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Raccolta di poesie di Nando Lucchese
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Era una volta ed era d’inverno

D'inverno una volta

la vidi scendere dal treno.

All'orizzonte del molo

si nascondeva la luna

e tiepidi passeggiando

lasciavamo il tempo

dissolversi nell'onde.

Un giorno l'imbarazzo degli occhi

annegava l'animo in terra:

le tacite parole frenavano in gola

i gesti abbandonavano braccia stanche

e consumandosi

il fiato si levò dall'anima.

Sul molo

le labbra non avevano confine

e bruciavo d'amore.

Nell'oscura notte

dal passo lento

s'accesero fatali le paure.

Era una volta ed era d'inverno

la vidi scendere dal treno:

incantato la guardai

i tuoi occhi m'han visto

voltandoti morii

e nel giorno e nella notte

muoio da quel giorno.

 

-Nando-

7/5/18

11:24 pm

*

Scende su me la notte, il buio tetro

Scende su me la notte, il buio tetro

indifeso dal gelo di questo manto

volgo a te pensieri: pungenti di vetro

infranto, tutto si sgretola in pianto.

 

Ricordo l'amorevole dolcezza

il tuo nome inscritto nella sabbia;

le parole sfumano come brezza

i rimorsi gravano sul letto di rabbia.

 

Abbraccio la paura che mi tormenta

- che del gentile e amato amore

e il dolore che in corpo spaventa -

 

scelga di estraniarsi il mio cuore

spegnendo una luce fioca che tenta

la vita con innocente tepore.

 

-Nando-

10/2/18

7:05 PM

 

 

*

vii

Mi sento così vile

incapace di lasciarmi andare

Incapace di lasciare andare.

Scalpito per bruciare una foto

ed ardo di bruciare per essa:

il vuoto di mezzo

incolmabile colpa 

squarcia le nubi

da soffice neve a timido caldo.

Piove nei miei umori

nelle ossa si diffonde il morbo

la malattia paralizza la mente

e soltanto gli occhi stanno al mondo

come le tenebre annidano

e burlano

la paura indelebile.

 

-Nando-

16/11/17

5:25 PM

*

Testamento del gran male

Ho provato ad attraversare

impavido e rincuorato

le oscurità del sentiero.

Ho provato a percorrere

aggirando i possenti tronchi

il varco da chiome per la luce.

Le ragnatele infittiscono la mente,

lo specchio trasparente

mostra l'animo solo

agli occhi foglia accartocciata

ei rumori stridenti della notte;

il fantasma, l'eco, il gran male

salpa la nave del prigioniero.

 

Le ustioni si spandono

e cede il braccio incatenato:

volgendomi verso il fetido

l'oblò nell'oscurità

vesto il tetro inferno

il sopruso e lo stupro.

Il furore impetuoso

squarcia e riveste le membra,

sangue e solo sangue

i miei occhi versano, 

l'urlo colpisce la bolla silenziosa

voglio evadere demoni!

 

L'urlo mi colpisce la testa

e il sangue in terra 

m'ha già soffocato.

 

Suonate campane!

Cadi incessante, pioggia!

Piangete miei cari

è stata la sua violenza

le mie ultime parole.

 

-Nando-

20/10/17

9:43 PM

*

Poeta maledetto

Lode a voi, popolo infame

millantatori, parole vane!

Gran maestro il cazzaro

chi fra noi il grande baro?

Tutti piccoli sciocchi

tu, finché parole schiocchi. 

Io vedo e sento

             brandir la polemica con fervore

puntare il dito accanto

             che pena che fai, "gladiatore";

comodo comodo sulla poltrona

tv o social, non importa l'ora

timorato di dio, o odioso moralista

dal piedistallo si, sprofondi in pista

e forse pure invidia mi fai

                                             o forse no

ti risollevi, mentre io mai

poeta maledetto tra le basse erbe

e tu nel cielo, ma pur sempre verme.

