I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Notte
Hai chi sa spiegarti le nuvole, conosce il nome degli alberi e di ogni cima il tuo armadio è a colori, hai uno zaino rosso, il tuo specchio è ancora felice stanno per regalare il blu le ortensie, al gelsomino sono nate nuove le foglie ma non sai rompere la notte che hai dentro.
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I tulipani di Grengiols
Steli orgogliosi, custodi di un silenzio che lacrima bellezza sulla luce dei petali dono, per questo lembo di terra alta e soltanto vostra.
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L’ombra dei fiori
Cadono gli anni all'ombra dei fiori tra le spine conficcate in ogni attimo di luce hanno ancora profumo i petali di un sogno.
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Nata a settembre
Nata a settembre corvi sul petto becchettano gli acini, un cielo terso e il cuore di giugno falciato insieme al grano.
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Macchie di malinconia
Malinconia senza confini, macchia sull'abito del cuore, porta chiusa al sole eppure crescono rigogliose le mie piante aromatiche.
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Nuvole
Vivo quando mi porti in alto per spiegarmi le nuvole.
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Madre
Il filo cremisi nelle tue mani non ha mai smesso di cucirmi addosso la vita l'ira e la malinconia dei fiori abbandona i miei capelli, madre, è arrivata l'ora che a pettinarli sia il vento.
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Un bacio sulla guancia
Tanto cara mi è la guancia che alle labbra mie infonde il profumo di tutta quanta una vita.
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In cammino
Quando il tuo cuore sento pulsar tra le righe, lo porto lassù in alto dove l'acqua scompare tra le curve quando cade gli porgo il battito mio e l'isola buia pare essere solo un puntino.
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Il guscio
Eppure galleggia questo piccolo guscio, sotto la tristezza delle nuvole, sospinto dal vento delle parole galleggia, tra sogni morti e la vanità dei fiori.
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Il tuo inchiostro sul mio foglio
Adagia piano le parole sul foglio triste della mia vita facendo lacrimare la tenerezza del tuo inchiostro sulle righe.
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Torna il sole
Torna il sole sulle guance di aprile, scendono a valle cantando i rigagnoli e creano pozze dove a specchiarsi vanno i cirri.
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Qualcosa di noi
Fra la nebbia crudele di marzo c'è qualcosa di noi che resiste perchè oltre la vita adagiata sulla carta vivono i nostri sogni scritti sull'acqua.
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Il dolore che ride
C'è un dolore che ride, ti cammina sul petto, sul bianco dei denti, sulle unghie smaltate di rosa è il dolore che parla di fiori mentre, pudicamente, ti scioglie la treccia.
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Sul proscenio
Cercherò con nostalgia anche un solo battito di ciglia, una carezza di quel pianto che dentro di sé mi accolse ti cercheranno i miei occhi, tra il rosso del velluto, quando avrò scordato di parlare con la vita.
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Ci incontreremo ancora
Ci incontreremo ancora sotto una coltre di neve, a disegnar le primule in attesa della loro primavera.
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Aspettami
Aspettami, nella via del muschio, in questo inverno che si accorcia e che nessuno fermi la nostra corsa verso l'acqua.
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Il est trop tard
Se pur ancora si agita il petto è ormai troppo tardi per spiccare insieme a te il mio ultimo volo.
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L’ultima salita
Erano fiori liberi i nostri temporali e quanto li amiamo ancora quei petali, percorrendo l'ultima salita tu che sei le spalle ed io il bacio tuo per sempre.
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Dove restare
Il tempo m'ha cercato per unir le sponde di quell'acqua ch'è amara c'è voluto tempo e tempo ancora per restare.
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Affinità
Chicchi di pensieri nell'invisibile piccoli gesti, senza cornice, rossi melagrana tu per me, io per te.
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La casa in fondo alla vita
Seduti una accanto all'altro, sulla fragile seggiola, la mente di vetro e il cuore di porcellana attendono, con sorriso lieve, la fioritura delle loro stelle.
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Onde d’autunno
Sulle rive d'autunno mi doni calore, tra onde di sogni che silenziose si alzano e sono lacrime dolci, ancora.
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Di nebbia vestita
Se tu potessi guardare, anche per un solo giorno, la vita che mi circonda vedresti tanta bellezza vestita con un fitto mantello di nebbia, tante piante affamate d'amore e di quiete, mentre il cuore da me sempre di più si allontana.
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La voce dei fiori
Non so dirti se nel cielo di primavera potrai ancora trovare i miei occhi o se l'inverno li avrà cancellati ma tu continua a parlare alla terra che ti ripara, affinchè il gelo non uccida ogni nostra parola.
