Basterebbe un filo per sorreggere le pene

che infligge la solitudine

il deserto dopo la morte

veleggia su quel tappeto di mare infinito

si cercano verità racchiuse nel mistero

da quell'ingorgo di sentimenti

dal quale non si trovano ragioni

le risposte sono racchiuse

dentro quel desiderio di scoprire

che non è noto a questo genere umano

ma forse altrove

c'è un treno che parte dall'ignoto 

Le parole come il vento

Si allontanano all'orizzonte

Il buio conduce nelle tenebre del giorno

Quando ti rialzi sembra che è fatta

Lontano però si scorge un puntino luminoso

La stella che hai notato appartiene

A quel flusso sensoriale che ha prodotto

La tua energia

Ora libera di  vagare nell'infinito cosmo