I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Prodigio effimero
Prodigio effimero l'incastro di colori nel fiorente arcobaleno ...così un sentimento evaso dal tedio-prigione si scolora smarrendosi nella sua nudità. Salvatore Sibilio
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Il bosco
Il poco arricchisce più del tutto così il bosco ha più vita all'alba ed al tramonto quando solo spiragli di luce penetrano attraversano i tronchi dei suoi alberi. salvatore sibilio
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La parola
Esce finalmente la parola ieri non detta accovacciata in un cantuccio ha udito e lasciato scorrere mille suoni per riconoscere il suo ed ora da esso guidata come scialuppa mi veleggia intorno poi prende me e la mia voce anchio la prendo la sussuro, la grido, la canto.
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Patrimonio impossibile
Sono ricco di cose che non ho che non posso avere: un patrimonio impossibile fatto di solo desiderio. Salvatore Sibilio
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Doloroso indugio
Ora
che sei svanito
corpo di madre
primo nutrimento
come girasole
volgo lo sguardo
che più lontano va
fino a che
il restare
in questo campo
senza radice
si fa
doloroso indugio.
Salvatore Sibilio
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Gocce
Su piani irregolari
scivolano,
con cadenze effimere,
gocce:
in un discontinuo divenire,
in un visionario approssimarsi,
in un immediato consumarsi
di linfe.
Salvatore Sibilio
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In terre straniere...
In terre straniere
parole nemiche
come baionette puntate
prima di essere colpita,
da afasia pervasa,
la mia parola
rinuncia all'impari lotta
si arrende
abortisce
per rinascere
puro suono interiore,
segreto ,amico.
Salvatore
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Sulla pietra...
Sulla pietra
di una pace riconquistata
per l'ordine appena ricomposto
scorre e scava
una goccia di rammarico:
se avessi lasciato libere
le biglie che ho fermato
un nuovo disegno
avrebbero formato
ed un altro avanti
non avrei sprecato.
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Dietro una sodale finestra
In secondo piano
dietro una sodale finestra,
non visto da essa
scorgere la realtà
per coglierne
il passo senza finzione-
con levità
appoggiato su una cedevole ringhiera,
al lucente falso vero
preferire il tenue indistinto-
intuire
- più che vedere-
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Da chissà dove..
Da chissà dove
sul mio essere
uno sguardo
( c'è qualcuno che spia ?)
per un subitaneo timore
anche il pensiero
resta incompiuto
mutilato
allora dico:
dettami il gesto
offrimi la via
poi è rimpianto
per chi non guarda più
e ora mi pesa
con la sua assenza.
Salvatore Sibilio
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I ricordi fuggiaschi
Troppi
i ricordi fuggiaschi
finiti chissà dove
lasciati (per colpa?)
a precipitare
in pozzi d'oblio
ma
per quello che torna
- porti eco di letizia o sofferenza-
ho sempre pronto
un abito su misura
un belletto rilucente
un cibo
perchè cresca.
Salvatore Sibilio
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Roccia di silenzio
Roccia di silenzio
aspetti che ti scali
con le mie parole
inchiodandoti;
domani ritornerai
magica conchiglia
di suoni cristallini ripiena
per chi ti sa ascoltare.
La tua voce è ala
su cui fugge il mio pensiero,
ma fitta è la ragnatela
che il tuo silenzio intreccia.
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Anche un barlume...
Anche un barlume da una imposta socchiusa acquieta l'occhio implorante una rinascente luce.
Salvatore Sibilio
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Sofferenza
Sofferenza
aver dato di concepire il volo ed il suo desiderio a chi sente il corpo come ruvida corteccia su un ciottoloso greto.
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Il bel sogno
Appena sveglio già il bel sogno non è più in me
mi resta vicino ancora per momenti
poi si allontana dal mio letto lasciando un scia di domande : poco può il ricordo ( una vera bellezza non ammette completa memoria ) le immagini collassate in un buco mentale chiuso da una mesta porta da cui pure filtra un assaggio di purezza.
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Tango
Stringo e sei già in un passo largo
oso librarti oltre queste tremule mani ed è schianto l'immediato ritorno
aprendoti mi chiudi, indecifrabile ricordo quando imponi distanze
ogni piega reagisce alla tua presenza tango che vuole il corpo tutto.
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In un monotono mare
In un monotono mare a costruire zattere ritorno ogni volta che le ali restano piegate da un vuoto di emozioni.
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In inesplorabili giacigli
Giacciono in inesplorabili giacigli i tanti domani irridenti cloni degli oggi, sigillati in scrigni ricolmi di quel che si voleva e non è stato.
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Da te, coscienza...
Da te,coscienza mi allontano quando ti lasci ingannare dal tuo vissuto e resti impigliata nella rete di passato
mi ribello se chiami smagliature qesto mio sciogliere nodi queste aperture verso nuove dedizioni
il tuo sadico peso non sopporto quando il corpo torna a spingersi verso bianchi cammini. Salvatore Sibilio
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LA TUA NUVOLA
Prendi la tua nuvola e abitala:
nel posarti sopra sentirai il sole sotto ti offrirà ombra o pioggia
senza che t'avverta muterà in striscia sempre più esile virgola che diventa punto di cui il cielo si appropria.
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In vigilie
In vigilie sanguinanti per scale di fumo l'anima scende freme per passaggi obliqui negati geme per forzati ritorni,
sta e non sa stare sconfitta, nel tentativo di anticipare l'ora.
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La domanda
Più la domanda, che tutto avvolge e ferma, preme
più i miei orecchi si aprono ad echi interlocutori, davanti ai miei occhi lampeggiano tenebre, nelle mie mani correnti di nullità. nelle mie mani correnti di nullità
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