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Due ciclamini fucsia
Le parole più belle le pronunciano i fiori e quando tutto si fa gelo le nascondono sotto la terra del loro dolore sono le stesse che poi ritrovi nel color fucsia di due ciclamini.
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Il nido
Non è che ti penso, tu mi sei nido sui rami ondeggianti e respiro di foglie sei quel pianto in attesa di una carezza sofferta del vento.
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La panchina dei sogni
Guarda l'acqua che scorre, la chioma triste del salice che al calare del sole con sè porta i sogni lasciati da te sulla panchina.
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Il nome delle cose
Chiamerò amore questa pioggia sottile che su di me scende per addolcire la sete chiamerò amore ogni foglia d'autunno con l'appassire dei fiori nel mio giardino di vetro chiamerò amore le parole che non mi hai detto e dentro di te hai conservato per non farmi del male, per non farmi cadere.
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Tenerezze
Della quiete mi è nido il tuo petto, con le tenere parole dei suoi battiti.
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Menta e rosmarino
Per ogni ago che mi sfiora, c'è il profumo di una foglia mentre gorgoglia l'acqua a mani nude traccio i solchi nelle tasche, in attesa, ho i miei semi.
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Lara
Quando ti penso cosi come sei hai il cuore sull'acqua e al cielo rivolto.
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La casa che ride
Ci sono fiori di pesco nella casa che ride le gocce del giorno disegnano sulle bianche pareti e il profumo del legno sfiora i contorni di un viso il buio, piano piano, apre alla luce.
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Albergo Fiorente
Settembre e la pioggia, c'è qualcosa di eterno al di là del grande vetro un mazzolino di fiori sulla tovaglia di fiandra e il profumo di noi ancora caldo.
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La solitudine dei sogni
Canticchiante solitudine fra l'abbagliante verde dei colli nessun sapore sarà rimasto, nella vorace fragilità della mente, quando un giorno accompagnerò i miei sogni a dormire sotto gli abeti.
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La terra del sonno
Fammi addormentare tra i fiori selvatici con i canti del vento, pettinami i capelli con le tenere dita e sulla tua terra donami il sonno.
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Essenze
Quando i tuoi occhi mi toccano, i pensieri veleggiano nel mio mare di essenze con attese vestite di rosso onde si alzano fino a sfiorarti le labbra che alle mie si avvicinano lente.
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Jodarim
Sarà quando gli alberi spegneranno il canto che accoglie ogni nostro ritorno e sentiremo sulle palpebre il tocco dell'ignoto diventando un bianco volo di farfalle jodarim.
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Waba-sabi
Dai freddi colli alla piana assolata il vento di noi soffia tu raccogli ogni suo bacio e scrivi, solo per me. la nostra storia cosi diversa, cosi imperfetta.
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Tristesse
Mi è cara quella tristezza che la tua bocca incornicia e nient'altro amerei consolare.
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Settembre
Stagione adorata, onde di sole sui grappoli, assaggio di acini ancora verdi i boschi e dei castagni i ricci.
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En plein air
Hai dipinto sulle palpebre chiuse cascate d'acqua e di nasturzi una mescolanza di pensieri d'amore, in malinconico volo, sulla tua panchina al sole.
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Sei casa mia
Solo tu sai come abitare tra le mie rovine.
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Philia
Rotolano dalle colline alla piana assolata semplici perline che tu raccogli nel malinconico filo pensami, quando riempi i vasetti di confettura, come io penso a te tra il profumo del timo. Aderente al mio collo, indosso la tua collana.
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L’epitaffio
Ti seppellirò ai piedi di un abete lassù in alto a coprirti saranno le pietre che sento premere sul costato nell'aria fresca scriverò semplice il tuo epitaffio dopo aver deposto l'ultimo mazzetto di lacrime e viole: qui giace un dolore che la vita affrontò sempre da solo.
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Lo schiaffo
Per un unico schiaffo che, ai suoi albori, ebbe a ricevere la mia primavera tanti poi furono quelli che la ferita agli altri inflisse fino a che il tuo piede fermo si pose tra l'uscio e il cuore e io ti aprii.
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Bambi
Rumore piccolo quel cercar traccia di una madre tra le felci solitari gli occhi, tesi gli orecchi, dentro ai rovi dell'abbandono. ------------------------------------- Ascolta i rumori piccoli, provengono da dolori grandi.
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Foglia rossa d’acero
Piove leggera la notte, ch'io possa morire tra la bellezza dei sogni e accendermi foglia rossa domani.
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Mia dolcissima pena
Mia pena, dolcissima pena che conservi le mie piccole croci, raccolte tra le altrui religioni, e le porti con te ogni volta laggiù sulla piana, dove a sorridere è il sole e non morde mai il vento.
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