L'ho visto l'airone planare sullo

specchio d'acqua

alcuni minuti dopo ne sono venuti altri.

La scena mi è sembrata perfetta

ci si è messa anche un pò di pioggia

e per una buona volta la testa

ha cominciato a liberarsi,

da cosa non lo so, eppure tutto si è chiarito

e alla svelta,

sono tempi ondivaghi ed estremi

non so come, d'improvviso mi è venuto

in mente Cechov, che nei suoi ultimi giorni

di vita dava mano agli orari dei treni

c'è ancora un ultimo viaggio da compiere?

Allora questa notte verrò a svegliarti

e ti racconterò una lunga storia.

Provengo dal tuo temporale

dalle tue ossa

e dalla tua solitudine

e qualsiasi cosa scriverò su di te

saprà d'antico

Ti ho chiamato al telefono

questa mattina

eri un pò triste

come una canzone d'autunno

come una  cosa dimenticata

più tardi nel pomeriggio

ho visto saltare una trota salmonata

tra il fiume e la luna.

Ti avrei voluto accanto

così da farti sentire il senso di salvezza

che ho provato

e finalmente condividerlo.

Con il silenzio,

la pioggia

un altro giorno è arrivato

lampi e tuoni hanno fatto il resto

e dire che ci stavamo riaddormentando,

quando il telefono si è messo a cantare

era mio fratello.

Mi ha chiesto dei soldi, come dirgli di no?

Ha detto che me li renderà, di questi tempi

bisogna credere in qualcosa,

buona fortuna ecco tutto.

Adesso li andrò a prendere, questi maledetti

fogli colorati e glie li darò

tu però aspettami, rimani sotto le coperte,

ho ancora da tirare fuori un sacco di baci

e sono tutti per te.

Lei ha trentasette anni

Lui ventidue

Lei ha una macchina grigio perla

Lui fuma sigarette irlandesi

Lei vive in un appartamento al terzo piano

Lui in una camera ammobiliata

e quando lei ha chiesto. Vuoi da bere?

Lui ha risposto. Perchè non mi abbracci?

Lei è rimasta in silenzio

Lui ha chiuso gli occhi

Lei ha detto. Pensavo di scoparti tutto il giorno

Lui ha sorriso. Non prima però di aver citato

un verso di Machado.

C'è questo posto

solo montagne e neve

mi piace starci, mi piace guardarlo

specialmente d'inverno e con un bel

pò di freddo addosso

sapete, vengono fuori un sacco di idee

ma anche di silenzi e ci cammino sopra,

vado dentro queste oscure bellezze

e credo davvero, che in qualche modo,

tutto ciò che vediamo

ci appartiene.

Quel che è stata neve

ora è solo acqua corrente,

non dolertene, chiuso il tempo

tornerà la memoria e vedrai,

con gioia e sofferenza

ci riameremo

Ho aspettato l'alba

ho aspettato che passasse

ho aspettato la pioggia

la stessa caduta questa notte

ho aspettato che ti addormentassi

mi sono steso al tuo fianco

ho aspettato i rumori

quelli portati dal vento e dal silenzio

ho aspettato che ogni cosa si asciugasse

ho aspettato ad alzarmi

prima di invecchiare sul serio

ho aspettato decadimenti

ma anche semplici meraviglie.

Mi vedrai andar via

come un tempo

e come un tempo

non mi vedrai tornare

mare in tempesta

senza più riviere.

Appena svegli

i nostri occhi s'incontrano.

E' un sacco di tempo che succede,

lo vorremmo per sempre,

almeno per tutti quei giorni che

ci saranno concessi.

Aspetto la poesia giusta,

con le parole precise,sillabe indelebili,

significati ineludibili.

Aspetto la poesia che riconosceresti

al primo suono

ma non so quando verrà, eppure in qualche

angolo remoto, sicuro mi starà aspettando

devo solo tirarla fuori,scriverla bene.

Per farlo, questa mattina me nè andrò a cercarla

giù dove l'acqua scorre leggera,limpida,profonda

non è detto che arrivi e scriva allora altre cose,

di quel falco migratore,

del faggio scosso da una tempesta di vento improvvisa,

della sua malattia da cui non guarirà,

potrei seguire un'altra forma di scrittura

però quello che cerco sono soltanto parole buone

che diano senso e tenerezza per quel che provo

riuscirci è una specie di dovere,

o il mio mestiere,così dicono.

 

Degas dicono fosse antipatico,

Renoir innamorato di una certa Margot,

la ragazza ritratta nel quadro:L'altalena.

E' lei che lo dice

mentre si pettina i lunghi capelli neri.

Fino a qualche minuto fa era sopra di me

la chiamavo amore

e lei diceva:Sei tutta la mia vita.

Siamo andati avanti così tutto il pomeriggio,

tra un abbraccio e l'altro abbiamo solo bevuto

gintonic,old-crow, cose del genere

lei si chiama Loryblue e dice che quando Margot

è morta, Renoir ha viaggiato per due anni

quando è tornato ha sposato Aline.

E' una bella storia. Ho detto

A me sembra penosa. Ha detto

Adesso però ci va di ricominciare

le apro la bocca, lei mi dice:Entra.

Sicura che qualche parte del mio corpo

stia già sanguinando

 

 

E' stata una notte piena di pioggia

mi sono alzato un paio di volte,

colpa di una finestra e della luce che andava e veniva

poi il telefono si è messo a squillare

ho pensato a quanto sarebbe ancora durata

tutta questa solitudine

e quanto la disperazione avrebbe fatto il resto.

Il telefono ha continuato il suo lavoro

non ho mica risposto

avrei dovuto dire un mucchio di menzogne,

a lei come a chiunque.

Si chianma Alba. Ed è sua figlia.

Ora ha ventidue anni, già un lavoro,

una casa tutta sua.

La sera, al telefono rassicura i suoi

dice di essere felice,

con lui sta tracciando una buona rotta

però,l'ultima volta che ha visto sua figlia

non pareva messa così bene,

sedie capovolte,vetri rotti,bottiglie sparse sul pavimento,

mobili messi di traverso.

E' solo un chiarimento. Si è sentito dire.

Li ha lasciati sul divano,abbracciati, con le gambe di lei

avvolte in quelle dell'altro,

con gli occhi non si sa bene dove.

Qualcuno ha detto. Buonanotte.

Domani verranno a cena,si metteranno in giardino,

sotto il gazebo,proprio come tanti anni fa.

Lui è convinto,anzi non ha dubbi, che questa bella cena

della pace salterà del tutto.

Lo ha detto chiaramente,

saranno lampi,tuoni,pugni e insulti senza ritorno,

è così certo, che di tutto questo disastro potrà pensare

ogni cosa. Scriverci persino un racconto.

Ci aspettiamo.Dove non importa,

luogo o tempo non saranno certi

non ci metteremo per niente a ricordare

le parole saranno nuove

anche i libri altri

piccole pagine mai scritte

sarà una specie di seconda vita

dolce,stupefacente, come quella

d'un soffio trascorsa.