I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Blackout in mare
Dolce danzare del lieve suono delle onde, quasi un’altalena di sogni. Sfuggenti riflessi e immobili infinite luci quasi lievitanti, una lieve brezza sfiora le forme sinuose di una sirena. Intorno, solo oscurità l’orizzonte si è dileguato. Dolce e lenta morte dei sensi, pervadimi e giurami di non farmi vivere mai più. Affogami in questo meraviglioso incubo e fa che nessuno mi trovi.
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Ricordi
Ricordi come stavi a rimirar cancelli chiusi e vuoti su ripidi gradini in discesa ? Come sorridevi ingenua al mondo nebbioso e non ne capivi la lingua ? Ricordi come te ne andasti quasi scivolando da quei meravigliosi gradini … Non vuoi ricordare come, ora, i tuoi sogni sanguinano, come stai affogando le tue preoccupazioni nella violenza .
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Vita
Chiedere la cortesia di una piuma a possenti macigni. Sentire il peso del tempo e le terre cambiare. Non per amore o per nobil causa, ma solo per curiosità, si impone il domani.
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Amore
Come sciacallo muovo tenebre tra l'animo degli illusi.
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La leggerezza degli essere felici
Come è semplice, buffare nel vento, a coro delle voci dei paesi lontani che gridan di andare e perder tutto. E prometter a bellissimi occhi che un giorno forse, tornerai e avrai da dirne molte. Su treni e aerei, osserverai come il mondo sia piccolo. Udirai le nevi bruciare il tuo cuore e il sole gelerà ogni tuo sogno e illusione. Forse un giorno, si, ti troverai a gridar sotto le mie porte, in mezzo a notti solitarie, in cui il dormire è difficile e il bisogno di una tua carezza sarà mortale. E, alla fine, guarderò oltre queste finestre, e solo lune, stelle e alberi e venti, che sussurano di partire e perder tutto.
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