Pubblicato il 29/02/2012 14:25:42
Distende l’ali la memoria nel fremito di nostalgia abbraccia la medicea signoria e la sua gloriosa storia.
E mi ritrovo accanto al poeta nell’andare gioioso per la via e ci perdiamo nella musica del vernacolo uniti dalla tenerezza in assolo.
Ed il ricordo di Te, Amore, prende il volo.
Il sorriso dei poggi Firenze dischiude ridendo materna le sue braccia e la nostalgia nel cuore strugge e fende la breccia nel rimpianto di noi dove ogni giorno vissuto è baluginante lanterna.
Nel malinconico confino sulle sponde del lago Firenze sublime dall’altura mi palpita nel cuore, nel ricordo del coro di Santa Croce, nel bacio agreste dei colli in Chianti, nell’abbraccio silente ed indimenticabile degli amanti.
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