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Raccolta di poesie di Miriam Bruni
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

cure salva vita

Era piccolo il seno, ma il vuoto
lasciato è più grande. La chemio
fu stare legati, di veleno infarciti.
La radio spogliarmi veloce ogni
giorno sdraiarmi e a raggi nocivi
per qualche minuto inchiodarmi.

 

(inedita)

*

magnetismo

Vedi il mio magnetismo
sprigionarsi all'intorno,
- Dissiparsi, tu dici.

La mia ansia è di azioni,
adesioni, aderenze.

Non mi piace una vita
di perenni distanze.

*

Dalle tue labbra Dio

Dalle tue labbra Dio
nascono i fiori

e le dolci colline
dalle tue dita pure.

Queste esplosioni
vogliamo,

di gemme e di chiari
colori! Non bombe

che spezzano figli,
e vite dai cuori vermigli...!

*

Diversi

Diversi nel Restare,

andarsene e Rientrare. Diversi

nel sopportare: la fatica, il dolore

e nel conoscere interpretare

la vita, l’amore.

 

Diversi nel crescere, guarire,

e ricadere; diverse le nostre preghiere!

Diversi in ogni gesto, passo, pensiero

e parola: è questo che mi fa

così sola, stasera?

 

Da "Cristalli"

*

Eccomi, amore

Eccomi, amore. Stasera,

stasera ti reco in dono il mare.

 

Il mare e le sue mille avventure;

i suoi ricordi, le sue paure.

 

Apri le braccia, ragazzo,

e tienimi accanto al tuo odore.

 

Verserò sui tuoi confini parole

parole di miele immortale.

 

L’alba verrà, verrà presto ma ora

ora regna la notte, e non c’è

 

geometria che ci possa scalfire;

non vi sono punte, né vie da seguire.

 

Guardami, ragazzo, e saprai

saprai del tuo destino sconfinato.

 

E il tuo sguardo d’acquitrino splenderà,

splenderà del mio bacio immacolato.

 

Da "Cristalli"

*

Come se non fosse

Come se non fosse 
una pazzia totale
consegnare il cuore.

 

Sfilarsi via il pudore

- inutilmente -

- finché si muore -

 

restando a masticare 
il buio con i piedi, 
ormai privi di chiave.

*

Il poeta

Sempre il poeta
interroga la vita. Ne fruga
la bocca, la bocca
con le dita.
 
Sempre scrive inni,
-pur se prigioniero-
Gli basta vedere
i colori del cielo.

*

Foglie d’ottobre

 Le foglie d'ottobre

cominciano a cadere, sì, 
a scricchiolare

sotto le suole; mentre noi
d felicità

fatichiamo anche solo a parlare. Invece

del cielo

gli stormi d'uccelli

fan piste di ghiaccio

su cui eseguire 
- beati e veloci - coreografie

da lasciare estasiati.

 

Da "Credere nell'attesa"

*

maternità

Dormono

Letizia e Gabriele

I loro sogni
senza recinti

senza frontiere

Una piccola pentola

sul fuoco

per le verdure

E il mio ardore

segreto

come polline nel fiore

 

Da "Cristalli"

*

Delicatezza

Spesso hai parole come pietre, 
che spezzano le gambe 


e ottundono la mente. Per fare pace 
dovrebbero esser fiori o piume

 

o ali di farfalla: molto delicate. 

 

Da "Credere nell'attesa"

*

I nidi

I nidi 
sugli alberi 
spogli, l'inverno, 
gli stormi armoniosi 
che sfrecciano in volo. 
E l'erba nei prati, le tane 
nascoste, le foglie d'ottobre
in suicidio di massa. E il sole, il 
riflesso del sole sulle autovetture,
e nei cuori dolore, più nascosto delle tane.

*

La lente

Un modo apparentemente incruento

di distruggermi e farmi sparire.

 

Guardarmi attraverso una lente                                                      

che rimpicciolisce: vedermi

soltanto lontana, piccina, irreale.

 

Sul duro allenamento alla rinuncia

proseguire, e inumane espressioni

- come "secoli fa" - utilizzare...

 

Da "Credere nell'attesa"

*

Al balcone

Di certe poesie andiamo sicuri come lo siamo

delle nostre mani o degli uccellini 
quando affacciati ai nostri balconi

aguzziamo la vista per scorgerne alcuno 
tra i veli turchini sempre più rarefatti e lontani.
In realtà basta quel cinguettio sonoro: ci appaga

l'udito e la mente sentirli nel cielo e saperli 
a quella medesima altezza

del nostro sogno più vero.

*

La mia serenità

La mia serenità non dura che ventiquattro ore,
nonostante le braccia
lunghissime del sole.

Ma se anche mi reclino - stanca - sopra il letto,
è con tenero stupore che la pelle mi sfioro
in un punto qualsiasi di cellule vive
e dolci e chiare.