella curvati dalla morte
Custode dei miei Angeli ..... Custodi
Palermo 3 Giugno 2010
*
Un’orma
Un’orma
Se i miei passi lasciassero un’orma sul sentiero delle stelle ognuno potrebbe raccontare dei sogni non fatti di quelle notti lunghe ed insonni di cuscini roventi di un letto sempre più grande sempre più solo sempre più freddo senza più anima senza più corpo con tanta strada dietro e il vuoto immenso davanti
1 Giugno 2010
*
Cuore di poeta
Cuore di poeta
prima scintilla
pietra miliare incisa dal dolore
sorgente d’acqua salata che stilla goccia a goccia
crogiolo di sentimenti contrastanti
universo di speranza e disillusione
ultimo alito di vita…
(Palermo 31 Maggio 2010)
*
Una magia
Una magia
Una magia, due mani si intrecciano sfiorandosi le anime, fino a toccare le corde più intime che non producono alcun suono per i profani...
Maurizio Sciascia 19 Aprile 1998
*
Satira Naturale Video Durante
Satira Naturale Video Durante
Ad un certo punto di tua vita ti ritrovi per una selva oscura e immediatamente pensi la dritta via è perduta? No! povero novello Dante, chissà mai perché la tua fragilità ti imponga di vedere in un normale percorso ad ostacoli vitae, una strada mai fatta e quindi sbagliata! Immagini orrende ti propongono i mass media, dell’inferno e a te che importa?, cambia canale! In fondo la TV, fin quando hai il telecomando, ci pensi tu a gestirla, ma se qualcun’altro se ne appropria finisce la tua baldanza, c’è chi sceglie per te, poveretto! allora ti affidi al cieco istinto , ma risulti fuoriuscito, pazzo emarginato. Uomo tutto blu, in bianco e nero o a colori, sei nato per esser tasto, antenna e schermo, almeno cerca di esserlo con dignità, godi del contatto con gli altri aggeggi, abbandonati alle onde corte e medie, fatti cullare dai transistor, tanto da quella scatola non scappi…. o …. la dritta via perdi!
Maurizio Sciascia Palermo 24 Settembre 1989 ore 00,35
*
Ed ho visto ancora il mare
ED HO VISTO ANCORA IL MARE
HO VISTO ANCORA IL MARE, ERA LI' POTEVO TOCCARLO CON UNO SGUARDO ERO VICINO AL MARE POTEVO SENTIRLO SCORRERE, COME UN FIUME, DENTRO LE MIE VENE HO VISTO ANCORA IL MARE NEGLI OCCHI TUOI HO CREDUTO D'ANNEGARE, HO VISTO E VISSUTO COME VEDE E VIVE IL MARE, DRITTA VIA SEGNATA DAL SOLE……ORIZZONTE AVANTI………. MA IO NON ERO IL MARE, ANCORA GIÙ'…… SENZA AFFOGARE……… COM'E' PROFONDO………. IL. MARE.
MAURIZIO SCIASCIA (PALERMO 07 05 89)
*
A Due
A due
Corpi due intrecciati come una pietra rotolano bagnata non è solo pioggia esplode non è solo fuoco ma dura è più forte del tempo non stanca di sole fuggire tornando la quiete dopo la tempesta... Maurizio Sciascia Palermo 31 Maggio 1989
*
L’ultimo taxi
L'ultimo Taxi
Un petalo che vola è l'inferno che brucia il mio cuore come una pietra, e il suo tonfo nell'acqua del fiume forma le spire nelle quali perdo il mio essere il mio vivere 1'amarezza dei miei anni che inseguono la scia di quella barca che non ha mai visto il mare. Volo attraverso gli oceani per raggiungere una terra di nessuno e incontro 1'ultimo taxi che frena bruscamente non posso pagare un prezzo così alto per poi perdermi nel vuoto di una eco che ha già scosso il vento che ieri urlava tra i rami dei miei ricordi e Oggi sfida un'onda, uscirà vittorioso! La rena tra le ciglia impedisce allo sguardo di vedere che oltre la siepe l'infinito è già finito spento da un pulsante che spezza il sorriso del presentatore e invita alla buona notte per una notte che ancora non giunge.... E mi spossa la stanchezza di questo essere di questo vivere tra sole e luna che litigano come onda e vento e attraggono la mia fantasia che adesso stanca, ha deciso di prendere l'ultimo taxi per arrivare.... all'alba di domani
Maurizio Sciascia Roma 9 Luglio 1988
*
Maschera
Maschera!
Vieni è il tempo del tuo carnevale, è esplosa la tua stagione di colori e tra le calli semini il mistero di una vita consumata dentro una tela, che vivrà per ricordare una maschera dalle mille espressioni ora raggiante ora distrutta nella morte di una foglia, che verde si perde nella ruggine di un fango alzato dal canale, quel canale che viveva di te tra le gondole stampate nei diari dei tuoi ricordi. Vieni maschera ti attende un bimbo che con le sue manine agli occhi invoca il perdono per quel pennello che disegnando la madre, lo dimenticò dietro l'angolo di quella calle, che adesso stringe e mi soffoca , ma che un giorno visse con me il mio carnevale e adesso beve del tuo su quella tela
Maurizio Sciascia Roma Giugno 1988
|