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Raccolta di poesie di Alfio Cataldo Di Battista
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Oscure Luci

Non c'è anima così oscura da nascondere un lieve bagliore di luce. Ci vuole respiro per toccare e, tenui battiti del cuore, per sentire l'odore dei pensieri in volo, ormai lontani, oltre le umane miserie

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distanze

Viaggiare è perdersi tra distanze che si esauriscono nell’orizzonte dell’anima

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Estate 1973

Io gli stavo accanto d’estate. Quei giorni indolenti, senza scuola, che scorrevano lenti, me ne stavo lì, seduto su una pila di mattoni e lo guardavo. La sua esile magrezza tra i tubi del ponteggio, pareva una sfida alla forza di gravità. I...l mio sguardo lo inseguiva con il fiato sospeso e fissava le immagini, studiava la leggerezza, imparava la grazia, avvertiva la fermezza. L’intensità del suo incedere deciso era il verso di un poeta che scrive nell’aria. D’estate imparavo, ascoltavo i suoi silenzi discreti intervallati dal suono sincopato dei nostri passi lungo il sentiero che scendeva giù al fiume. Ero solo un ragazzino di otto anni e lui era mio padre.Altro...

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Pensieri in fuga

La verità è nelle sfumature.
Affiora lesta sulla superficie di un’idea, tradita dall’illusione che tutto sia come appare.
Mute di parole abbaiano febbrili tra i dirupi scoscesi dell’anima a caccia di pensieri in fuga.
Ma, finché il pensiero resta libero, la verità è salva.

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Swing Time


Ho rallentato, ho accostato, mi sono fermato.
Sono sceso e mi sono seduto ad aspettare il futuro.
Ora, conosco i colori del mio passato, e, stringo il presente infinito che mi circonda per danzare con lui.

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Afa

Notte fonda,

Madido di sudore

Risveglio improvviso

Incubi sfracellati contro il buio

Occhi spalancati sull’orrore

Caldo gelatinoso, impudente, riottoso

Zanzara in agguato, brutale ferocia.

Giaciglio di carboni ardenti

Pensieri liquidi, sbiaditi, confusi

Silenzio che urla la sua presenza

Rintocchi solitari di un campanile

Disperazione che prende in largo sul tempo piatto

Sgomento, un masso legato al collo

Telecomando, zapping, display,

Basta mi alzo!

Settimo piano, balcone, sigaretta accesa, guardo in basso

Per un cane randagio un lampione vale un cesso

Irrorato il palo se ne va zampettando in mezzo alla via

Io sorrido e guardo l’alba che mi viene incontro.

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il gregge

Indica il tratturo allo stupido gregge che meschino lo percorre guardando in terra col capo sempre chino e la pancia sempre vuota.

Belante e stolto rumina assiepato sul pascolo dove il pastore lo conduce mulinando un bastone pronto a rovinare su quelle groppe prone.

Tutt'attorno cani bavosi ringhiano la loro selvaggia e servile rabbia in cambio di un osso e intanto io, seduto fuori al seggio elettorale mi godo la scena.

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Il traguardo immaginario

C’è sempre un grande giorno che ti aspetta tranquillo e malinconico come un messicano pigro accovacciato sotto al suo sombrero.

Il tempo incede lento, ti spinge avanti con aria divertita e ghigno beffardo mentre sistemi le tue cose pronto a passare il guado.

La misurata ansia su cui scivolano le tue certezze ti accompagna severa e distaccata sull’eco dei passi che risuonano nei corridoi della tua mente.

I dubbi dell’ultimo istante che ti separa dall’altra parte agitano le tue paure che vorrebbero tenerti di qua e ti volti indietro smarrito come un bimbo abbandonato.

Poi, il balzo nelle tue incerte aspettative inseguendo un sogno che corre più veloce di te sperando di afferrarlo prima del prossimo traguardo immaginario.

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Accanto al semaforo di sera

Lacero, sporco, senza nome né volto.
Un'ombra che danza nascosta al mio sguardo.
Anima spenta dietro un muro di noia.
Gelo che travolge i più piccoli pensieri.
Eppure continui a detergere i vetri delle auto indifferenti.
Un angolo di mondo grande come il ciglio di un marciapiede.
Sorridi a chi ha paura di guardarti per sapere che esisti.
Sei lì con il sole e con la pioggia, nel vento e nel gelo.
Resti ancora un poco prima che la notte ti inghiotta.
Prima che le luci possano illuminare i tuoi occhi ancora vivi nell'istante in cui il verde mi fa morire.

*

Le orme dei pensieri sulla neve

Guardo il foglio bianco sullo schermo del Pc e vedo una radura innevata di fresco.

Nel silenzio notturno i miei pensieri avanzano faticosamente su quella coltre bianca.

Improvvisa, una misteriosa energia mi sorprende in un piacevole agguato.

Le mie mani iniziano a muoversi vorticosamente nel crepitio della tastiera che brucia.

Le emozioni accovacciate attorno a quel fuoco magico parlano di un luogo fantastico,

un confine invisibile dove realtà e fantasia ridono come bambini.

*

Frammenti notturni

Esistiamo oltre il tempo che ci insegue,
privi di paure, liberi dal presente che ci attraversa.
Le emozioni lambiscono i vasti silenzi, ruvidi, profondi.
Le parole tengono per mano pensieri che diventano musica
E noi, musicisti senza età teniamo il ritmo senza stancarci mai.