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Raccolta di poesie di Natalia Marzia Gusmerotti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Ora capisco

La mente proietta sulle palpebre chiuse limpidi ricordi.
Posso toccare con mano un sole caldo, facce sorridenti, la libertà che soffia vigorosa per chi è giovane davvero.
Potrei toccare con mano ma, non riesco,
le distanze m’ingannano.

Quella giovinezza non è più in me,
ora lo vedo.
I brividi che la mia pelle, come una tenera albicocca,
sintetizzava in impalpabili emozioni,
suonano ora ruvidi.

Ospito cellule morte
mentre galleggio in questo letto di cemento liquido.
Tra il mio buio e quello della notte vi sono pochi passi ormai.

*

il volo più bello

Trepidanti le ali,
istantanea permanenza di colori e battiti.
Ora vicine, ora lontane
inseguirsi e sostare,
farfalle scrivevano nell’aria la parola amore.

Polverosi grilli suonavano
ed il vento, roco, taceva.
Irti arbusti di mirto e rosmarino, osservavano ammirati,
di legno ed etere, la danza profumata,
d’azzurro e vermiglio, colorata.

Senso di infinito, nel mezzo dell’estate
ed alcun presagio dell’orrenda offesa,
che, priva di candore e repentina, irrompeva,
feroce e sicura a colpire
chi si distraeva per amore.

Mira senza scampo, volontà senza radici,
come un missile, una bomba,
farfalla a picco su chi, lieta, sorrideva.
Così, abbandonava il volo e cadeva
come lente, le lacrime, la pelle.

Ancora un fremito, le ali azzurre,
ancora bella, mentre moriva
così, sola, in terra
piccola ombra ad affrontar l’eterna fine.

Un sussurro, il lamento vedovile,
e nessuno a raccontare che niente può durare.
Stridule si levavano, sole
le grida di vittoria di chi non sa sperare.