Pubblicato il 22/11/2011 08:35:32
La malinconia occhieggia nelle rosse bacche d’agrifoglio dall’uscio socchiuso del rimpianto, fra le ceneri d’illusione perduta posate sulla dimenticata soglia.
La tristezza profuma di cipresso e di pino nella mia sera, quando per agresti sentieri nell’aria fredda di un anonimo giorno ancora camminavi a me vicino.
La nostalgia si perde nelle brume là, nella silente brughiera.
Freme l’ assenza, compagna del mio cuore dolente e dispiega le ali la memoria nell’ ora implacabile d’un agosto lontano che dal silenzio dell’anima riprende voce,
sotto lo sguardo dei colli assopiti nella canicola della stagione di luce d’una solitaria ed assolata erta.
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