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Raccolta di recensioni scritte da Roberto Biagiotti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Finest Black - BraniMusicali - Revalve Records

May, shower and the third bed

May, shower and the third bed è l’ep d’esordio dei romani Finest Black registrato nel Marzo 2011 e distribuito dall'etichetta italiana Revalve Records. Quintetto decisamente rock con un occhio puntato alla Seattle di metà anni 90 e l’altro all’Hard Rock / Heavy Metal made in usa fine 80.

Cd ottimamente registrato, mix granitico, cover e booklet minimali ma curate e attente agli stilemi di genere.

Band solida capitanata dalla voce di Lorenzo Pagani, rocker puntuale e di mestiere con timbriche da stoner singer, molto evidenti nella terza traccia “lands of nowhere” una ballade che si apre con un bell’arpeggio di acustica che richiama atmosfere a metà tra Dave Matthews Band e Pearl Jam.

Ep poderoso nell’esecuzione, con la sezione ritmica (basso di Dario Iocca e batteria di Fabio Luongo) veramente stretti a sostenere il vocalist, confortati da due massicce e taglienti chitarre (Edoardo Mancini ed Enrico Orlandi) che riecheggiano gli Whitesnake di Here I Go Again e i primi Soundgarden.

Nel primo brano All i ever wanted to say si percepisce un certo solismo alla Slash, (come anche  nella già menzionata  lands of nowhere) ma le citazioni potrebbero essere diverse altre come ad esempio nella terza traccia Finest Black, il riff portante sembra essere di matrice hard rock (più Purple che Zeppelin). Nello stesso brano a metà traccia troviamo prima atmosfere grunge (Nirvana in primis) e poi addirittura un secondo riff che sembra un omaggio agli Stones di I can’t get no in chiave post rock, con una maestosa batteria in evidenza per potenza e precisione.

A chiudere, Purple Monster un pezzo dal sapore più “bad” e orientato al metal classico 80/90, Metallica - tanto per fare un nome - che potrebbe essere riduttivo ma sicuramente evocativo.

Molti i richiami di questo lavoro dei Finest Black che - almeno per ciò che ascolto nelle 4 tracce - sembrano quasi esibirsi in un prontuario di Hard/Metal/Grunge/Stoner Rock cioè di buona parte di ciò che è successo al rock più duro negli ultimi 40 anni.

Ineccepibili dal punto di vista compositivo e da quello esecutivo, fedeli alla tradizione forse anche troppo… si soffre forse un poco la mancanza di qualcosa di sorprendente (cosa peraltro ormai molto difficile per chiunque nel genere), di qualche elemento che spiazzi e faccia un po’ sognare, perfino, forse, di qualche bizzarria magari timbrica o melodica che allontani fantasmi e cliché sempre in agguato.

Comunque un esordio che fa ben sperare, nel senso che stoffa ce n’è di sicuro e molta, ora bisogna che il “sarto” ci sorprenda con una foggia davvero originale pur non tradendo il più rigoroso Finest Black!

 Web: www.myspace.com/finestblack

  


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Le canzoni di FantaTeatro - Musica - Altomusic

Fantafavole

Fantafavole - Le canzoni di FantaTeatro (Altomusic)