Mi crogiolo dunque nel misero antro

a pensar al mio triste pianto

ahimè soffro di questa malattia

per inciviltà e ipocrisia;

dunque matto, sporco e in conflitto

son reietto, e senza affitto

m'odio e mi faccio odiare

sono un veliero sprofondato in mare

le parole il quale, trascina a se

ferendo ciò che è in me.

Son lamentoso si è vero

Ma è forse l'unico sollievo

                                di chi vive nel nero

una morsa mi comprime in questo mondo

attraverso un bosco, giù nel profondo.

Mi smarrisco lontano e tenebroso

solo e come un lebbroso

impallidisco dinanzi alla mia sorte

e per questo giullare la soluzione

                            Prendimi via, o mia morte!

 

-Nando-

21/4/17

6:06 PM

*

Schiavo

È vero

l'eremita, l'ultimo libero

non s'inganna d'illusioni;

rosee e manipolatrici

s'è solo incudine

e devastanti le martellate

annichiliscono i mortali.

 

Liberi di amare ma schiavi d'esso

-allor chi v'è felice?-

Il funambolo paroliere,

d'aria gonfio ma vuoto d'anima

che cavalca l'onda

torna a riva

e si dissolve in altri mari.

 

Io son sprofondato

tra specchi altrui,

che scarti rimandano, aguzzi.

Privato di emozioni

in questo oceano 

annegano i miei sensi

e l'eremita è giunto all'altura.

 

Tutto s'avvicina

mentre sto svanendo.

 

-Nando-

28/4/17

12:29 AM

*

Maledettamente lei

La sua carezza

dagli infiniti orizzonti,

mi fa suonare parole

perse da un sax.

Cosa posso fare per lei?

Il suo mondo m'attraversa 

come i miei occhi i suoi vestiti;

danza come una fiamma

e al quinto scotch

non ha bisogno di chiedere scusa.

Le sue avvelenate frecce

mi stendono al muro

solo per poterla ammirare.

Amore e malizia,

selvaggia e candida

son vittima di questo limbo:

tutto è superfluo

nulla è abbastanza.

Passa di sera da quella porta

e il mio mento, a terra

la segue

solo per farla ancora mia.

Non so cosa ti piace

Ma farò tutto

perché tutto ti piaccia.

Lei mi ferisce,

m'indispettisce

soltanto per farsi amare;

la luce che mai si potrebbe cogliere

s'insedia tra le mie mani.

Crollano le stelle

in una cascata di magico desiderio.

Accende quella sigaretta

e il fumo, di tanta vanità

mi chiede se son degno di comparire:

le metamorfosi son compiute

e se ne va lasciandomi in ginocchio.

Posso sapere ancora il tuo nome?

 

-Nando-

13/11/16

11:37 pm

 

 

*

Son tutti sordi

Qual'è la droga stanotte?

Voglio andare

senza dover tornare in gabbia,

senza vivere l'esilio

afferrare le redini

ed uscire dalla talpa.

Sono così stanco e malato

questo domani che promette

e non da nulla:

uno scherzo poco divertente

o forse son io troppo triste

per essere preso a calci

mentre vado.

Cado senza far rumore

-son tutti sordi-

mi rispondo;

-volo cancelliere-

e non rividi più la ruvida terra.

 

-Nando-

25/9/16

4:28am

*

Bucolico abbraccio

Se l'oggi potesse scegliere

le ragion della sua vita

-rosata Dafne, ciliegia incantata

acero ingiallito o caldo solstizio-,

ei sarebbe un giorno d'estate.

Carboncinea effige, vitale

campe e campagnole le strade

percorse dall'uomo coi frutti

del carrello migrante di paesi.

 

Ah il canto della cicala...

 

Due piccoli grumi di terra

dopo l'aratura teneramente guardandosi

vedon il comun filo crescere silenzioso

-la nostra piantina-

che il cielo delle diurne stelle

l'occhio scruta

e la fantasia librata

tocca forme di cuscini passeggeri.

S'egli potesse scegliere

sole rurale sarebbe:

del vecchio mattone in rovina

cura e luce farebbe

tra l'ombrose foglie dipinte

e l'aria scirocca

dove i rami si districano intorno.

