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Raccolta di poesie di Serena Piccoli
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

La mia lingua

 

La mia lingua smorza la tua voce roca,

luna sul mare notturno

immobile

su te lenta segnerà d'argento

onde e schiuma.

La mia lingua suona te

e tu sussurri lievi note.

 

Vento che forma la tua acqua

io divento Venezia:

un pesce nella tua laguna,

tu d'acqua e schiuma argentee

diventi gabbiano:

volami sopra,

volami dentro,

ancora la mia lingua su te

e insieme creiamo i canti del vento.

 

 

da "Nata farfalla" di Serena Piccoli, WLM edizioni, 2013

 

*

In una casa #controviolenzadonne

Un giorno per caso entrai in una casa.

 

La tavola imbandita

preparata dalla figlia piccola

la madre sul letto depressa

il padre a letto nell’amplesso.

 

La piccola piangeva dentro

abbellendo la casa delle brutture

la madre depressa urlava

il padre nell’amplesso violava.

 

La piccola continuava

le sue manine fragili

creavano angeli di carta. 

 

La casa decrepita celava 

disperazione e violenza.

La madre inculcava aspettative

il padre inculava iniziative.

 

La piccola continuava

le sue manine fragili

creavano fughe di carta.

 

Ripassai un giorno in quella casa.

 

La tavola non più imbandita

derubata la figlia piccola

la madre chiudeva gli occhi

il padre apriva le mani.

 

La piccola piangeva dentro

imbruttendo la casa delle brutture,

la madre indefessa fingeva

il padre indefesso violava.

 

La piccola non continuava

le sue manine fragili

strappavano fiori di carta.

 

 

da: "Nata farfalla" di Serena Piccoli, WLM Edizioni, 2013

*

Luce

LUCE

Signorina, ha fatto tanta strada,
il vento tira forte come non mai quassù.
Noi siamo abituati, ma lei no.

-La forza della natura è ipnotizzante,
la paura che crea è affascinante.-

La pioggia scende forte come non mai quassù.
Noi siamo abituati, ma lei no.

- La potenza della natura è così stimolante.-

Signorina, ha fatto tanta strada,
lo vedo dal viso stanco sfregiato dal vento.
Noi siamo abituati, lei no.

-La mia anima si è riempita di natura.-

Lo vedo dai capelli sciupati dalla pioggia.
Noi siamo abituati, lei no.

-Sono più viva che mai-

Presto sarà ancor più buio quassù.
La nebbia, le nuvole, la pioggia.
Il giorno è sempre grigio
Viene e torna nell’oscurità.
Noi siamo abituati, lei no.

-Conosco molto bene questo tempo.
È il tempo in cui mi hanno costretta
pur venendo da un paese di sole.
Di persone sole.-

Allora non ha paura del buio!

-Io non temo nulla,
io affronto tutto.
Dalla nascita lotto.-

Eppure lei è così esile e minuta.

-Mi hanno ficcato il buio nell’anima
pur avendo un paese di sole.
Di perle e sole.-

Eppure lei è così viva e luminosa!

-I miei occhi hanno visto dentro e fuori,
cocci di vetro e petali di fiori. 
Ciò che hanno sepolto in me,
i fiori sui sepolcri d’anima.
Chi ha infierito su me,
i sepolcri dei fiori dell’anima.-

I suoi occhi risplendono!

-Fiori modesti e semplici
selvatici e poveri
brillano di giallo 
ammaliano d’arancio
confortano di bianco
furoreggiano di rosso.

Sono la luce che risplende nei miei occhi.-

 



(Nata farfalla, Serena Piccoli, WLM Editore, maggio 2013)