Cari ascoltatori, se avete meno di 115 anni, fate un bel po’ di spazio intorno a voi, mettete “Fantafavole” nel lettore CD, tirate su il volume, e… Cominciate a ballare e cantare! Se poi avete degli amichetti con più di 1 anno, allora scatenatevi insieme a loro al ritmo di questa incredibile raccolta di fanta-canzoni! Di cosa sto parlando? Ah già, voi non avete ancora ascoltato questo CD, io invece da quando l’ho fatto non riesco a fare a meno di svegliare gli inquilini del piano di sopra cantando a squarciagola queste divertentissime canzoni!
La festa comincia con “Fantafavole” che è una bellissima canzone e al tempo stesso un gioco a quiz per bambini speciali… Sto parlando di quelli che riescono contemporaneamente a: ballare, ascoltare con attenzione le parole e rispondere al volo a tutte le domande sui personaggi delle fiabe più belle! Voi ci riuscireste? Proviamoci. Accendiamo l’immaginazione e…vince chi risponde agli indovinelli sulle avventure dei protagonisti del mondo della fantasia, i Tre Porcellini, Cenerentola, i Sette Nani, Cappuccetto Rosso e altri ancora… Ed è solo l’inizio! C’è una canzone un po’ strana ma irresistibile che ci spiega cosa sono le verdure, a cosa servono e come si cucinano! Sebbene io non sia proprio un amante di questo cibo dal pauroso colore verdolino - e so che molti di voi mi capiranno - quando ascolto “Fritto misto con patate”, non riesco proprio a stare fermo e così mi abbandono al suo ritmo! Se qualcuno mi vedesse penserebbe che, insalata, spinaci, carciofi e zucchine siano i miei piatti preferiti, e chissà, forse un giorno lo diventeranno! Con “Batti il ritmo” invece, possiamo, giocando in gruppo, imparare a suonare uno strumento fantastico: la batteria! Poi c’è “E’ già mattina” cantata da un artista che piace tanto pure ai grandi, Daniele Silvestri! Ebbene sì, è proprio lui a descriverci la giornata di un bambino che sembra proprio uno di noi… E se, in certi momenti, ci sentiamo un po’ giù di corda, allora c’è “Un mondo fantastico” che ci suggerisce qualche modo per affrontare piccoli e grandi problemi e vincere le nostre paure! Avete un fratellino o una sorellina che vi fa i dispetti? Allora ascoltate il “Lombrico dispettoso” e forse scoprirete, come ho fatto anch’io, che non siete i soli e che nonostante tutto, questi “dispettosi”, sanno essere anche molto simpatici e tenerci compagnia! Simpatici come la storia un po’ bizzarra e a tempo di musica reggae di “Dante l’elefante”. Forse starete pensando: “E che cosa ha di speciale?”. Beh, pensate che cosa incredibile, si innamora proprio dell’animale che in natura gli fa più paura… indovinate un po’ qual è? A proposito di animali che spaventano gli elefanti, avete mai pensato cosa fare dei dentini che cadono (e che per fortuna poi ricrescono)? Provate ad ascoltare “Il topino del dentino”, cantata da due bambini che non avevano mai cantato prima, avrete degli ottimi suggerimenti! Poi c’è una canzone divertentissima da ballare e cantare con tutti gli amici, una di quelle che si cantano dopo aver spento le candeline di un compleanno oppure quando si organizza una festa a scuola o a casa, è “Balla gli animali”, credetemi amici, è un vero sballo! E nelle stesse occasioni, si può fare un fantastico trenino di bambini al ritmo di “Sbuffa il treno”, un treno così lungo che alla fine cadiamo tutti a terra sfiniti! E allora, stanchi ma felici, possiamo farci cullare dalla canzone che chiude il CD: “La canzone della buonanotte”…zzzz…..zzz…. buonanotte amici, è arrivato il momento di andare a nanna…

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Ecco a voi la lista completa delle canzoni e i nomi di tutti i cantanti!

1) Fantafavole - voce Marco Bellotti

2) Il Lombrico dispettoso – voce Ilaria Graziano, voce intro Ombretta Macchi, voce Lombrico Ramon Caraballo

3) Dante l’elefante – voce Chiara Capobianco (Milla Sing)

4) Sbuffa il treno – voce Marco Bellotti

5) Un Mondo fantastico – voce Raffaella Misiti

6) Balla gli animali – voce Marco Bellotti

7) Fritto misto con patate – voce Awa Ly voce grassa Ramon Caraballo

8) Il topino del dentino – voce Maddalena Filardo e Francesco Misiti

9) E’ già mattina – voce Daniele Silvestri

10) Batti il ritmo – voce Savino Zaba

11) La canzone della buonanotte – voce Raffaella Misiti


Ascolta una breve demo:
 

FANTAFAVOLE è disponibile online su iTUNES per ulteriori informazioni sull’acquisto presso i negozi o per prenotarlo potete visitare il sito www.fantateatro.it o chiedere l’amicizia al gruppo facebook “IL CD FANTAFAVOLE”.


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Canio Loguercio - Poesia e Musica - Edizioni d’if