Le seducenti more colpiscono il palato

intenso gusto alla bocca,

e dopo le divise strade attorniate

insieme assaporarne il piacere.

Se potesse scegliere

il giorno si farebbe panchina:

arrugginita solitaria nella controra

cantante delle nostre storie,

in lungo e in largo

del lieve riposo, il sogno de'contadini.

Ponte di fanciullezza

l'oggi è ora e per sempre:

un bucolico abbraccio 

di virtù d'amore,

l'unico sentimento mio dolce

per te.

 

-Nando-

12/2/16

*

iv.

Hai sete?

Hai realmente sete amico mio?

questo deserto invoca sempre la sete

ma già arida la tua bocca

di miraggio è diventata?

Ascolto

il vento cambiar rosa:

i preziosi granuli sì, muove

sparsi nell'immensità selvaggia

eppur io vedo sempre l'arido deserto.

Il cemento trema

i passi la causa

di daumierini esagitati;

dove andate amici

cos'è quel bastone in aria?

Le dita mi puntano dallo schermo

non conosco il linguaggio;

allor io son pazzo

recito nelle mura canti errati,

il fumo che gli occhi offusca

la mente devia

ma tu, amico mio

davvero sei così normale?

 

-Nando-

22/8/16

12:52am

*

iii.

Il respiro annebbia in un deserto

e gli angeli del signore,

avvoltoi del silenzio,

coprono con teli la tua disperazione.

Povero nelle periferie della mente

imparo una leggenda da raccontare:

quando vedi il cerchio di fuoco

e il grano scoppia dentro il petto,

puoi solo sentire una fredda zanzara;

non puoi colpirla, nè allontanarla

sei stato punto.

 

-Nando-

9/9/16

12:33am

*

ii.

Non salutar mai lo straniero:

le sue mani cercano minacce

il suo sguardo insidie;

evita, lui t'eviterà.

 

Come ti senti straniero,

fluttuare dove brancano le iene

annidare nei cavilli senza tetto

di questa grande città?

 

Io son straniero senza stracci

sin dove risiedon l'emozioni:

isterico rido

il buio il mio unico biasimo.

 

-Nando-

18/8/16

7:02am

*

i.

Invadi

il fragile manto verde

spezzando l'amato silenzio

che m'ha avvolto in una bara.

Fuori tuona

e le domande pervadono

può lo stelo ripararmi?

Può la mano difendermi?

Striscio, la mia casa in spalle

come atlante il possente,

sul filo del rasoio.

Striscio senza scappare

ogni lenta salita è un obbligo

ogni ostacolo un evento;

non vedo più

non sento più

sono ancora viva?

 

-Nando-

16/8/16

10:54am

*

Essenza d’universo

Allor riemerso dalle tenebre,

fenice scintillante,

volo intorno 'l mio universo

di pochi anni luce distante.

Ruota 'l mio universo

passi su passi nell'immenso vuoto

nell'immensa coltre di stelle:

il tempo annega in una bolla

il tempo non ha essenza;

esiste e svanisce.

Ruota ancora il mio universo

le tue braccia lo ispirano

intorno s'abbraccia ai tuoi soli,

grappoli d'ebbrezza

salvezza, la mia

ma il tempo non ha essenza

esiste e svanisce:

quel che della pelle è vero

nell'anima è sentito;

tu, spirito del mio universo.

 

-Nando-

11/3/16

1:13 am

*

L’amore che cresce

L'amor che cresce

lucente sulla pelle,

è maturo

come il caffè imparato negli anni.

Allor mia cara ti bevo, ti consumo

e dentro tu danzi

e i sogni si fondono ai colori;

le visioni

si incastrano nei tuoi occhi i diamanti

e il possesso diventa solletico nell'armonia.

Mio tesoro d'amore che cresce

ti rapisco come rapisci me

pei bei sentieri ancora a spasso,

attraverso i panorami dipinti dalle tue mani

ogni m'attino s'avvicina

e dalle tue labbra nasce il giorno.

 

-Nando.

10/12/15

2:14 am

*

La fuga

Strada di tutti

strada di nessuno,

-anime della notte-

ti cammino nelle piccole oasi di luce

tra ragion precaria e follia.

