Pubblicato il 16/03/2012 21:10:25
Fioriva vivace il bucaneve sui sentieri ammantati di tenerezza nella giava della neve.
S’addormentava la valle nella coltre di nebbia, trapuntata di sogni nella silente ora.
Dispiega le ali nell’aria opalina dell’alba un airone sfumato di cenere. E nel disincanto amaro torna la memoria di allora, di soavi sere prodighe di speranze e chimere.
Chissà se nel fremito di un’emozione nel ticchettare a ritroso delle lancette d’un perduto amore nella malinconia della sera qualche volta assorto, stanco e solo quel tempo dissolto come il sorriso d’un bambino ricorderai ancora.
Chissà se lo sguardo nostalgico del biancospino consolerà la solitudine come il bacio della neve di allora quando il tempo era fanciullo e l’amore ci passò vicino.
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