Passioni

Uscito nel 2009 per la collana “i miosotìs” Passioni è il frutto della scrupolosa ricerca sonora, poetica e compositiva di Canio Loguercio, musicista, autore e performer di Campomaggiore (PZ), che in 17 tracce esplora la ricchezza della lingua napoletana e la grande tradizione musicale partenopea, attraverso voci, canzoni, e frammenti sonori - in parte rielaborazioni di materiali pubblicati precedentemente ed in parte con produzioni totalmente originali - miscelate con sapienza e cura artigianali.
Seppur non conoscendolo di persona, mi viene da descrivere Canio Loguercio, appunto, come un artigiano meticoloso e conservativo sì, ma con l’orecchio rivolto all’evoluzione musicale contemporanea del nostro sud (tra le collaborazione nel disco ci sono anche Raiz degli Almamegretta e Peppe Servillo degli Avion Travel) e dell’area mediterranea in generale (sottolineo l’intervento di Maria Pia De Vito alla Voce e del grande Paolo Fresu alla Tromba).
Il CD si apre e si chiude con due classici del repertorio napoletano “Passione” e “Voce ‘e notte”, tra queste due cornici, si snoda il resto del lavoro, quindici “canzoni sussurrate” scritte per lo più nella “sacra madrelingua delle passioni”. Canzoni che tracciano un percorso d’amore che sa di sesso, umori, odori, dubbi, lussuria, smarrimento, dolore, malattia, sporcizia, tradimento; tinte e tratti della passione più sfrenata e verace che si consuma (citando Loguercio) nelle “notti nere buone per fuggire via”.
Voglio segnalare i due brani che mi hanno colpito in particolar modo, cioè, l’ipnotica e noir “Giuggiola” e l’inno d’amore “T’aspette ccà” che è a mio modesto avviso una splendida tessitura tra un testo, scarno ma schietto e vivo, ed un contrappunto melodico sinuoso e vellutato, sostenuti in modo originale e moderno da un solare tappeto di ritmi elettronici.

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Il libro è accompagnato da un CD audio contenente 17 brani. Proponiamo qui un estratto dei due brani citati nel testo, il numero 8. "Giuggiola" (Loguercio, De Rosa, Loguercio) e il numero 15. "T'aspette ccà" (Loguercio, De Rosa):


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Pierluigi Virelli - Davide Rondoni - Poesia e Musica - Nessun editore

Velocità fossile

"Velocità fossile" è il primo lavoro da solista di Pierluigi Virelli.
E' un Ep di poesia sonorizzata con la collaborazione del poeta Davide Rondoni, voce e autore dei testi.

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Musica poetizzata, Poesia musicata, Canzone dilatata, Free rap chiamatela come volete, chiamiamola insieme come vogliamo, il risultato emozionale, secondo me, non cambia.

Ci ho messo un po’, per assaporarla, decine di ascolti, i primi curiosi ma confusi, poi ripetutamente distratti, il sottofondo sonoro di qualche ora noiosetta, trascorsa a lavorare al computer…poi…

Bang!

Arriva come un treno, afferro improvvisamente, parole, frasi intere, le forme prima frammentate si ricompongono e rimango sorpreso dal percepirne linearmente un senso.

Immagini liquide ma distinguibili che pian piano mi toccano: più le ascolto, più le apprezzo.

Pierluigi Virelli ha scolpito suoni che ben si intrecciano con le parole di Davide Rondoni.

Urla sonore, notturne atmosfere elettriche, l’incedere ritmico, a volte ipnotico ma mai scontato, i timbri decisi con tagli netti di equalizzazione, la distorsione e la compressione, là, dove non me le aspettavo, magari su un rullante!

Il richiamo alle immagini di un certo cinema americano per me è forte, mi vengono in mente la fotografia di David Lynch, i piani sequenza di Wim Wenders.

Tremoli e sintetizzatori inquietanti, cornamuse epiche e suggestioni di marranzano, loop e delay ostinati, note scivolate dissolte nel riverbero, armonici e sibili che sembrano punteggiatura, respiro, accento.

6 tracce in tutto, un viaggio lirico/onirico che mi proietta e mi sbalza in lontani luoghi geografici e dell’anima; dalle luci fredde del Sacrario Militare di “Redipuglia, con te”, sottolineate da chitarre lontane e taglienti, all’intimità familiare della ballade, ricca di echi, che accompagna i versi di “Visione dei miei figli”, ai banchi allestiti per il carnevale, in una piazza della provincia italiana dal vago sapore western, di “Cercando il cappellino da fata”, agli intervalli sospesi di “L’amore all’inizio e alla fine”, che sfociano in un finale al tempo stesso ipnotico e solare, alle arie elettriche ed interrogative dei fuochi notturni di “la notte è piena, vedi come”, all’ultimo, splendido, “Blues stasera del vento”, dove un uomo sopra un terrazzo, sotto un cielo basso, fatto di incomprensibili fili disegnati dal vento, si pone domande, prima che le cose possano svanire con i loro segreti.

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Le poesie del cd sono tratte da "Apocalisse amore", Mondadori, 2008, di Davide Rondoni, già recensito su LaRecherche.it:

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