Il fuggiasco ghibellin mi canta nel vestibolo

or non più divino

a pagar pena e l'anima mi presiede;

cado, cado giù

nelle viscere del labirintico puzzle

camminando dove il piede non ha tessera.

E il mio vagone viaggia

e la mente ancor più veloce

e l'aria dallo stesso sapore sembra nuova;

il mio vagone si ferma:

buffo è l'esito della vita

del piede che per primo la scenderà,

la punizione del salto è la caduta

e la mente ancor così si tortura.

Dalla nascita inizia la morte

e il vagone mi percorre la schiena,

in un attimo a casa e finisce la fuga:

devo uccidere il mio fantasma.

 

-Nando-

3/12/15

1:31 am

*

Nostalgia

Vecchio mio

d'estate e d'autunno

il susseguir rendi come un orologio:

ogni secondo così s'alterna

e la nobile nuvola piove su me.

Il cielo così si spegne

e tu spegni il mio essere nei ricordi;

la mano alzata è trattenuta da catene

l'urlo di Leonida smorzato da frecce

che tu, vecchio mio,

conficchi nella mia testa.

Ebbene l'uomo ribelle

che promuove sconfinata libertà

cela e ignora il limite dell'umanità:

il desiderio appaga, forse

quei sensi dal tatto sfuggente

appaga, forse anche il tuo corpo

ma torna la notte inesorabile

e l'alba diventa dubbio.

 

-Nando-

13/11/15

9:50 pm

*

Piccoli pensieri

Siamo tempo che scorre affianco l'oceano

la luce che conta i granuli di polvere nel vento,

il suggestivo splendore riflesso negli occhi

l'immensità nelle dita ansimanti.

 

Una passeggiata, non importa di giorno o di notte

ascolto i tuoi passi accanto ai miei;

le ombre corrono come un treno da rincorrere

e la terra nasce in un fresco germoglio.

 

Ci son mille sentieri per ammirare il bosco

e mi perdo tra quelli della tua iride,

camminiamo lentamente nella musica

e la vita si sfoglia in un libro di nuova aria.

 

Ho sentito la rugiada cadere su un castello,

l'edera imprigionare le salme

e gli spiriti volare;

la gardenia è la cura del nostro giardino.

 

-Nando-

25/10/15

1:48 am

*

Voglio indietro i miei anni

Codardia della distruzione

invoca patetici silenzi;

la solitudine

massacra la pietra.

Voglio indietro i miei anni:

giorni di pioggia

la rabbia del temporale

devasta la tana della formica.

Polvere da sparo sulla pelle

fallisci dal risveglio dal sonno;

i denti mordono il ferro

le unghie grattano i muri:

si mangia la cenere di quel che si è

miraggi ed illusioni crollano

il domino è perso.

 

-Nando-

8/10/15

11:00 pm

*

Arte in amore

Bellezza d'arduo compito

l'opera tua si tinge.

Sali sui gradini

la folla acclama;

la perfezione è un miraggio

e le tue creature si disperano.

Ne esci eppur sconfitta:

se d'una svista è la ragione

allor scuse ti porgo,

ma quel dell'opera tua ch'io stringo

d'invidia l'occhio tuo riempie,

la beffa nelle tue membra assale

e il cammino del mio amore

s'impregna d'arte.

 

-Nando-

21/9/15

1:45 am

*

Tornerai domani?

Fioca è la luce

dove la morte si costruiva

e il soldato imbracciava.

Potrò dormire in questa notte?

Abbraccio una speranza

in quel barlume incerto

tornerai domani?

Sarai domani di ritorno?

Attendo...

Colpo nell'aria

o nella testa.

 

-Nando-

19/9/15

6:56 pm

*

Senza titolo

Nei tuoi occhi

il tuo nome non è tuo:

Svegliati! Non puoi.

 

 

Nel tuo quadro

stridono gli squarci,

ipocrita vergogna, la nuda sensazione

di moscerini che battono.

Le prigioni si fingono libere

la palla smette di rotolare,

cosa più male di questo?

