I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Pensieri
Mi sento così vuota dentro
mi riempio di felicità effimere...
vorrei chiudere gli occhi e dormire,
dormire per sempre...
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Bolla di tempo
Risalimmo
dopo impervi sentieri.
Gli unici a riemergere
dalla cascata.
Acqua che ritorna a segnare il nostro destino.
Montagne
che hanno visto sfidarci
muovendoci come pedine in una partita a scacchi:
guardandoci circospetti,
cercando di non lasciar trasparire i nostri pensieri,
sconfitti in partenza.
Ma la notte,
le passeggiate con le dita
hanno sciolto un po' della tensione
e per qualche istante, ritrovati.
Lasciando questi luoghi
una Carezza
mi annunciava
la nostra fine.
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San Lorenzo
Grilli e cicale sono la colonna sonora in questa notte passata con il naso all'insù. Desideri cadenti che attraversano il cielo stellato come fiamme: portano lontano l'ultimo ricordo di te.
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Sabato sera
Bolle di fragola. L'acqua si tinge di rosso: eterno sonno.
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Vuoto
E' un'angoscia devastante quella che mi attraversa il corpo. Sono una maschera muta che dentro urla e scalpita. Non c'è rimedio, tranne questo: guarda le mie mani quello che mostrano è il mio cuore sanguinante. Prendilo, è tuo... A me non serve più.
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Vita
La terra che frana sotto ai miei piedi è come la mia vita che si srotola, inesorabilmente, sotto le piaghe del tempo... Ed anche se mi aggrappo ad ogni appiglio, non c'è niente che io possa fare per arrestare la mia caduta.
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Mio padre
Le mani sporche di grasso. Faccia stravolta, a quattro zampe a far da cavallino. A fare la lotta sul letto fra giochi e risate. Mio padre avaro di parole, ma prodigo di fatti. Mio padre che ogni volta, prima di uscire, bacia mia madre. Mio padre che dopo anni di repressione, finalmente, riesce a commuoversi.
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Pensieri
Giù e su, su e giù. Il dondolio leggero mi culla, mentre leggo sotto un cielo dipinto d'azzurro. Il sole riscalda questa pelle fredda rigata da acqua cristallina al solo tuo ricordo.
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Dolore
Dagli occhi traspare quell'urlo muto che mi squarcia il petto.
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La mia ossessione
Nell'oscurità della mia stanza i nostri corpi intrecciati si fondono: è un solo battito quello che sento. Le bocche sciolte nei nostri baci. Mi sei entrato nell'anima e neanche il sole riesce a farti scomparire.
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Sabato pomeriggio
Riempio buche di terra con sassi, buchi di vita che rimarranno vuoti. Zappo: dissodo la terra. Terra caricata su cariole, terra setacciata con le mani, terra compressa. Io e mio padre che spostiamo la terra per farne un cammino fra silenzi e risate.
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