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Raccolta di poesie di Monica D’Armetta
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Graziosa

La pietra rotolando

veloce se ne andava

la bimba col vestito

grigio e nero svolazzava

 

con l’orribile boccuccia

stretta stretta starnazzava

e picchiettando col tacchetto

i ramoscelli che incontrava

 

Quasi strana a dirsi cosa

com’era difficile e curiosa

a guardar quella graziosa

che nessuno vorrà in sposa

 

Graziosa era infatti

il nome della bimba

non certo per l’aspetto

non privo di difetto

 

ma i genitori, dei beoni

credendosi volponi

voller fare un bello scherzetto

incidendo il nome sopra il letto

 

A tutti andava in giro

dicendo con dispetto

“Son così carina

mi merito lo scettro”

 

ma tutti gli spettatori

di quell’orribile visione

non vollero tenersi

e formarono dei cori

 

“Senti qua, cara bambina

fossi rosea e birichina

tutti noi faremmo festa

a chiamarti nostra Regina

 

ma a vederti anche il fango

sembrerebbe più lucente

occhi storti, denti neri

ti getteremmo nel torrente”

 

Guarda un po' cosa accadeva

da occhi lacrima non scendeva

bensì morbo velenoso

che gettava tutti nel riposo

 

 

Annegavan, annegavan

i popolani in questo male

trascinavan, trascinavan

i loro pianti in fondo al mare

 

 

La pietra rotolando

veloce se ne andava

la bimba col vestito

grigio e nero svolazzava

con l’orribile boccuccia

stretta stretta starnazzava

e picchiettando col tacchetto

i corpi morti che incontrava