 

M'abbandono al suicidio in piazza

dove un'idea non fa ritorno.

 

Il filo svanisce.

 

-Nando-

16/9/15

2:30 am

 

*

Fiore

Il tuo occhio attento

mi vede in quest'immenso giardino.

 

Tra le innumerevoli fronde nasce un canto,

ninfe in festa

s'intrecciano e librano,

e in quello specchio per l'anime

zampillano i desideri dei viaggiatori.

Cuscini di margherite m'attorniano

tra essi, mia bella, ti colgo:

 

la tua mano

 

son pervaso di desiderio.

Riposo, con la mente mi sento a casa

colmo d'amore tra le tue braccia;

quando il morbido vento c'innalza

tutto fugge e tutto tace

 

perdiamo il respiro.

 

-Nando-

26/8/15

11:49 am

*

Ogni cosa diventa nuova

Per lungo tempo

la mano accolse il silenzio,

a caricar parole

qui dedico a te.

Nei tuoi silenzi

entro, cotone appena colto

mentre in un barlume

nella pioggia d'autunno

leggo i tuoi colori ei tuoi sapori;

ogni cosa dopo un anno

diventa nuova.

 

-Nando-

14/9/15

12:54 am

*

Insonne la notte

Insonne la notte nelle tue scarpe

brucia:

nelle strette vie

a rincorrer la luna,

fin sulla sabbia stesa nel mare

dove i tuoi occhi splendevano.

Danzammo attendendo il sole

lungo visioni galleggianti;

fui irradiato

e quella linea colpì il mio cuore

vita nelle tue mani.

 

-Nando-

24/8/15

7:54 pm

*

Treno

Il treno fischiò nella notte che ululava

-In carrozza!- il grido mi svegliò,

e il viaggio verso l'ovest

prese vita in me.

Bagagli pieni e mani vuote

ruvida immortalità da riempire

donare,

aspettando chi mi aspetta

nella grazia d'una sberla

o in un dannato abbraccio:

forse dio, forse chi fu,

una pianta, oppure il nero;

un baratro d'ignoto

una domanda dalle mille sorprese.

E cammino nel sole e nella luna

sul gelido ghiaccio e sul rovente asfalto

-Perché dunque riservi questo?-

ma quando l'uomo alla dea natura arrivò

trafitto cadde, e fu ancora mistero.

 

-Nando-

5/7/15

2:58 pm

*

Eutanasia

Una pioggia

un urlo che s'alza dall'anima,

squarci incandescenti

e la bestia, che lenta m'assapora

mi annienta.

Cade la colorita foglia d'autunno,

quel che rimane d'un gambo

si spezza sepolto dalla terra.

Le venature, secche e paralizzate

strangolate si dissolvono,

polvere nel vento;

tutto è bianco e nero

niente sfuma,

nessuna linea a separare:

il cercarla ti porta nel mezzo

e la bestia, che mi pregusta

lentamente mi spinge.

I miei occhi son spenti

le braccia esplodono,

e le mie gambe son sciolte...

L'aria, opaca e vitrea

aguzza gli artigli,

squarcia i miei polmoni:

la bestia, è dentro di me.

 

-Nando-

9/6/15

8:06 pm

*

Mia notte

Mia notte

come non contemplarti?

Tu...

tu mi spogli da quel che sono stato

e dai mille passi che ho percorso.

Profumi d'aria velata

sei mano che assapora il mio corpo;

un lenzuolo che accoglie gli astri,

stelle di persone dove tutto tace

e frenetici sognatori

nel letto o nella strada

crescono accanto a te.

Mai ti ho guardato

bimba misteriosa

con questi occhi:

dalla guerra cerco sonno

e le tue lacrime danno me

la pace che cerco nel cuore.

Intrisa di segreti

tutto nascondi e tutto riveli:

in quest'immensità

persa nell'ombra d'un germoglio,

nella soffice notte d'estate

non desidero che te,

burlare un domani che s'avvicina

e soffoca un disperato urlo.

Vorrei tu fossi qui...

 

-Nando-

4:11 am 

17/6/15

*

Chiedo a te forza di vivere

Ah mio Ulisse...

