Pubblicato il 24/02/2012 13:32:24
Apriva materna le braccia dolce la compagna nell’agreste incanto estivo fra il sorriso dell’umbro appennino a noi intorno.
Tu mi eri vicino ed i nostri sguardi erano rapiti dal volo argenteo d’uno storno, cui il cuore spaesato nella reminiscenza ancora indulge.
Quanto tempo è passato….
Occhieggiavano scarlatti i papaveri che le mie mani di bambina raccolsero ed intrecciarono d’infantili sogni e amore in un diadema.
Eri Tu Priamo, il mio sovrano ed un tuo sorriso bandiva dal cuore la segreta pena.
Ma volò triste accanto a noi la calandra e l’antico sorriso fanciullo mutò nel mio mesto sguardo di Cassandra.
Gentile e premurosa la tua mano era il rifugio della mia vita fanciulla.
Il cielo di zaffiro in tempesta volse all’improvviso.
Già in malinconica dissolvenza balenava il tuo sorriso. Soltanto il mio passo smarrito procedeva nella tenebra del nulla d’un giorno incenerito.
Ti avrebbero vegliato, unica carezza al tuo riposo, l’ elegiaco canto e l’azzurro pianto del fiordaliso, compagni del mio andare esule senza la primavera del tuo ritorno.
Era la festa del cuore l’umbra campagna nel tripudio di colori e melodiosi cinguettii a noi intorno.
Nel passo malinconico degli anni nello scrigno della memoria Cassandra tutto ha suggellato.
Ed il cuore alato d’una donna ogni alba palpita di scarlatta nostalgia nel tuo ricordo e ti attende in sogno sul sentiero perduto padre come quel giorno.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|