D'un fato siam vittime,

e di questo naufragar

chiedo a te forza di vivere.

Giorni, come i tuoi dieci anni,

scorrono vuoti e sordi,

granuli di sabbia su gocce d'acqua

e la tempesta e la paura

sono i timori dentro i miei muri:

pensieri cupi e luce distante

splendono nel giorno di sole.

Tu combatti uomo i tuoi dei malvagi

le onde, i mostri, la fragilità

avvicinando la tua Itaca,

la tua Penelope,

mentre tutto sembra abbandonarsi.

Misero, soffoco turbato

dal viaggio che la tua orma segue...

Dov'è la mia Itaca?

Dove la mia Penelope?

Ah mia Carmen...

Altra via di lotta non c'è

e presto sarò a casa

tra l'amabil braccia tue.

Togli le catene struggenti

dal maestro della mia nave;

le sirene dei pensieri mi attaccano

ed io sto morendo.

Portami a casa

trascina i miei resti dalla deriva,

aspetto e invecchio prima del tempo

ed in questo naufragar

chiedo a te forza di vivere.

 

-Nando-

3/6/15

5:14 pm

*

Mia dolce Venere

Mia dolce Venere

che di lieve passo

dalla schiuma al cuor mio arrivasti,

un raggio di sole che trapassa

innarrestabile, i vuoti di questa realtà

miserabile; a te scrivo

le più dolci parole

che s'infittiscono sulle spoglie cime

d'un nudo albero.

Di primavera fioriscono

come i tuoi occhi s'aprono al mattino,

quando il tuo tatto mi pervade

della più fresca rugiada.

 

-Nando-

22/12/14

12:16 am

*

Regina t’incorono

Regina t'incorono

in queste foglie d'inverno,

cinta dalla preziosa corona

di così soffice amore di stlle.

Della loro polvere

sparsa sui nostri corpi

d'intensa magia, la nostra brezza

riscalda piedi ormai infreddoliti

e al passo di giava

gli animi godono del nostro paradiso,

così vicino

da toglierci il respiro.

 

-Nando-

23/12/14

2:05 am

*

Anima del tuo occhio incantato

Hai ormai rotto quel gelo

del mio vero respiro che annaspava

in un fermo giro vorticoso

nell'imbrunir danzante delle vesti.

Lasciai nella notte le scale che mi legavano,

dalla marina

nella tua virginea mano:

il cader m'innamorò

e trovandoti sparsa trai rami d'un pensiero

spiccammo il volo ad occhi chiusi.

La nostra morsa, l'unica certezza

ci precipitò celestiali

quando il vento del tempo

labile ci accarezzò;

ci siamo persi...

Ritrovo la tua via

nell'anima del tuo occhio

incantato.

 

-Nando-

23/1/15

9:52 pm

*

Bruciamo ancora d’amore

Bisbiglia la tremula voce,

dalle ali a coprirsi dal gelo

e gli occhi serrati d'incanto

son fari al mar di notte.

 

S'apre il cuore alla bocca

schiude col becco l'guscio

e ti cerco e ti trovo nelle pagine d'un libro

inscritta nelle segrete leggi del cosmo;

 

l'aria sul volto m'accarezza

l'uragano alle spalle s'avvicina,

graffia e si sfrega sulla schiena

come dolce e lieve la pioggia risana la terra.

 

E così le nostre braccia s'intrecciano

come edera sul castello antico,

e bruciamo, ancora d'amore,

sotto l'immensa pioggia di stelle.

 

-Nando-

3/3/15

9:48 pm

*

Quiete della notte nostra

Incalza il desiderio di te nell'anima

sotto queste docili stelle

ferme, come penne sul legno

dove il pensier mio muove verso te.

Le mie parole giocano con le tue

note di musica nella silenziosa sera:

un caldo saluto dalle tue labbra

sugli ostacoli del tempo sulla mia pelle,

si lascia cadere come pioggia

e precipita, cade, e scivola

nella quiete della notte nostra,

danzando sui veli

intrisi dei nostri sapori.

 

-Nando-

10/3/15

12:07 am

*

Lieve su me con tanta delicatezza

Lieve su me con tanta delicatezza

il tuo tatto fa vibrare l'animo

di sospiri affannati; l'intimo

si compone così di spensieratezza.

 

Le labbra rosse come la ciliegia

sono la fiamma del nostro nascondiglio;

come fa l'acqua del mare sullo scoglio

la chioma lenta su me si adagia.

 

Gli occhi della luna ci osservano

invidiosi del nostro ballo felice,

le stelle ruotano sopra di noi

 

mentre spazio e tempo si allontanano.

Rimaniamo ancora all'apice

non mettendo mai una fine, se vuoi.

*

Odo intorno l’ore del silenzio

Odo intorno l'ore del silenzio

come in una barca in mezzo all'oceano,

non sole che splende ma oscuro selvaggio

il braccio che strappa la pelle dal volto.

Il buon viaggio si chiamò,

a cercar bottiglie di messaggi

tra le creste accavallate di burrasca

ma cieco e sordo l'occhio triste si spense

e del viaggio il buon fine sperato

al peschereccio solo male portò,

reti vuote

ed i fantasmi che affliggono le menti

succhiano via il mio sangue.

Odo intorno l'ore del silenzio

che il corpo distrugge,

tento vano di lanciare la mano, ma non arriva...

tento di levare l'ancora, ma s'incaglia...

tento di scrutare la riva,

ma non posso vederla...

Alché, in questi rintocchi spenti

mi perdo, senza una ragione.

 

-Nando-

23/3/15

9:08 pm

*

5 Maggio

Tra le cento vite passate

snodo i cani del vuoto:

logore d'un cercar vano,

svelo in te il vero dell'amore.

Son come una tela colorata

mille lumi di labbra segnano le indelebili linee;

vittima insaziabile

d'un giardino primo di maggio

dove la vita trasmuta in natura

e l'erbe, le tue carezze

m'accompagnano nei tuoi sguardi silenziosi.

Altro non voglio che volar sulle tue ali

i pensieri dell'immaginazione,

son cieco in un grigior che abbaglia

in un oscuro intorno,

e ciò che muove la tua parola

è il mondo ch'io vorrei.

Una piccola donna diventa grande

e bussa alla costellazione del suo nome,

l'amata si fa accogliere da questo universo

e il suo reame, ora e per sempre

s'adegua a tanto splendore.

Ti porto su esili spalle a sentir l'aria

un delicato richiamo di marina sulla pelle,

e col tatto di Venere

scintilla ancor più l'acqua che m'avvolge.

Ingannevoli parole e verità assoluta

il grido di questi versi

e quanto ti prendi dal cuor mio

tanto son io a donartelo:

ecco il dono di questa vita

accolto tra amorevoli braccia,

e tu, nei silenzi di gioia

sei vita.

 

-Nando-

5/5/15

7:16 pm

*

Viaggi

Passeggio lentamente

tra le verdi e bronzee colline,

ancor cime innevate

nella velata primavera:

turista il mio occhio

di questi attimi di sole,

come un battito d'ala

cattura la luce trai rami e le foglie

e la meraviglia estesa

come mano sul seno

profuma d'amore.

Il tramonto si distende

come i nostri animi in viaggio;

chiudo gli occhi

per toccare i boschi, le rocce

e il prato sul quale siamo distesi,

e mentre la vita scorre

ci adagiamo fermi nel nostro attimo.

 

-Nando-

1/4/15

5:50 pm

*

Muoio e rinasco con te ogni giorno

Mio caldo e timido sole,

tra le oscurità del mio animo

districandosi nello spoglio albero

s'annida il calor tuo

e muoio e rinasco con te ogni giorno.

Su questa fredda corteccia

posano i tuoi castani raggi,

dai tuoi occhi d'ambra

si sprigiona l'energia nel mio petto,

e la fina e velata aria

frapposta tra le nostre labbra

brucia più delle fiamme della passione,

e muoio e rinasco con te ogni giorno.

 

-Nando-

18/2/15

6:45 pm